venerdì 28 febbraio 2014

Scopriamo il Pescara

            ''LA BARONATA''
                                         


                               A CURA DI: BARONE FERDINANDO


IL NOSTRO AVVERSARIO:PESCARA  


Se ora dovessimo parlare di un inizio campionato a Gennaio invece di Settembre sicuramente avremmo da dire molto su questa squadra che ha lasciato oltre che le perplessità di Sebastiani presidente del Pescara, anche l'incetezza e la scetticità con qui gli stessi tifosi seguono il delfino il sabato allo stadio, e la domanda che circola da mesi all'interno della società abruzzese è la seguente: Pescara ma chi te sì mis ngap?  La battuta ci sta certo, noi ci scherziamo su, ma questa squadra ora come ora ha una media da retrocessione; 5 sconfitte nelle ultime cinque giornate, ma se andiamo a prendere anche il girone di andata sarebbero 6 compresa la pesante sconfitta in casa contro l'Empoli, per l'ultima vittoria bisogna risalire al 26 dicembre dove il Pescara ha espugnato il Braglia di Modena con rete di Ragusa, da lì se bloccata la corsa del Pescara, ovviamente anche i giocatori ne hanno pagato le conseguenze, ricevendo minaccie e vari sfottò dal momento che, questa squadra incide poco sui fatti.
Il Pescara che scenderà ad Avellino, scenderà con delle novità, inanzitutto la prima, dove abbiamo un gradito ritorno in cadetteria che è Serse Cosmi, allenatore vulcanico e molto grintoso, dove esprime del buon calcio e ha sicuramente esperienza da dare, ma poi la seconda è che adotterà un gioco che abbastanza conosciuto, usato ai tempi di Trapattoni che è il ''catenaccio'', su questo Cosmi non ha dubbi, la squadra saprà sicuramente rispondere. Il Pescara che adesso andiamo ad analizzare in statistica è questo: 9 vittorie, 7 pareggi, 10 sconfitte, aggiungo inoltre che il Pescara ha un rendito casalingo disastroso: 4 vittorie a malapena e 3 pareggi, e pesanti sono le sconfitte 5, l'ultima in ordine di tempo contro il  Varese. Il mio punto di vista è che questo Pescara ha sicuramente deluso fino adesso le aspettative di una città, che dopo la retrocessione burrascoso dello scorso anno dalla serie A, sì aspettava il cosidetto salto di qualitàm comprando giocatori della categoria, ma effettivamente a questa squadra manca sicuramente un pizzico di ''psicologia'' di cui uno spogliatoio è giusto che vada ricompattato, per il momento è al di sotto della norma da squadra di categoria. Per quanto riguarda la questione giocatori, il Pescara lì davanti può contare sulla esperienza di Cutolo e Sforzini(appena recuperato), l'Avellino dovrà tenere d'occhio anche uno scatenato Ragusa, che al momento è il giocatore di cui ha più bisogno il Pescara dal momento che è il giocatore più in forma.

I PRECEDENTI:Sono ventiquattro le sfide disputate in Irpinia. I biancoverdi sono decisamente avanti. A partire dal poker del Piazza d'Armi
Avellino – Sessant’anni di sfide, dalla Serie D alla Serie A. Cinquanta i precedenti, in totale, tra Avellino e Pescara; ventiquattro quelli giocati in Irpinia, con l’ago della bilancia che pende sensibilmente dalla parte dei biancoverdi, che hanno vinto dieci confronti diretti, perdendone solo quattro. Dieci i pareggi. La prima volta tra Avellino e Pescara, in terra irpina, è datata 29 marzo 1953, campionato di Serie D, girone G.
Al Piazza d’Armi la spuntarono i lupi con il risultato di 4-1, grazie a una tripletta di Barbieri e a un goal di Poli. Nel 1960-1961, il primo successo esterno del Pescara (0-1). Tra meste retrocessioni in quarta Serie e veloci risalite in Serie C, i lupi dovettero attendere la stagione 1964-1965, per ritornare alla vittoria contro l’undici abruzzese. Un secco 2-0, merito delle reti di Di Pucchio e Gasparini. Poi altri tre trionfi nei successivi tre campionati di terza Serie, prima di tre pareggi consecutivi, tra cui il 2-2 nel primo confronto al “Comunale” che sarebbe diventato, qualche anno dopo, “Stadio Partenio”. La prima sfida nel campionato di Serie B avvenne il 19 gennaio 1975. La partita si concluse sull’1-1, firmato da un’autorete di Pirola per l’Avellino e dalla marcatura di Serata per il Pescara.
La stagione successiva, la spuntò il Pescara (0-2), mentre nel 1976-1977, i biancoverdi rifilarono un 3-0 ai malcapitati biancoazzurri che, a fine stagione, avrebbero festeggiato la promozione in Serie A, per poi essere raggiunti, l’anno dopo, dall’Avellino. Due i confronti al “Partenio” in massima Serie. Il primo nell’annata 1979-1980, con la vittoria netta per 2-0 dell’Avellino; il secondo nel 1987-1988, terminò sull’1-1.
Altri due pareggi in Serie B, prima del terzo successo esterno del Pescara nel campionato 1995-1996 (1-2). Spettacolare il duello, nel campionato di Serie C 2002-2003, tra irpini e abruzzesi, concluso con entrambe le formazioni promosse in Cadetteria. Al “Partenio” fu Molino a decidere l’incontro. Vittoria anche l’anno successivo: un 3-2 che non evitò ai lupi la retrocessione in Serie C. L’ultimo confronto in Irpinia, tra Avellino e Pescara, è relativo al torneo Cadetto 2005-2006. Si impose nettamente il Pescara, con il risultato di 1-3.
Ricordiamo inoltre che l'ultima sfida tra Avellino e Pescara risale al 24 settembre partita finita 1-1 con reti di Schiavi su punizione nei minuti di recupero e Massimo che pareggiò i conti proprio ad inizio di secondo tempo, con una bella rasoiata che non ha lasciato scampo a Pelizzoli.
I CONVOCATI:Serse Cosmi ha convocato 23 giocatori per l'incontro con l'Avellino. Restano a casa in sette, tra cui il capitano Balzano fermo ai box per infortuno e Capuano. Assenze importanti per i biancazzurri. Da aggiungere inoltre notizia di ultima ora, non ce la fa il difensore Rossi, bloccato da un attacco influenzale. Questa è la compagine convocata da Mister Cosmi.
Portieri: Belardi, Pelizzoli, Svedkauskas
Difensori: Bocchetti, Schiavi, Salviato, Benedetti, Karkalis, Zuparic, Cosic
Centrocampisti: Nielsen, Brugman, Bovo, Fornito, Rizzo, Milicevic
Attaccanti: Caprari, Politano, Maniero, Cutolo, Mascara, Sforzini, Ragusa


