venerdì 11 settembre 2015

Scopriamo il Modena

            ''LA BARONATA''



                                    A CURA DI: BARONE FERDINANDO


IL NOSTRO AVVERSARIO:MODENA



STORIA:Storia Modena FC
La nascita del calcio a Modena:
La prima partita di calcio disputata a Modena, si tenne al campo dei giochi della Panaro, la cui sede era dietro le ferrovie provinciali, in via Ricci. Era il 1903 e durante il saggio annuale di ginnastica, alla presenza di autorità e pubblico seduti su di una tribuna scoperta, nasceva il calcio modenese. A quei tempi il gioco del calcio si giocava da scapigliati sulle mura della città, sui prati di periferia, braccati dai contadini, oppure sulle piazzette appartate, fra gruppi improvvisati, ingaggiando sfide che spesso finivano in risse. Lo stadio era ancora lontano, c'erano soltanto dei prati senza recinzioni dove, prima delle partite, si montavano i pali delle porte, si segnavano i limiti del campo, l'area di rigore e il punto magico del penalty con polvere di gesso.


La costituzione delle prime società calcistiche tra studenti modenesi risale agli inizi del 1910. La prima fu la Virides, voluta dal prof. Fioravanti, che raccolse attorno a sè i giovani del Liceo Muratori, ma ebbe breve durata. Quasi contemporaneamente, Luigi Ventura studente di Bisceglie che secondo le cronache fu il primo a portare un pallone di cuoio a Modena riunì insieme a Ugo Mariani gli amici dell'Istituto Tecnico e fondò l'Associazione Studentesca del Calcio. Qualche mese dopo il Collegio San Carlo raccolse la sfida e Luca Mariani fratello di Ugo fondò l'Audax F.B.C.. Nel 1912, forse anche per riportare pace in casa Mariani, dove le rivalità tra Audax e Associazione Studentesca erano anche rivalità tra fratelli, si verificò il grande evento decisivo per le sorti del calcio modenese, ovvero la costituzione del MODENA F.C. La fusione tra Audax e Associazione Studentesca era auspicata da molti sportivi desiderosi di avere un'equipe che rappresentasse degnamente Modena in campo nazionale.


Il 5 Aprile 1912 il Panaro riportò: "Era affisso ieri un avviso sul quale si invitavano i nostri giocatori di football a partecipare a una riunione per deliberare circa la fusione delle due società, Associazione Studentesca del Calcio e Audax F.B.C. L'idea di tale connubbio non ci giunge nuova, l'abbiamo sentita circolare da oltre un anno nei capannelli calcistici, ma non abbiamo mai voluto entrare nel merito della questione per non rompere, come si dice, le uova nel paniere a coloro che tale idea propugnavano. Lo facciamo ora che la notizia ufficiale e la fusione fatta e che la nuova società ha già scelto il suo nome e i suoi colori. Si chiamerà MODENA F.C. e la sua maglia porterà i colori giallo-blu."


I problemi principali da risolvere dopo la fondazione furono due, trovare venti lire per iscriversi al campionato e un campo recintato. Superati a fatica i primi ostacoli, si pensò anche alla squadra, che disputò la prima partita amichevole il 3 Novembre 1912 nel campo di Piazza d'Armi contro il Venezia.

Gli anni '10...


Nella prima stagione, la squadra, i cui punti di forza erano Raffaldini, Cagno Zanasi, Papagna Ventura, l'atletico Secchi e lo scattante Soresina, giocò il campionato di Prima Categoria. Nella Stagione 1913-14 arrivarono Roberts, il primo straniero a giocare nel Modena, e dal Veneto, Pippo Forlivesi, che fu nazionale più volte. Il presidente Sandonnino, con un colpo di mercato, incaricò poi il segretario Gandolfi di prelevare Attilio Fresia a Genova dove era appena sbarcato dall'Inghilterra. Fresia fu forse il più grande giocatore che il Modena abbia avuto, di lui si racconta che con il pallone facesse mirabilie.


Nel periodo 1915-18 durante il periodo bellico la squadra partecipò alla Coppa Federale, sfiorando il successo nel 1916. In squadra c'era già Borgetti, uno dei capostipiti dei grandi portieri moderni. In quel periodo il campo del Modena venne requisito dalle autorità militari per diventare un parco raccolta per bovini.


Gli anni '20...


Nel 1920-21 il Modena disputò la semifinale del campionato con l'Alessandria, perdendo 0-4. Fu un periodo di disordine nell'organizzazione del calcio italiano. Il Modena insieme ad Inter, Venezia, Torino, Genoa ed altre si trovò in contrasto con la F.I.G.C. passando al C.C.I. Comitato Calcistico Italiano. Seguirono anni d'oro per la squadra gialloblu, nel campionato 1923-24 di prima divisione pareggiò addirittura con il Genoa del leggendario De Vecchi, detto il figlio di Dio.


Nel campionato 1924-25 di Lega Nord si classificò secondo ad un solo punto dal Genoa. Passarono alla storia la vittoria a Modena per 5-0 sull'Inter e l'esordio in serie A a 16 anni di Alfredo Mazzoni. Negli anni successivi arrivarono a Modena i primi ungheresi, sia come giocatori che come allenatori. A Modena si comportarono bene il fiorettista Tioschi e lo sfondatore Winkler.


Nel 1927, nel primo Campionato a carattere nazionale, il Modena fu sesto nel girone A, nel 1928 quinto nel girone B. Nel 1929-30 finalmente la serie A si giocò a girone unico da 18 squadre ed il Modena giunse dodicesimo con 30 punti.


Gli anni '30...




ViewImage-2Nel 1931-32 la squadra gialloblu retrocesse in serie B insieme al Brescia. Alla presidenza della società, al Rag. Donati, successe l'Avv. Arangio Ruiz, seguito poi dall'Avv. Cavazzoni Pederzini.


Dal 1933 al 1937 il sodalizio modenese rimase nella serie cadetta. Da ricordare che nel corso della stagione 1936-37 fu inaugurato lo Stadio intitolato a Cesare Marzari, ex gialloblu caduto nella guerra d'Africa. In quegli anni la denominazione di Modena F.C. cambiò in Modena Calcio per seguire le direttive del regime.


Nel campionato 1937-38 vi fu il ritorno in serie A. Alla guida della squadra vi era ancora un ungherese, Nehadoma. Nella stagione successiva il Modena si salvò per un punto. Il 1939-40 fu l'anno in cui comparvero i numeri sulle maglie dei giocatori. In quella stagione anche Dugoni, bandiera dei canarini, aveva lasciato il calcio. La squadra andava rinnovata, ma le casse erano vuote e i risultati non arrivarono, alla fine della stagione i gialloblu erano di nuovo in serie B.


Gli anni '40...


ViewImage-3La stagione 1940-41 fu difficile. La guerra ridusse l'organico della squadra e il Modena dovette ricorrere a sotterfugi per allestire una formazione competitiva, ma alla fine fu raggiunto l'obiettivo del ritorno in serie A. Fu l'anno dei Sentimenti, Vittorio e Lucidio, di Braglia, Notti e Banfi. La stagione successiva non fu altrettanto favorevole, si vendettero per problemi di bilancio Sentimenti e Banfi alla Juventus e vi fu la retrocessione in serie B.


Uniche note positive furono le rivelazioni Maino Neri ed Ermanno Malinverni. Nel 1942-43 nuova promozione con Zironi I soprannominato "La Gazzella", Neri, Malinverni, Braglia e Galli I. Tra il 1943 e il 1945 il Modena partecipò al Campionato Alta Italia nel girone misto Emiliano.


Finita la guerra i gialloblu si ripresentarono in grande spolvero: venne eletto Presidente Adolfo Orsi, Direttore Sportivo il maestro Nello Ugolini ed allenatore "Ghega" Mazzoni. Il 1946-47 fu l'anno delle meraviglie, si arrivò terzi dietro al grande Torino ed alla Juventus.


Nel 1947-48 il Modena si piazzò quinto e quattro canarini Menegotti, Pernigo, Neri e Cassani furono convocati per le Olimpiadi di Londra.


Nel 1948-49 il presidente Orsi si dimise, anche Mazzoni lasciò per altri lidi e vi fu la retrocessione in serie B. Cominciò un periodo difficile, nel quale ritornarono molti modenesi che avevano cercato fortuna lontano, ma che non riuscirono a cambiare le sorti della squadra.


