venerdì 28 febbraio 2014

Scopriamo il Pescara

            ''LA BARONATA''
                                         


                               A CURA DI: BARONE FERDINANDO


IL NOSTRO AVVERSARIO:PESCARA  


Se ora dovessimo parlare di un inizio campionato a Gennaio invece di Settembre sicuramente avremmo da dire molto su questa squadra che ha lasciato oltre che le perplessità di Sebastiani presidente del Pescara, anche l'incetezza e la scetticità con qui gli stessi tifosi seguono il delfino il sabato allo stadio, e la domanda che circola da mesi all'interno della società abruzzese è la seguente: Pescara ma chi te sì mis ngap?  La battuta ci sta certo, noi ci scherziamo su, ma questa squadra ora come ora ha una media da retrocessione; 5 sconfitte nelle ultime cinque giornate, ma se andiamo a prendere anche il girone di andata sarebbero 6 compresa la pesante sconfitta in casa contro l'Empoli, per l'ultima vittoria bisogna risalire al 26 dicembre dove il Pescara ha espugnato il Braglia di Modena con rete di Ragusa, da lì se bloccata la corsa del Pescara, ovviamente anche i giocatori ne hanno pagato le conseguenze, ricevendo minaccie e vari sfottò dal momento che, questa squadra incide poco sui fatti.
Il Pescara che scenderà ad Avellino, scenderà con delle novità, inanzitutto la prima, dove abbiamo un gradito ritorno in cadetteria che è Serse Cosmi, allenatore vulcanico e molto grintoso, dove esprime del buon calcio e ha sicuramente esperienza da dare, ma poi la seconda è che adotterà un gioco che abbastanza conosciuto, usato ai tempi di Trapattoni che è il ''catenaccio'', su questo Cosmi non ha dubbi, la squadra saprà sicuramente rispondere. Il Pescara che adesso andiamo ad analizzare in statistica è questo: 9 vittorie, 7 pareggi, 10 sconfitte, aggiungo inoltre che il Pescara ha un rendito casalingo disastroso: 4 vittorie a malapena e 3 pareggi, e pesanti sono le sconfitte 5, l'ultima in ordine di tempo contro il  Varese. Il mio punto di vista è che questo Pescara ha sicuramente deluso fino adesso le aspettative di una città, che dopo la retrocessione burrascoso dello scorso anno dalla serie A, sì aspettava il cosidetto salto di qualitàm comprando giocatori della categoria, ma effettivamente a questa squadra manca sicuramente un pizzico di ''psicologia'' di cui uno spogliatoio è giusto che vada ricompattato, per il momento è al di sotto della norma da squadra di categoria. Per quanto riguarda la questione giocatori, il Pescara lì davanti può contare sulla esperienza di Cutolo e Sforzini(appena recuperato), l'Avellino dovrà tenere d'occhio anche uno scatenato Ragusa, che al momento è il giocatore di cui ha più bisogno il Pescara dal momento che è il giocatore più in forma.