FORMAZIONE:Il Pescara schierato di Cosmi, scenderà in campo con un 3-5-1-1, novità del ultima ora, preferito Sforzini a Maniero che partirà dalla panchina, quindi grande occasione per il bomber Romano di ritornare protagonista dal primo minuto di gioco. La formazione è la seguente : Belardi; Zuparic, Schiavi, Bocchetti; Salviato, Bovo, Brugman, Nielsen, Ragusa; Cutolo; Sforzini.

PERSONAGGI SIMBOLO: È l’opinionista calcistico più famoso d’Abruzzo. Vulcanico e sincero, Gianfranco Semproni è amato da molti e odiato da pochi.  Opinionista televisivo, appassionato di calcio, amante e tifosissimo del suo Pescara, ma anche simpatizzante delle altre realtà calcistiche abruzzesi, il passionale Semproni, nato in provincia di Sassari da madre sarda, ma pescarese da sempre, sogna da sempre una squadra totalmente abruzzese, che faccia vivere alla nostra regione le brezza della serie A.
Tra le sue tante espressioni, diventate dei veri e propri tormentoni “il calcio è pieno di zozzoni”, “Je me te magne capite ndundì” e l’intramontabile “stare sul pezzo”.  Personaggio caratteristico, autore di commenti colorati e graffianti, ma fondamentalmente veri, Semproni riesce a unire un Abruzzo calcistico al di là dei campanili.

Un tifoso di una volta, senza peli sulla lingua, noto e amato dal pubblico proprio per il suo modo diretto di dire la propria, pagandone le dovute conseguenze, l’incontenibile “Gianfry” o “Gianfrà” è sempre più rammaricato per un sistema calcio che continua ad allontanarsi dalla mera definizione di sport.
E se lo sport è da sempre metafora di vita, Semproni, forte della sua esperienza, consiglia ai giovani di non prescindere dai valori di onestà, realtà e sincerità.
Un tifoso caratteristico sempre più distante dall’attuale idea di calcio, che vede gli stadi italiani sempre più deserti, con tifosi finti che riempiono ciò che è vuoto.

DOLCI RICORDI: Questa settimana sì parla del Pescara, e parlare del Pescara significa, ricordare giocatori celebri. Il Pescara ne ha tanti, sì passa da Carnevale, a Edy Bivi, da Massara a Mendy, per arrivare anche ad alcuni storici giocatori come Michele Gelsi a Massimiliano Allegri per via Giampiero Gasperini fino ha giocatori dei giorni di oggi come Immobile e Insigne di cui hanno riportato il Pescara nel 2013 in serie A.

 FEDERICO GIAMPAOLO



                                 



                                                      OTTAVIO PALLADINO

Ma di questi giocatori ne ho voluti ricordare tre in particolare di cui tutti e tre sono stati sotto la corte del buon ''stratega'' Giovanni Galeone che sono: Federico Giampaolo, Salvatore Nobile, ed il rè indiscusso nonché recordman di presenza del Delfino: Ottavio Palladini che cosa curiosa ma davvero particolare è anche il secondo miglior realizzatore della storia del Pescara, dietro l'apppunto nominato ''Giampaolo'' i numeri sono questi: Federico Giampaolo tra il 1994-1997, 1999-2001, 2002-2005 ha realizzato in 257 presenze(quarto in assoluto per il record di presenze) 65 reti, Ottavio Palladini(recordman di presenze) tra il 1992-1998, 2000-2004 ha realizzato 48 reti in 322 presenze(il primo in assoluto), Salvatore Nobile ha collezzionato invece tra il 1991e il 1996, 147 presenze e 12 reti, quest'ultimo ha contirbuito alla promozione del Pescara nel 1992 in serie A, quella di cui il mister Galeone aveva sempre espresso grandi parole, e sopratutto in campo esprimeva del ottimo calcio in quella serie B,  salendo assieme all'Ancona del allora allenatore Vincenzo Guerini.
Curiosità: Il bomber di sempre Giampaolo ha un fratello, è sarebbe il dimissionario Giampaolo che ad inizio stagione allenava il Brescia, prima di dare le dimissioni e quindi dar spazio a Cristiano Bergodi sulla panchina lombarda.

PALMARES:Il Pescara predispone di un palmares abbastanza degno di una squadra che per anni ha saputo dare una chiara impronta nel professionismo, considerando l'ultimo successo è stato il trofeo ali della vittoria, conquistato nella partita Pescara – Nocerina del 2012, in cui il Pescara guidato da Zdenek Zeman ha alzato al cielo l'ambito trofeo cadetto, altro campionato cadetto vinto, ricordiamo quello che citavo prima nel 1992 con Galeone in panchina, e poi due campionati di C, ed uno di serie D.

Curiosità riguardo appunto Avellino – Pescara, nel 2003 gli Irpini salirono in serie B proprio con un punto di vantaggio sul Pescara, allenato da Iaconi, fu una rivincita se consideriamo il KO fatale subito in casa nel 1996 in cui l'Avellino venne condannato nel allora ex Serie C1.




LA TIFOSERIA:Il gruppo storico e principale della tifoseria è quello dei "Pescara Rangers", nati nel 1976.