Gli anni '50...


ViewImage-4Nel 1950-51 il Modena lottò per la promozione ma alla fine salirono in serie A Spal e Legnano. Fu l'anno in cui si rivelarono al grande pubblico Sergio Brighenti, Corradi e Ghezzi, che divennero tutti nazionali.


Nel 1951-52 i calciatori migliori vennero ceduti per esigenze di bilancio, come spesso accadeva. Neri e Ghezzi passarono all'Inter, Corradi alla Juventus e si rischiò la serie C.


Nel 1952-53 la squadra scese ancora, arrivò solo decima con l'allenatore Magli, che venne confermato anche per l'anno seguente. Fu la stagione del lancio definitivo del portiere Panetti, che poi venne ceduto alla Roma. Magli restò alla guida della squadra anche nel 1954-55 e la promozione venne sfiorata per un soffio.


Nel 1955-56 l'allenatore Magli andò a Genova, lo sostituirono Todeschini prima e Grandi poi. Nel 1956-57 il bilancio imponeva ancora sacrifici e il Modena non andò oltre il tredicesimo posto. Nel 1957-58 arrivò lo sponsor, si trattava dello Zenit, che mise a disposizione della società ben 100 milioni per tentare la scalata alla serie A. Dopo un buon campionato la squadra chiuse solo settima.


L'anno seguente, nonostante la conferma del sostegno dello Zenit, si dovettero vendere i pezzi migliori ed il risultato fu un mediocre quattordicesimo posto. Nel 1959-60 si ritirò lo sponsor. In panchina tornò Magli, ma una serie di errori di valutazione e una non positiva impostazione della squadra portarono per la prima volta alla retrocessione in serie C.


Gli anni '60...


ViewImage-5Gli anni '60 iniziarono con il Modena in serie C. Intanto anche un pezzo di storia gialloblu, Anteo Tirabassi, massaggiatore ed allenatore delle giovanili fin dalla fondazione del Modena era andato in pensione.


Nel 1960-61 con Malagoli in panchina e grazie ad alcuni acquisti azzeccati, fu riconquistata la serie B. Ma non era finita, nel 1961-62 i canarini tornarono in serie A dopo 13 anni. Uno dei trascinatori fu Pagliari, forse il centravanti più amato dai modenesi, capocannoniere gialloblu che in due campionati segnò 26 reti. Per la serie A furono acquistati molti calciatori, che non sempre si rivelarono all'altezza della categoria. La salvezza fu comunque raggiunta, grazie soprattutto a Cinesinho, nazionale brasiliano, uno dei giocatori di maggior classe mai visti a Modena. Il "Cinese" purtroppo si fermò solo una stagione e nel 1963-64, nonostante il ritorno di Sergio Brighenti con 10 reti e l'acquisto del cileno Toro, fu retrocessione allo spareggio con la Sampdoria.


Per la serie B il presidente Marassi chiamò Maino Neri, che puntava sui giovani per il rilancio. Alla fine i canarini si piazzarono settimi. Intanto tra le nuove leve allenate da Mazzoni, cominciavano a farsi notare Adani, Rognoni e Iseppi che furono lanciati in prima squadra nel 1965-66. I risultati non arrivarono, Neri venne sostituito da Remondini e la stagione si chiuse con il tredicesimo posto. Remondini restò alla guida della squadra anche nel 1966-67, e il Modena terminò con un buon settimo posto.


Gli anni successivi videro una girandola di allenatori nel 1968-69 furono addirittura quattro, Szekely, Malagoli, Remondini e Cavazzuti e si dovette sempre lottare fino all'ultimo per evitare la retrocessione in serie C.


Gli anni '70...


ViewImage-6All'alba degli anni '70 il Modena arrivò a metà classifica del campionato di serie B. Nella stagione successiva, con Spelta capocannoniere, si lottò a lungo per le posizioni di vertice, in panchina sedeva Remondini. Nel 1971-72, dopo avere cambiato tre allenatori, il Modena retrocesse in serie C.
Nel campionato di serie C 1972-73, con una squadra impostata per la promozione, si arrivò solamente settimi, con Giuliano Boscolo autore di 15 reti. L'anno successivo, stessa categoria, fu un campionato onorevole con settimo posto finale.


Nel 1974-75 finalmente vi fu il ritorno in serie B, con Bellinazzi centravanti e Bellotto mediano di spinta, alla guida tecnica era Ezio Galbiati. Nel primo anno di serie B, 1975-76, con Baffo-goal Bellinazzi autore di 13 reti, si raggiunse un buon ottavo posto, dopo aver lottato fino alla terzultima giornata per uno dei tre posti al sole che danno diritto al paradiso della massima divisione.


Nel 1976-77, con Cancian prima e Pinardi poi alla guida tecnica, il Modena si salvò solo all'ultima di campionato battendo il Monza che era in lotta per la serie A.


Nel 1977-78 iniziò una grave crisi societaria, che portò i gialloblu alla retrocessione in C1 e nella stagione successiva, per la prima volta dalla fondazione, in C2.


Gli anni '80...


ViewImage-7L'inizio degli anni '80 vide il Modena nell'inferno della C2. Il ritorno in C1 fu immediato, era stata risolta la crisi societaria, grazie all'intervento dell'industriale Bergamini, che si era avvalso della guida tecnica del debuttante Pace e delle prestazioni di uno dei giocatori più rappresentativi di Modena degli ultimi vent'anni, Stefano Cuoghi.


L'anno successivo fu disputato un campionato anonimo, da ricordare solo i contatti presi con Francesco Farina, che sarebbe stato alla direzione del Modena nei successivi 15 anni. Nel 1981-82 il Modena sfiorò la promozione in serie B, seguirono due annate con sei allenatori.


Nel 1984-85, il primo anno di Mascalaito in panchina, i risultati furono altalenanti e si chiuse la stagione all'ottavo posto. Nel 1985-86 vi fu il ritorno in serie B con il bomber Sauro Frutti, autore di 21 reti, e l'acquisto più significativo della gestione Farina, Sergio Domini. Nel campionato 1986-87, dopo un girone d'andata trascorso perennemente a ridosso delle prime posizioni, si accusò qualche battuta a vuoto nel finale sotto forma di tre sconfitte consecutive dalla 35 alla 37 giornata che permisero alla quart'ultima di portarsi a due lunghezze dai canarini, i quali liquidarono la pratica all'ultima giornata davanti al pubblico amico sconfiggendo, nel padre di tutti i derby, il Bologna con un goal d'autore di Sauro Frutti.


Nella stagione successiva, 1987-88, il Modena non riuscì a rimediare alle cessioni di Longhi e Piacentini al Padova e retrocesse in C1 dopo la drammatica partita-salvezza contro il Genoa. L'anno dopo si giocò un campionato a corrente alternata in C1, con Ferrario prima e Vivani poi sulla panchina.


Gli anni '90...


ViewImage-8L'ultimo decennio del secolo appena trascorso era iniziato con la promozione in serie B con Renzo Ulivieri in panchina, stagione 1989-90. Nella fattispecie i canarini dominarono il campionato, con il portiere Marco Ballotta che stabilì il record per il minor numero di reti subite, solo 9 reti su 34 partite. Furono poi 4 i campionati cadetti disputati dai canarini.


Nella stagione 1990-91, dopo un girone d'andata in cui i canarini totalizzarono solo 14 punti, contrariamente al buon livello di gioco espresso, con conseguente ultimo posto in classifica, si registrò un girone di ritorno disputato con una media-promozione, 22 punti, e soprattutto grazie alla vittoria esterna di Reggio Calabria contro la diretta concorrente Reggina (rete vincente siglata da Paolo Sacchetti dopo un calcio di rigore parato da Francesco Antonioli) i canarini rimediarono una meritatissima salvezza.


All'inizio della stagione 1991-92, dopo la doccia fredda della partenza di Renzo Ulivieri destinazione Vicenza, si cominciò la seconda avventura cadetta con l'esperto Eugenio Bersellini al timone. A metà torneo, col Modena quart'ultimo con 16 punti, si operò il cambio della guardia con l'arrivo di Francesco Oddo che fruttò 20 punti nella seconda parte, con salvezza conquistata matematicamente all'ultima giornata grazie alla vittoria per 2-1 al Braglia contro il Messina. I siciliani retrocedettero in C.


