venerdì 25 aprile 2014

Scopriamo il Crotone

                     ''LA BARONATA''
 





                                   A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:CROTONE
Tra tutte le squadre che ho avuto il piacere di commentare e di analizzare, il Crotone è una di quelle che ogni partita mi sorprende sempre di più: La squadra di Drago ormai non sì può più chiamare una ‘’rivelazione’’ ma è una certezza di un campionato, in cui hanno dominato le qualità dei vivai e soprattutto, i buoni colpi di mercto, il Crotone questa estate ha allestito un buonissimo organico, come ripetevo pocanzi un buon allenatore, è soprattutto cosa fondamentale è il pubblico del Ezio Scida. Tanta carne al fuoco, tanti ingredienti per rendere questa ricetta buona e corposa, un libro di cucina, farebbe ‘’faville’ per descrivere questa squadra, ed i giocatori simbolo di questa annata, a mio avviso: fantastica: Berardeschi, Dezi, Ligi, Crisetig, Bidaoui, Del Prete, Suagher, tanto è vero che metà della rosa under 21 di Gigi di Biagio è di marca Crotonese, come per la nazionale A di cui una buona percentuale è di marca ‘’Juventina. Andiamo ora ad analizzare la squadra con le statistiche: un girone di ritorno da incorniciare, segna in casa da 12 partite consecutive, per un totale di 22 gol realizzati. L’ultimo stop risale allo scorso 28 marzo (Crotone-Spezia 0-2);

Crotone e Avellino sono due delle 6 squadre di B le cui partite non sono mai terminate con il risultato di partenza, cioè lo 0-0. Le altre 4 squadre sono Cesena, Juve Stabia, Pescara e Ternana. L’ultimo risultato ad “occhiali” rossoblù risale al 6 aprile scorso, ad Empoli. L’ultimo 0-0 in campionato irpino risale al 25 febbraio 2012, a Carpi, in I divisione.

Il Crotone è la squadra più prolifiche della serie B nei primi 15’ di gara: 5 i gol per i rossoblù di Drago; al secondo posto Avellino,Empoli e Pescara con 4 sigilli.

L’Avellino è una delle tre formazioni della serie B che ancora non ha subito rigori (come Palermo e Cittadella).

Ecco la speciale tabella della stagione dei calabresi fino adesso:

Vittorie in casa: 8

Pareggi in casa: 7

Sconfitte in casa: 3

Vittorie fuori casa: 7

Pareggi fuori casa: 3

Sconfitte fuori casa 7

Totale: 15 vittorie, 10 pareggi, 10 sconfitte.

UN UOMO UN PERCHE’: ’’Siamo uomini o manichino’’??

In occasione della vigilia della partita di andata, nel club di Roma, ci stavamo preparando in vista della partita allo Scida di Crotone, De Pascale e Michele Coppola erano già in pole position in stile ‘’Fantozzi’’ con la sua birra gelata, frittatona di cipolle, e rutto libero, ma a scuotere questi animi, c’è un personaggio, che veniva a sbollire questa frenetica sfida, il suo nome è: Francesco Manuel Minichino, figlio del celebreL’amore per l’Avellino, non ha eguali, dovremmo subito allargare le nostre vedute, io credo nel Avellino, ho comprato tutto, il mio cuore è Avellinese e lo sono di forti origini…..
Francesco Manuel Minichino
Raffaele Minichino e nonché conduttore di una bellissima trasmissione sportiva curata e fatta molto bene, che sì chiama: ‘’sportinoro’’. La sa presenza sembrava promettere come un una cosa simpatica: quanto costa il biglietto?? Ma a Crotone in quanti saremo?? Dove andremo dopo la partita?? Insomma tremila domande che non hanno trovato risposta e la sua presenza se trasformata in una vera e propria: ‘’grattata di attributi’’ autentica, lui dichiarava:

Una settimana dopo: sì chiuse l’amore per l’Avellino, ed inizio uno nuovo: Il Latina, anche lì le cose sono andate uguale a come sì sono svolte ad Avellino, lui ha il cuore ad Avellino, ma il suo amore è il Latina e ricorda molto la mia squadra l’Inter… Così cita lui nei vari post di face book, tanto che se permesso anche il lusso di creare un club chiamandolo: Latina club Roma Eur, allucinante!!! Arriva la partita tanto attesa da lui, ironia della sorte?? Aahahahah certo che sì, Latina - Crotone è pure finita con una sconfitta in casa per i Pontini, tanto e vero che addirittura noi del club, abbiamo detto: la seccia è seccia, allora mi domando: Ma sto manichino è davvero il talismano magico del Crotone??? Grattiamoci al Partenio che facciamo più bella figura.



I PRECEDENTI:




Sono 16 le gare disputate allo Scida tra Crotone e Avellino nella storia delle due formazioni. Bilancio nettamente in favore dei rossoblù che hanno conquistato ben 9 vittorie; 5 sono i pareggi e 2 i successi degli irpini. Uno solo il precedente in Serie B (stagione 2005/2006) con i rossoblù che si imposero per 2-1.

Nella partita di andata allo Scida, il Crotone ha battuto l’Avellino per 3-2 partita rocambolesca, doppio vantaggio, poi pareggio, poi di nuovo un vantaggio, passò in vantaggio il






Le immagini risalgono alla gara di andata finita 3-2 per il Crotone
Crotone con Bernardeschi, poi il pareggio di Zappacosta, raddoppio di Gigi Castaldo, pareggio dopo un minuto con Bidaoui, e poi il gol che ha deciso la partita l’ha firmato Jacopo Dezi, giocatore interessante con il cartellino di proprietà del Napoli.

I CONVOCATI:Questi sono i convocati di Mister Drago per la delicata partita in trasferta ad Avellino:

Portieri: 12 Secco, 22 Gomis;

Difensori: 5 Cremonesi, 7 Mazzotta, 13 Meola, 14Ligi, 18 Del Prete, 23 Suagher, 24 Ferrari;

Centrocampisti: 4 Galardo, 6 Dezi, 8 Crisetig, 26 Matute, 28 Cataldi;

Attaccanti: 9 Bidaoui, 10 De Giorgio, 11 Giannone, 17 Diop, 20 Pettinari, 27 Ishak, 29 Bernardeschi.

FORMAZIONE:Mister Drago presumibilmente schiererà il modulo (4-3-3) con: Gomis, Del Prete, Cremonesi, Suagher, Mazzotta, Crisetig, Dezi, Cataldi, Bidaoui, Ishak, Bernardeschi.

GIOCATORI SIMBOLO:Andiamo a vedere i giocatori che, per reti e presenze, hanno scritto il loro nome nel arca della gloria del club calabrese.

Presenze:
Il maggior recordman della storia del Crotone per numero di presenze resterà: Antonio Galardo, che tra il 1995-1998, ed il

Antonio Galardo
2002 ad oggi: 352 presenze con il club calabrese, il secondo di tutti i tempi è di: Alfredo Cardinale, Irpino doc nato ad Ariano Irpino e anche un ex del Avellino, ce
L'irpino doc: Alfredo Cardinale
lo ricordiamo anche con la maglia del Rimini prima del fallimento, con i calabresi ha collezionato tra il 1999 fino al 2007: 207 presenze, il terzo posto spetta ad:Francesco Rossi che
Francesco Rossi
con 7 presenze in meno ovvero 200, è il terzo nella graduatoria. Lui ha giocato col Crotone dal 2002 al 2008.


Record di reti:
Il miglior realizzatore della storia del calcio Crotonese spetta ad Andrea Deflorio che tra il 1999 ed il 2002 ha segnato: 54 reti

Andrea Deflorio
ed record assoluto. Attualmente il suo distacco dal secondo miglior realizzatore che sarebbe: Giuseppe Tortora è di 16 reti. Il secondo appunto: Tortora ha giocato con il Crotone dal 1981 al 1982, e dal 1984 al 1985, per poi fare un terzo ritorno nel 1997 fino al 1999.


Il terzo miglior realizatore è: Caetano Prosperi Calil che tra il 2008 al 2009, e dal 2011-2013 ha siglato: 27 reti e detiene il

Caetano Calil
terzo posto in concomitanza con un altro suo ‘’connazionale’’ che sarebbe: Denilson Gabionetta, che col Crotone ha giocato dal 2009 al 2010 e dal 2011-2013.

TIFOSERIA:


Amicizie: Catania: buon rapporto soprattutto con la curva Sud etnea, in particolare con gli Irriducibili ’91, ma anche con il resto della tifoseria siciliana, rafforzatosi nel 2001, quando, dopo la morte dell’ultrà catanese Fabrizio Lo Presti, avvenuta in un incidente stradale durante una trasferta a L’Aquila, mostrarono sincero affetto verso i catanesi e la famiglia del ragazzo. Tante le amicizie tra esponenti delle due tifoserie, rimaste nel tempo, anche se il gemellaggio è andato scemando negli anni, soprattutto per i radicali cambiamenti all’interno della tifoseria catanese. Rimane comunque un forte rispetto. In Catania-Crotone 05/06 esposto dagli ospiti lo striscione “Onore ai nostri e ai vostri diffidati” e, l’anno prima, “In Sicilia solo il Catania!”. Pezza della “Opposta Drunks” Catania presente in Paternò-Crotone 01/02. Anni fa lo striscione dei “Nasty Boys” fu ospite della Sud catanese. Empoli: nella stagione 04/05, un buon numero di empolesi giunse nella cittadina calabrese, con l’intento di rinnovare , così come era sempre avvenuto prima. Vi furono giri di campo coi bandieroni, come del resto c’erano stati all’andata, grandi mangiate e quant’altro, e venne eseguita anche una minicoreografia (“Empoli saluta Crotone e i suoi ultras”) da parte empolese, ma qualcosa andò storto. Il rapporto, che aveva tutti i crismi del gemellaggio, era stato stretto in particolare tra Desperados e Gioventù Pitagorica, al torneo per Spagnolo di Torbellamonaca-Roma, all’alba degli anni 2000. Dopo la morte di Emiliano, leader empolese molto stimato a Crotone, i rapporti si erano un po’ raffreddati, ma quest’anno, lo scorso novembre, a Crotone, l’amicizia è stata rinnovata alla grande, con belle mangiate insieme, scambio di sciarpe e di opinioni. Cosenza: amicizia non particolarmente sentita, perlopiù, vista da fuori, in ottica anticatanzarese.