Altri gruppi presenti in Curva Nord sono stati i "Bad Boys" (scioltisi nel corso del campionato di Serie B 2003/2004), nati nel 1985., e i "Cherokee", nati nel 1987 (confluiti nel 1998 nei "Pescara Rangers" insieme ad altri gruppi come i "Park Kaos" e il "Gruppo Tritati". Attualmente quello dei "Rangers" è l'unico gruppo organizzato della tifoseria Pescarese, caratterizzato dal modo di fare il tifo in stampo prettamente italiano, dal totale rifiuto della "Tessera del tifoso", dall'accesa lotta contro la repressione e dall'a-politicità. Durante le partite casalinghe si posizionano in Curva Nord, rinominata Curva Nord "Marco Mazza" in onore dello storico capo (detto anche Marco "Bubù") scomparso nel gennaio 2006[23] La prematura scomparsa, arrivata a causa di una brutta malattia, scatenò reazioni di solidarietà nel mondo ultras: al funerale parteciparono delegazioni di tifoserie avversarie e striscioni commemorativi vennero esposti nelle curve di mezza Italia, anche da storiche rivali come quelle di Roma, e a livello locale Chieti e Sambenedettese.

La maggior parte dei tifosi proviene dalla città e dai dintorni: la squadra è molto popolare in tutto l'Abruzzo e anche tra gli emigrati abruzzesi stabilitisi nel centro e nel nord dell'Italia. Tifosi del Pescara, in prevalenza emigranti abruzzesi all'estero: l'unico club ufficiale di tifosi con sede all'estero è in Francia, ma sono molti i tifosi in Germania, Svizzera, Canada e Belgio.

La rivalità più sentita dai Pescaresi è quella con la Lazio, che nacque nel corso della prima stagione in Serie A dei biancazzurri, 1977/78. Le partite tra le due squadre sono state spesso teatro di duri scontri tra le tifoserie.

Un'altra rivalità molto sentita è quella con l'altra squadra capitolina, astio tornato particolarmente alla ribalta nell'agosto 2010 dopo un'amichevole giocata all'Adriatico tra Pescara e Roma. Prima e dopo la partita ci furono diversi disordini con feriti e numerosi arresti. Rivalità forti, oltre a quella con l'Hellas Verona, sono con quasi tutte le squadre pugliesi, marchigiane, campane e calabresi, soprattutto con Sambenedettese, Ascoli, Ancona, Foggia, Bari, Taranto, Cosenza, Salernitana, Avellino, Lecce, Reggina, Napoli e Taranto. Dopo le due doppie sfide in campionato e le due nei play-off si è rafforzato di molto anche l'astio con i tifosi del Verona a causa di cori razzisti ed ingiuriosi contro la tifoseria pescarese ed abruzzese, dei diversi scontri  avvenuti lungo le autostrade italiane tra le opposte tifoserie, e degli episodi di violenza avvenuti in sala stampa contro i giornalisti ospiti. Per quanto riguarda l'Abruzzo invece, le rivalità sono quelle con Chieti e L'Aquila.

La più forte è naturalmente quella con il Chieti (quella con L'Aquila è sentita soprattutto dai rossoblù, mentre in riva all'Adriatico non è praticamente presa in considerazione) anche se è una rivalità che si manifesta più in ambito territoriale che calcistico visto che le differenze di categoria e la breve distanza tra i due capoluoghi (15 km), fanno sì che disordini e scaramucce avvengano quasi esclusivamente al di fuori dell'ambito sportivo.




Il gemellaggio tra Pescara e Vicenza risale al lontano 1977. Un altro forte gemellaggio è quello che lega le tifoserie di Pescara e Messina dal 1985.

Con la tifoseria del Livorno c'è stato in passato un gemellaggio che è stato successivamente rotto ma è sempre rimasto un certo rispetto tra le due tifoserie, che si sono ravvicinate in seguito alla morte in campo di Piermario Morosini durante l'incontro Pescara-Livorno del 14 aprile 2012. La tifoseria biancazzura ha buoni rapporti inoltre con gli ultras del Wolfsburg dal 2009, del Sassari Torres (amicizia risalente al campionato di Serie C1/B del 2002/03), e poi Genoa, Cavese, Fermana e Pro Vasto. Ecco l'ordine delle amicizie e rivalità:
Gemellaggi:
Vicenza, Messina
Amicizie:
Wolfsburg, Genoa, Livorno, Teramo, L'Aquila
Rivalità:
Lazio, Roma, Verona, Ancona, Ascoli, Bari, Salernitana, Chieti, L'Aquila, Sanbenedettese, Foggia, Avellino, Lecce, Reggina, Triestina
Rivalità minori:
Napoli, Fiorentina, Torino, Catania, Brescia, Cosenza, Taranto, Cesena, Perugia


Vi aspetto la prossima settimana con un nuovo numero de ''La Baronata''



BARONE FERDINANDO.



venerdì 21 febbraio 2014

Scopriamo il Varese

                              ''LA BARONATA''
                                 



                                A CURA DI: BARONE FERDINANDO



                                                
IL NOSTRO AVVERSARIO:VARESE 
Il Varese che scenderà contro l'Avellino è di sicuro il peggiore da quando la squadra lombarda è in serie B, in che senso: nel senso che questo Varese sta seriamente deludendo e sta facendo porre molte domande ai tifosi, su quali siano effettivamente le intenzioni fino a fine stagione. Partiamo con ordine, Il Varese sembrava ad inizio campionato una squadra con solide basi, con molta voglia di vincere ed essere una squadra competitiva per la zona ''playoff'', diede coraggio e speranze la vittoria a Latina per 3-0, poi vittoria con la Ternana, Pescara, Reggina. Dopo il crollo fu fatale la sconfitta a Lanciano per Sottili e così Il 26 Novembre, dopo quindici giornate e con uno score di cinque vittorie, cinque pareggi e cinque sconfitte, Sottili e tutto il suo staff vengono sollevati dalla guida tecnica della squadra. Al loro posto arriva Carmine Gautieri, il suo arrivo sembra promettere bene ma è molto evidente che anche con lui ci sono lacune mai colmate ed una squadra in crisi di risultati, nel girone di ritorno il Varese ha collezionato due sconfitte pesanti, 1-3 in casa con il Cesena, 4-1 contro il Modena, poi un buon punto in casa contro il Latina, è una sorprendente vittoria a Pescara. Attualmente la squadra è in quindicesima posizione assieme al Modena, con 8 vittorie, 8 pareggi, e 9 sconfitte.