I PRECEDENTI:Sono ventiquattro le sfide disputate in Irpinia. I biancoverdi sono decisamente avanti. A partire dal poker del Piazza d'Armi
Avellino – Sessant’anni di sfide, dalla Serie D alla Serie A. Cinquanta i precedenti, in totale, tra Avellino e Pescara; ventiquattro quelli giocati in Irpinia, con l’ago della bilancia che pende sensibilmente dalla parte dei biancoverdi, che hanno vinto dieci confronti diretti, perdendone solo quattro. Dieci i pareggi. La prima volta tra Avellino e Pescara, in terra irpina, è datata 29 marzo 1953, campionato di Serie D, girone G.
Al Piazza d’Armi la spuntarono i lupi con il risultato di 4-1, grazie a una tripletta di Barbieri e a un goal di Poli. Nel 1960-1961, il primo successo esterno del Pescara (0-1). Tra meste retrocessioni in quarta Serie e veloci risalite in Serie C, i lupi dovettero attendere la stagione 1964-1965, per ritornare alla vittoria contro l’undici abruzzese. Un secco 2-0, merito delle reti di Di Pucchio e Gasparini. Poi altri tre trionfi nei successivi tre campionati di terza Serie, prima di tre pareggi consecutivi, tra cui il 2-2 nel primo confronto al “Comunale” che sarebbe diventato, qualche anno dopo, “Stadio Partenio”. La prima sfida nel campionato di Serie B avvenne il 19 gennaio 1975. La partita si concluse sull’1-1, firmato da un’autorete di Pirola per l’Avellino e dalla marcatura di Serata per il Pescara.
La stagione successiva, la spuntò il Pescara (0-2), mentre nel 1976-1977, i biancoverdi rifilarono un 3-0 ai malcapitati biancoazzurri che, a fine stagione, avrebbero festeggiato la promozione in Serie A, per poi essere raggiunti, l’anno dopo, dall’Avellino. Due i confronti al “Partenio” in massima Serie. Il primo nell’annata 1979-1980, con la vittoria netta per 2-0 dell’Avellino; il secondo nel 1987-1988, terminò sull’1-1.
Altri due pareggi in Serie B, prima del terzo successo esterno del Pescara nel campionato 1995-1996 (1-2). Spettacolare il duello, nel campionato di Serie C 2002-2003, tra irpini e abruzzesi, concluso con entrambe le formazioni promosse in Cadetteria. Al “Partenio” fu Molino a decidere l’incontro. Vittoria anche l’anno successivo: un 3-2 che non evitò ai lupi la retrocessione in Serie C. L’ultimo confronto in Irpinia, tra Avellino e Pescara, è relativo al torneo Cadetto 2005-2006. Si impose nettamente il Pescara, con il risultato di 1-3.
Ricordiamo inoltre che l'ultima sfida tra Avellino e Pescara risale al 24 settembre partita finita 1-1 con reti di Schiavi su punizione nei minuti di recupero e Massimo che pareggiò i conti proprio ad inizio di secondo tempo, con una bella rasoiata che non ha lasciato scampo a Pelizzoli.
I CONVOCATI:Serse Cosmi ha convocato 23 giocatori per l'incontro con l'Avellino. Restano a casa in sette, tra cui il capitano Balzano fermo ai box per infortuno e Capuano. Assenze importanti per i biancazzurri. Da aggiungere inoltre notizia di ultima ora, non ce la fa il difensore Rossi, bloccato da un attacco influenzale. Questa è la compagine convocata da Mister Cosmi.
Portieri: Belardi, Pelizzoli, Svedkauskas
Difensori: Bocchetti, Schiavi, Salviato, Benedetti, Karkalis, Zuparic, Cosic
Centrocampisti: Nielsen, Brugman, Bovo, Fornito, Rizzo, Milicevic
Attaccanti: Caprari, Politano, Maniero, Cutolo, Mascara, Sforzini, Ragusa


FORMAZIONE:Il Pescara schierato di Cosmi, scenderà in campo con un 3-5-1-1, novità del ultima ora, preferito Sforzini a Maniero che partirà dalla panchina, quindi grande occasione per il bomber Romano di ritornare protagonista dal primo minuto di gioco. La formazione è la seguente : Belardi; Zuparic, Schiavi, Bocchetti; Salviato, Bovo, Brugman, Nielsen, Ragusa; Cutolo; Sforzini.

PERSONAGGI SIMBOLO: È l’opinionista calcistico più famoso d’Abruzzo. Vulcanico e sincero, Gianfranco Semproni è amato da molti e odiato da pochi.  Opinionista televisivo, appassionato di calcio, amante e tifosissimo del suo Pescara, ma anche simpatizzante delle altre realtà calcistiche abruzzesi, il passionale Semproni, nato in provincia di Sassari da madre sarda, ma pescarese da sempre, sogna da sempre una squadra totalmente abruzzese, che faccia vivere alla nostra regione le brezza della serie A.
Tra le sue tante espressioni, diventate dei veri e propri tormentoni “il calcio è pieno di zozzoni”, “Je me te magne capite ndundì” e l’intramontabile “stare sul pezzo”.  Personaggio caratteristico, autore di commenti colorati e graffianti, ma fondamentalmente veri, Semproni riesce a unire un Abruzzo calcistico al di là dei campanili.