Buoni rapporti/Reciproco rispetto: Ancona: fino ad alcuni anni fa c’era un forte rispetto, con allegre cene in compagnia, ora meno sentito, perché le due squadre da tempo non s’incontrano, ma c’è sempre una buona stima. Rende: in passato c’era un solido decennale gemellaggio, un forte rapporto d’amicizia, poi i rapporti si sono sensibilmente allontanati, soprattutto perché le due squadre non si sono più incontrate, disputando campionati in categorie sempre diverse. Bologna: in passato visite reciproche tra i crotonesi e i capi dei Forever Ultras Bo. Alcuni di loro erano presenti a Crotone nel 2007, giorni prima la partita. Messina: vecchio buon rapporto d’amicizia, risalente a metà anni ’90 circa, visto anche il comune odio verso i reggini. Ragusa: vecchia amicizia risalente a circa metà anni ’90. In quegli anni, giro di campo con bandieroni e scambi di sciarpe, in un Crotone-Ragusa. Cavese: amicizia, simpatia datata. Sambenedettese: vecchia amicizia tra Gioventù Pitagorica e Onda d’Urto Samb, con visite reciproche.

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Rivalità: Catanzaro: forte antica rivalità regionale, soprattutto campanilistica. Scontri importanti in un Crotone-Catanzaro del ’98. Crotone è stata sottomessa amministrativamente per oltre 50 anni a Catanzaro, che è il capoluogo regionale. Diciamo che Crotone è la parente povera, basti pensare che la cittadina ionica, che conta 62mila abitanti, detiene il 18% dell’estrazione del metano italiano, ma il metano lo pagano più caro che in altre città. Benevento: odio piuttosto vecchio, in passato ci sono stati duri scontri. Rivalità alimentata soprattutto nel 2008/09 in C1, quando, nella regular season, i crotonesi disertarono la trasferta a Benevento e, nella finale Playoff di ritorno per la B, non si presentarono al “Santa Colomba” in numero adeguato per una finale (400 circa); da qui, nell’occasione, lo striscione sannita: “A Bn perché è una finale: siete una tifoseria ‘occasionale’”. Le due squadre si erano già incontrate nell’infuocata finale Playoff 97/98 per la C1 a Lecce. Reggina: forte rivalità campanilistica, teatro di diversi scontri in passato. Nel 2001/02 i reggini gli fecero contro lo striscione “Kr: un passato senza storia un futuro senza gloria”. Esposti dai reggini quest’anno a Reggio Calabria gli striscioni “Voi non siete degni rivali…ntdt” (no tessera del tifoso) e “Crotonese tesserato tu non sei considerato…”. Avellino: rivalità in passato piuttosto sentita. Palermo: vecchia, sentita rivalità. Il furto dello striscione “Mods” da parte siciliana risale a Palermo-Crotone 99/00, coi crotonesi sistemati nell’anello superiore della tribuna: 7 ragazzi di Palermo riuscirono a sottrarlo, nonostante l’inferiorità numerica, scavalcando dalla curva Nord. Verona: quando le due squadre si incontrano spesso avvengono scontri. Salernitana: la curva Sud di Salerno è gemellata coi reggini e questo basta affinchè ci sia rivalità. Lecce: duri scontri nell’Area di servizio di San Pelagio nel maggio 2010; i crotonesi erano diretti a Cittadella, i leccesi a Vicenza. Una 40ina per parte dettero luogo a incidenti con cinghie e pugni. Gli ultras del Lecce avrebbero lanciato sassi e bottiglie contro il pullman crotonese, mandando in frantumi un paio di vetri, e anche tirato fumogeni. Foggia: vecchio odio, forte sassaiola subita a Foggia nel 2003, dove, si dice, anche le vecchie tiravano vasi dai balconi. Pescara: scontri nell’Area di servizio di Foglia Sud nel 2010. Lamezia: antico odio regionale. I lametini si presentarono alcuni anni fa a Crotone a fianco dei genoani, loro amici. A metà anni ’90 erano la tifoseria con cui avevano i rapporti peggiori. Juve Stabia: rivalità sentita più che altro dai crotonesi, scontri nel ’98 fuori lo stadio specie con la polizia. Nei primi anni 2000 andava in voga un coro contro gli stabiesi, che faceva “Abbiamo un grande sogno in fondo al nostro cuore, vedere il Vesuvio un giorno eruttare, e quando il Vesuvio un giorno erutterà, tutta la Stabia brucerà, brucerà lallalalalala…”. Taranto, Brescia, Bari, Cagliari, Savoia, Siena, Torino, Trapani.



Vi aspetto fra 7 giorni con un nuovo numero de ''La Baronata ‘’

BARONE FERDINANDO.


giovedì 17 aprile 2014

Scopriamo le Vespe

           ''LA BARONATA''
 


                             A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:JUVE STABIA

Beh su questa squadra non c'è bisogno di fare grandi considerazioni, oramai abbiamo una certezza La Juve Stabia comincia a programmare la prossima stagione, d’altronde il momento e la deprimente posizione di classifica lo richiedono. La terza serie che si profila all’orizzonte non sarà un campionato facile, tutt’altro. Il girone meridionale comprenderà squadre di grande tradizione, piazze assetate di calcio come Caserta e Torre Annunziata. Dovesse esserci anche la Juve Stabia, che spera però di rientrare nel girone del Centro Italia, le Vespe faticheranno non poco a risalire in serie B.
La squadra di Braglia ad inizio stagione sembrava non avere lo spirito che ha giustamente meritato nelle prime due stagioni di serie B, lo scorso anno ad un passo dai playoff e quelli sfiorati
Marco Sau 27 reti con le vespe
addirittura il primo anno con le 27 reti di Marco Sau attualmente attaccante del Cagliari in serie A, la stagione sembrava cominciare bene con una bella vittoria fuori casa sul campo del Cittadella, ma poi il nulla. Le Vespe da dopo quella partita hanno incassato solo sconfitte ed a malapena prendevano qualche punticino, c'è da dire anche questo: che la Juve Stabia ha gettato anche delle partite al vento, prendiamo quella con il Varese e con lo Spezia dove sì è fatta raggiungere mentre vinceva. Nel girone d'andata i campani si rivelano la peggior squadra del campionato,con 1 vittoria,6 pareggi,15 sconfitte,peggior difesa con 37 gol subiti e peggior differenza reti (-19).Questi risultati relegano gli stabiesi all'ultimo posto con appena 9 punti,a 12 punti di distanza dalla zona salvezza.
Il girone di ritorno dopo 16 turni di digiuno torna alla vittoria è lo fa con Fulvio Pea seduto in panchina per 2-1 contro il Pescara e non solo vittoria che in casa mancava dal aprile del 2013 con un 2-1 contro lo Spezia, ma da quella partita la Juve Stabia non vince più è così il 23 febbraio viene richiamato al posto di Pea dopo l'ennesima figura in casa contro il Cittadella con partita finita 1-1, Piero Braglia ma la musica non cambia: quattro sconfitte di fila e il cospetto della Lega Pro si avvicina, poi un pareggio col Padova e poi altrettante sconfitte con: Empoli, Varese, e Modena. La partita contro l'Avellino sarà decisiva perchè in caso di sconfitta c'è l'aritmetica certezza che le vespe saluteranno la serie B con sette giornate di anticipo. Andiamo ora a stilare le statistiche totali:
Vittorie in casa: 1
Pareggi in casa: 6
Vittorie fuori casa: 1
Pareggi fuori casa: 4
Sconfitte in casa: 10
Sconfitte fuori casa: 12
Totale: 2 vittorie, 10 pareggi, 22 sconfitte con 13 gol fatti e 29 subiti a parimerito con la Reggina e peggio ha fatto solo il Varese che ne ha subiti 30.

CURIOSITA': Quella di giovedì sera tra Juve Stabia ed Avellino sarà una gara molto particolare non solo per la rivalità tra le tifoserie, ma anche perchè i numerosi ex che si sfideranno durante i 90 minuti di gioco al "Romeo Menti". Fra le fila delle vespe ci saranno, infatti, due ex-biancoverdi: il difensore Matteo Contini, e l’esterno Luigi Vitale cresciuto nelle giovanili dell'Avellino. Oltre a loro, altri due stabiesi vantano un passato in Irpinia, il preparatore dei portieri Gennaro Iezzo ed il consigliere Gianni Improta. Molto folta la rappresentanza di ex-gialloblu attualmente in forza all'Avellino a partire da Alessandro Fabbro passando per Andrea Seculin per finire agli ormai nemici giurati della tifoseria stabiese Gigi Castaldo e Raffaele Biancolino. Gara da ex anche per mister Rastelli ed il suo vice Dario Rossi che guidarono la Juve Stabia durante la stagione 2009-2010 centrando la promozione in Prima Divisione.