I PRECEDENTI:
Sono in tutto sei i precedenti tra Varese ed Avellino al "Franco Ossola".Il primo risale al 7 aprile 1974, quando i Lupi vennero sconfitti 3-2 in Serie B. Nel settembre dello stesso anno, precisamente il 15, in Coppa Italia, il Varese sconfisse 2-1 i biancoverdi. Il terzo precedente risale alla stagione 1975-1976 quando l'Avellino venne sconfitto nettamente 3-0. La stagione successiva sempre in Serie B il match terminò 0-0, mentre nella stagione 1977-1978 la partita si concluse 1-1. L'ultimo precedente e anche, fino ad ora, unica vittoria dei Lupi al "Franco Ossola" è datato 14 agosto 2011. Quella partita di Coppa Italia fu, infatti, vinta 0-1 dall'Avellino grazie alla rete di Correa.
Ricordiamo inoltre che l'andata finì 1-1 con reti di Rea verso lo scadere del primo tempo, e fu immediata la reazione degli Irpini nel secondo tempo con pareggio di Arini.
I CONVOCATI:
Mister Gautieri Il dubbio più grande riguarda il centrocampo, reparto dove sono in ballottaggio Damonte e Tremolada per sostituire lo squalificato Zecchin. “Zecco è un giocatore importantissimo – ammette il tecnico biancorosso – e sabato a Pescara ha disputato una grandissima partita, dobbiamo essere pronti ad un’eventuale mancanza di qualsiasi giocatore. In rosa ci sono tanti ragazzi e metterò in campo la migliore formazione. Zecchin non solo detta solo i tempi, ma fa le due fasi nel modo giusto dando molto equilibrio. Il play è l’elemento principale nel mio modulo”. Il tecnico deve ancora decidere se far partire Tremolada, che può far meglio nella fase offensiva, o Damonte, che invece dà più garanzie in quella di difesa. “Il dubbio è questo, la notte mi porterà consiglio” dice Gautieri.
Dubbi anche in difesa: giocherà
Grillo? “Sta lavorando bene, per noi è importantissimo. Sta recuperando pian piano la condizione”. In attacco non ci saranno novità con il tridente Di Roberto-Pavoletti-Oduamadi. “Quando si parla di squadra non si parla solo del singolo giocatore – dice il mister -. Leo per noi è fondamentale ma la squadra non è Pavoletti-dipendente. Lui non deve pensare solo al gol e lo sa. Ha tutto per diventare un grande giocatore. Sabato ha realizzato una prestazione ottima. Bisogna sempre pensare al gruppo e non al singolo”.Gautieri commenta così il momento del Varese: “Nei periodi di difficoltà la squadra ha sempre cercato la prestazione. Ci sono stati due scivoloni con Cesena e Modena, ma ci può stare un periodo di difficoltà. La strada è ancora lunga e ci sono grandi margini di miglioramento. Ho visto un gruppo in netta crescita, non dobbiamo pensare solo alla vittoria o alla sconfitta. Chiaro che vincere permette di allenarti in un certo modo. Puoi sbagliare un cross o un gol, ma non l’atteggiamento”.
Nell’allenamento di ieri c’è stato un
momento di tensione che ha riguardato Rea e Momenté: “Sono episodi che possono capitare. Questo è un gruppo sano ci può essere nervosismo, non è successo nulla, ne ho viste di peggio nella mia carriera”.
Sul nuovo manto erboso il tecnico dice: “Il campo fa la differenza per il nostro modo di giocare. Il terreno è migliorato, ma non è ancora al massimo. Dobbiamo essere pronti anche a questo”.
E l’Avellino? “Ha un ottimo tecnico come Massimo Rastelli che conosco. E’ una squadra tosta che gioca con un 3-5-2, fatta da tanti giocatori umili che vengono da categorie inferiori e hanno fame. C’è bisogno di giocare al massimo, l’episodio fa la differenza, non si vince solo con il cuore, ma con il lavoro della settimana. Affrontiamo un squadra molto fisica”. Da aggiungere inoltre che Gautieri, dovrà fare a meno di Giampietro Zecchin squalificato e delle assenze pesanti come: Milan, Falcone, Spedlhoffer, Barberis.
Nel frattempo l’attaccante
Lupoli si è trasfertito all’Honved, formazione ungherese.
I 22 convocati sono i seguenti;
Portieri: Bressan, Bastianoni.Difensori: Ely, Fiamozzi, Rea, Trevisa, Laverone, Ricci, Grillo.Centrocampisti: Damonte, Blasi, Cristiano, Tremolada.Attaccanti: Calil, Neto Pereira, Bjelanovic, Pavoletti, Di Roberto, Forte, Momenté, Oduamadi.
FORMAZIONE:Gautieri schiererà sicuramente il modulo 4-3-3 con:Bressan; Laverone, Rea, Ely, Trevisan; Corti, Tremolada, Blasi; Di Roberto, Pavoletti, Oduamadi.

Personaggi simbolo:Il capo degli ultrà neonazisti e xenofobi di Varese? E’ un albanese. Se vi sembra strano, o se qualcosa non vi torna, chiedete direttamente al protagonista. Lo potete trovare la domenica in curva al Franco Ossola - lo stadio dove gioca il Varese di cui è tifosissimo, così come dell’Inter - e la sera sulle gradinate del Palawhirpool, il palazzetto della
Pallacanestro Varese. Lui si chiama Gjoni Landi, 39 anni, da Tale, località costiera del Paese delle aquile, vari precedenti per droga, estorsione e sfruttamento della prostituzione. E’ un energumeno tatuato con Aquile del Terzo Reich e Croci di ferro, oltre a scritte che inneggiano agli “Arditi” - il gruppo ultrà del basket di cui è leader indiscusso - e ai Blood and Honour, la tifoseria neoneonazista del Varese calcio, emanazione italiana dell'omonima rete internazionale (Blood&Honour), razzista, xenofoba e antisemita.(Cose da pazzi.......)
L'UOMO CHIAVE: l'uomo chiave di questo Varese è sicuramente l'attaccante Leonardo Pavoletti, il giovane
attaccante ha dovuto ereditare una grossa lacuna quella che ha lasciato Ebagua altro attaccante di cui il Varese ha sfiorato più volte la Serie A, dotato di un buon colpo di testa e ottima precisione sul tiro, molto astuto, abile, rapinatore d'area, grazie ai suoi gol lo scorso anno, ha portato il Sassuolo per la prima volta in serie A, sembrava un elemento utile per l'allora Di Francesco, invece no, Pavoletti era libero di andarsene, così dopo un estate turbolenta e un continuo tira e molla da parte del Avellino in cui l'ha voluto fortemente, ha scelto il Varese, dove lo ha acquistato durante le ultime ore del mercato estivo dopo solo due presenze di A, la mossa se rivelata giusta. Attualmente Pavoletti ha come attivo 14 gol realizzati, rispetto lo scorso anno la media è stata migliorata.


