''LA
BARONATA''
A
CURA DI: BARONE FERDINANDO
IL NOSTRO
AVVERSARIO:JUVE STABIA
Beh su questa squadra
non c'è bisogno di fare grandi considerazioni, oramai abbiamo una
certezza La Juve Stabia comincia a programmare la prossima stagione,
d’altronde il momento e la deprimente posizione di classifica lo
richiedono. La terza serie che si profila all’orizzonte non sarà
un campionato facile, tutt’altro. Il girone meridionale comprenderà
squadre di grande tradizione, piazze assetate di calcio come Caserta
e Torre Annunziata. Dovesse esserci anche la Juve Stabia, che
spera però di rientrare nel girone del Centro Italia, le Vespe
faticheranno non poco a risalire in serie B.
La squadra di Braglia
ad inizio stagione sembrava non avere lo spirito che ha giustamente
meritato nelle prime due stagioni di serie B, lo scorso anno ad un
passo dai playoff e quelli sfiorati
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Marco Sau 27 reti con le vespe |
addirittura il primo anno con le
27 reti di Marco Sau attualmente attaccante del Cagliari in serie A,
la stagione sembrava cominciare bene con una bella vittoria fuori
casa sul campo del Cittadella, ma poi il nulla. Le Vespe da dopo
quella partita hanno incassato solo sconfitte ed a malapena
prendevano qualche punticino, c'è da dire anche questo: che la Juve
Stabia ha gettato anche delle partite al vento, prendiamo quella con
il Varese e con lo Spezia dove sì è fatta raggiungere mentre
vinceva. Nel girone d'andata i campani si rivelano la peggior squadra
del campionato,con 1 vittoria,6 pareggi,15 sconfitte,peggior difesa
con 37 gol subiti e peggior differenza reti (-19).Questi risultati
relegano gli stabiesi all'ultimo posto con appena 9 punti,a 12 punti
di distanza dalla zona salvezza.
Il girone di ritorno
dopo 16 turni di digiuno torna alla vittoria è lo fa con Fulvio Pea
seduto in panchina per 2-1 contro il Pescara e non solo vittoria che
in casa mancava dal aprile del 2013 con un 2-1 contro lo Spezia, ma
da quella partita la Juve Stabia non vince più è così il 23
febbraio viene richiamato al posto di Pea dopo l'ennesima figura in
casa contro il Cittadella con partita finita 1-1, Piero Braglia ma la
musica non cambia: quattro sconfitte di fila e il cospetto della
Lega Pro si avvicina, poi un pareggio col Padova e poi altrettante
sconfitte con: Empoli, Varese, e Modena. La partita contro l'Avellino
sarà decisiva perchè in caso di sconfitta c'è l'aritmetica
certezza che le vespe saluteranno la serie B con sette giornate di
anticipo. Andiamo ora a stilare le statistiche totali:
Vittorie in casa: 1
Pareggi in casa: 6
Vittorie fuori casa: 1
Pareggi fuori casa: 4
Sconfitte in casa: 10
Sconfitte fuori casa:
12
Totale: 2 vittorie, 10
pareggi, 22 sconfitte con 13 gol fatti e 29 subiti a parimerito con
la Reggina e peggio ha fatto solo il Varese che ne ha subiti 30.
CURIOSITA': Quella di
giovedì sera tra Juve Stabia ed Avellino sarà una gara molto
particolare non solo per la rivalità tra le tifoserie, ma anche
perchè i numerosi ex che si sfideranno durante i 90 minuti di gioco
al "Romeo Menti". Fra le fila delle vespe ci saranno,
infatti, due ex-biancoverdi: il difensore Matteo Contini, e l’esterno
Luigi Vitale cresciuto nelle giovanili dell'Avellino. Oltre a loro,
altri due stabiesi vantano un passato in Irpinia, il preparatore dei
portieri Gennaro Iezzo ed il consigliere Gianni Improta. Molto folta
la rappresentanza di ex-gialloblu attualmente in forza all'Avellino a
partire da Alessandro Fabbro passando per Andrea Seculin per finire
agli ormai nemici giurati della tifoseria stabiese Gigi Castaldo e
Raffaele Biancolino. Gara da ex anche per mister Rastelli ed il suo
vice Dario Rossi che guidarono la Juve Stabia durante la stagione
2009-2010 centrando la promozione in Prima Divisione.