I PRECEDENTI:Quello odierno sarà il quarantesimo confronto tra Juve Stabia e Avellino tra campionato e Coppa Italia. Nel computo generale dei precedenti la formazione ospite è nettamente in vantaggio alla luce di 15 successi, 16 pareggi e solo 8 sconfitte subite. Per quanto riguarda i confronti alle falde del Faito dominano invece le vespe con 7 vittorie, 8 pari e 4 affermazioni avellinesi. Tutto ebbe inizio nel 1930-1931 nell'allora campionato di Seconda Divisione Campana. Tra Juve Stabia e Avellino vinse l'equilibrio: il match si chiuse sull'1-1 grazie alle reti segnate da Ferraiuolo per i padroni di casa e da Spreciani per i lupi. Due vittorie stabiesi nei successivi due incontri anticiparono l'exploit dell'Avellino nella stagione 1947-1948. Gli uomini di Ricciardi espugnarono via Cosenza grazie ad un sigillo di Corraretti. La stagione successiva i biancoverdi conquistarono un punto a Castellamare impattando 1-1, poi nel 1955-1956 e nel 1956-1957 toccò ai termali esultare portando a casa due vittorie nel campionato di Serie D. Nella stagione 1961-1962, l'ultimo blitz in campionato dell'Avellino: vittoria per 0-1 decisa da Del Gaudio. Poi dall'annata 1963-1964 sino alla stagione 1996-1997 quattro pareggi per 0-0 e una vittoria nel 1972-1973 per la Juve Stabia che non evitò all'Avellino di poter conquistare la sua prima promozione della storia in Serie B. Nel 1997-1998 i biancoverdi espugnarono poi il Menti nel primo turno di Coppa Italia, mentre n campionato la contesa si chiuse sull'1-1 in virtù delle realizzazioni di Matticari per i padroni di casa e Matzuzzi per gli ospiti. Ancora un pareggio per 1-1 nella stagione successiva con protagonisti Di Nicola su rigore e Fanesi allo scadere per gli irpini, poi seguirono un colpaccio dei lupi in Coppa Italia e due acuti stabiesi per 1-0: nel 1999-2000 decise Ricchetti e nel 2006-2007 Alfredo Femiano. Quest'ultimo precedente è entrato nella storia perché, al termine del match disputato a porte chiuse a causa del ritrovamento alcuni giorni prima del confronto di alcune molotov in dei cassonetti della spazzatura non lontani dal Menti, i tifosi accorsero all'esterno degli spogliatoi a festeggiare con la squadra e l'allora trainer Eziolino Capuano saltò sul
Castaldo esulta dopo il 2-0

Il colpo di testa di Castaldo

i compagni festeggiano il vantaggio di Schiavon
tetto di un'auto parcheggiata dinanzi la tribuna coperta.
L'ultima partita disputata è finita 2-1 per l'Avellino le reti, al primo tempo Schiavon, raddoppio di Castaldo, e poi rete di Suciu che ha accorciato le distanze.

BIFERA: IL UN PESCE D'APRILE IN RITARDO....

Voglio ricordare anche il portiere della speranza, sì quel Bifera che sì invento quel gol all'ultimo minuto di gioco portando le Vespe sul pareggio, da un calcio d'angolo lui saltò più in alto di tutti, gol che gli costò caro, visto che l'ammonizione gli fece
Il pareggio di Bifera( sulla destra e con la maglia nera)
saltare il derby con i rivali Nocerini, su cui era una partita delicatissima, altra curiosità che sembra una coincidenza strana la partita sì gioca il 17 aprile sei giorni dopo l'anniversario di quel gol, insomma il mese di Aprile all'Avellino contro le Vespe non ha mai portato bene.

I CONVOCATI:Braglia per il derby delicato contro l'Avellino deve fare i conti con alcuni elementi, indispensabili per la squadra, ma che non potranno essere presenti per impegni nazionali, infortuni, oppure squalifiche. Out Ghiringhelli per squalifica, Parigini, impegnato ieri nell'amichevole disputata ieri con la Nazionale Under 18, e gli infortunati Djiby, Lanzaro, Suciu e Viotti. Non convocati Montini e Di Nardo. I Convocati da Braglia sono i seguenti:
Portieri : 66.Benassi, 44.Di Stasio Difensori : 2.Ciancio, 28.Contini, 19.Di Nunzio, 30.Liviero, 6. Piccioni, 31.Romeo,17.Zampano Centrocampisti : 34.Cardore, 10.Caserta, 34.D'Ancora, 4.De Falco, 5.Giandonato, 8.Mezavilla, 3.Vitale Attaccanti : 9.Di Carmine, 21.Doukara, 11.Falco, 16.Sowe

FORMAZIONE:Mister Braglia probabilmente schiererà un (4-2-3-1) con:Benassi, Zampano, Contini, Piccioni, Liviero, De Falco, Mezavilla, Falco, Caserta, Sowe, Doukara

GIOCATORI CHIAVE: Oggi nella Baronata ho selezionato secondo me i tre giocatori, che a mio preavviso sono molto importanti, uno purtroppo non giocherà. Andiamo con i nomi, il primo è l'assente: Antonio Di Nardo classe 1970, attaccante di Mugnano di Napoli, acquistato nel mercato di riparazione dal
Antonio di Nardo
Ischia Isolaverde squadra militante in lega pro seconda divisione, tanta esperienza, tanti gol, giocatore dotato di buona tecnica e può giocare sia come prima che seconda punta, i gol con Padova, Frosinone, e Cittadella negli ultimi anni l'hanno reso un attaccante di razza, altro giocatore che cito è Alì Sowe: In un primo momento accostato all'Avellino a gennaio, ma Maniello sapeva che questo giocatore aveva le carte in regola per restare a Castellammare e quindi fare gavetta anche se in prestito dal ChievoVerona. Sowe attaccante ''Gambiano'' classe 1994, è una scommessa per il calcio africano, conta tre presenze in
Alì Sowe
nazionale A, su cui ha debuttato per le qualificazioni ai mondiali in Brasile del 2014, ottimo sprint, tecnica, oppurtunista, ha sicuramente le carte in regola per diventare un buon fenomeno, ammetto che mi ha impressionato molto in questo campionato, il terzo è il capitano: Fabio Caserta, di Melito Porto Salvo classe 1978, giocatore di esperienza, ha giocato in serie A con Catania, Palermo, Lecce, ed Atalanta, centrocampista con ottimo senso
Fabio Caserta
dell'orientamento e fa salire molto la squadra, dotato di un buon tiro. Alla Juve Stabia ci gioca dal 2012, di cui fino ad ora ha collezionato 53 presenze segnando 9 gol. Il suo contratto scade tra un anno.








GIOCATORI SIMBOLO: Ecco come di consueto i giocatori che hanno fatto la storia del club campano.
Presenze:Il recordman della Juve Stabia non è un nome qualunque, sì tratta di un ex del Avellino Roberto Amodio,
Roberto Amodio
stabiese doc, con le Vespe detiene il maggior numero di presenze nei campionati professionistici, dal 1993 al 1999 Amodio ha collezionato 168 presenze segnando 4 gol, il secondo per il maggior numero di presenze è: Vincenzo Feola che tra il
Vincenzo Feola(Attualmente tecnico del Savoia calcio)
1994 e il 1999 ha collezionato 141 presenze, il terzo per numero di presenze è:Gennaro Pizzo che ha collezionato tra il 1991 e il 1996, 132 presenze con la casacca gialloblu.
Record di reti: Il record di reti è di un ex illustre stiamo parlando di Luigi Castaldo, con la Juve Stabia di un gol ha
Luigi Castaldo
preceduto Marcello Prima fermo con 35 reti, in 111 presenze Castaldo ha segnato 36 reti tra il 2003 al 2007, anche se resta il
Marcello Prima
miglior realizzatore, a Castellammare non hanno gradito molto il suo addio e le sue esultanze dopo i gol fatti da lui contro le Vespe, specialmente l'ultimo derby al Partenio, in cui Castaldo sì levò la maglia. Come citato prima il secondo è appunto: Marcello Prima con 35 reti, il terzo miglior realizzatore è: Gaspare Parvis tragicamente scomparso il 10 ottobre del 1991, con le Vespe
Gaspare Parvis
Parvis ha messo a segno tra il 1950 e il 1952, 46 presenze e 32 reti, poi dietro seguono: Sibilli con 27 una rete in più di Gaetano Musella, altro storico volto del calcio stabiese.