DOLCI RICORDI: Le due persone che hanno rappresentato Varese nel calcio amarcord sono due: Giulio Ebagua ed Edoardo Gorini, il primo è stato il miglior goleador di sempre: 41 gol 3 90 presenze, un giocatore che ha fatto del bene per Varese ed ancora oggi afferma che: Se dovessi segnare contro il Varese, non riuscirei ad esultare e la cosa mi ferirebbe
moltissimo, ho lasciato Varese ma la porterò sempre nel mio grande cuore. Il secondo è: Edoardo Gorini lui invece detiene il record di presenze in assoluto con la maglia del Varese con 251 presenze e 21 gol con la casacca biancorossa, è ancora considerato un simbolo ed una bandiera dove egli gli ha giocato dal 94 al 2003. Gorini inoltre in una intervista del 2003 disse:
Varese mi ha dato tanto e con onore che ritiro la targhetta da me intitolata, grazie a tutti e a chi mi ha dato sostegno per questi

questi anni meravigliosi.

PALMARES:Il Varese ha in totale come palmares, 11 trofei vinti, senza contare anche i tre campionati di serie B e le sette storiche partecipazioni nella massima serie, quella serie che il Varese ha sfiorato in due circostanze negli ultimi anni, l'ultima fu la finale persa contro la Sampdoria nel 2012, fu cocente la sconfitta che
anche il suo allenatore del epoca Rolando Maran andò a confortare uno a uno i ragazzi in campo, il presidente fu generoso diede comunque un premio per la volontà che ci
misero. Ecco la bacheca dei trofei:

3 campionati di serie B
3 campionati di prima divisione
3 campionati di seconda divisione
1 coppa italia di lega pro
1 coppa italia dilettanti








LA TIFOSERIA: Il tifo ''Varesotto'' ha i seguenti gruppi organizzati che sono:


Sette Laghi, Calcinate Group, Ispra Alcoolica, Fulkitt Caidate ‘85, Skannati Varese, Stirati delle Bettole, Orgoglio Varesino, Front Varese 1910, Arditi Varese 2012 (il gruppo segue anche e soprattutto il basket), Barely Legal, Gruppo Ansia 2010, Marty C’è Varese, Lonate C’è 1998, Nel nome di Varese, Il Coca C’è Angera Biancorossa, Demenza C’è, Bizzozero presente. Il gruppo principale che rappresenta tutto sono i ''Blood & Honour(Sangue e onore), gruppo schierato politicamente a Destra e come tutti gli altri gruppi citati, non sono mancati in
passato episodi di violenza, per questione politica e regolamenti di conto con altre tifoserie gemellate con squadre a sua volta gemellate con i blood & honour.

Amicizie: Inter: forte legame, soprattutto coi Viking; in Cossatese-Varese 2005/06 esposta la scritta “Interisti condannati, dove sono prove e filmati?”, in