Il 1992-93 inizi con la nomina di un giovane allenatore emergente per la panchina, nella fattispecie, Pierluigi Frosio. Fu questa l'annata disputata con meno patemi, un onorevole 13° posto con salvezza matematica conseguita a poche giornate dalla fine, 33 punti, 16 + 17. Prima dell'ultima giornata di campionato, però, fu ufficializzata a sorpresa la notizia della sua non riconferma.


L'anno 1993-94, con il rientrato Oddo ed il subentrato Vitali, nonostante la squadra sembrasse allestita per un campionato di alta classifica ed in attacco si disponesse di un certo Chiesa, arrivò la retrocessione in C1. Alla fine della stagione arrivarono le dimissioni del presidente Francesco Farina, con Renato Cipollini nominato Amministratore Unico, il Conte degli Albertini ne manteneva la proprietà.


La stagione 1994-95 si concluse con la sorprendente retrocessione in C2 dopo aver disputato i play-out ed essere stati sconfitti dalla Massese.


In realtà per il Modena F.C. il secondo campionato di C2 della sua storia durò poco più di 40 giorni, fino al 30 Luglio 1995, data in cui si riunì il Consiglio Federale della F.I.G.C. a Roma. Per assenza di requisiti amministrativi vennero escluse dai campionati, Barletta, Crevalcore e Siracusa. Al loro posto vennero ripescate in C1, MODENA, Chieti e Turris. Le bandiere ripresero a sventolare, si festeggiava lo scampato pericolo. A questo punto, Mauro Bassinghi venne nominato presidente, con il Conte che manteneva la proprietà. Classifica finale, un undicesimo posto onorevole, dopo che nel girone di andata si era navigato in zona Play-off. Due gli allenatori che si succedettero sulla panchina durante la stagione, Carlo Regno e Mauro Melotti.


Questi furono anni di burrascose vicende societarie, terminati con l'avvento del Presidente Luigi Montagnani. Prima del suo arrivo la società visse momenti sconcertanti, conoscendo addirittura una penalizzazione di classifica per illecito amministrativo nella stagione 1996/97 (Presidente Fiorenzo Gabrielli). Stagioni di frenetici cambi in panchina, da Ferruccio Mazzola a Tomeazzi e Mascalaito, da Regno a Melotti, da Frosio a Bollini, da Fedele a Scanziani e nuovamente Bollini, ossia i tre allenatori che hanno caratterizzato la prima annata di Gigi Montagnani alla presidenza del Modena, 1997-98, conclusa con un dignitoso sesto posto dopo essere stati a lungo in piena zona play-off.


Finalmente la stagione 1998-99 ha riportato un po' di luce nel calcio modenese, è stato, infatti, solo un Lumezzane in salute nei play-off a dire di no ai sogni di promozione dei canarini.


Nella stagione successiva, 1999-2000, dopo un avvio di magro bottino, 9 punti in 10 partite e penultimo posto in classifica, con l'avvento di Gianni De Biasi in panchina nonchè cinque adeguati rinforzi alla riapertura del mercato, il Modena ha condotto a termine un campionato con una salvezza abbastanza tranquilla.


Gli anni dal 2000 al 2004


Nella stagione sportiva 2000-2001 (Serie C/1) Mister Gianni De Biasi ottiene la meritata conferma, con al suo fianco i due collaboratori Vinicio Bisioli (preparatore dei portieri) ed il Prof. Paolo Artico (preparatore atletico). Il Direttore Generale Doriano Tosi, entrato in Società a metà della stagione precedente, allestisce una squadra adatta alla categoria che fa dell’aggressività, dell’intensità e del buon acume tattico le sue armi migliori. Il ritiro pre-campionato cambia geograficamente: Pieve di Cadore la località prescelta. All’inizio della preparazione l’ambiente viene sconvolto dalla morte improvvisa del "Presidentissimo" Gigi Montagnani.
Nonostante il tragico evento la squadra disputa un ottimo pre-campionato ed in Coppa Italia stravince il proprio girone a punteggio pieno (la perla è costituita dalla vittoria per 2-1 sulla Reggiana allo Stadio Giglio, evento che mancava da 50 anni) ed alla decima giornata di campionato si trova al primo posto solitario con 27 punti, frutto di 9 vittorie ed una sconfitta.

Il 19 Novembre è un’altra data purtroppo da ricordare tristemente: al termine della gara di Como (persa 0-1), mentre percorre il corridoio che porta al pullman, Francesco Bertolotti viene colpito da dietro con un pugno sferratogli dal comasco Ferrigno. Cadendo Bertolotti sbatte violentemente il capo sul pavimento. Trasportato d’urgenza all’Ospedale di Lecco gli vengono diagnosticate lesioni cerebrali ed alle ore 23,00 è necessario un intervento chirurgico che gli salverà la vita. Dopo una settimana il calciatore esce dal coma e, aprendo gli occhi, riconoscerà i suoi famigliari.


I canarini attraversano un periodo difficile, durante il quale il distacco sul Como si riduce da +5 a +1, al quale seguirà una pronta ripresa: tutta la stagione sarà caratterizzata dalle varie fasi di questo entusiasmante testa a testa.

Alla penultima giornata di campionato il Modena è di scena al “Morelli” di Brescello, dove al termine di una gara sconsigliata ai deboli di cuore, dopo un costante assedio sotto la porta brescellese, al 97’ Ciro Ginestra trova finalmente lo spiraglio giusto per battere il portiere locale.

E’ la vittoria che vale virtualmente la serie B, ufficializzata all’ultima giornata con la vittoria al Braglia sul Lecco per 2-0 (Grieco e Scoponi i goleador di turno).

Il finale della stagione vede il Modena vincere anche la Supercoppa di Lega battendo il Palermo (2-1 in Sicilia e 3-0 al Braglia).


All’inizio della stagione successiva 2001/02 (Serie B) c’è un’importante novità a livello societario: Romano Amadei, patron della IMMERGAS rileva il 50% del pacchetto azionario della società gialloblu per poi rilevare nel Gennaio 2002 il rimanente 50%, fornendo così alla Società un futuro sicuro e solido. IMMERGAS compare per la prima volta anche sulle maglie da gioco quale sponsor principale.

Il gruppo di giocatori che ha conquistato la serie B viene confermato, con qualche ritocco, mentre la sede del ritiro precampionato è sempre Pieve di Cadore.

Dopo il primo turno di Coppa Italia brillantemente superato (Lumezzane, Cagliari e Reggina gli avversari di girone) la seconda gradita sorpresa è dietro l’angolo. Il MODENA ha un inizio di campionato altrettanto travolgente: col Bari (vittoria 2-0), a Crotone (2-1), col Napoli (4-1).

I canarini conducono un torneo in cui occupano costantemente le prime quattro posizioni, con il vantaggio sulla quinta che aumenta giornata dopo giornata.

Si arriva al 12 maggio 2002, il giorno più lungo, il teatro è lo Stadio “Luigi Ferraris” di Genova, l’avversario è il Genoa. 0-0 il risultato finale poi, tutti a seguire con le radioline gli ultimi cinque minuti di recupero della gara Cosenza-Napoli che è sull’1-1, il tutto sotto la Curva dei nostri tifosi.

Al fischio finale dell’arbitro della partita di Cosenza la gioia generale esplode: dopo 38 anni MODENA è in serie A, il sogno è diventato realtà.


L’inizio della stagione 2002/03 (Serie A) ricalca la dimensione semplice ma organizzata che ha sempre contraddistinto la Società, facendole acquisire l’etichetta di “simpatica società modello”.

Le prime gare amichevoli del ritiro di Pieve di Cadore fanno già vedere le stesse cose ammirate nelle due stagioni precedenti: coesione di gruppo, modestia, umiltà, volontà,cultura del lavoro ed attaccamento alla maglia.

L’inizio del Campionato di Serie A è caratterizzato da una prevedibile sconfitta 0-3 al Braglia con il Milan stellare, mentre la gara successiva regala una giornata storica e memorabile ai colori gialloblu, con i canarini corsari nella "tana della Lupa". All’Olimpico contro la Roma di Capello, Totti, Batistuta, Antonioli, Panucci, fresca di uno scudetto (2000/01) e di un secondo posto (2001/02) i canarini si impongono per 2-1 con Totti, Milanetto e Sculli a riempire la casella dei marcatori.
Poi, altre vittorie convincenti (2-1 col Torino e col Parma, 3-1 a Bergamo, 1-0 a Reggio Calabria, 1-0 col Piacenza) posizionano i gialli al 5° posto in graduatoria dopo 10 giornate.