Un tifoso di una volta, senza peli sulla lingua, noto e amato dal pubblico proprio per il suo modo diretto di dire la propria, pagandone le dovute conseguenze, l’incontenibile “Gianfry” o “Gianfrà” è sempre più rammaricato per un sistema calcio che continua ad allontanarsi dalla mera definizione di sport.
E se lo sport è da sempre metafora di vita, Semproni, forte della sua esperienza, consiglia ai giovani di non prescindere dai valori di onestà, realtà e sincerità.
Un tifoso caratteristico sempre più distante dall’attuale idea di calcio, che vede gli stadi italiani sempre più deserti, con tifosi finti che riempiono ciò che è vuoto.

DOLCI RICORDI: Questa settimana sì parla del Pescara, e parlare del Pescara significa, ricordare giocatori celebri. Il Pescara ne ha tanti, sì passa da Carnevale, a Edy Bivi, da Massara a Mendy, per arrivare anche ad alcuni storici giocatori come Michele Gelsi a Massimiliano Allegri per via Giampiero Gasperini fino ha giocatori dei giorni di oggi come Immobile e Insigne di cui hanno riportato il Pescara nel 2013 in serie A.

 FEDERICO GIAMPAOLO



                                 



                                                      OTTAVIO PALLADINO

Ma di questi giocatori ne ho voluti ricordare tre in particolare di cui tutti e tre sono stati sotto la corte del buon ''stratega'' Giovanni Galeone che sono: Federico Giampaolo, Salvatore Nobile, ed il rè indiscusso nonché recordman di presenza del Delfino: Ottavio Palladini che cosa curiosa ma davvero particolare è anche il secondo miglior realizzatore della storia del Pescara, dietro l'apppunto nominato ''Giampaolo'' i numeri sono questi: Federico Giampaolo tra il 1994-1997, 1999-2001, 2002-2005 ha realizzato in 257 presenze(quarto in assoluto per il record di presenze) 65 reti, Ottavio Palladini(recordman di presenze) tra il 1992-1998, 2000-2004 ha realizzato 48 reti in 322 presenze(il primo in assoluto), Salvatore Nobile ha collezzionato invece tra il 1991e il 1996, 147 presenze e 12 reti, quest'ultimo ha contirbuito alla promozione del Pescara nel 1992 in serie A, quella di cui il mister Galeone aveva sempre espresso grandi parole, e sopratutto in campo esprimeva del ottimo calcio in quella serie B,  salendo assieme all'Ancona del allora allenatore Vincenzo Guerini.
Curiosità: Il bomber di sempre Giampaolo ha un fratello, è sarebbe il dimissionario Giampaolo che ad inizio stagione allenava il Brescia, prima di dare le dimissioni e quindi dar spazio a Cristiano Bergodi sulla panchina lombarda.

PALMARES:Il Pescara predispone di un palmares abbastanza degno di una squadra che per anni ha saputo dare una chiara impronta nel professionismo, considerando l'ultimo successo è stato il trofeo ali della vittoria, conquistato nella partita Pescara – Nocerina del 2012, in cui il Pescara guidato da Zdenek Zeman ha alzato al cielo l'ambito trofeo cadetto, altro campionato cadetto vinto, ricordiamo quello che citavo prima nel 1992 con Galeone in panchina, e poi due campionati di C, ed uno di serie D.

Curiosità riguardo appunto Avellino – Pescara, nel 2003 gli Irpini salirono in serie B proprio con un punto di vantaggio sul Pescara, allenato da Iaconi, fu una rivincita se consideriamo il KO fatale subito in casa nel 1996 in cui l'Avellino venne condannato nel allora ex Serie C1.




LA TIFOSERIA:Il gruppo storico e principale della tifoseria è quello dei "Pescara Rangers", nati nel 1976.

Altri gruppi presenti in Curva Nord sono stati i "Bad Boys" (scioltisi nel corso del campionato di Serie B 2003/2004), nati nel 1985., e i "Cherokee", nati nel 1987 (confluiti nel 1998 nei "Pescara Rangers" insieme ad altri gruppi come i "Park Kaos" e il "Gruppo Tritati". Attualmente quello dei "Rangers" è l'unico gruppo organizzato della tifoseria Pescarese, caratterizzato dal modo di fare il tifo in stampo prettamente italiano, dal totale rifiuto della "Tessera del tifoso", dall'accesa lotta contro la repressione e dall'a-politicità. Durante le partite casalinghe si posizionano in Curva Nord, rinominata Curva Nord "Marco Mazza" in onore dello storico capo (detto anche Marco "Bubù") scomparso nel gennaio 2006[23] La prematura scomparsa, arrivata a causa di una brutta malattia, scatenò reazioni di solidarietà nel mondo ultras: al funerale parteciparono delegazioni di tifoserie avversarie e striscioni commemorativi vennero esposti nelle curve di mezza Italia, anche da storiche rivali come quelle di Roma, e a livello locale Chieti e Sambenedettese.