riferimento alle diffide inflitte a ultras interisti per gli ululati razzisti a Zoro del Messina, in un Messina-Inter del novembre 2005. Numerosi scambi di visite e aiuti reciproci negli ultimi anni. Striscione “C.N. 69” interista presente in Varese-Samp, ritorno Finale Playoff di B 11/12; a Genova, solita Finale; in Varese-Verona, andata Semifinale Playoff per la A 2011/12 e al ritorno a Verona. Visita interista in Varese-Nocerina 11/12, con le pezze “La Milano da Bere” e “F.C. Inter Antisocial Crew”. Saronno: forte legame con quelli del Fronte Ribelle Saronno. Pezza “Saronno Estrema” presente in Varese-Sampdoria Finale Playoff per la A 2011/12. Pro Vercelli: più che altro in chiave anti-Novara. In Varese-Verona di quest’anno esposta la pezza “Old Style” dei vercellesi. Prima c’era una solida base, comunque, per far durare l’amicizia.
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Ex-gemellaggi: Spezia: un tempo c’era un vero e proprio gemellaggio, nonostante le diverse vedute politiche, rotto alcuni anni fa. Lecco: c’era un gemellaggio, nato per la rivalità comune coi comaschi.
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Buoni rapporti: Paganese, Arezzo: vecchio feeling.
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Rivalità: Verona: da sempre tra i due gruppi non corre non sangue, ma la rivalità si è accentuata piuttosto di recente, ed è alquanto sentita, specie dopo gli ultimi episodi. In Varese-Verona, Semifinale d’andata Playoff per la A dell’anno scorso, la presenza degli interisti tra le fila varesine surriscalda gli animi e si sprecano i cori ostili tra i due gruppi. Como: rivalità
sentitissima, un odio che va oltre il calcio, potrebbe sfociare
ovunque e durerà per sempre; nell’ottobre ’98, fuori dal “F.Ossola” ci furono diversi scontri tra le due tifoserie e la polizia, con le vie intorno allo stadio che vennero messe a ferro e fuoco per circa un’ora, danni ingenti, anche alle auto parcheggiate. Bilancio: 20 i feriti tra cui 8 agenti, tutti finiti al pronto
soccorso. Una 15ina di persone furono portate in Questura in serata, arresti e diffide da entrambe le parti. Nel 90/91 le due tifoserie si affrontarono a bastonate in campo a Varese. In passato rubati ai comaschi gli striscioni “Fossa Lariana sez. Liguria”, esposto in Varese-Fano 90/91, e “Ultras”, esposto in Varese-Como 80/81; significativo lo striscione dei lariani in Como-Varese 98/99: “Varese: una tifoseria senza gloria per una città senza storia”. Mentre in Varese-Como, Coppa Italia 08/09, i locali esposero lo striscione “Pur di evitare il varesino sei fuggito a Piombino!!”.
Casale: in Piemonte i Boys Varese si impossessarono dello striscione “F.L. Liguria” ai danni dei casalesi che l’avevano preso a loro volta ai comaschi, esposto la domenica dopo col Fano, come sopra detto. Pro Sesto: nel 90/91 a Sesto San Giovanni esposto lo striscione rubato “Viking” dei sestesi. Pro Patria: rivalità di campanile; scontri a Busto Arsizio nel pregara nel 2002/03. Livorno: nasce da ideologie politiche diametralmente opposte; ai livornesi rubarono lo striscione “Genova”, esposto in Varese-Como 98/99; in un Varese-Livorno 2001/02 i varesini esposero lo striscione “Odio e disprezzo la vostra fede, di sangue e onore la nostra sete”; per contro i livornesi, nella stessa gara, esposero la scritta “9-9-01, Varese: molto Blood, poco Honour”. Milan: in chiave pro-Inter; nel 1982 i milanisti, nel loro secondo anno di Serie B, occuparono la Nord varesina e fuori dallo stadio scoppiarono incidenti furibondi. Mantova: vari scontri, come nel 97/98, stagione in cui, in Mantova-Varese, venne esposto lo striscione di un club mantovano. Alessandria: vecchia rivalità, politica e di campanile; i piemontesi, in Alessandria-Varese, Serie D 05/06, esposero lo striscione “Noi Che Guevara voi che merde”. Cremonese: rivalità vecchia, scontri violenti in campo, botte da orbi nel giugno 2010 a Varese, nella Finale di ritorno dei Playoff per la B. Atalanta: nel gennaio del 2011, nel post-partita di Atalanta-Varese, due tifosi varesini sono stati colpiti con calci e pugni da 4 ultras dell’Atalanta, per fortuna senza gravi conseguenze, mentre stavano andando verso la loro macchina. Novara: rivalità perlopiù di campanile, ma molto sentita, che va oltre il calcio. Modena: in passato a livello politico, ma non solo. Legnano: nel ’90, anno della promozione dalla C2 alla C1, i Boys a Legnano occuparono letteralmente la curva locale. Pisa: più che altro per idee politiche contrapposte. Carrarese: rubato in passato il bandierone “CUIT” (Commando Ultrà Indian Trips), esposto in Pro Sesto-Varese 96/97. Genoa: non corre buon sangue per le diverse idee politiche e per amicizie e gemellaggi contrapposti, anche se non s’incontrano da tantissimo tempo. Empoli: diverse idee politiche; negli anni 80-primi anni 90 il gemellaggio coi comaschi era anche in ottica anti-Varese. All’ultima giornata della stagione 90/91 (C1/A) gravi incidenti a Empoli, coi varesini che approfittarono del luna-park per agire quasi indisturbati. Vicenza: in Varese-Vicenza 90/91 esposto lo striscione “Vicentini ebrei”. Ticino: rubato ai vicini svizzeri lo striscione “Orda Balorda”, esposto in Varese-Pisa 2003/04. Sampdoria: rivalità derivante quasi esclusivamente dalla Finale Playoff per la A persa dell’anno scorso, in cui i doriani, a Genova, esposero lo striscione “L’Armata Blucerchiata ti fa paura A.S. Varese hai pianto in questura”. Brescia: rivalità vecchissima; striscione “Ultras” dei bresciani, molto probabilmente rubato, esposto in Varese-Brescia 80/81.

Vi aspetto la prossima settimana con un nuovo numero de ''La Baronata''





BARONE FERDINANDO.



venerdì 14 febbraio 2014

Scopriamo il Virtus Lanciano

             ''LA BARONATA''
                                 A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:VIRTUS LANCIANO
La virtus Lanciano sì è mostrata una compagine molto temibile, grazie alla tecnica di un professionista come Marco Baroni, la squadra frentana, sì trova in una posizione di classifica, che ad inizio stagione era impensabile, Il tecnico ha dichiarato alla vigilia della partita del Partenio, che: la mia squadra è molto simile all'Avellino e che abbiamo fino a qui disputato un campionato sopra ogni aspettativa, e possiamo puntare in alto anche se il nostro obbiettivo resta la salvezza.

Anche la rosa non è da meno, conta all'interno della squadra giocatori di spessore e calibro per questa categoria, vedi: amenta, Vastola, Mammarella, Minotti(squalificato), e anche il nuovo acquisto ''Gianmario Comi' autore di una bella rete contro il Cesena, nel ultima giornata di campionato.
Le statistiche del Lanciano sono davvero confortanti, 10 vittorie, 7 pareggi, e 7 sconfitte(non male per una squadra da salvezza), l'ultima vittoria fuori casa dal Guido Biondi risale al 29 dicembre in cui il Lanciano sì è imposto 2-1 sul Cittadella, mentre per l'ultima vittoria in casa ricorre la prima giornata di ritorno Lanciano – Brescia 1-0 con rete di Piccolo.

I PRECEDENTI:Nei quattro precedenti al Partenio-Lombardi l'Avellino ha battuto tre volte il Virtus Lanciano è pareggiato una volta. L'unico pareggio per 0-0è arrivati nella stagione 2001-2002. La prima vittoria. Ricordiamo inoltre che nella partita di andata il Lanciano sì è imposto per 1-0 con rete di Amenta nel primo tempo.