DOLCI RICORDI:GAETANO MUSELLA
I tifosi del Napoli se lo ricorderanno sicuramente , stiamo parlando di Gaetano Musella uno scugnizzo nato a Napoli il 22 gennaio 1960, giocatore di gran classe ma che non si espresse realmante per quanto poteva effettivamente rendere.
Cresciuto nelle giovanili del Napoli, esordì in maglia azzurra a gennaio 1978, e poi fu mandato a farsi le ossa in Serie C a Padova nel 1978-1979. La stagione seguente, tornato alla casa madre, entrò stabilmente nel giro della prima squadra e conquistò anche una maglia da titolare nella Nazionale
Gaetano Musella
Under-21. L'anno migliore per lui fu quello del 1980-1981, quando il Napoli arrivò a giocarsi lo scudetto, perdendolo alle ultime giornate. Giocò in azzurro anche la stagione seguente, conquistando un quarto posto in classifica. Memorabile fu un suo gol di testa al Torino nonostante non avesse un fisico statuario. Nel Napoli gioco' 67 partire siglando 13 reti, nonostante fosse impiegato sulla fascia destra.Passo' alla Sampdoria e poi al Catanzaro, che fu l'ultima sua squadra in Serie A, iniziò una carriera nelle serie inferiori in squadre come il Bologna, l'Ischia ed il Palermo. Ha giocato con la Juve Stabia dal 1992 al 1995 ed ha chiuso la carriera l'anno seguente col Latina tra i dilettanti.
Appese le scarpette al chiodo, ha iniziato la carriera di allenatore con le giovanili del Napoli allenando poi formazioni di Serie D soprattutto in Campania tra cui la Sangiuseppese, la Puteolana, il Sorrento, l'Ischia, la Casertana e l'Ercolanese e la Sanremese in Serie C2 nella quale ha allenato il figlio Alessandro. Ha anche guidato l'Isernia (nella stagione 1999-2000) e il Campobasso, dal quale si è dimesso il 20 gennaio 2009.
Così in quel tragico 30 settembre 2013 l' ex calciatore del Napoli e allenatore della Sanremese, è stato trovato cadavere ,lla Caprazoppa, poco lontano dal tunnel dell’Aurelia a Finale Ligure. Una morte avvolta dal mistero: nessuna traccia di sangue, l’auto lasciata sulla strada. sono aperte tutte le ipotesi investigative, dal malore all’omicidio. Ipotesi in cerca di conferme da parte degli investigatori. Musella da calciatore visse le grandi stagioni del Napoli per poi essere ceduto e passare nelle serie inferiori. La carriera da mister lo ha visto allenare squadre di serie D soprattutto in Campania, sino ad approdare alla Sanremese in C2.

I parenti di Musella, che lo hanno sentito prima dell’una, hanno riferito che l’uomo stava andando al mare. Musella è morto a 53 anni dopo che un ''infarto fulminante'' lo ha stroncato. A distanza di anni ancora le più sentite condoglianze alla famiglia Musella.