I PRECEDENTI:Quello
odierno sarà il quarantesimo confronto tra Juve Stabia e Avellino
tra campionato e Coppa Italia. Nel computo generale dei precedenti la
formazione ospite è nettamente in vantaggio alla luce di 15
successi, 16 pareggi e solo 8 sconfitte subite. Per quanto riguarda i
confronti alle falde del Faito dominano invece le vespe con 7
vittorie, 8 pari e 4 affermazioni avellinesi. Tutto ebbe inizio nel
1930-1931 nell'allora campionato di Seconda Divisione Campana. Tra
Juve Stabia e Avellino vinse l'equilibrio: il match si chiuse
sull'1-1 grazie alle reti segnate da Ferraiuolo per i padroni di casa
e da Spreciani per i lupi. Due vittorie stabiesi nei successivi due
incontri anticiparono l'exploit dell'Avellino nella stagione
1947-1948. Gli uomini di Ricciardi espugnarono via Cosenza grazie ad
un sigillo di Corraretti. La stagione successiva i biancoverdi
conquistarono un punto a Castellamare impattando 1-1, poi nel
1955-1956 e nel 1956-1957 toccò ai termali esultare portando a casa
due vittorie nel campionato di Serie D. Nella stagione 1961-1962,
l'ultimo blitz in campionato dell'Avellino: vittoria per 0-1 decisa
da Del Gaudio. Poi dall'annata 1963-1964 sino alla stagione 1996-1997
quattro pareggi per 0-0 e una vittoria nel 1972-1973 per la Juve
Stabia che non evitò all'Avellino di poter conquistare la sua prima
promozione della storia in Serie B. Nel 1997-1998 i biancoverdi
espugnarono poi il Menti nel primo turno di Coppa Italia, mentre n
campionato la contesa si chiuse sull'1-1 in virtù delle
realizzazioni di Matticari per i padroni di casa e Matzuzzi per gli
ospiti. Ancora un pareggio per 1-1 nella stagione successiva con
protagonisti Di Nicola su rigore e Fanesi allo scadere per gli
irpini, poi seguirono un colpaccio dei lupi in Coppa Italia e due
acuti stabiesi per 1-0: nel 1999-2000 decise Ricchetti e nel
2006-2007 Alfredo Femiano. Quest'ultimo precedente è entrato nella
storia perché, al termine del match disputato a porte chiuse a causa
del ritrovamento alcuni giorni prima del confronto di alcune molotov
in dei cassonetti della spazzatura non lontani dal Menti, i tifosi
accorsero all'esterno degli spogliatoi a festeggiare con la squadra e
l'allora trainer Eziolino Capuano saltò sul
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Castaldo esulta dopo il 2-0 |
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Il colpo di testa di Castaldo |
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i compagni festeggiano il vantaggio di Schiavon |
tetto di un'auto
parcheggiata dinanzi la tribuna coperta.
L'ultima partita
disputata è finita 2-1 per l'Avellino le reti, al primo tempo
Schiavon, raddoppio di Castaldo, e poi rete di Suciu che ha
accorciato le distanze.
BIFERA:
IL UN PESCE D'APRILE IN RITARDO....
Voglio ricordare anche
il portiere della speranza, sì quel Bifera che sì invento quel gol
all'ultimo minuto di gioco portando le Vespe sul pareggio, da un
calcio d'angolo lui saltò più in alto di tutti, gol che gli costò
caro, visto che l'ammonizione gli fece
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Il pareggio di Bifera( sulla destra e con la maglia nera) |
saltare il derby con i rivali
Nocerini, su cui era una partita delicatissima, altra curiosità che
sembra una coincidenza strana la partita sì gioca il 17 aprile sei
giorni dopo l'anniversario di quel gol, insomma il mese di Aprile
all'Avellino contro le Vespe non ha mai portato bene.
I CONVOCATI:Braglia per
il derby delicato contro l'Avellino deve fare i conti con alcuni
elementi, indispensabili per la squadra, ma che non potranno essere
presenti per impegni nazionali, infortuni, oppure squalifiche. Out
Ghiringhelli per squalifica, Parigini, impegnato ieri nell'amichevole
disputata ieri con la Nazionale Under 18, e gli infortunati Djiby,
Lanzaro, Suciu e Viotti. Non convocati Montini e Di Nardo. I
Convocati da Braglia sono i seguenti:
Portieri : 66.Benassi,
44.Di Stasio Difensori : 2.Ciancio, 28.Contini, 19.Di Nunzio,
30.Liviero, 6. Piccioni, 31.Romeo,17.Zampano Centrocampisti :
34.Cardore, 10.Caserta, 34.D'Ancora, 4.De Falco, 5.Giandonato,
8.Mezavilla, 3.Vitale Attaccanti : 9.Di Carmine, 21.Doukara,
11.Falco, 16.Sowe
FORMAZIONE:Mister
Braglia probabilmente schiererà un (4-2-3-1) con:Benassi,
Zampano, Contini, Piccioni, Liviero, De Falco, Mezavilla, Falco,
Caserta, Sowe, Doukara
GIOCATORI CHIAVE: Oggi
nella Baronata ho selezionato secondo me i tre giocatori, che a mio
preavviso sono molto importanti, uno purtroppo non giocherà. Andiamo
con i nomi, il primo è l'assente: Antonio Di Nardo classe 1970,
attaccante di Mugnano di Napoli, acquistato nel mercato di
riparazione dal
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Antonio di Nardo |
Ischia Isolaverde squadra militante in lega pro
seconda divisione, tanta esperienza, tanti gol, giocatore dotato di
buona tecnica e può giocare sia come prima che seconda punta, i gol
con Padova, Frosinone, e Cittadella negli ultimi anni l'hanno reso un
attaccante di razza, altro giocatore che cito è Alì Sowe: In un
primo momento accostato all'Avellino a gennaio, ma Maniello sapeva
che questo giocatore aveva le carte in regola per restare a
Castellammare e quindi fare gavetta anche se in prestito dal
ChievoVerona. Sowe attaccante ''Gambiano'' classe 1994, è una
scommessa per il calcio africano, conta tre presenze in
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Alì Sowe |
nazionale A,
su cui ha debuttato per le qualificazioni ai mondiali in Brasile del
2014, ottimo sprint, tecnica, oppurtunista, ha sicuramente le carte
in regola per diventare un buon fenomeno, ammetto che mi ha
impressionato molto in questo campionato, il terzo è il capitano:
Fabio Caserta, di Melito Porto Salvo classe 1978, giocatore di
esperienza, ha giocato in serie A con Catania, Palermo, Lecce, ed
Atalanta, centrocampista con ottimo senso
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Fabio Caserta |
dell'orientamento e fa
salire molto la squadra, dotato di un buon tiro. Alla Juve Stabia ci
gioca dal 2012, di cui fino ad ora ha collezionato 53 presenze
segnando 9 gol. Il suo contratto scade tra un anno.