La Serie A però non ti perdona nulla ed i gialli, come può capitare a qualsiasi matricola, attraversano un periodo critico che li porta quasi alle soglie della zona retrocessione. Nel frattempo Gianpiero Marchetti rileva Doriano Tosi (passato al Parma) nella direzione sportiva.

Il 23 Febbraio 2003 segna la riscossa al Braglia  dei gialloblu con il ritorno alla vittoria (1-0 sul Chievo), alla quale si aggiungono quelle determinanti, sempre al Braglia, sulla Reggina (2-1) e sui cugini d’oltre Panaro del Bologna (3-2). Un pari all’ultima giornata (2-2 al Rigamonti con il Brescia) sancisce la altrettanto storica matematica salvezza dei canarini.


L’inizio della stagione 2003-04 (Serie A) presenta una novità sulla panchina gialloblu: Gianni De Biasi, trasferitosi al Brescia, è sostituito da Alberto Malesani che tanto bene aveva fatto con Chievo, Fiorentina e Parma.

Buono il precampionato: in occasione di una tournèe istituzionale in Romania, i gialli di Malesani (che nel frattempo hanno accolto tra le proprie fila gli ex-comaschi Allegretti, Corrent, Stellini, Music in attesa di Nicola Amoroso che firmerà il 29 Agosto 2003) fermano sullo 0-0 lo Steaua Bucarest (la Juventus di Romania) e sull’1-1 il Bacau (con Nicola Campedelli marcatore in terra straniera).

E’ sfortunata la partenza in Campionato (0-2 a Milano con l’Inter in gol con Bobo Vieri e Materazzi al 86’ e 92’, e l'0-1 al Braglia con l’Udinese frutto di un rigore discutibile trasformato da Pizarro).

Nel frattempo Doriano Tosi torna ad assumere il ruolo di Direttore Sportivo.

Dopo un pareggio ad Ancona (1-1, Kamara), tre vittorie consecutive portano il meritato ossigeno in casa gialloblu (2-0 col Bologna, Amoroso e Kamara, 3-0 ad Empoli, gara giocata in inferiorità numerica dal 11’ e reti di Cevoli-Ungari-Milanetto, 2-0 col Lecce, con Vignaroli e Kamara).

Dopo una sconfitta per 3-0 a Parma, la vittoria torna di casa al Braglia con Allegretti che in contropiede trafigge il Perugia (1-0). Come l’anno precedente il Modena si trova tra le prime posizioni in serie A, conoscendo in seguito una crisi lunga di risultati, dalla quale, rispetto all’anno precedente, la squadra difficilmente riesce a riprendersi. Nemmeno gli acquisti invernali di Marazzina, Makinwa, Domizzi, Grandoni servono per dare la tanto attesa sferzata. I gialli vinceranno in questo periodo, solo in due circostanze (2-1 con l’Ancona e 1-0 con la Sampdoria).

Ma le ultime tre sconfitte consecutive decretano purtroppo una pagina amara della nostra storia, culminata con l’aritmetico ritorno nella serie cadetta dopo due sole stagioni in Serie A.


Dal 2005 ad oggi...


ViewImage-9Si ricomincia la Stagione 2004/05 (Serie B) all’insegna della ricostruzione, come spesso avviene dopo una bruciante retrocessione, tra l’altro materializzatasi proprio all’ultima giornata, e si ricomincia con la clamorosa Spada di Damocle della partenza ad handicap (-4) che si concretizza poco prima dell’inizio del Campionato di Serie B con la sentenza della Commissione Disciplinare della Lega Nazionale Professionisti prima (-5) e poi della Commissione d’Appello Federale che riduce a -4.


L’allenatore è il giovane emergente Stefano Pioli, proveniente da una buona stagione a Salerno (2003/04 la sua prima esperienza in campionati professionistici dopo uno scudetto vinto con gli Allievi Nazionali del Bologna 2000/01).

Ricostruzione si diceva, in effetti le operazioni di mercato vedono svestire la casacca canarina molti giocatori dell’ultima stagione in Serie A (chi per scadenza contrattuale, chi per fine prestito e chi per ragioni di categoria e societarie).

Vestono la maglia gialloblu come nuovi arrivati, Juri Tamburini (dal Vicenza), Ivan Tisci (dall’Avellino), Fabio Di Venanzio (dall’Ascoli), Giorgio Frezzolini (dal ChievoVerona), Olivier Renard (dall’Udinese), Luca Antonini (dal Milan), Flavio Giampieretti (dall’Empoli), Matteo Centurioni (dal Treviso), Armando Perna (dal Livorno), lo svincolato ex-interista Maurizio Ganz (ultima società Ancona), il giovane promettente centrocampista Michele Troiano (dal Monza) ed i graditi ritorni di Rubens Pasino (svincolato dopo il fallimento del vecchio Napoli) e Andrea Fabbrini (di ritorno dal Torino per fine prestito). Il ritiro precampionato vede i canarini dividersi in ben quattro località: Pieve di Cadore, Fanano, Pavullo nel Frignano e Montese.

Dopo una Coppa Italia positiva che inizia sì con una sconfitta casalinga (0-1 con la Triestina) seguita da due vittorie esterne (2-1 a Treviso e 3-1 a Venezia), inizia finalmente il Campionato.

I canarini sono giudicati tra i favoriti della vigilia, ma il fardello psicologico del -4 peserà per tutto il girone di andata. I gialli infatti sono autori di ottimi risultati tra le mura amiche, mentre in trasferta si conta un raccolto magro, rimpinguato dalle vittorie di Torino (3-0 sui granata) e di Treviso (2-1 sui biancocelesti reduci da 5 vittorie consecutive): chiudono il girone di andata a quota 26, quota che al netto della penalizzazione sarebbe 30 in una posizione nettamente più tranquilla. Al mercato di Gennaio 2005 vestono il gialloblu Daniele Amerini (dall’Arezzo), Mattia Graffiedi (dal Siena, via Milan), Emanuele Belardi (dal Napoli via Reggina), ed il giovane Basilico (dal Monza). Compiono il percorso inverso, Olivier Renard (al Napoli), Luca Antonini (al Pescara via Milan), Fabio Di Venanzio (al Treviso). Sino all’ottava giornata di ritorno i gialli si trovano al confine con la zona playout poi, due vittorie consecutive (2-0 sul Catanzaro e 2-1 ad Arezzo) proiettano la squadra di Pioli a +8 sulla zona che scotta. A fine Marzo, la Camera di Conciliazione Arbitrato del CONI restituisce 3 punti ai gialli e sullo slancio i canarini battono il Verona (2-0) al Braglia proiettandosi nel giro di pochissime settimane a ridosso della zona playoff. Proseguono i risultati utili, tra i quali da sottolineare il netto poker (4-0) inflitto al Braglia ai bianconeri del Cesena. Alla terz'ultima giornata viene espugnato il “Cibali” di Catania (1-0), con questa vittoria viene raggiunto il sesto posto in perfetta solitudine (zona Playoff). Alla penultima è di scena al Braglia il Treviso: al 83’ Campedelli trova lo spiraglio giusto per insaccare l’1-0 (che vorrebbe dire playoff matematici) ma in pieno recupero con un missile imparabile Reginaldo gela il Braglia rinviando il tutto alla sfida dentro-fuori di Ascoli Piceno, dove purtroppo i bianconeri marchigiani si impongono per 1-0 relegando i gialli ad un onorevole 7^ posto a quota 61 punti.

Nella Stagione 2005/06 il Modena, forte di un centravanti come Cristian Bucchi, capace di segnare 30 reti (capocannoniere e miglior realizzatore stagionale di sempre del Modena), giunge ai playoff promozione classificandosi al 5° posto. Nelle semifinali, pur non perdendo, viene eliminato dal Mantova (0-0 al Braglia e 1-1 in territorio virgiliano, ma passano i biancorossi in virtù del miglior piazzamento in campionato).