TIFOSERIA: 
Ultras della Juve Stabia

Gemellaggi/Amicizie: Siracusa: molto forte il legame con gli aretusei, nato nel 1984 al grido di “mio fratello è siracusano”, da ritenersi come uno dei gemellaggi più forti di tutto il panorama ultras italiano. Per risalire alle origini del fraterno gemellaggio, bisogna andare al campionato di C2 del 1978-79, quando, a Palmi di Campania, il giocatore Nicola De Simone,
Gemellaggio tra Juve Stabia e Siracusa(spesso le due tifoserie hanno dato il soprannome di: Sira-stabia)
nativo di Castellammare di Stabia ma in forza al Siracusa, esempio di professionalità e abnegazione, viene colpito al volto in un azione di gioco, cadendo esanime a terra e rimanendo per 17 lunghi giorni in coma al “Cardarelli” di Napoli, per poi purtroppo cessare di vivere. Da quel giorno le curve e le città di Castellammare e Siracusa sono unite nel ricordo del povero De Simone, portando avanti valori sani e genuini come fratellanza, coerenza, amicizia, correttezza. Innumerevoli le visite che le due tifoserie si sono scambiate in tutti questi anni e le fantastiche accoglienze dell’una all’altra. Inoltre, a 30 anni esatti dalla scomparsa del giocatore, a suggellare questa fraterna unione, il 25 luglio 2009 si è svolto il “1° Memorial De Simone”, definito “il ragazzo che visse per sempre nel cuore di due popoli e di due città”. Nel 2013 si è giunti alla quinta edizione del Memorial, che viene ospitato alternativamente dai ragazzi di Siracusa e Castellammare. Tra gli striscioni presenti alle ultime edizione, da ricordare i significativi “Uniti per Nicola…due popoli…una sola gloria”, Il nostro gemellaggio non conosce fallimento”, “Come prima…più di prima…Sirastabia continua!” e “Nino, Lino e Nicola la nostra fratellanza nella vostra memoria, i veri leoni siete voi ultras! Siracusa non cederà”. I siracusani, nel 2009/10, a Castellammare, esposero le scritte “Alla partita e nella vita tra noi eterno sodalizio” e “Comunque vada grazie fratello per questa splendida giornata”, a testimoniare che questo gemellaggio va oltre il calcio, sconfinando negli altri settori della vita. I siracusani, in occasione di Siracusa-Juve Stabia 09/10, a porte chiuse, fecero trovare agli ospiti le scritte “Voi chiudete i cancelli…noi apriamo i cuori ai nostri fratelli!” e “Vietateci tutto…ma non gli stabiesi!”. In Juve Stabia-Brescia del 28 gennaio 2013, esposta in Sud la scritta “Più forti del calcio moderno lotta in eterno! Sirastabia”.
Lebowsky: amicizia che dura dal 2007, con questi tifosi di una squadra di Firenze, il “Centro Storico Lebowsky”, militante nei dilettanti, addirittura in Terza Categoria, la cui tifoseria, espressione del gruppo “U.R.L. (Ultimi Rimasti Lebowsky) della Curva “Moana Pozzi” (un nome, un programma…), è formata da ex ultras della Fiorentina, spesso affiancati dalla Vecchia Guardia Rondinella. Ci si diverte a rappresentare il calcio vecchio stampo di una volta, lontano dai clamori, dai riflettori, dai miliardi della Serie A. Tutti ingredienti che, oltre alle stesse vedute sinistroidi, hanno alimentato questo bel gemellaggio, con numerosissime visite reciproche, fatte anche di grandi bevute e mangiate. Un caso unico in Italia che ha destato interesse e curiosità. Zwickau: altro gemellaggio atipico, coi tifosi di questa squadra dilettantistica tedesca (ex Germania Est), militante nella Oberliga-NOFV-Sud, la nostra serie C. Un gemellaggio genuino, schietto, direttamente col gruppo Red Kaos Zwickau, con continue visite reciproche e grandi bevute, che travalica i confini nazionali. Nel 2010 i Red Kaos esposero lo striscione “Dei ribelli sventoliamo le bandiere insanguinate e innalziam le barricate per la vera libertà, Hamas veri ultras dal 1996”. Perugia: l’amicizia nasce dalla bella accoglienza ricevuta dagli stabiesi a Perugia nel 2007, dopo la sosta per la morte di Sandri, e si consolida nel return-match di C.mare quando, per l’occasione, 4 pullman di grifoni vengono bloccati dalla Digos
Ultras Perugia
per la questione biglietti e “solo” una 30ina di ragazzi, tutti degli Ingrifati, organizzatisi in extremis con auto private, sono presenti. Applausi reciproci e cori per gli ultras alla fine. Nell’ottobre 2008, in Umbria, alcuni ragazzi degli Ingrifati accolgono altrettanto bene gli stabiesi e si adoperano per aggiustare un guasto accorso al pullman degli ultras campani. A fine gara, come promesso, gli Ingrifati li aspettano con diverse casse di birra, ricevendo i complimenti dei gialloblù per aver riparato il pullman, scambiandosi cori per la libertà ultras e un po’ di materiale. Al ritorno, bel gesto degli stabiesi che salutano lo “Skrondo”, ragazzo degli Ingrifati, mai troppo rimpianto che presto ci ha lasciato, con lo striscione “Skrondo vive” e cori, applauditi da tutti i perugini.
Giulianova: vecchia amicizia targata anni ‘90, piuttosto forte, consolidatasi negli anni con reciproche visite, ad esempio gli stabiesi erano al loro fianco, ad Andria, nel 2010/11. Ancona: una forte amicizia legava le due tifoserie, anche se da un po’ di tempo le due squadre non s’incontrano, e quindi si è un po’ affievolita. Grande ospitalità ricevettero gli stabiesi dal Collettivo e dagli altri gruppi anconetani nel novembre ’99,
Ultras Ancona
invitando i compagni dorici ad andare in massa a Castellammare per ricambiare e rinsaldare l’amicizia.
Casertana: vecchia amicizia di buon vicinato. Gli ultras
Ultras Casertana
casertani hanno ricordato la morte di Agostino Di Somma a Firenze, esponendo all’esterno del “Pinto” di Caserta lo striscione “Un altra stella volata in cielo, ciao Agostino amico stabiese”. Stabiesi presenti a Caserta per la festa dei “Fedayn Bronx”, diversi anni fa.
Casarano: vecchia amicizia, varie le visite reciproche, nonostante l’amicizia loro coi nocerini. Matera: vecchio legame, gemellaggio con giro di bandieroni in campo in J.St.-Matera 03/04. Battipagliese: vecchio rapporto tra “Rebels” Battipaglia e “Swarm” Stabia nei lontani anni 80. In Battipagliese-Juve Stabia del 98/99 un migliaio gli stabiesi presenti, senza che succedesse nulla. Nola: vecchi legami tramandatisi nel tempo. Sora: amicizia un po’ più forte di quest’ultime, visite reciproche, forte stima. Bellissima accoglienza dei sorani in Sora-Juve Stabia 96/97. Striscione “Skizzati Sora per sempre” in J.Stabia-Vigor Lamezia 04/05. Lucchese: recente, con varie visite reciproche; gesto di mentalità dei toscani nel 2005, ricambiato dal bel gesto degli stabiesi a Lucca, che esposero lo striscione “Picone, C.mare ti rende onore!”, ultrà di Lucca scomparso in settimana, nella finale di Supercoppa del 2010.
Stima/Reciproco rispetto: Taranto: buon rispetto; scambi di opinioni, sciarpe e quattro chiacchiere nel gennaio 2005, in C2, a Castellammare. Napoli: buoni rapporti fin dagli anni ’80 tra “Swarm” e “Blue Lions” Napoli; feeling tra “Zoccolo Duro” e “Ultras Napoli Curva B”. Presenza al “San Paolo” dei napoletani insieme agli stabiesi, contro la Salernitana, nella
Ultras del Napoli
finale Playoff ’94, anche se, in un derby disputato a Napoli in campo neutro, con la Nocerina, un gruppo ultrà napoletano, data l’amicizia coi nocerini, presenziò al loro fianco. Non si può certo negare visto la vicinanza il buon rapporto e che in ogni stabiese batte anche un po’ di cuore azzurro. Tutti gli stabiesi si sentono un po’ napoletani. Latina: ci si rispetta grazie e soprattutto al gemellaggio pontini-siracusani. Giugliano: vecchio feeling. Gemellaggio vero “Falange Latina” e “Swarm Supporters” negli 80-90, che però sta sconfinando nell’indifferenza, visto che le due squadre da tantissimo tempo non si incontrano. Catanzaro: vecchia amicizia anni 80-90, da molto tempo le due squadre, per un nuovo confronto ultras, non si sono più incontrate. I catanzaresi aiutarono in maniera speciale nel 91/92 a Catanzaro: per quello che hanno fatto sono stati ringraziati e contraccambiati. Lentini: buoni rapporti negli anni 80-90. Lamezia T.: ottimi rapporti, risalenti alla fine degli anni 80, tra “Swarm Supporterai Juve Stabia” e “G.B.” Vigor Lamezia. Praia: ottimi rapporti negli anni 80 tra “Ultras Praia” e “Swarm”.. Cassino: storico rispetto. I “Fedayn” Cassino aiutarono nel 1990 la nascita degli “Ultrà C.Stabia sez. Cassino” (FR). Paola: vecchio gemellaggio datato anni ’80, tra i “Fedayn” Paola e gli “Swarm Supporters” Stabia. In passato buoni rapporti, datati anni 80/90, anche con Molfetta, Trani, Nola, Ercolano, Akragas.
Ex-gemellaggi/buoni rapporti: Savoia: discorso a parte, della serie “c’eravamo tanto amati…”. Il gemellaggio tra stabiesi e torresi, che aveva dato una lezione di sportività all’Italia intera nella finale Playoff per la B ad Avellino nel ’99, non esiste più, trasformatosi da un patto di non belligeranza ad una fredda amicizia, diventando poi una rivalità. Due città, Castellammare e Torre Annunziata, strettamente legate tra loro, fino a poco tempo fa anche nel calcio, visto che il gemellaggio durava dalla stagione 89/90, con continue visite reciproche. Ogni volta che le due tifoserie si incontravano erano grandi mangiate e bevute assieme, con giri di campo coi bandieroni, scambi di sciarpe, targhe-ricordo e foto di rito. All’origine della rottura sembra esserci un litigio tra i tifosi del Savoia e del Siracusa, quando i primi andarono in trasferta a Vico Equense, anche se gli oplontini giurano che già i siracusani si erano comportati male nei loro confronti in una trasferta siciliana precedente. Incidenti pesanti a Torre Annunziata, la sera del 19 giugno 2011, “un inferno” secondo alcuni passanti, tra torresi e stabiesi, quest’ultimi arrivati in circa un centinaio a bordo di scooter e motociclette per festeggiare la B in casa dei nuovi rivali. Un gemellaggio basato su amicizie sempre differenti e accomunato dalla rivalità con Turris e Nocerina. I “savoiardi” sono sempre stati legati ai tifosi dell’Acireale, gli stabiesi ai siracusani. Poi c’era un forte elemento di discordia: il rapporto coi beneventani, amici dei torresi e fortemente nemici degli stabiesi. Tra le due città, così vicine, si auspica che possa tornare le pace: staremo a vedere…Particolarmente buono era il legame tra Hamas e Clan 99 Savoia e, negli anni 80, tra Swarm Supporters e “Intifada Bianconera”. Una delegazione ultras di Stabia era presente ai funerali di Manolo, ultrà del Savoia, investito da un auto pirata ad Alessandria nel settembre ’08. In occasione di Juve Stabia-Ternana gli fecero lo striscione “Manolo vive!…is not dead” per ricordarlo. Il gemellaggio Benevento-Savoia ha messo in crisi anche i buoni rapporti che esistevano tra stabiesi e beneventani. Già negli anni 80 striscione “Forever Ultras” Savoia, in curva stabiese. Nocerina: negli anni 70-80 i “Mastiffs Supporters” Nocera erano gemellati con gli “Swarm Supporters”, poi tutto è finito ed è subentrata un acerrimo odio (vedi sezione “Rivalità”). Frosinone: negli anni 80 c’era un’amicizia tra gli “Swarm Supporters” e gli “Heroes Korps” Frosinone, conosciuti al vecchio “Matusa”, stadio della città ciociara. Scafatese: vecchie amicizie, targate anni 70-80. Salernitana: vecchissima amicizia, datata anni 80, tra “Ultrà Salerno” e “Swarm Stabia”, poi i rapporti tra le due tifoserie si sono trasformati da buoni a pessimi (Vedi sezione “Rivalità”).
Rivalità: Nocerina: vecchia rivalità campanilistica, numerosi gli incidenti in passato; lo striscione “Bronx Faito” sembra essere nelle mani dei nocerini. Di apprezzata mentalità, comunque, lo
Curva Sud Nocera
striscione per Alberto Bove, tifoso nocerino scomparso in un incidente stradale. Simpatica, a sua volta, la scritta di due anni fa: “La macchina più venduta a Nocera? Citroen C1”. Lo striscione “Gruppo T.n.t.” Juve Stabia finito nelle mani dei nocerini è stato esposto a Nocera in curva Sud. A fine anni 90, ad ogni incontro, i nocerini esponevano la scritta “Prigionieri di una fede”, esponendolo come striscione rubato. Tale striscione  asseriscono gli stabiesi, non è mai stato esposto, tanto che avrebbero preteso una documentazione fotografica della presenza di quella “pezza”, in almeno un occasione, nel settore stabiese. Nella gara di andata del campionato 99/00, giocata al San Paolo di Napoli, i nocerini avrebbero codardamente sparato razzi all’indirizzo degli stabiesi. E pensare che negli anni 80 (e forse oltre) c’era pure un’amicizia. Foggia: vecchio odio; qualche anno fa gli stabiesi tentarono di rubare a Foggia uno striscione pugliese; la cosa sarebbe
Ultras del Foggia
riuscita, se non che ci fu la rabbiosa reazione dei foggiani, che obbligarono gli stabiesi alla ritirata. Piuttosto recente lo striscione “foggiano verme” da parte gialloblù. Salernitana: rivalità storica, campanilistica, affievolitasi un po’ dopo la scomparsa del leader dei salernitani, il “Siberiano”, al quale gli stabiesi dedicarono striscioni e presenziarono al funerale. Cavese: odio sportivo, antico, forte, regionale, ma comunque affievolito, per non dire quasi cancellato, a seguito della scomparsa di Catello Mari, stabiese di nascita, ma simbolo e bandiera della Cavese, avvenuta in un tragico incidente stradale il giorno di Pasqua del 16 aprile 2006. In un Cavese-Juve Stabia di Coppa Italia del ’98, i padroni di casa esposero la scritta “Nocerina, Savoia, Juve Stabia e Turris: pacco…doppiopacco e contropaccotto!”. Stilettata dei cavesi in Juve Stabia-Cavese 02/03, campo neutro di Napoli, in Serie D: “Si gioca in casa”. Turris: acerrima vecchia rivalità di campanile, derby infuocati nelle categorie minori sfociati spesso in scontri e disordini. Ad esempio, nel 95/96 prima della fine della gara Juve Stabia-Turris sono scoppiati disordini, quando la polizia ha fatto uscire i 200 tifosi ospiti per evitare incontri, ma a quel punto è partita una sassaiola, che ha danneggiato numerose auto. Furono fermati sei tifosi. In un Turris-Juve Stabia 2000/01,a partita ormai chiusa, sul 2-0, i corallini mandano messaggi ironici ai rivali, quali “C.Mare questo vi tocca: pubblico di ricotta” e “Finalmente una squadra degna dei suoi tifosi…grazie Fiore!”, presidente della J. Stabia dal ’90 al 2000. Avellino: idem. Famoso l’episodio della gara a porte chiuse del 2007. In Avellino-Juve Stabia del 06/07, gli irpini mostrarono uno striscione che faceva riferimento a fatti di un amichevole ferragostana del 2004, compreso un “Stabiese ridicolo”, anche se quella sera per poco gli avellinesi non persero uno striscione, quindi lo striscione sarebbe fuoriluogo considerando la reazione stabiese, alla peraltro coraggiosa azione degli avellinesi, con
Curva sud Avellino
botte prese da loro e qualcuna data. Gli irpini allestirono un pullman e in 50 si presentarono a Castellammare, sotto la Sud di casa. Bilancio: due avellinesi con ferite lacero contuse al capo e il pullman degli avellinesi sfasciato, ma non fu un pestaggio. Potenza: vista l’amicizia coi materani degli stabiesi non poteva che essere così. Paganese: un tempo vi erano amicizie personali con gli Street Urchins Pagani, poi vi fu la rottura definitiva quando i paganesi, ad uno spareggio con la Salernitana al “S.Paolo” di Napoli, si presentarono al fianco dei granata. Sorrento: sana rivalità regionale. In Juve St.-Sorrento
Tifosi del Sorrento
03/04 esposto lo striscione “Ristorante curva Sud: paganese al forno sorrentino di contorno, oggi vi mangiamo”. Verona: rivalità antica, risalente agli anni 80,  ma più sentita recentemente, classica Nord-Sud. Due anni fa, a Castellammare, i veronesi furono protagonisti, al termine della partita, di una rissa, in cui ebbero la peggio diversi ragazzini
Ultras Hellas Verona
del posto. Al ritorno, a Verona, gli ultras scaligeri beccarono e fischiarono gli stabiesi all’entrata, accolti da cori quali “sporchi terroni, voi siete sporchi terroni”, incivili e meschini, soprattutto perché, a un certo punto, intonarono frasi offensive nei confronti di Nino Martinelli, il giovane ultrà della Juve Stabia che perse la vita nell’estate 2011 in un incidente stradale. La sua memoria venne infangata da un manipolo di sconsiderati che col calcio hanno poco a vedere. Dopo la gara, gli stabiesi sono rimasti nel settore, mentre volavano pietre e petardi da parte dei veronesi, che dopo presiedettero l’uscita del settore ospiti. Nella gara di ritorno dello scorso campionato, a maggio 2013, penultima giornata, si respira un aria da “resa dei conti”. La curva di casa offre un grande colpo d’occhio all’ingresso, con strisce gialloblù e fumogeni e tanti battimani fin dal prepartita. Tifo pregevole e striscioni ironici, tipo “Giulietta a pecora”, e antitessera, con annessi cori. Carina anche la coreografia dei distinti, con il tutto che fa da corollario a una buona giornata ultras. A fine gara si registra però il tentativo (vano) di venire a contatto con gli scaligeri, che sono quasi 800, ma sono stati frenati dalla polizia. Lo schieramento di polizia con mezzi blindati ha chiuso tutte le vie d’accesso. Ne è nata una sassaiola poi all’indirizzo delle forze dell’ordine (un sasso avrebbe colpito anche un pullman veronese); fitto lancio di lacrimogeni nel tentativo di disperdere gli ultras stabiesi. Crotone: rivalità sentita, soprattutto da parte calabrese, mentre viene snobbata dagli stabiesi; si spiega anche per l’amicizia stabiese coi lametini. Ebolitana: nel gennaio ’91, gli stabiesi, arrivati ad Eboli con due pullman, dopo aver pagato 15.000 £. per stare dietro una rete di recinzione, sono stati bersagliati dagli ebolitani che hanno cominciato ad inveire con frasi irripetibili e oggetti vari. Tutto questo senza nessun motivo valido, anche perché, nella gara d’andata vi era stata una sorta di gemellaggio. Gli stabiesi hanno datoo sfogo alla loro rabbia, sfottendoli però con cori più che altro ironici, più che altro. Gli stabiesi sono stati costretti a sfasciare la recinzione perché ingabbiati e assediati dai tifosi ebolitani che, dall’esterno, tiravano di tutto, sassi, bottiglie ed altro. Ischia: vecchia rivalità. Catania: in Juve Stabia-Catania 1999/00, lancio di oggetti tra le due tifoserie. In passato scontri anche con Palermo, nonostante l’amicizia di quest’ultimi coi siracusani, in passato. Adesso non c’è più neanche quella.
JUVE STABIA – VERONA ED UN FURGONE TRAVOLGE UNA SIGNORA ANZIANA(Articolo di Positanonews del 12/05/2013)
Città blindata per Juve Stabia-Verona, partita a rischio per la rivalità tra le tifoserie. L’arrivo di 800 tifosi dal veneto ha
allertato le forze dell’ordine sin dai primi giorni della scorsa settimana quando le scorte di tagliandi sono andate a ruba in quel di Verona. La gara si è giocata in un giorno in cui a Castellammare sono iniziati i festeggiamenti per il patrono, San Catello, che proseguiranno oggi con la processione.
La Questura di Napoli ha inviato 250 agenti tra poliziotti, carabinieri e baschi verdi della Finanza per garantire l’ordine pubblico a cui si sono sommati gli agenti del commissariato stabiese. Nonostante il massiccio spiegamento di forze dell’ordine non sono mancati momenti di tensione dopo Juve Stabia-Verona terminata 3-0 per la squadra di Mandorlini. Al fi schio fi nale e dopo aver festeggiato la matematica salvezza, diversi tifosi della Juve Stabia hanno raggiunto il viale Europa cercando lo scontro con gli ultrà scaligeri che di lì a poco avrebbero lasciato il settore ospite per imboccare il raccordo autostradale. L’intervento e le cariche dei poliziotti hanno
protetto il defl usso dei pullman e dei minibus con a bordo i tifosi provenienti da Verona. Intorno alle 18 il viale Europa chiuso al traffi co è diventato teatro di una fi tta sassaiola e lancio di bottiglie. Gli agenti hanno cercato a più riprese di allontanare i tifosi delle Vespe con cariche e poi con il lancio di lacrimogeni per disperdere la folla. Nella calca è rimasta coinvolta anche una coppia di anziani, travolta dalla furia dei tifosi mentre cercavano di darsi alla fuga. Il cordone di poliziotti, carabinieri e baschi verdi è riuscito a proteggere i tifosi del Verona che sono sfi - lati verso il raccordo dove, però, qualche bus sarebbe stato raggiunto da sassi prima di imboccare il casello autostradale. Scene da far west di un pomeriggio ad alta tensione in cui è forte la cortina di fumo dei lacrimogeni e l’odore acre che rende l’aria irrespirabile. Sull’asfalto del viale Europa, zona traffi catissima, i segni di un pomeriggio di ordinaria follia. Pezzi di calcinacci, pietre, vetri rotti e cassonetti dell’immondizia usati come barriere.
Alla fi ne non si registrano contusi e al momento nessun fermo anche se le immagini degli scontri saranno al vaglio del commissariato di Castellammare nelle prossime ore. Sugli spalti, all’interno dello stadio Menti, tutto è fi lato liscio. Gli ultrà del Verona sono giunti pochi minuti prima del fi schio d’inizio. In pochi istanti la curva Ferrovia si è riempita come un uovo con gli 800 tifosi scaligeri stipati nel settore ospiti. In tribuna coperta alcuni tifosi accreditati del Verona sono stati costretti ad allontanare il settore dagli steward per evitare caos. Gli ultrà della Juve Stabia hanno salutato l’ingresso delle due squadre con una coreografi a fatta di strisce giallo e blè con un effetto ottico riuscitissimo. Anche nei distinti sono state srotolate strisce colorate di giallo e blù con in mezzo una cartolina di Castellammare. Stabiesi e veronesi hanno dato vita ad una gara del tifo e sfottò. Hanno esultato e fatto festa gli 800 scaligeri dopo le reti di Cacia e Martinho e al 90’ ma anche gli stabiesi per la salvezza che hanno incitato i calciatori di Braglia.
Un immagine che sì commenta da sola.....
Il finale è raccapricciante una signora anziana, mentre i tifosi cercavano di scampare dalle forze del ordine, la investono con un furgone, immagini che nel calcio non devono esistere, e tanto persone che non hanno nulla a che vedere con il calcio, come questa povera mal capitata.