GIOCATORI SIMBOLO: Ecco
come di consueto i giocatori che hanno fatto la storia del club
campano.
Presenze:Il
recordman della Juve Stabia non è un nome qualunque, sì tratta di
un ex del Avellino Roberto Amodio,
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Roberto Amodio |
stabiese doc, con le Vespe detiene
il maggior numero di presenze nei campionati professionistici, dal
1993 al 1999 Amodio ha collezionato 168 presenze segnando 4 gol, il
secondo per il maggior numero di presenze è: Vincenzo Feola che tra
il
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Vincenzo Feola(Attualmente tecnico del Savoia calcio) |
1994 e il 1999 ha collezionato 141 presenze, il terzo per numero
di presenze è:Gennaro Pizzo che ha collezionato tra il 1991 e il 1996, 132 presenze
con la casacca gialloblu.
Record
di reti:
Il record di reti è di un ex illustre stiamo
parlando
di Luigi Castaldo, con la Juve Stabia di un gol ha
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Luigi Castaldo |
preceduto Marcello
Prima fermo con 35 reti, in 111 presenze Castaldo ha segnato 36 reti
tra il 2003 al 2007, anche se resta il
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Marcello Prima |
miglior realizzatore, a
Castellammare non hanno gradito molto il suo addio e le sue esultanze
dopo i gol fatti da lui contro le Vespe, specialmente l'ultimo derby
al Partenio, in cui Castaldo sì levò la maglia. Come citato prima
il secondo è appunto: Marcello Prima con 35 reti, il terzo miglior
realizzatore è: Gaspare Parvis tragicamente scomparso il 10 ottobre
del 1991, con le Vespe
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Gaspare Parvis |
Parvis ha messo a segno tra il 1950 e il 1952,
46 presenze e 32 reti, poi dietro seguono: Sibilli con 27 una rete in
più di Gaetano Musella, altro storico volto del calcio stabiese.
DOLCI RICORDI:GAETANO
MUSELLA
I tifosi del Napoli se
lo ricorderanno sicuramente , stiamo parlando di Gaetano Musella uno
scugnizzo nato a Napoli il 22 gennaio 1960, giocatore di gran classe
ma che non si espresse realmante per quanto poteva effettivamente
rendere.
Cresciuto nelle giovanili del Napoli, esordì in maglia
azzurra a gennaio 1978, e poi fu mandato a farsi le ossa in Serie C a
Padova nel 1978-1979. La stagione seguente, tornato alla casa madre,
entrò stabilmente nel giro della prima squadra e conquistò anche
una maglia da titolare nella Nazionale
|
Gaetano Musella |
Under-21. L'anno migliore per
lui fu quello del 1980-1981, quando il Napoli arrivò a giocarsi lo
scudetto, perdendolo alle ultime giornate. Giocò in azzurro anche la
stagione seguente, conquistando un quarto posto in classifica.
Memorabile fu un suo gol di testa al Torino nonostante non avesse un
fisico statuario. Nel Napoli gioco' 67 partire siglando 13 reti,
nonostante fosse impiegato sulla fascia destra.Passo' alla Sampdoria
e poi al Catanzaro, che fu l'ultima sua squadra in Serie A, iniziò
una carriera nelle serie inferiori in squadre come il Bologna,
l'Ischia ed il Palermo. Ha giocato con la Juve Stabia dal 1992 al
1995 ed ha chiuso la carriera l'anno seguente col Latina tra i
dilettanti.
Appese le scarpette al chiodo, ha iniziato la carriera
di allenatore con le giovanili del Napoli allenando poi formazioni di
Serie D soprattutto in Campania tra cui la Sangiuseppese, la
Puteolana, il Sorrento, l'Ischia, la Casertana e l'Ercolanese e la
Sanremese in Serie C2 nella quale ha allenato il figlio Alessandro.
Ha anche guidato l'Isernia (nella stagione 1999-2000) e il
Campobasso, dal quale si è dimesso il 20 gennaio 2009.
Così in
quel tragico 30 settembre 2013 l' ex calciatore del Napoli e
allenatore della Sanremese, è stato trovato cadavere ,lla
Caprazoppa, poco lontano dal tunnel dell’Aurelia a Finale Ligure.
Una morte avvolta dal mistero: nessuna traccia di sangue, l’auto
lasciata sulla strada. sono aperte tutte le ipotesi investigative,
dal malore all’omicidio. Ipotesi in cerca di conferme da parte
degli investigatori. Musella da calciatore visse le grandi stagioni
del Napoli per poi essere ceduto e passare nelle serie inferiori. La
carriera da mister lo ha visto allenare squadre di serie D
soprattutto in Campania, sino ad approdare alla Sanremese in C2.
I parenti di Musella,
che lo hanno sentito prima dell’una, hanno riferito che l’uomo
stava andando al mare. Musella è morto a 53 anni dopo che un
''infarto fulminante'' lo ha stroncato. A distanza di anni ancora le
più sentite condoglianze alla famiglia Musella.