I canarini occupano le prime posizioni sin dalle prime giornate (2° posto alla fine di Ottobre) e dopo una fase centrale a risultati altalenanti in cui vengono risucchiati a metà classifica, da Marzo in avanti centrano un’invidiabile score di 9 vittorie, 3 pareggi, 0 sconfitte. Risultati che valgono il 5° posto finale con tanto di piazzamento playoff.
Tra i risultati annuali di maggior prestigio c’è da segnalare: la vittoria al “Dall’Ara” di Bologna (2-1) sui cugini con Bucchi, Colacone (per i gialli) e Bellucci (per i felsinei) che scrivono il proprio nome nella casella dei marcatori di giornata. Le altrettanto prestigiose vittorie al Braglia nel girone di ritorno contro squadre che lotteranno fino alla fine per la vittoria finale: 2-1 sul Brescia (in rimonta con doppietta del colored Gyan Asamoah, attaccante della nazionale ghanese), 2-1 sul Torino di Gianni De Biasi (Graffiedi ed Asamoah), 2-1 sul Catania (in rimonra doppietta di Juri Tamburini) e all’ultima giornata 1-0 a Bergamo contro l’Atalanta capolista (Bucchi).
Allenatore Stefano Pioli per il secondo anno consecutivo.

Frezzolini; Pivotto, Perna, Centurioni, Tamburini; Amerini, Giampieretti; Campedelli, Colacone (Asamoah), Graffiedi (Tisci); Bucchi: la formazione nel complesso più utilizzata.

Nella Stagione 2006/07, con un organico meno forte a causa la cessione di Cristian Bucchi al Napoli e dopo una partenza abbastanza positiva in Coppa Italia TIM (eliminato al Terzo Turno dal Genoa), il Modena passa dalla lotta per la promozione a quella per evitare la retrocessione. Tuttavia l’obiettivo viene conseguito anche grazie al cambio di rotta avvenuto a Febbraio 2007 quando il D.S. Nereo Bonato affida il timone della squadra al navigato allenatore Bortolo Mutti, alla cui guida esplode il fantasista Alex Pinardi che con 10 centri batte il proprio record personale di segnature stagionali.

Frezzolini; Frey (Antonazzo), Perna, Centurioni (Ungari), Tamburini; Abate, Luisi, Campedelli, Bentivoglio (Gilioli); Pinardi; Bruno (Sforzini): la formazione nel complesso più utilizzata.

Ai nastri di partenza della Stagione 2007/08, il Modena, eliminato al Primo Turno di Coppa Italia TIM dal Bologna (1-2 al “Dall’Ara” con vantaggio gialloblu di Sasà Bruno, pareggio dell’ex-Marazzina e rigore vincente di un altro ex, Davide Carrus), si presenta con un organico in grado di raggiungere una tranquilla salvezza. Dopo una buona partenza (26 punti al termine del giro di boa), però, i canarini si smarriscono in un lungo periodo difficile di ben 15 partite a digiuno di vittorie, durante il girone di ritorno, culminato con la sostituzione di Bortolo Mutti con il redivivo Daniele Zoratto.

La nuova avventura di Zoratto si conclude con la salvezza matematica giunta alla penultima giornata grazie alla vittoria al Braglia per 2-1 contro l’Ascoli.

Nell’economia della salvezza raggiunta spiccano le 18 reti del buitre del Vesuvio, Sasà Bruno, nonché le 9 reti di Alex Pinardi.

Frezzolini; Frey, Perna, Gozzi, Tamburini; Antonazzo, Luisi (Gatti), Bolano (Longo), Gilioli; Pinardi, Bruno (Okaka): la formazione nel complesso più utilizzata.

La Stagione 2008/09 verrà ricordata a lungo come una delle più difficoltose per il Modena. Un’annata iniziata non sotto i migliori auspici di un’estate dominata dall’incertezza dal punto di vista societario. Si susseguono, infatti, anche durante tutto l’anno, voci su possibili acquirenti del Modena F.C. di Romano Amadei, fortemente intenzionato a passare di mano la Società. Il risultato è una squadra che fatica e non poco nella prima parte del campionato. I soli 16 punti del girone d’andata fanno da contraltare ai ben 35 del girone di ritorno, e al 14° posto finale. Una tale inversione di marcia è la somma di vari fattori tra cui il ritorno di Alex Pinardi da un lungo infortunio ed il cambio in panchina con Luigi Apolloni che subentra a Daniele Zoratto alla 23^ giornata.

I numeri sono a volte impressionanti: Modena ancora al palo a 0 punti dopo 5 giornate, solo un totale di appena 16 punti al giro di boa, bilancio opposto nel girone di ritorno dove con 35 punti (per un totale di 51 finali e salvezza diretta) i canarini sono al 3° posto della classifica parziale del ritorno, dietro a Bari e Parma che saranno direttamente promosse.

L’amaro ricordo delle prime 5 partite senza punti è cancellato con un finale di Campionato in cui i canarini vestono i panni della squadra del momento: vittoria 2-0 nel derby di ritorno contro i cugini neroverdi, e dopo la sconfitta di Frosinone che pare accentuare alcune paure, ecco il rush finale: vittorie entrambe esterne per 2-1 a Livorno ed Ascoli, 1-0 al Braglia coi cugini padani del Mantova, sconfitta per 1-4 al San Nicola contro un Bari fresco di promozione in serie A, vittoria 2-1 al Braglia contro l’Avellino e, dulcis in fundo, teatro il “Nereo Rocco” di Trieste: le numerose palle-goal a favore dei gialli si contano col supporto del pallottoliere, ma il guardiano giuliano, Agazzi, risponde colpo su colpo, neutralizzando persino un calcio di rigore ad Alex Pinardi.

Il cronometro corre, impietoso, e quando ormai sembra materializzarsi lo spettro dei playout, ecco invece il miracolo sportivo: ore 17,39 corrispondenti al minuto 84’. Alex Pinardi avanza palla al piede e, in prossimità dell’area, prova il sinistro respinto corto da un difensore alabardato. Alex rifà suo il pallone scaraventandolo in rete e trasformando nel Maracana lo spicchio che accoglie i quasi 500 tifosi gialloblu. Una salvezza che vale uno scudetto vinto.

Come l’anno precedente influiscono altri 18 goals del bomber Sasà Bruno, oltre che quelli dei "ragazzini terribili", Jonathan Biabiany (8) e Andrea Catellani (7).

Frezzolini; Gozzi, Diagouraga, Perna; Giampà, Bolano, Longo (Pedro Oliveira), Tamburini; Pinardi; Bruno, Biabiany (Catellani): la formazione nel complesso più utilizzata.

All’inizio della Stagione 2009/10 vengono confermati sia Luigi Apolloni in panchina che i giocatori di rilievo Bruno e Pinardi, con l'obiettivo di una tranquilla salvezza.

C’è da segnalare l'ingresso in Società, quali azionisti di minoranza, di nuovi soci modenesi che formano la società chiamata GHIRLANDINA SPORT, presieduta dal Presidente della CPL Concordia, Roberto Casari.

L’inizio del campionato è stentato con i canarini sconfitti nelle prime due gare. Alla terza giornata arriva la prima vittoria (2-1 a Salerno), e vi seguiranno un pareggio a reti bianche casalingo con il Lecce ed una serie di risultati altalenanti.

Poi le vittorie prestigiose 1-0 al Braglia con la Reggina (Bruno-goal) ed 1-0 all’Olimpico di Torino contro i granata (1-0 Juri Tamburini).

Sfortunata sarà poi la gara contro il Frosinone capolista (0-3) a cui però seguiranno le vittorie a Piacenza (3-2) ed al Braglia col Vicenza (1-0) e lo 0-0 nel derby col Sassuolo che porteranno la squadra a ridosso della zona-playoff. Dopo le vittorie per 3-0 (a Bergamo vs. Albinoleffe) e 2-0 al Braglia con la Triestina i canarini salgono al 6° posto e manterranno quella posizione per diverse giornate, complice la vittoria per 1-0 al Braglia sul Cesena nella prima partita del 2010.

Da quel momento ci sarà però una serie di risultati poco felici che allontaneranno di fatto la squadra di Apolloni dalle prime posizioni, seppur rimanendo all’ottavo posto per diverse giornate.

Le vittorie contro l’Ancona al Braglia (2-1) e contro la Reggina (1-0 in Calabria) faranno ben sperare l’ambiente in un ancora possibile aggancio agli spareggi promozione, ma i gialloblu entreranno in un lungo periodo avaro di vittorie ed otterrano la salvezza matematica all’ultima giornata al Braglia battendo in rimonta il Gallipoli (da 0-2 a 3-2).
Narciso; Gozzi, Rickler, Perna; Giampà, Bianco, Luisi (Colucci), Troiano, Tamburini; Bruno, Catellani: la formazione più utilizzata.