PALMARES:Le Vespe possono vantare comunque di un palmares abbastanza importante, in ordine cronologico il primo trofeo è stato vinto nel 1947-1948 quando a suo tempo c'era la lega interregionale del sud, poi un altro subito dopo nel 1950-1951 con un totale di due campionati di Serie C, per vedere poi un trionfo bisogna attendere vent'anni dopo, quando la Juve Stabia vince il campionato di serie D di cui poi ne
Piero Braglia portato in trionfo dopo la conquista della Coppa Italia di Lega pro

Festeggiamenti in piazza dopo la promozione in serie B

Giocatori esultano al fischio finale allo stadio Flaminio
vincerà altri due: nel 1978-1979, e nel 2003-2004.
Poi due campionati interregionali 1984-1985 e 1990-1991, poi la Juve Stabia trionfa nel 2009-2010 con la sua promozione in serie B, su cui Braglia(attuale allenatore) non ci credeva neanche lui, a seguire dopo nel 2010-2011 le vespe vincono la coppa Italia di lega pro che sì va ad aggiungere ad un altra coppa Italia quella di serie D vinta nell'annata 2003-2004.

Vi aspetto fra 8 giorni con un nuovo numero de ''La Baronata''e vi auguri buona pasqua a tutti!


BARONE FERDINANDO.