TIFOSERIA:
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Ultras della Juve Stabia |
Gemellaggi/Amicizie:
Siracusa:
molto forte il legame con gli aretusei, nato nel 1984 al grido di
“mio fratello è siracusano”, da ritenersi come uno dei
gemellaggi più forti di tutto il panorama ultras italiano. Per
risalire alle origini del fraterno gemellaggio, bisogna andare al
campionato di C2 del 1978-79, quando, a Palmi di Campania, il
giocatore Nicola De Simone,
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Gemellaggio tra Juve Stabia e Siracusa(spesso le due tifoserie hanno dato il soprannome di: Sira-stabia) |
nativo di Castellammare di Stabia ma in
forza al Siracusa, esempio di professionalità e abnegazione, viene
colpito al volto in un azione di gioco, cadendo esanime a terra e
rimanendo per 17 lunghi giorni in coma al “Cardarelli” di Napoli,
per poi purtroppo cessare di vivere. Da quel giorno le curve e le
città di Castellammare e Siracusa sono unite nel ricordo del povero
De Simone, portando avanti valori sani e genuini come fratellanza,
coerenza, amicizia, correttezza. Innumerevoli le visite che le due
tifoserie si sono scambiate in tutti questi anni e le fantastiche
accoglienze dell’una all’altra. Inoltre, a 30 anni esatti dalla
scomparsa del giocatore, a suggellare questa fraterna unione, il 25
luglio 2009 si è svolto il “1° Memorial De Simone”, definito
“il ragazzo che visse per sempre nel cuore di due popoli e di due
città”. Nel 2013 si è giunti alla quinta edizione del Memorial,
che viene ospitato alternativamente dai ragazzi di Siracusa e
Castellammare. Tra gli striscioni presenti alle ultime edizione, da
ricordare i significativi “Uniti per Nicola…due popoli…una sola
gloria”, Il nostro gemellaggio non conosce fallimento”, “Come
prima…più di prima…Sirastabia continua!” e “Nino, Lino e
Nicola la nostra fratellanza nella vostra memoria, i veri leoni siete
voi ultras! Siracusa non cederà”. I siracusani, nel 2009/10, a
Castellammare, esposero le scritte “Alla partita e nella vita tra
noi eterno sodalizio” e “Comunque vada grazie fratello per questa
splendida giornata”, a testimoniare che questo gemellaggio va oltre
il calcio, sconfinando negli altri settori della vita. I siracusani,
in occasione di Siracusa-Juve Stabia 09/10, a porte chiuse, fecero
trovare agli ospiti le scritte “Voi chiudete i cancelli…noi
apriamo i cuori ai nostri fratelli!” e “Vietateci tutto…ma non
gli stabiesi!”. In Juve Stabia-Brescia del 28 gennaio 2013, esposta
in Sud la scritta “Più forti del calcio moderno lotta in eterno!
Sirastabia”. Lebowsky:
amicizia che dura dal 2007, con questi tifosi di una squadra di
Firenze, il “Centro Storico Lebowsky”, militante nei dilettanti,
addirittura in Terza Categoria, la cui tifoseria, espressione del
gruppo “U.R.L. (Ultimi Rimasti Lebowsky) della Curva “Moana
Pozzi” (un nome, un programma…), è formata da ex ultras della
Fiorentina, spesso affiancati dalla Vecchia Guardia Rondinella. Ci si
diverte a rappresentare il calcio vecchio stampo di una volta,
lontano dai clamori, dai riflettori, dai miliardi della Serie A.
Tutti ingredienti che, oltre alle stesse vedute sinistroidi, hanno
alimentato questo bel gemellaggio, con numerosissime visite
reciproche, fatte anche di grandi bevute e mangiate. Un caso unico in
Italia che ha destato interesse e curiosità. Zwickau:
altro gemellaggio atipico, coi tifosi di questa squadra
dilettantistica tedesca (ex Germania Est), militante nella
Oberliga-NOFV-Sud, la nostra serie C. Un gemellaggio genuino,
schietto, direttamente col gruppo Red Kaos Zwickau, con continue
visite reciproche e grandi bevute, che travalica i confini nazionali.
Nel 2010 i Red Kaos esposero lo striscione “Dei ribelli sventoliamo
le bandiere insanguinate e innalziam le barricate per la vera
libertà, Hamas veri ultras dal 1996”. Perugia:
l’amicizia nasce dalla bella accoglienza ricevuta dagli stabiesi a
Perugia nel 2007, dopo la sosta per la morte di Sandri, e si
consolida nel return-match di C.mare quando, per l’occasione, 4
pullman di grifoni vengono bloccati dalla Digos
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Ultras Perugia |
per la questione
biglietti e “solo” una 30ina di ragazzi, tutti degli Ingrifati,
organizzatisi in extremis con auto private, sono presenti. Applausi
reciproci e cori per gli ultras alla fine. Nell’ottobre 2008, in
Umbria, alcuni ragazzi degli Ingrifati accolgono altrettanto bene gli
stabiesi e si adoperano per aggiustare un guasto accorso al pullman
degli ultras campani. A fine gara, come promesso, gli Ingrifati li
aspettano con diverse casse di birra, ricevendo i complimenti dei
gialloblù per aver riparato il pullman, scambiandosi cori per la
libertà ultras e un po’ di materiale. Al ritorno, bel gesto degli
stabiesi che salutano lo “Skrondo”, ragazzo degli Ingrifati, mai
troppo rimpianto che presto ci ha lasciato, con lo striscione
“Skrondo vive” e cori, applauditi da tutti i perugini.