Per la Stagione 2010/11 è doveroso iniziare con una data: 29 giugno 2010, quando l'incontro tra Romano Amadei e Ghirlandina Sport sancì la cessione a quest'ultima del 49% delle azioni del MODENA F.C. L’intervento di Ghirlandina Sport servì a salvare e mantenere nel calcio che conta il glorioso sodalizio gialloblu, a garantire un futuro serio e solido, scongiurando il pericolo della non iscrizione al Campionato di Serie B.

La Stagione inizia quindi con l’entusiasmo dei nuovi Dirigenti di Ghirlandina Sport (CPL CONCORDIA del Pres. Roberto Casari, WAMGROUP del Pres. Vainer Marchesini, USCO del Pres. Massimo Galassini ed ING. FERRARI del Pres. Pietro Ferrari già Presidente in carica di Confindustria Modena): da Gennaio 2011 Ghirlandina Sport acquisirà la totalità delle azioni del MODENA F.C., divenendone unica proprietaria.

Il confermatissimo Direttore Sportivo Fausto Pari riconferma alcuni anziani, ripescando Leo Colucci (già canarino la stagione passata) e ricorrendo anche all’esperienza di un altro ex-rossoblu quale l’attaccante Claudio Bellucci.

Poi sceglie alcuni giovani con esperienze già recentemente avute nella serie cadetta (Mazzarani, Pasquato, Signori).

Al timone della squadra Cristiano Bergodi, allenatore conosciuto nel modenese per aver guidato i cugini neroverdi nella Stagione 2003/04 e quasi un debuttante nel Campionato di Serie B italiano, in quanto proveniente da un lustro di esperienza nella Lega di Serie A romena dove guida squadre titolate e partecipanti alla Champion’s League (Steaua Bucarest, Cluj). 

Dopo un proficuo ritiro precampionato diviso tra Fiumalbo e Montese, il MODENA inizia la Coppa Italia TIM sconfiggendo al Braglia per 4-1 il Sorrento (squadra di LegaPro che si classificherà 2° nel proprio campionato).

Ai nastri di partenza del Campionato si registrano subito due vittorie casalinghe (entrambe 1-0 con Piacenza e Padova) ed un pareggio esterno (1-1) nel sempre difficile campo del “Del Duca” di Ascoli, che proiettano i canarini al 1° posto.

Successivamente, una serie interminabile di infortuni a catena, tra cui Pasi e Spezzani (legamento crociato), Bellucci (malattia) dopo aver segnato 3 reti in poche apparizioni, mettono parzialmente in ginocchio la formazione gialloblu in quanto falcidiata negli elementi migliori ed in quelli che avrebbero potuto essere degli ottimi rincalzi, facendole passare un periodo di difficoltà nei risultati mentre il gioco di ottima fattura è apprezzato da pubblico e media.

Nella prima partita del 2011 i gialloblu si rimettono in carreggiata sconfiggendo la rivelazione e futura promovenda Novara (2-1 al Braglia) ed espugnando il “Garilli” di Piacenza (2-0).

Successivamente una serie di pareggi esterni e casalinghi, dove si vede il debutto in maglia gialloblu degli acquisti di Gennaio, Ciaramitaro (sfortunato quando dopo 5 presenze s'infortuna al ginocchio che lo terrà lontano dai campi di gioco per 5 mesi), Rullo e il bomber Greco.

Un marzo florido mette il Modena in una posizione di tutto rispetto nella parte nobile della classifica a -4 dai playoff ed a +8 sopra i playout.

Squadra e società, ben sapendo che la Serie B è imprevedibile e non perdona niente scelgono saggiamente la linea del guardarsi alle spalle.

Alcune partite sfortunate dove i canarini vengono raggiunti per due volte in trasferta (Trieste 2-2 e Vicenza 1-1) dopo aver dominato in lungo ed in largo per tutta la durata della gara (gioco ed occasioni) oltre l’immeritata sconfitta casalinga (1-2) con l’Atalanta con vantaggio orobico pareggiato dai gialloblu con vantaggio definitivo degli orobici nel finale di gara fanno vivere settimane di paure apparenti.

I gialloblu mantengono sempre un vantaggio di 4-5 punti sulla zona che scotta, si arriva così al 21 maggio 2011 quando sconfiggendo al Braglia il Portogruaro (3-1) i gialli conquistano la meritatissima salvezza matematica replicando all’ultima giornata in trasferta a Novara (spettacolare 3-2 per i gialli che vale il 10° posto in graduatoria).

Incidono nell’economia del gioco le prestazioni del "nano attacco": Pasquato e Mazzarani (9 centri a testa) e Beppe Greco che arrivato a Gennaio mette a segno 8 reti in 17 presenze.
Un altro numero che allude ad un record particolare: da Dicembre 2010 a Maggio 2011 il Modena rimane imbattuto in trasferta per 11 gare consecutive.

Alfonso (Guardalben); Gozzi, Perna, Diagouraga, Rullo (Tamburini); Giampà, Colucci (Luisi), Signori; Mazzarani; Pasquato (Bellucci), Greco (Stanco): la formazione più utilizzata.

La Stagione 2014-2015

La stagione 2014-2015 comincia con un campionato in salita e che sì concluderà, grazie a dei risultati non alla sua portata con uno spareggio per non retrocedere contro la Virtus Entella, esito che porta al primo confronto per 2-2, liguri in vantaggio per due volte e dopo rimontati da un Granoche in grazia, il ritorno l'Entella potrebbe chiudere in varie circostanze il capitolo salvezza, ma gli Emiliani sono lesti a passsare in vantaggio e difendere con le unghie e i denti il risultato.
V.Entella - Modena 2-2 (andata)
Liguri in Lega Pro e Modena salvo, sicuramente i due personaggi simbolo della salvezza del Modena sono: Gozzi e Granoche, vere armi di una squadra che lo scorso anno, ha saputo lottare per non retrocedere.
Un ultima curiosità; La Virtus Entella nonostante che ha perso sul campo la
Modena - V.Entella (ritorno)
permanenza in B contro il Modena è tornata in Serie B grazie al caso ''Dirty Soccer'' sulle combine del Catania, al suo posto ripescati i liguri, così annullano lo spareggio playout e anche le lacrime versate al Braglia.

PERSONAGGIO CHIAVE: HERNAN CRESPO
Centravanti solido e tecnico, «Valdanito» - soprannome affibbiatogli per la sua somiglianza con Jorge Valdano - arrivò in Italia a 21 anni nel 1996 acquistato proprio dal Parma. Nella
Hernan Crespo con Sensini, Balbo, Veron e Asprilla,
che festeggiano la Coppa Uefa vinta contro il Marsiglia
a Mosca nel 1999
città ducale rimase quattro stagioni, vincendo Coppa Italia, Coppa Uefa e Supercoppa Europea e realizzando 52 reti in campionato. Nell’estate del 2000 passò alla Lazio per la cifra record di allora di 110 miliardi di lire laureandosi
Hernan Crespo con la supercoppa Europea vinta a Montecarlo contro il Manchester United

Crespo con la maglia della Lazio, l'acquisto più costoso dell'era Cragnotti 110 miliardi di lire agati nelle casse del Parma
subito capocannoniere con 26 reti e vincendo la Supercoppa Italiana. 

Nel 2002 l’arrivo nell’Inter del dopo Ronaldo. Nell’estate 2003 il passaggio al Chelsea dove rimase un anno, prima di essere prestato al Milan. Di nuovo al Chelsea, con il successo in
Crespo con la maglia del Milan in finale di Champions League, supera Dudek(Liverpool) per il vantaggio rossonero, che sì rivelerà inutile nella notte tragica del 2005 di Istanbul
Premier League, poi ancora all’Inter, in tre stagioni molto ricche con tre scudetti e due Supercoppe Italiane. Infine una mezza annata al Genoa, prima di chiudere la carriera al
Crespo oggi tecnico del Modena
Parma. Adesso, la panchina del Modena un vero colpo, considerando che è seduto su una panchina su cui quest'anno sì prenderà una rivincita, giudicando come andò lo scorso campionato.


I PRECEDENTI:
Decima volta che la squadra canarina incontra in campionato l’Avellino in trasferta. Passato non troppo limpido per i gialli causato dalle sei sconfitte, tre pareggi ed una sola vittoria rimediate in Campania.