La maggior parte dei tifosi proviene dalla città e dai dintorni: la squadra è molto popolare in tutto l'Abruzzo e anche tra gli emigrati abruzzesi stabilitisi nel centro e nel nord dell'Italia. Tifosi del Pescara, in prevalenza emigranti abruzzesi all'estero: l'unico club ufficiale di tifosi con sede all'estero è in Francia, ma sono molti i tifosi in Germania, Svizzera, Canada e Belgio.

La rivalità più sentita dai Pescaresi è quella con la Lazio, che nacque nel corso della prima stagione in Serie A dei biancazzurri, 1977/78. Le partite tra le due squadre sono state spesso teatro di duri scontri tra le tifoserie.

Un'altra rivalità molto sentita è quella con l'altra squadra capitolina, astio tornato particolarmente alla ribalta nell'agosto 2010 dopo un'amichevole giocata all'Adriatico tra Pescara e Roma. Prima e dopo la partita ci furono diversi disordini con feriti e numerosi arresti. Rivalità forti, oltre a quella con l'Hellas Verona, sono con quasi tutte le squadre pugliesi, marchigiane, campane e calabresi, soprattutto con Sambenedettese, Ascoli, Ancona, Foggia, Bari, Taranto, Cosenza, Salernitana, Avellino, Lecce, Reggina, Napoli e Taranto. Dopo le due doppie sfide in campionato e le due nei play-off si è rafforzato di molto anche l'astio con i tifosi del Verona a causa di cori razzisti ed ingiuriosi contro la tifoseria pescarese ed abruzzese, dei diversi scontri  avvenuti lungo le autostrade italiane tra le opposte tifoserie, e degli episodi di violenza avvenuti in sala stampa contro i giornalisti ospiti. Per quanto riguarda l'Abruzzo invece, le rivalità sono quelle con Chieti e L'Aquila.

La più forte è naturalmente quella con il Chieti (quella con L'Aquila è sentita soprattutto dai rossoblù, mentre in riva all'Adriatico non è praticamente presa in considerazione) anche se è una rivalità che si manifesta più in ambito territoriale che calcistico visto che le differenze di categoria e la breve distanza tra i due capoluoghi (15 km), fanno sì che disordini e scaramucce avvengano quasi esclusivamente al di fuori dell'ambito sportivo.




Il gemellaggio tra Pescara e Vicenza risale al lontano 1977. Un altro forte gemellaggio è quello che lega le tifoserie di Pescara e Messina dal 1985.

Con la tifoseria del Livorno c'è stato in passato un gemellaggio che è stato successivamente rotto ma è sempre rimasto un certo rispetto tra le due tifoserie, che si sono ravvicinate in seguito alla morte in campo di Piermario Morosini durante l'incontro Pescara-Livorno del 14 aprile 2012. La tifoseria biancazzura ha buoni rapporti inoltre con gli ultras del Wolfsburg dal 2009, del Sassari Torres (amicizia risalente al campionato di Serie C1/B del 2002/03), e poi Genoa, Cavese, Fermana e Pro Vasto. Ecco l'ordine delle amicizie e rivalità:
Gemellaggi:
Vicenza, Messina
Amicizie:
Wolfsburg, Genoa, Livorno, Teramo, L'Aquila
Rivalità:
Lazio, Roma, Verona, Ancona, Ascoli, Bari, Salernitana, Chieti, L'Aquila, Sanbenedettese, Foggia, Avellino, Lecce, Reggina, Triestina
Rivalità minori:
Napoli, Fiorentina, Torino, Catania, Brescia, Cosenza, Taranto, Cesena, Perugia


Vi aspetto la prossima settimana con un nuovo numero de ''La Baronata''



BARONE FERDINANDO.



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