Giulianova:
vecchia amicizia targata anni ‘90, piuttosto forte, consolidatasi
negli anni con reciproche visite, ad esempio gli stabiesi erano al
loro fianco, ad Andria, nel 2010/11. Ancona:
una forte amicizia legava le due tifoserie, anche se da un po’ di
tempo le due squadre non s’incontrano, e quindi si è un po’
affievolita. Grande ospitalità ricevettero gli stabiesi dal
Collettivo e dagli altri gruppi anconetani nel novembre ’99,
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Ultras Ancona |
invitando i compagni dorici ad andare in massa a Castellammare per
ricambiare e rinsaldare l’amicizia. Casertana:
vecchia amicizia di buon vicinato. Gli ultras
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Ultras Casertana |
casertani hanno
ricordato la morte di Agostino Di Somma a Firenze, esponendo
all’esterno del “Pinto” di Caserta lo striscione “Un altra
stella volata in cielo, ciao Agostino amico stabiese”. Stabiesi
presenti a Caserta per la festa dei “Fedayn Bronx”, diversi anni
fa. Casarano:
vecchia amicizia, varie le visite reciproche, nonostante l’amicizia
loro coi nocerini. Matera:
vecchio legame, gemellaggio con giro di bandieroni in campo in
J.St.-Matera 03/04. Battipagliese:
vecchio rapporto tra “Rebels” Battipaglia e “Swarm” Stabia
nei lontani anni 80. In Battipagliese-Juve Stabia del 98/99 un
migliaio gli stabiesi presenti, senza che succedesse nulla. Nola:
vecchi legami tramandatisi nel tempo. Sora:
amicizia un po’ più forte di quest’ultime, visite reciproche,
forte stima. Bellissima accoglienza dei sorani in Sora-Juve Stabia
96/97. Striscione “Skizzati Sora per sempre” in J.Stabia-Vigor
Lamezia 04/05. Lucchese:
recente, con varie visite reciproche; gesto di mentalità dei toscani
nel 2005, ricambiato dal bel gesto degli stabiesi a Lucca, che
esposero lo striscione “Picone, C.mare ti rende onore!”, ultrà
di Lucca scomparso in settimana, nella finale di Supercoppa del 2010.
Stima/Reciproco
rispetto: Taranto: buon rispetto; scambi di
opinioni, sciarpe e quattro chiacchiere nel gennaio 2005, in C2, a
Castellammare. Napoli: buoni rapporti fin dagli
anni ’80 tra “Swarm” e “Blue Lions” Napoli; feeling tra
“Zoccolo Duro” e “Ultras Napoli Curva B”. Presenza al “San
Paolo” dei napoletani insieme agli stabiesi, contro la Salernitana,
nella
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Ultras del Napoli |
finale Playoff ’94, anche se, in un derby disputato a Napoli
in campo neutro, con la Nocerina, un gruppo ultrà napoletano, data
l’amicizia coi nocerini, presenziò al loro fianco. Non si può
certo negare visto la vicinanza il buon rapporto e che in ogni
stabiese batte anche un po’ di cuore azzurro. Tutti gli stabiesi si
sentono un po’ napoletani. Latina: ci si rispetta
grazie e soprattutto al gemellaggio pontini-siracusani. Giugliano:
vecchio feeling. Gemellaggio vero “Falange Latina” e “Swarm
Supporters” negli 80-90, che però sta sconfinando
nell’indifferenza, visto che le due squadre da tantissimo tempo non
si incontrano. Catanzaro: vecchia amicizia anni 80-90,
da molto tempo le due squadre, per un nuovo confronto ultras, non si
sono più incontrate. I catanzaresi aiutarono in maniera speciale nel
91/92 a Catanzaro: per quello che hanno fatto sono stati ringraziati
e contraccambiati. Lentini: buoni rapporti negli anni
80-90. Lamezia T.: ottimi rapporti, risalenti alla fine
degli anni 80, tra “Swarm Supporterai Juve Stabia” e “G.B.”
Vigor Lamezia. Praia: ottimi rapporti negli anni 80 tra
“Ultras Praia” e “Swarm”.. Cassino: storico
rispetto. I “Fedayn” Cassino aiutarono nel 1990 la nascita degli
“Ultrà C.Stabia sez. Cassino” (FR). Paola: vecchio
gemellaggio datato anni ’80, tra i “Fedayn” Paola e gli “Swarm
Supporters” Stabia. In passato buoni rapporti, datati anni 80/90,
anche con Molfetta, Trani, Nola,
Ercolano, Akragas.