Ultima sfida risale alla stagione passata quando i Lupi uscirono vincitori grazie alla rete di Zito (1-0).
Nelle due immagini, l'ultima precedente al Partenio tra Irpini ed Emiliani, la rete fu siglata da Antonio Zito


Conclusione di Zito che poi scaturirà la vittoria dei lupi per 1-0

Nella stagione 2013/2014 il Modena perse 2-1 con il gol di Billy Babacar al quale si aggiunsero le reti di D’Angelo e Galabinov.
Partita degna di nota è  il 4-3 per i padroni di casa nell’annata 2008/2009 quando al Partenio si assistette ad una partita combattuta: gli irpini segnarono inizialmente con De Zerbi e Koman ma il canarino Catellani riaprì la partita segnando il 2-1. Doppietta di De Zerbi che rimette sicurezza all’Avellino che si porta sul 3-1 ma grazie ad uno straordinario Biabiany il Modena riesce ad acciuffare il pari. Solo nei minuti finali, l’ex Sforzini porta alla vittoria i Lupi
Risultato ancora più eclatante quello riscosso nella stagione 2005/2006 quando i padroni di casa si imposero 5-4 sui gialli. Dopo il doppio vantaggio modenese siglato da Bucchi, l’Avellino provò a dare una scossa con Biancolino portando il punteggio sul 2-1. Tripletta di Bucchi che favoreggia il Modena con due gol di scarto. Altri due gol messi a segno sempre da Biancolino, portando a tre il suo bottino personale, rimettono i Lupi in parità. Nuovo vantaggio ospite con Pivotto, ma i biancoverdi ribaltarono il risultato con  Milessi e Danilevicius. Partita entusiasmante terminata con il punteggio di 5-4 per i padroni di casa.
Unica vittoria messa a segno dai gialli è stata durante l’annata 1991-1992 quando grazie ai gol di Cacciari e Caccia il Modena si impose 2-1.

Ex giocatori che hanno indossato entrambe le casacche sono stati Franco ColombaBruno Piaser e più attualmente Riccardo Nardini.

I CONVOCATI:  
Al termine della rifinitura svolta in mattinata, Hernan Crespo, tecnico del Modena ha provveduto a comunicare la lista dei convocati per il match di domani pomeriggio in casa dell'Avellino. Tanti gli assenti soprattutto nel reparto nevralgico del campo. Fuori dai giochi gli infortunati Simone Bentivoglio, Andrea Mazzarani e Wilfried Osuji, e lo squalificato Luca Belingheri. Salterà la trasferta in Irpinia anche il neoacquisto Daniele Galloppa, a corto di preparazione. Fuori per scelta Davide Zoboli, in lista di sbarco e Stefan Popescu, rientrato giovedì dagli impegni con la Nazionale.
Ritornano a disposizione di Crespo, il portiere Ivan Provedel, il difensore centrale Thiago Cionek e l'attaccante Tomas Vestenicky, assenti alla prima perché impegnati con le rispettive Nazionali. Hanno scontato il turno di squalifica Daniele Giorico e Luca Calapai, così come Pablo Granoche, fermato da una sanzione risalente ai tempi in cui militava nella Triestina, sette stagioni fa.

I convocati del Modena.
Portieri: Costantino, Manfredini e Provedel.
Difensori: Aldrovandi, Calapai, Cionek, Gozzi, Marzorati, Minarini e Rubin.
Centrocampisti: Doninelli, Giorico, Nardini, Nizzetto, Olivera e Sakaj.
Attaccanti: Granoche, Luppi, Sowe, Stanco e Vestenicky.


FORMAZIONE:
Il tecnico Hernan Crespo dovrebbe schierare la seguente formazione, modulo 4-3-3 con: Manfredini; Aldrovandi, Cionek, Marzorati, Rubin; Giorico, Marchionni, Doninelli; Stanco, Granoche, Nizzetto.

TIFOSERIA:
Ultras Modena in azione


Amicizie/reciproco rispetto: Venezia: rapporto che non è più stretto e idilliaco come una volta. Sbandierate in campo a Venezia e a Modena nel 2004/05. In Laguna sfilò lo striscione
Ultras Unione Venezia
unico “Modena-Veneziamestre” e, in curva modenese, comparvero le scritte “L’orgoglio di essere uniti, la forza di essere amici” e, in dialetto veneziano, “Non ghe xé ostreghe né canestrei…siete i più bei!!”.
Messina: rapporto amichevole un po’ raffreddato ultimamente, ma molto forte negli anni ‘90, a
Ultras Messina in trasferta a Siena
dimostrazione che il fenomeno ultras non conosce confini e latitudini.
Sampdoria: non un vero e proprio gemellaggio ma un rapporto di stima e rispetto reciproco, soprattutto in chiave anti-Genoa, tanto che Modena-Sampdoria di due anni fa fu
Ultras Doriani in coreografia
resa accessibile anche ai doriani non possessori della tessera. Inoltre in curva Sud venne esposto lo striscione, dai colori blucerchiati, “Hasta siempre Giorgio”, storico personaggio del tifo modenese, scomparso diversi anni fa, a cui si riferisce lo dello storico striscione “Noi di San Biagio Giorgio vive”.

Crotone: l’amicizia nasce nel 2001, quando circa cento modenesi furono accolti con cordialità e rispetto in Calabria. Qualche mese dopo, al ritorno, il trattamento venne ricambiato e, da allora, questo rapporto di rispetto e stima reciproca è stato mantenuto, tanto che, prima della gara, negli ultimi anni, alcuni ragazzi crotonesi sono stati ospitati a pranzo dai modenesi che occupano la Tribuna Laterale Scoperta, gli ex-Brigate. L’anno scorso una decina di ragazzi calabresi, quasi tutti appartenenti all’ex-Gioventù Pitagorica, non tesserati, dopo il pranzo, stanchi per il lungo, interminabile viaggio, subirono il torto, da parte di forze dell’ordine e stewards, di vedersi vietare l’ingresso allo stadio: ogni tentativo risultò inutile, pertanto, in virtù dei buoni rapporti che intercorrono coi gialloblù, finirono per trascorrere il pomeriggio nel centro cittadino, insieme agli stessi amici modenesi Siviglia: frequenti
Biris Norte Siviglia
le visite che si scambiano coi Biris Norte Siviglia; gli spagnoli si sono visti diverse volte in Italia, con tanto di “pezze”, in questi ultimi anni. Sicuramente una bella amicizia internazionale.


Ex-gemellaggi: Pistoiese: durava da molti anni, si è
Ultras Pistoiese
definitivamente sciolto in occasione di un Sassuolo-Pistoiese del giugno ’07, quando una delegazione dei “Curva Sud” si presentò a Sassuolo per chiarire definitivamente i rapporti con gli ultras arancioni, visto il rapporto non più “sentito”, che è comunque rimasto buono. Molte erano le visite reciproche, ad esempio lo striscione “Curva Nord Pistoia” era presente in Modena-Inter 03/04. Fiorentina: sciolto all’inizio degli anni 2000, innumerevoli gli scambi di cortesia e le reciproche visite coi fiorentini in passato; in particolare si ricordano quelle del
Curva Fiesole
C.a.v. Sesto e del C.a.v. Pistoia a Lucca negli anni 90, e quelle, sempre del Collettivo, a Cosenza e in Mo-Derthona 89/00. Parma: è durato solo sei anni, dal ’78 all’84, sciolto per
Boys Parma
dissapori (vedi sezione “Cenni storici”). Padova: durò solo un anno, all’inizio degli anni ’80, poi sono stati sempre casini. Verona: risale agli anni ’70. In Vicenza-Modena 75/76 i veronesi erano insieme ai modenesi, in chiave anti-Vicenza. Piacenza: rapporto di simpatia negli anni 90, sono stati poi molto senza incontrarsi (vedi anche sezione “Cenni storici”). Reggiana,
Ultras Reggiana
Spezia, Livorno, Prato: per questi ultimi quattro vi rimandiamo alla sezione “Cenni storici”.