 

venerdì 11 aprile 2014

Scopriamo il Brescia

            ''LA BARONATA''



                               A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:BRESCIA


E' così siamo arrivati in questo numero della Baronata, ha parlare del Brescia, che dire, una squadra che era partita col pronostico di fare una buona stagione di serie B ed invece sì è rivelata un disastro. La squadra lombarda ha cambiato nel corso della sua stagione tre allenatori, prima Marco Giampaolo e la leggenda metropolitana che sì vociferava, che lui fosse ''sparito'' da Brescia e non sì avevano più le sue traccie, e il 25 settembre contemporaneamente un altro suo collega Gennaro Gattuso veniva esonerato dal Palermo del vulcanico Zamparini, al suo posto subentra Gigi Maifredi in breve sostituzione per poi essere sostituito da Cristiano Bergodi, sì allenatore della rinascita ma che alla fine dopo 3 risultati utili consecutivi se trovato di fronte al cospetto del ''anno horribilis'' la sua permanenza infatti dura fino al 3 marzo 2014 fatale è stato il KO in casa contro il Carpi, il 4 marzo fa esordio in questo campionato Ivo Iaconi, ma le cose non cambiano al suo rientro nel 8 marzo il Brescia subisce una pesante sconfitta in casa contro il Latina e parte la contestazione dei tifosi, sul quale sì presenteranno soltanto alla fine del secondo tempo, in un clima dove il Brescia non sì trovava da anni, i tifosi recriminano, la scarsa voglia di giocare, i continui problemi societari, e un Corioni che se rassegnato a garantire al Brescia una piazza degna del suo nome, e poi per una campagna acquisti sia in estate che nel mercato di riparazione fallimentare, il Brescia nel girone di ritorno ha racimolato 3 vittorie e 1 pareggio che in totale sono 10 punti, un record negativo in serie B per il Brescia che non sì trovava in questa situazione da parecchi anni, a nulla è servita la vittoria contro il Pescara che non cambia per nulla, una stagione su cui il Brescia almeno fino adesso e vedendo i fatti,, non ha saputo dare concretezza e quindi ''certezze'' ai propri sostenitori. Ecco nel ordine il bilancio dei lombardi fino ad ora:

Vittorie in casa: 6
Pareggi in casa: 7
Vittorie Fuori casa: 5
Pareggi fuori casa: 6
Sconfitte in casa: 5
Sconfitte Fuori casa: 3

Per un totale di: 11 vittorie, 13 pareggi, 8 sconfitte.

CURIOSITA': Il Brescia anche se ha avuto un campionato difficile è molto al di sotto delle aspettative, è una delle squadre più temibili fuori casa, infatti il suo rendimento è migliore rispetto a quello in casa, lo dimostra anche i tanti pareggi che ha costruito lontano dal Rigamonti, è una squadra temibile considerando che la sua arma è sempre quella di pareggiare nel recupero oppure sbloccare le partite tra il 16 e il 36 del secondo tempo.

I PRECEDENTI:Calcio - Sono 15 i precedenti tra Avellino e Brescia al Partenio-Lombardi. Il bilancio sorride ai lupi: 9 successi per i biancoverdi, 3 per le "Rondinelle" e 3 pareggi. Due dei precedenti sono stati giocati in Serie A mentre gli altri 13 in B. L’ultimo exploit risale alla stagione 1995/1996. Il match fu deciso da una doppietta di Luiso.
Ecco l'elenco completo dei precedenti:

1973-74 Serie B: 1-0 Roccotelli
1974-75 Serie B: 2-0 Albanese, Ronchi
1975-76 Serie B: 3-0 Maggioni, Trevisanello, Fanzoni
1976-77 Serie B: 2-1 Lombardi, Capone, Salvi
1977-78 Serie B: 2-1 Mutti, Galasso, Lombardi
1980-81 Serie A: 1-0 Cattaneo
1986-87 Serie A:0-0
1988-89 Serie B: 1-0 Marulla
1989-90 Serie B: 1-2 Corini, Savino e Baiano
1990-91 Serie B: 1-0 Cinello
1991-92 Serie B: 1-3 Urban, Ganz,Luzardi, Ganz
1995-96 Serie B: 2-1 Luiso, Luiso, Lerda
2005-06 Serie B: 2-5 Panarelli e Leon
2007-08 Serie B: 1-1 Caracciolo, Vaskò
2008-09 Serie B: 1-1 Rispoli, Pellicori
Da ricordare che la sfida di andata al rigamonti, finì 0-2 per
un azione di gioco della gara di andata

Il raddoppio di Castaldo con immagine replay del gol

Galabinov mentre spizza quel tanto per battere Cragno(Brescia)
l'Avellino con reti di Galabinov nel primo tempo, bel colpo di testa su punizione di Millesi, e il raddoppio con Castaldo, dopo aver sfruttato un buon contropiede.

I CONVOCATI:Mister Iaconi ha diramato stamane i convocati per la delicata sfida contro l'Avellino. Non ci saranno Cragno; Lancini; Mitrovic; Mori; Saba; Sodinha, Caracciolo in extremis è stato recuperato e quindi partirà co i suoi compagni di Avellino, sì tratta di una ''boccata d'ossigeno'' visto che il tecnico lombardo non può privarsi di una pedina fondamentale come l'airone. Questi sono i convocati:
Portieri:

1. Arcari;
34. Minelli.
Difensori:

5. Budel;
6. Di Cesare;
23. Freddi;
18. Lasik;
24. Paci;
15. Zambelli.
Centrocampisti:

17. Benali;
3. Coletti;
19. Finazzi;
22. Grossi;
21. Mandorlini;
14. Ntow;
2. Rubén Olivera;
8. Scaglia.
Attaccanti:

9. Caracciolo;
32. Corvia;
27. Juan Antonio;
35. Valotti.

FORMAZIONE:Il Brescia giocherà con il modulo: (3-5-2), questa dovrebbe essere la formazione ufficiale;
Arcari; Paci, Budel, Di Cesare; Zambelli, Finazzi, Olivera, Grossi, Ntow; Corvia, Caracciolo.

GIOCATORI CHIAVE: Il Brescia ha una rosa comunque di buon livello, ma ad analizzare bene la squadra, ho notato che in particolare tre giocatori, secondo me fanno la differenza, il primo sicuramente è Alessandro Budel, centrocampista ''esperto'' classe 1981, gioca nel Brescia dal 2011, dove essi ha
Alessandro Budel
disputato anche l'ultima stagione di Serie A, dotato di una buona tecnica e mentore del centrocampo lombardo, per lui 90 presenze e 4 gol fino ad ora. Altra pedina importante di questo Brescia è Marco Zambelli il capitano del Brescia, classe 1985, Terzino destro e può giocare anche come esterno destro, giocatore sul
Marco Zambelli(Il capitano)
quale il Brescia fa molto affidamento per i suoi rilanci lunghi. Col Brescia ci gioca dal 2003 ed è ormai considerata una bandiera dal momento che ha collezzionato 224 presenze e 6 gol. Poi arriva lui, il giocatore con il quale il Brescia è stata sicuramente la squadra dove sì è mostrato di più ed è ormai diventato un simbolo, l'airone Andrea Caracciolo, classe 1981 è considerato uno dei più grandi attaccanti mai avuti nella storia del Brescia oltre che essere il miglior realizzatore, dotato di una buona elevazione, e anche di un fisico abbastanza
Andrea Caracciolo(L'airone)
forte, ottimo fiuto del gol e buon tiratore dalla distanza. Col Brescia l'airone ha collezzionato 108 gol in 242 presenze con la maglia del Brescia, da notare che ovviamente a cavallo della storia importante col Brescia, Caracciolo ha cambiato numerose maglie ha giocato col Novara, Palermo, Genoa, e Sampdoria.








GIOCATORI SIMBOLO:Il Brescia ha pure lei una cosidetta: Hall Of fame, ovvero il muro dove i giocatori hanno lasciato il segno nel calcio Bresciano, vediamo ora le statistiche:

Presenze:Il maggior numero di presenze lo detiene: Stefano
Stefano Bonometti
Bonometti, Mediano o terzino, veniva utilizzato con compiti di marcatura, spesso sulla mezzapunta avversaria, ha collezionato 420 presenze segnando anche 27 reti, 1978-1989, 1990-1996. Il
Egidio Salvi
secondo recordman di presenze nella storia del Brescia è: Egidio Salvi tra il 1963-1968 111 presenze e 8 gol, 1969-1980, 286 presenze e 19 gol per un totale di 397 presenze e 28 gol.
Record di reti: Il maggior recordman di reti segnate appartiene all'airone Andrea Caracciolo come ho spiegato nel paragrafo precedente ha segnato 108 gol in 242 presenze, confermandosi il miglior marcatore in assoluto, il
Caracciolo durante un gol, viene sopranominato l'airone, per via della sua esultanza muovendo le ali come un un airone


Virginio De Paoli
secondo è Virginio De Paoli, che col Brescia tra il 1961 e il 1966, ha collezionato 167 presenze segnando 69 gol, per poi ritornare a Brescia e chiudere la carriera con: 93 presenze, segnando 33 gol tra il 1968 fino al 1972 per un totale di 260 presenze e 102 gol.