Ex-gemellaggi/buoni
rapporti: Savoia: discorso a parte, della serie
“c’eravamo tanto amati…”. Il gemellaggio tra stabiesi e
torresi, che aveva dato una lezione di sportività all’Italia
intera nella finale Playoff per la B ad Avellino nel ’99, non
esiste più, trasformatosi da un patto di non belligeranza ad una
fredda amicizia, diventando poi una rivalità. Due città,
Castellammare e Torre Annunziata, strettamente legate tra loro, fino
a poco tempo fa anche nel calcio, visto che il gemellaggio durava
dalla stagione 89/90, con continue visite reciproche. Ogni volta che
le due tifoserie si incontravano erano grandi mangiate e bevute
assieme, con giri di campo coi bandieroni, scambi di sciarpe,
targhe-ricordo e foto di rito. All’origine della rottura sembra
esserci un litigio tra i tifosi del Savoia e del Siracusa, quando i
primi andarono in trasferta a Vico Equense, anche se gli oplontini
giurano che già i siracusani si erano comportati male nei loro
confronti in una trasferta siciliana precedente. Incidenti pesanti a
Torre Annunziata, la sera del 19 giugno 2011, “un inferno”
secondo alcuni passanti, tra torresi e stabiesi, quest’ultimi
arrivati in circa un centinaio a bordo di scooter e motociclette per
festeggiare la B in casa dei nuovi rivali. Un gemellaggio basato su
amicizie sempre differenti e accomunato dalla rivalità con Turris e
Nocerina. I “savoiardi” sono sempre stati legati ai tifosi
dell’Acireale, gli stabiesi ai siracusani. Poi c’era un forte
elemento di discordia: il rapporto coi beneventani, amici dei torresi
e fortemente nemici degli stabiesi. Tra le due città, così vicine,
si auspica che possa tornare le pace: staremo a
vedere…Particolarmente buono era il legame tra Hamas e Clan 99
Savoia e, negli anni 80, tra Swarm Supporters e “Intifada
Bianconera”. Una delegazione ultras di Stabia era presente ai
funerali di Manolo, ultrà del Savoia, investito da un auto pirata ad
Alessandria nel settembre ’08. In occasione di Juve Stabia-Ternana
gli fecero lo striscione “Manolo vive!…is not dead” per
ricordarlo. Il gemellaggio Benevento-Savoia ha messo in crisi anche i
buoni rapporti che esistevano tra stabiesi e beneventani. Già negli
anni 80 striscione “Forever Ultras” Savoia, in curva stabiese.
Nocerina: negli anni 70-80 i “Mastiffs Supporters”
Nocera erano gemellati con gli “Swarm Supporters”, poi tutto è
finito ed è subentrata un acerrimo odio (vedi sezione “Rivalità”).
Frosinone: negli anni 80 c’era un’amicizia tra gli
“Swarm Supporters” e gli “Heroes Korps” Frosinone, conosciuti
al vecchio “Matusa”, stadio della città ciociara. Scafatese:
vecchie amicizie, targate anni 70-80. Salernitana:
vecchissima amicizia, datata anni 80, tra “Ultrà Salerno” e
“Swarm Stabia”, poi i rapporti tra le due tifoserie si sono
trasformati da buoni a pessimi (Vedi sezione “Rivalità”).
Rivalità:
Nocerina: vecchia rivalità campanilistica, numerosi
gli incidenti in passato; lo striscione “Bronx Faito” sembra
essere nelle mani dei nocerini. Di apprezzata mentalità, comunque,
lo
|
Curva Sud Nocera |
striscione per Alberto Bove, tifoso nocerino scomparso in un
incidente stradale. Simpatica, a sua volta, la scritta di due anni
fa: “La macchina più venduta a Nocera? Citroen C1”. Lo
striscione “Gruppo T.n.t.” Juve Stabia finito nelle mani dei
nocerini è stato esposto a Nocera in curva Sud. A fine anni 90, ad
ogni incontro, i nocerini esponevano la scritta “Prigionieri di una
fede”, esponendolo come striscione rubato. Tale striscione
asseriscono gli stabiesi, non è mai stato esposto, tanto che
avrebbero preteso una documentazione fotografica della presenza di
quella “pezza”, in almeno un occasione, nel settore stabiese.
Nella gara di andata del campionato 99/00, giocata al San Paolo di
Napoli, i nocerini avrebbero codardamente sparato razzi all’indirizzo
degli stabiesi. E pensare che negli anni 80 (e forse oltre) c’era
pure un’amicizia. Foggia: vecchio odio; qualche anno
fa gli stabiesi tentarono di rubare a Foggia uno striscione pugliese;
la cosa sarebbe
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Ultras del Foggia |
riuscita, se non che ci fu la rabbiosa reazione dei
foggiani, che obbligarono gli stabiesi alla ritirata. Piuttosto
recente lo striscione “foggiano verme” da parte gialloblù.
Salernitana: rivalità storica, campanilistica,
affievolitasi un po’ dopo la scomparsa del leader dei salernitani,
il “Siberiano”, al quale gli stabiesi dedicarono striscioni e
presenziarono al funerale. Cavese: odio sportivo,
antico, forte, regionale, ma comunque affievolito, per non dire quasi
cancellato, a seguito della scomparsa di Catello Mari, stabiese di
nascita, ma simbolo e bandiera della Cavese, avvenuta in un tragico
incidente stradale il giorno di Pasqua del 16 aprile 2006. In un
Cavese-Juve Stabia di Coppa Italia del ’98, i padroni di casa
esposero la scritta “Nocerina, Savoia, Juve Stabia e Turris:
pacco…doppiopacco e contropaccotto!”. Stilettata dei cavesi in
Juve Stabia-Cavese 02/03, campo neutro di Napoli, in Serie D: “Si
gioca in casa”. Turris: acerrima vecchia rivalità di
campanile, derby infuocati nelle categorie minori sfociati spesso in
scontri e disordini. Ad esempio, nel 95/96 prima della fine della
gara Juve Stabia-Turris sono scoppiati disordini, quando la polizia
ha fatto uscire i 200 tifosi ospiti per evitare incontri, ma a quel
punto è partita una sassaiola, che ha danneggiato numerose auto.