Rivalità: Bologna: forte odio; molto sentito il “Derby della Secchia”, così chiamato per ricordare la battaglia della presa della Secchia da parte dei modenesi, nel 1325. Grattati ai bolognesi gli striscioni “Mods” e “Gruppo Alcolico”, esposti
Curva Nord Bologna
rispettivamente in Triestina-Modena 87/88 e Modena-Spal 98/99. In Bologna-Modena 86/87, presente coi modenesi lo striscione “Rangers Prato”, frutto dell’amicizia che intercorreva coi pratesi.
Parma: derby emiliano sentitissimo; forte odio, dopo il gemellaggio a cavallo degli anni ‘70-‘80. Incidenti al termine di Parma-Modena 86/87, quando, in aperta campagna, zona San Prospero, il treno che riportava a casa gli ospiti (500-600 unità) venne bersagliato da sassi, che
infransero diversi vetri del convoglio, ferendo due giovani modenesi, con uno dei due che rischiò di perdere un occhio. Per verificare quanto accaduto e soccorrere i due feriti, il treno fu costretto ad effettuare una sosta forzata. La Digos di Parma risalì ai responsabili, sette ragazzi, di cui due maggiorenni, che dovettero rispondere di lancio di oggetti pericolosi, danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio e lesioni. Rubato ai parmensi lo striscione “U.C.P.”, esposto in Modena-Bologna 92/93. Scontri, anche piuttosto gravi, alcune estati fa nel ritiro modenese di Sestola. Genoa: sentita rivalità. Nel gennaio ’88, in occasione della trasferta di Genova, sui due pullman delle Brigate, allestiti tra molte difficoltà e imprevisti,
ULTRA GENOANI IN AZIONE
vennero trovati armi ed esplosivi, con 34 esponenti delle B.G. arrestati e pesantemente puniti, perché ciò suonasse anche da esempio, in quel periodo in cui la violenza dilagava. La trasferta era molto temuta, vista l’accoglienza dell’anno prima, e l’arsenale fu allestito soprattutto per tutelarsi l’incolumità: si respirava un clima teso e carico di paura, probabilmente non ci fu premeditazione, come invece fu scritto dalla stampa di allora. In Modena-Genoa 86/87 esposto lo striscione “We are the cik”, rubato ai genoani. In Genoa-Modena 01/02, che sancì la promozione del Modena in Serie A dopo tanta attesa, esposti dagli emiliani gli striscioni “Solo chi soffre impara ad amare…vi vorremmo insegnare ma pensiamo a godere” e “Vecchio Grifone vai a cagare!”. In Modena-Genoa 01/02 esposto lo striscione “Grifomania”, rubato anch’esso ai liguri.
Cesena: forte rivalità emiliano-romagnola. In Modena-Cesena 04/05 i modenesi espongono lo striscione “S.o.s….chiamate lo 030 schiavi dei bresciani” e
Curva sud Cesena in festa
realizzano una coreografia con la scritta “Guardatevi allo specchio”, con carta argentata color specchio nel mezzo, e sotto “Non siete nessuno”, in risposta alla coreografia dei cesenati all’andata. Gara, questa, in cui i modenesi esposero le scritte “Piadina, ombrellone, salvagente…oltre a questo non contate niente!” e “In spiaggia combattenti ma in montagna assenti: Warriors Summer Beach!?”, con le iniziali a formare l’acronimo W.S.B. (WeissSchwarzBrigaden) Cesena. Nel 2006/07, in occasione di Rimini-Modena, la parte di modenesi che aveva affrontato la trasferta in treno, fu fatta oggetto di una fitta sassaiola alla stazione di Forlì, da parte di ultras cesenati diretti a Bologna, così gli emiliani scesero dal treno e, seppur in netta minoranza, si scontrarono coi rivali, in un corpo a corpo durato alcuni minuti, fino all’intervento dei “blu”. Un ultrà bianconero rimase accoltellato. Recentemente, sei tifosi cesenati (compreso la “vittima”) volevano vendicare l’accoltellamento, ma l’intervento della Digos ha sventato le loro cattive intenzioni e sono stati denunciati.
Reggiana: derby emiliano molto sentito, caratterizzato spesso da incidenti; forte odio, anche se un tempo esisteva un gemellaggio, rubato ai Reggiani stendardo “Ultras”, esposto in Reggiana-Modena
99/00. Violenti incidenti in un campo fuori dallo stadio una ventina d’anni fa. Scontri tra le due tifoserie in un amichevole del 18 agosto 2011, che videro coinvolte una 40ina di persone e che portarono a 22 denunce dopo attente indagini investigative delle due questure. Diffidati infatti 19 modenesi e tre reggiani, smascherati dalle telecamere di un distributore.
Como: forte rivalità, alimentata anche dal pugno che Ferrigno (Como) sferrò a Bertolotti (Modena) nella stagione 2000/01 (vedi sezione “Liberi pensieri”). Rubato ai lariani lo striscione “Sbandati”, esposto in Como-Modena 97/98. Esposti dai modenesi a Como nel 2001/02 gli striscioni “Voi il nostro incubo? State sognando” e “Ciao merde”. Vicenza: grattato ai veneti lo striscione “Boys”, esposto in Modena-Parma 86/87, anno di incidenti tra modenesi e vicentini a Vicenza. Significativo comunque lo striscione “Onore alle Brigate”, esposto dai vicentini in Vicenza-Modena 05/06. Monza: rubato ai brianzoli, diversi anni fa, lo striscione “Gioventù Biancorossa”. Spal: rubato ai ferraresi lo striscione “Mods”, esposto in Modena-Spal 1995/96. Brescia: diversi incontri ravvicinati in passato, come ad esempio a Modena alcuni anni fa. Le due tifoserie comunque si rispettano. Nell’87, sotto la neve, sottratto a Brescia ai modenesi lo striscione “Kaos Gialloblù”. Ravenna: grattato ai ravennati un bandierone con la scritta “B”, esposto in Modena-Massese 95/96. Reggina: la rivalità prende corpo soprattutto per l’amicizia che esiste coi messinesi, acerrimi rivali dei reggini. Si ricordano vecchie ruggini tra le due tifoserie fin dai primi anni ’90, che hanno avuto ulteriori strascichi con il ritorno del Modena in B, a partire dal 2001. Nel 2010/11, a Reggio Calabria, nonostante l’accesa rivalità e i precedenti movimentati, sia a Modena che in terra calabra, presenti circa 20 temerari modenesi in Tribuna centrale, senza tessera, che hanno affrontato la lunga trasferta a loro rischio e pericolo, senza la certezza di vedere la partita. Mantova: striscione rubato ai mantovani esposto in Mantova-Modena 88/89. Breve sassaiola a Modena nel 2005/06. Palermo: esposto in Padova-Modena 93/94 lo striscione “E.K.” rubato ai palermitani. In una trasferta a Palermo degli anni ‘90, i tifosi locali volevano impedire a una ventina di modenesi di esporre lo striscione “Brigate”, che, dopo un parapiglia, potette finalmente essere esposto. Bari: striscione “Alcool Bari” rubato, esposto in Andria-Modena 93/94. Catania: inimicizia causata dalla rivalità tra catanesi e messinesi, amici dei modenesi. Verona: gemellaggio negli anni 70 tra le due “Brigate”, ora vi è una fiera rivalità. Scaramucce a Modena nel maggio 2012, danneggiata auto di veronesi all’arrivo allo stadio. Rimini: tafferugli nel 2006 prima di Rimini-Modena. Padova: vedi sezione “ex-gemellaggi”. Spezia: fiera rivalità, un tempo c’era un gemellaggio tra le due tifoserie durato poco. Pisa, Ancona, Triestina, Torino: rivalità, più o meno sentite, sfociate spesso in scontri in passato.

PALMARES: Il modena nel suo vanta di un palmares abbastanza importante. Come trofei di maggiore successo sono sicuramente i due tornei angloitaliani vinti rispettivamente nel 1981 per poi ripetersi l'anno dopo nel 1982, poi per quanto riguarda i trofei nazionali, sicuramente va ricordata la serie B vinta nel 1937-1938 con ex acqueo col Novara nel 1942-1943, una supercoppa di serie C1 ma qui già sì parla di tempi recenti contro il Palermo con gara di andata che finì 2-0 per il Modena a Palermo, e poi grande festa al braglia con il 3-0 che ha messo l'ipoteca alla conquista della coppa. Da ricordare anche l'ultima promozione in serie A che fu nel 2001-2002 alle spalle del Como, in quella occasione venne anche ristrutturato lo stadio Braglia in occasione della serie A.
Alla prossima ''Baronata''.
BARONE FERDINANDO

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