I CONVOCATI: Sono questi i seguenti convocati che porterà in Irpinia mister Baroni;
Portieri
Laurenţiu BRANESCU
Luigi SEPE
Difensori
Federico AMENTA
Antonio AQUILANTI
Filippo DE COL
Stefano FERRARIO
Umberto GERMANO
Carlo MAMMARELLA
Leonardo NUNZELLA
Magnus TROEST

Centrocampisti
Marcel BÜCHEL
Federico CASARINI
Domenico DI CECCO
Fabrizio PAGHERA
Gaetano VASTOLA

Attaccanti
Gianmario COMI
Diego FALCINELLI
Leonardo Davide GATTO
Antonio PICCOLO
Daniele RAGATZU
Mame Baba THIAM




FORMAZIONE: Nella difficile ed insidiosa trasferta di Avellino la Virtus Lanciano dovrà fare a meno di un’importantissima pedina dello scacchiere di centrocampo. Nadir Minotti, il calciatore scuola Atalanta che tanto bene sta facendo in frentania, infatti, è stato squalificato dal Giudice Sportivo per un turno. Alla società frentana sono stati comminati anche 5000 Euro di ammenda. Chi sarà chiamato a sostituirlo è ancora prematuro dirlo. Ma siamo sicuri che il tecnico Baroni saprà trovare una valida alternativa. 


Il Lanciano scenderà in campo con un 4-3-3 e sono;
Sepe; De Col, Troest, Amenta, Mammarella; Casarini, Paghera, Buchel; Piccolo, Comi, Thiam.

Personaggi simbolo: La Virtus Lanciano da come molti sanno e alcuni non sanno, ha una presidentessa femmina di nome Valentina Maio, La sua avventura nel mondo del calcio è cominciata nell’ufficio del curatore fallimentare che, il 16 maggio 2008, decretò il passaggio di proprietà della Virtus Lanciano.



Il club rischiava di scomparire da tutte le classifiche, salvato all’ultimo della famiglia Maio (imprenditori nel settore smaltimento rifiuti) fu poi ripescato in Prima divisione. Cinque anni dopo, la squadra è viva più che mai, e lotta ai piani alti della Serie B. Un miracolo a cui Valentina Maio, 30 anni compiuti ad agosto, probabilmente ha sempre creduto. Lei che di quella squadra «di famiglia» è non solo la presidente, ma anche moglie di uno dei calciatori,Manuel Turchi, dal quale ha avuto due figli, Francesco e Ginevra. Il suo obbiettivo sarà sicuro tenere il Lanciano più alto possibile e fare in modo che in un domani, verrà ricordata come la ''presidentessa'' del miracolo frentano.

PALMARES:La Virtus Lanciano, diciamo che non ha un palmares molto ricco, ma dalla sua parte una soddisfazione se le tolta vincendo la finale playoff ai danni del Trapani nel 2012, la squadra allora guidata da Carmine Gautieri e capitanata dal suo capitano Turchi, ha conquistò una storica promozione in serie B, così dopo la favola ''Castel Di Sangro'' e toccato al Lanciano prendere quella eredità. Questo è il bilancio dei trofei vinti.


1 Scudetto dilettanti
1 Coppa Italia regionale
1 finale playoff vinta nel 2012

LA TIFOSERIA: La tifoseria del Lanciano ha all'attivo tre gemellaggi con:Fidelis Andria, Montevarchi, Bisceglie. Le amicizie sono con il Losanna( squadra di seconda divisione
svizzera), Barletta( per via del gemellaggio con la Fidelis Andria, Cosenza, Ravenna, Trapani(amicizia nata dopo la finale playoff nel 2012).

Rivalità: La rivalità regionale più sentita è sicuramente contro il Pescara, in passato sono seguite diverse denuncie e minaccie
tra le rispettive fazioni, altri cattivi rapporti sono con i tifosi del Chieti e del Aquila(vedi il gemellaggio con il Chieti), altre rivalità ma di minore rilevanza ma sempre significative, sono con Giulianova e Pro Vasto. Per quanto riguarda le rivalità fuori regione, la più sentita è con il Sora e la Ternana(quest'ultima di natura politica), poi con Foggia(per via del gemellaggio con l'Andria e l'amicizia con Bisceglie e Barletta), Taranto(stessa identica cosa), Rimini, Sambenedettese, Sangiovannese, Campobasso.




Vi aspetto la prossima settimana con un nuovo numero de ''La Baronata''





BARONE FERDINANDO.


sabato 8 febbraio 2014

Scopriamo la Ternana

            ''LA BARONATA''
                                      A CURA DI: BARONE FERDINANDO








IL NOSTRO AVVERSARIO:TERNANA









La Ternana è una di quelle squadre in cui la parola''arresa'' non esiste, il gruppo di Tesser ha saputo reagire al momento buio che ha portato risultati scadenti e una piazza come quella della Ternana non degna di tale classifica.
Partita ad inizio campionato con l'intenzione di disputare i playoff, se ritrovata spesso nei bassi fondi della classifica, il 30 dicembre è stato esonerato Mimmo Toscano, l'artefice del doppio miracolo quello che ha riportato la squadra umbra dopo sei anni nella cadetteria, e una salvezza meritatissima lo scorso anno, senza faticare più di tanto, ma anche lui era consapevole che questo ''giocatolo'' per lui era durato abbastanza e ha deluso le aspettative racimolando a malapena 5 vittorie nel girone di andata e altrettanti pareggi, e sconfitte di cui alcune ''scottanti'' in casa. L'arrivo di Tesser ha portato ventata nuova e ha saputo mettere in riga, il gruppo grazie alla sua esperienza in serie B, da quando è arrivato lui la compagine umbra ha collezionato 6 punti in due gare di ritorno, ovviamente potevano essere 9 se consideriamo che Toscano è stato esonerato nonostante la vittoria di misura ed in extremis contro la Reggina, ma non ha bastato per saldare la sua posizione, per il momento sta facendo bene il suo collega, per risalire al ultima sconfitta in casa bisogna andare indietro, ossia alla ventesima giornata con il Palermo che sì impose per 1-0 con rete di Morganella nel secondo tempo. Sicuramente squadra solida e con grande voglia di rimettersi in gioco, la serie B è strana nessuno è tagliato fuori per i playoff e di certo darà filo da torcere a chiunque squadra.
Queste sono le statistiche fino ad ora delle fere:
Vittorie in casa: 6, Pareggi 2, sconfitte 4;
Vittorie in trasferta: 4 vittorie, 5 pareggi, 5 sconfitte; Per un totale di: 7 vittorie, 7 pareggi, 9 sconfitte con 29 gol fatti e 28 subiti(non male come media).