Furono fermati sei tifosi. In un Turris-Juve Stabia 2000/01,a partita
ormai chiusa, sul 2-0, i corallini mandano messaggi ironici ai
rivali, quali “C.Mare questo vi tocca: pubblico di ricotta” e
“Finalmente una squadra degna dei suoi tifosi…grazie Fiore!”,
presidente della J. Stabia dal ’90 al 2000. Avellino:
idem. Famoso l’episodio della gara a porte chiuse del 2007. In
Avellino-Juve Stabia del 06/07, gli irpini mostrarono uno striscione
che faceva riferimento a fatti di un amichevole ferragostana del
2004, compreso un “Stabiese ridicolo”, anche se quella sera per
poco gli avellinesi non persero uno striscione, quindi lo striscione
sarebbe fuoriluogo considerando la reazione stabiese, alla peraltro
coraggiosa azione degli avellinesi, con
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Curva sud Avellino |
botte prese da loro e
qualcuna data. Gli irpini allestirono un pullman e in 50 si
presentarono a Castellammare, sotto la Sud di casa. Bilancio: due
avellinesi con ferite lacero contuse al capo e il pullman degli
avellinesi sfasciato, ma non fu un pestaggio. Potenza:
vista l’amicizia coi materani degli stabiesi non poteva che essere
così. Paganese: un tempo vi erano amicizie personali
con gli Street Urchins Pagani, poi vi fu la rottura definitiva quando
i paganesi, ad uno spareggio con la Salernitana al “S.Paolo” di
Napoli, si presentarono al fianco dei granata. Sorrento:
sana rivalità regionale. In Juve St.-Sorrento
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Tifosi del Sorrento |
03/04 esposto lo
striscione “Ristorante curva Sud: paganese al forno sorrentino di
contorno, oggi vi mangiamo”. Verona: rivalità
antica, risalente agli anni 80, ma più sentita recentemente,
classica Nord-Sud. Due anni fa, a Castellammare, i veronesi furono
protagonisti, al termine della partita, di una rissa, in cui ebbero
la peggio diversi ragazzini
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Ultras Hellas Verona |
del posto. Al ritorno, a Verona, gli
ultras scaligeri beccarono e fischiarono gli stabiesi all’entrata,
accolti da cori quali “sporchi terroni, voi siete sporchi terroni”,
incivili e meschini, soprattutto perché, a un certo punto,
intonarono frasi offensive nei confronti di Nino Martinelli, il
giovane ultrà della Juve Stabia che perse la vita nell’estate 2011
in un incidente stradale. La sua memoria venne infangata da un
manipolo di sconsiderati che col calcio hanno poco a vedere. Dopo la
gara, gli stabiesi sono rimasti nel settore, mentre volavano pietre e
petardi da parte dei veronesi, che dopo presiedettero l’uscita del
settore ospiti. Nella gara di ritorno dello scorso campionato, a
maggio 2013, penultima giornata, si respira un aria da “resa dei
conti”. La curva di casa offre un grande colpo d’occhio
all’ingresso, con strisce gialloblù e fumogeni e tanti battimani
fin dal prepartita. Tifo pregevole e striscioni ironici, tipo
“Giulietta a pecora”, e antitessera, con annessi cori. Carina
anche la coreografia dei distinti, con il tutto che fa da corollario
a una buona giornata ultras. A fine gara si registra però il
tentativo (vano) di venire a contatto con gli scaligeri, che sono
quasi 800, ma sono stati frenati dalla polizia. Lo schieramento di
polizia con mezzi blindati ha chiuso tutte le vie d’accesso. Ne è
nata una sassaiola poi all’indirizzo delle forze dell’ordine (un
sasso avrebbe colpito anche un pullman veronese); fitto lancio di
lacrimogeni nel tentativo di disperdere gli ultras stabiesi. Crotone:
rivalità sentita, soprattutto da parte calabrese, mentre viene
snobbata dagli stabiesi; si spiega anche per l’amicizia stabiese
coi lametini. Ebolitana: nel gennaio ’91, gli
stabiesi, arrivati ad Eboli con due pullman, dopo aver pagato 15.000
£. per stare dietro una rete di recinzione, sono stati bersagliati
dagli ebolitani che hanno cominciato ad inveire con frasi
irripetibili e oggetti vari. Tutto questo senza nessun motivo valido,
anche perché, nella gara d’andata vi era stata una sorta di
gemellaggio. Gli stabiesi hanno datoo sfogo alla loro rabbia,
sfottendoli però con cori più che altro ironici, più che altro.
Gli stabiesi sono stati costretti a sfasciare la recinzione perché
ingabbiati e assediati dai tifosi ebolitani che, dall’esterno,
tiravano di tutto, sassi, bottiglie ed altro. Ischia:
vecchia rivalità. Catania: in Juve Stabia-Catania
1999/00, lancio di oggetti tra le due tifoserie. In passato scontri
anche con Palermo, nonostante l’amicizia di
quest’ultimi coi siracusani, in passato. Adesso non c’è più
neanche quella.
JUVE
STABIA – VERONA ED UN FURGONE TRAVOLGE UNA SIGNORA ANZIANA(Articolo
di Positanonews del 12/05/2013)
Città
blindata per Juve Stabia-Verona, partita a rischio per la rivalità
tra le tifoserie. L’arrivo di 800 tifosi dal veneto ha
allertato le
forze dell’ordine sin dai primi giorni della scorsa settimana
quando le scorte di tagliandi sono andate a ruba in quel di Verona.
La gara si è giocata in un giorno in cui a Castellammare sono
iniziati i festeggiamenti per il patrono, San Catello, che
proseguiranno oggi con la processione.
La
Questura di Napoli ha inviato 250 agenti tra poliziotti, carabinieri
e baschi verdi della Finanza per garantire l’ordine pubblico a cui
si sono sommati gli agenti del commissariato stabiese. Nonostante il
massiccio spiegamento di forze dell’ordine non sono mancati momenti
di tensione dopo Juve Stabia-Verona terminata 3-0 per la squadra di
Mandorlini. Al fi schio fi nale e dopo aver festeggiato la matematica
salvezza, diversi tifosi della Juve Stabia hanno raggiunto il viale
Europa cercando lo scontro con gli ultrà scaligeri che di lì a poco
avrebbero lasciato il settore ospite per imboccare il raccordo
autostradale. L’intervento e le cariche dei poliziotti hanno
protetto il defl usso dei pullman e dei minibus con a bordo i tifosi
provenienti da Verona. Intorno alle 18 il viale Europa chiuso al
traffi co è diventato teatro di una fi tta sassaiola e lancio di
bottiglie. Gli agenti hanno cercato a più riprese di allontanare i
tifosi delle Vespe con cariche e poi con il lancio di lacrimogeni per
disperdere la folla. Nella calca è rimasta coinvolta anche una
coppia di anziani, travolta dalla furia dei tifosi mentre cercavano
di darsi alla fuga. Il cordone di poliziotti, carabinieri e baschi
verdi è riuscito a proteggere i tifosi del Verona che sono sfi -
lati verso il raccordo dove, però, qualche bus sarebbe stato
raggiunto da sassi prima di imboccare il casello autostradale. Scene
da far west di un pomeriggio ad alta tensione in cui è forte la
cortina di fumo dei lacrimogeni e l’odore acre che rende l’aria
irrespirabile. Sull’asfalto del viale Europa, zona traffi
catissima, i segni di un pomeriggio di ordinaria follia. Pezzi di
calcinacci, pietre, vetri rotti e cassonetti dell’immondizia usati
come barriere.
Alla
fi ne non si registrano contusi e al momento nessun fermo anche se le
immagini degli scontri saranno al vaglio del commissariato di
Castellammare nelle prossime ore. Sugli spalti, all’interno dello
stadio Menti, tutto è fi lato liscio. Gli ultrà del Verona sono
giunti pochi minuti prima del fi schio d’inizio. In pochi istanti
la curva Ferrovia si è riempita come un uovo con gli 800 tifosi
scaligeri stipati nel settore ospiti. In tribuna coperta alcuni
tifosi accreditati del Verona sono stati costretti ad allontanare il
settore dagli steward per evitare caos. Gli ultrà della Juve Stabia
hanno salutato l’ingresso delle due squadre con una coreografi a
fatta di strisce giallo e blè con un effetto ottico riuscitissimo.
Anche nei distinti sono state srotolate strisce colorate di giallo e
blù con in mezzo una cartolina di Castellammare. Stabiesi e veronesi
hanno dato vita ad una gara del tifo e sfottò. Hanno esultato e
fatto festa gli 800 scaligeri dopo le reti di Cacia e Martinho e al
90’ ma anche gli stabiesi per la salvezza che hanno incitato i
calciatori di Braglia.
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Un immagine che sì commenta da sola..... |
Il finale è
raccapricciante una signora anziana, mentre i tifosi cercavano di
scampare dalle forze del ordine, la investono con un furgone,
immagini che nel calcio non devono esistere, e tanto persone che non
hanno nulla a che vedere con il calcio, come questa povera mal
capitata.
PALMARES:Le
Vespe possono vantare comunque di un palmares abbastanza importante,
in ordine cronologico il primo trofeo è stato vinto nel 1947-1948
quando a suo tempo c'era la lega interregionale del sud, poi un altro
subito dopo nel 1950-1951 con un totale di due campionati di Serie C,
per vedere poi un trionfo bisogna attendere vent'anni dopo, quando la
Juve Stabia vince il campionato di serie D di cui poi ne
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Piero Braglia portato in trionfo dopo la conquista della Coppa Italia di Lega pro |
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Festeggiamenti in piazza dopo la promozione in serie B |
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Giocatori esultano al fischio finale allo stadio Flaminio |
vincerà
altri due: nel 1978-1979, e nel 2003-2004.
Poi
due campionati interregionali 1984-1985 e 1990-1991, poi la Juve
Stabia trionfa nel 2009-2010 con la sua promozione in serie B, su
cui Braglia(attuale allenatore) non ci credeva neanche lui, a seguire
dopo nel 2010-2011 le vespe vincono la coppa Italia di lega pro che
sì va ad aggiungere ad un altra coppa Italia quella di serie D vinta
nell'annata 2003-2004.
Vi
aspetto fra 8 giorni con un nuovo numero de ''La Baronata''e vi
auguri buona pasqua a tutti!
BARONE
FERDINANDO.