I PRECEDENTI:
Avellino e Ternana sì affrontano per la decima volta al liberati, e tornano ad affrontarsi in serie B dopo otto anni ma di recente hanno avuto modo di confrontarsi in terza serie. In totale sono dieci le gare giocate al "Liberati" (sei in B, quattro in C) con un bilancio compessivo di cinque successi rossoverdi, tre pareggi e due vittorie biancoverdi.
Ecco in scala le partite giocate:
67/68 Ternana-Avellino 2-0 - serie C
73/74 Ternana-Avellino 3-1 - serie B
75/76 Ternana-Avellino 0-0 - serie B
76/77 Ternana-Avellino 1-0 - serie B
77/78 Ternana-Avellino 2-0 - serie B
97/98 Ternana-Avellino 1-1 - serie C1
03/04 Ternana-Avellino 2-2 - serie B
05/06 Ternana-Avellino 0-2 - serie B
06/07 Ternana-Avellino 0-3 - serie C1
11/12 Ternana-Avellino 2-1 - prima divisione
L'ultima sfida al liberati come citato, ha sancito la vittoria all'ora della capolista ''Ternana'' che allungo il vantaggio di 6 punti sul Taranto di Dionigi, in gol andarono Danti e Berardi, per l'Avellino accorciò le distanze Cardinale nel secondo tempo al tempo ormai quasi scaduto, ultima volta che sì sono affrontati nel settembre del 2013, vittoria del Avellino per 1-0 con una prodezza di testa di Castaldo. Curiosità in casa al partenio è stato sfatato un tabù che durava da 33 anni.
I CONVOCATI:Sono 22 i rossoverdi convocati da Attilio Tesser per la gara di domani pomeriggio con l'Avellino al Liberati. Nell'elenco non figurano Luis Alfageme e Damiano Ferronetti. Prima convocazione invece per il centrocampista Giuseppe Russo.

Ecco l'elenco completo.

PORTIERI: Bignoli, Sala.

DIFENSORI: Rispoli, Meccariello, Farkas, Lauro, Masi, Fazio.

CENTROCAMPISTI: Gavazzi, Miglietta, Zito, Valeri, Maiello, Russo, Valjent, Viola, Paparusso.

ATTACCANTI: Antenucci, Litteri, Avenatti, Falletti, Nolé.



FORMAZIONE: La Ternana scenderà con il modulo 4-3-1-2
con:Brignoli; Rispoli, Meccariello, Farkas, Lauro; Gavazzi, Miglietta, Valeri; Maiello; Antenucci, Litteri.

PALMARES:Come palmares la Ternana ha 12 trofei in bacheca, l'ultimo è sicuramente quello del 2011 con il trionfo in campionato di lega pro prima divisione, che poi a sua volta rovinato per la mancata supercoppa di lega pro vinta dallo Spezia. Questo è l'elenco:

1 Campionato di Serie B
3 Campionati di Seconda Divisione
3 Campionati di Serie C
1 Campionato di Serie C1
1 Campionato di Lega Pro Prima Divisione
1 Campionato di Serie C2
1 Campionato di Serie D

1 Coppa Italia Centrale


Da segnalare che la        Ternana è stata anche in Serie A, tra i giocatori che spiccano in quella serie A e attualmente è un allenatore è Dino Pagliari, ritenuto come uno dei giocatori celebri di quella gloriosa ''promozione'' delle fere in massima divisione.              








LA TIFOSERIA:

 
La tifoseria della Ternana è conosciuta sopratutto per il suo attaccamento di natura ''politica'' e con un forte estremismo di sinistra, non a caso le rivalità della Ternana la maggiorparte sono per rivalità politiche e alcune per questioni anche territoriali, vedi con il Perugia in cui da anni, ci sono stati episodi di violenza e varie volte non sono mancati accoltellamenti e denuncie da capogiro. I due maggiori ''gruppi organizzati'' sono i Freak Brothers (nato nel 1980 dopo l'esperienza degli Ultras 74 ) e Resistenza ultras(nato grazie alla collaborazione con i tifosi di Livorno, Ancona, Casertana, Savona e Cosenza, per seguire una lotta contro la repressione dello stato e all'ideologia di destra di alcune curve). Ovviamente la ''Curva Est'' così viene chiamato il loro settore, sono sempre stati contro il razzismo e forme di violenza, e spesso hanno invitato anche tifosi a fare brevi cortei e manifestazioni di natura pacifica.
Amicizie: La Ternana ha gemellaggi che sussistono coi supporter di: Atalanta, Sampdoria, Casertana, St pauli, Wacher Innsbruck, Altre forti amicizie sono con: Cosenza(per via del gemelaggio con la Casertana), Celtic, Standard Liegi, Fano, Venezia(per fonte politica di sinistra), Livorno(anche questa per natura politica di estrema sinistra), Casacastalda(Sarebbe la ex Gualdo).

Rivalità:






In sintesi molte di questa rivalità sono di natura politica e per protestare contro il sistema della 'tessera del tifoso' ma il derby più acceso è sicuramente quello con il Perugia che stavo spiegando prima, altre rivalità sono per natura sociale e politica. Ecco l'elenco delle rivalità:con Lazio, Ascoli, Hellas Verona, Brescia e Triestina. Quelle di minore importanza ma comunque significative sono: Bari, Catania, Roma, Pescara, Genoa, Napoli, Fiorentina, Torino, Empoli, Reggina, Salernitana, Foligno, Andria BAT, Pisa, Taranto, Foggia, Chieti, Virtus Lanciano, Avellino, Gubbio, Cavese, Sambenedettese, Ancona, Fermana, Arezzo, Civitanovese, Teramo, Latina, Viterbese e Treviso.






Vi aspetto la prossima settimana con un nuovo numero de ''La Baronata''





BARONE FERDINANDO.