DOLCI RICORDI:Tra i dolci ricordi oggi ricordiamo un Brescia che ha saputo conquistare, anche i cuori di gente che non era tifosa del Brescia, il motivo? Senza alcun dubbio, la
Il brescia che festeggia a Wembley, la conquista del torneo Anglo-Italiano nel 1993
rosa che aveva nelle sue file giocatori che nessuno mai avrebbe immaginato che oggi, sarebbero diventate delle leggende. Ma prima però vorrei ricordare il Brescia vittorioso del torneo anglo italiano, manifestazione in cui giocavano 8 squadre inglesi e 8 squadre italiane ovviamente del campionato di serie B e della Championship. Il Brescia vinse quella finale per 1-0 hai danni del Notts County grazie ad un bel gol di Gabriele Ambrosetti, la finale sì gioco a Wembley nel tempio del calcio nel 1993, fu un annata straordinaria considerando il fatto che la squadra poi salì anche in Serie A. Altri momenti d'oro sono stati e qui arrivo perchè c'era una rosa importante: il torneo
Alcune immagini di quella storica partita in Europa del Brescia


Anelka(PSG) che prova una conclusione
intertoto, una coppa che sanciva un posto per la ex Coppa Uefa oggi ''Europa League'' il Brescia dei miracoli di Carletto Mazzone, affrontava in finale niente proprio di meno che il Paris Saint Germain, all'andata finì 0-0, il ritorno 1-1, anche se non andò in Coppa Uefa fu comunque un orgoglio, sapere che un altra città lombarda è riuscita ad andare in un trofeo così importante anche se ovviamente sfiorato. Quel Brescia aveva nelle sue file: Roberto Baggio, il grande divin codino di Usa 94 è
Roberto Baggio(il divin codino) che saluta il pubblico durante l'ultima di Serie A contro il Milan

Dario Hubner(rude nella vita privata, protagonista sul rettangolo di gioco)
miglior realizzatore del Brescia in serie A con 45 gol, poi Dario Hubner altro miglior realizzatore 129 presenze e 75 gol, gestisce oggi un Pub a Brescia di cui lui ha sempre dichiarato: sono un professionista ma la mia Marlboro rossa e la Pinta non posso rinunciargli mai, eh poi c'è lui: Carlo Mazzone che ha saputo trasmettere entusiasmo e ha portato a Brescia un po di soddisfazioni, celebre fu la sua ''corsa'' sotto il settore occupato dai tifosi Atalantini, che gli aveva giurato: se pareggiamo 3-3 vengo sotto la curva ad insultarvi, così fu, poi ovviamente da una fonte che ho raccolto io personalmente ecco tutta la storia:
«Ma che gente ce sta da ' ste parti? A Bergamo sono tutti razzisti. Razzisti al cento per cento». Il vocione di Carlo Mazzone esce dalla televisione nella sala stampa ammutolita. Mezz' ora dopo la fine della partita il tecnico del Brescia si sistema dietro al muro di microfoni e telecamere per continuare a sfogare la sua rabbia. Come ha fatto in campo. Era il 47' del secondo tempo, il secondo dei 4' di recupero concessi da Collina. La punizione calibrata di Roberto Baggio trovava la spalla di Rinaldi che deviava il pallone in rete. Esultava il fantasista, che si è preso tutti i meriti dei tre gol del Brescia. Si scatenava Mazzone. Diventando una furia, correndo minaccioso sotto la curva dove erano sistemati i duemila tifosi bergamaschi, urlando di tutto e di più. I dirigenti del Brescia cercavano di trascinarlo via, Mazzone a fatica tornava verso la propria
Carletto Mazzone e la sua corsa folle.....
panchina, dove ad attenderlo c' era Collina che altro non poteva fare che rispedirlo negli spogliatoi con qualche minuto d' anticipo. Ma non contento il tecnico del Brescia si fermava davanti alla panchina dell' Atalanta insultando tutti. Niente male, visto che il derby Brescia-Atalanta è considerata una delle partite più a rischio del campionato. Pentito? Nemmeno un po' : «Non scherzo, io. I tifosi dell' Atalanta hanno fatto cori razzisti nei confronti di Roma, e offese ai miei genitori romani che non ci sono più. L' avevo promesso, nell' intervallo, a quei tifosi: in caso di pareggio mi sarei fatto sentire. Sono stato di parola. E sul pari sono andato, e ho detto loro di tutto. Ora pagherò quel che devo. Ma, quali che siano i giudizi su di me, me ne sbatto. È stata offesa la mia città e la mia infanzia: i bergamaschi si devono sciacquare la bocca prima di parlare di Roma». E' un fiume in piena, Mazzone, lo sfogo davanti alla curva dell' Atalanta, e davanti ai tifosi bresciani che mai si sarebbero aspettati una reazione del genere, non è bastato a farlo sbollire, anzi. Come una pentola a pressione, sor Carletto continua a lanciare accuse. «Non ho ancora digerito la sconfitta dello scorso anno. Il 3-0 sul campo neutro di Reggio Emilia. Era il 19 marzo, era pure il giorno del mio compleanno, quando da quei tifosi lì sono stato offeso, umiliato, deriso e mortificato. Basta con questa storia che bisogna essere sempre comprensivi. Chi sbaglia paga, e se ho sbagliato pagherò. Nel calcio ho davvero visto di tutto, ma questa no: e a 64 anni so quello che faccio». Prima di andarsene, un messaggio ai tifosi dell' Atalanta: «Al ritorno a Bergamo ci vengo, non ho paura. Non so se ho dato un cattivo esempio: ma nel calcio c' è anche altro. Il doping, e poi il calcioscommesse. Sì, il calcioscommesse, ripeto». Poi la conclusione: «Appena finita la partita, ho telefonato alle mie sorelle per sapere se per caso mamma e papà avevano qualcosa a che fare con Bergamo, visto che da ' ste parti mi sento sempre chiamare ' ' figlio di...' ' . Per fortuna mamma era de via dei Gracchi e mio padre de Trastevere. Più romani di così...». Il presidente Corioni è comprensivo: «Mazzone sentiva troppo la partita. Cerchiamo di capirlo». ''fonte presa dal corriere della sera del 1° ottobre 2001,,.

TIFOSERIA: Il gruppo principale sono la ''curva nord Brescia''.
Amicizie: -Milan: uno dei gemellaggi più vecchi e duraturi esistenti ad oggi in Italia, caratterizzato da ormai quasi 25 anni di vera amicizia. Innumerevoli le visite e gli attestati di stima e
Curva Sud Milano
affetto che si sono scambiati le due tifoserie. Nell’86/87 giri di campo con bandieroni, così come nel 92/93 (due volte), nel 01/02 e nel 2006/07, a suggellare il rapporto d’amicizia. I milanisti, nel 03/04, a Brescia espongono lo striscione “Orgogliosi del vostro gemellaggio difendiamolo contro calcio moderno e repressione”. Nel 2010/11 i milanisti esposero lo striscione “Mentalità, vecchio stile, principi sani, distinti saluti ultras bresciani”. “Orgogliosi di essere bresciani orgogliosi di esservi amici” il messaggio della curva bresciana in Bs-Milan 92/93, con in Nord i colori biancazzurri del Brescia e rossoneri del Milan. Visita dei “Ragazzi del ‘99” Milan ai “Bs 1911” in Bs-Livorno 11/12 e pezza milanista, sempre in gradinata, in Bs-Livorno semifinale Playoff per la A 12/13 (vedi inoltre sezione “Curiosità”). -
St.Etienne: l’amicizia coi transalpini sicuramente una delle più sentite. I primi contatti si sono avuti in un Brescia-Roma di diversi anni fa, quando alcuni francesi si avvicinarono ai “Brescia 1911” con l’intento di conoscerli. I bresciani, incuriositi, inizialmente instaurarono un rapporto di reciproco rispetto, accettando la presenza francese senza tanti problemi o pregiudizi, ma, nello stesso tempo, hanno voluto valutare meglio questi ragazzi, che in patria sono molto importanti e rispettati, per non avere qualche brutta sorpresa come successo coi napoletani negli anni ’80. Dopo di ché sono stati ospitati a Bergamo, Verona, Firenze, Roma e in casa col Lecce, per poi venire in 60 ragazzi a Torino (un pullman strapieno) e in buon numero a Milano, mentre 50 bresciani sono stati ospitati ed accolti a Saint Etienne in occasione di un S.Etienne-Sedan. Per la festa del decennale del gruppo transalpino, solo 15 bresciani poterono partecipare all’evento, a causa della concomitanza con la partita di Intertoto Brescia-Tatabanya. La mentalità ultras molto simile e l’intensificarsi delle visite, hanno fatto sì che l’amicizia e la stima si rafforzassero sempre di più, soprattutto dopo che un tifoso di St.Etienne venne arrestato nel dopogara di Brescia-Paris St.Germain, finale Intertoto 2001.Lo striscione “Brescia 1911” è stato ben visibile in St.Etienne-Marsiglia 02/03, S.Etienne-Sean 03/04, nel 2010/11 e altre volte, mentre quello dei “Magic Fans” è apparso innumerevoli volte, ad esempio in Juve-Bs 00/01, Milan-Bs 01/02, Atalanta-Bs 01/02, Bs-Atalanta 02/03, Inter-Bs 03/04, Bs-Bologna 03/04, Bs-Samp 03/04, Torino-Bs 09/10, Bs-Ascoli 11/12, Bs-Cittadella 12/13, ecc. In Nizza-St.Etienne 11/12 è stato esposto lo striscione “Giustizia per Paolo”. I bresciani hanno partecipato a diversi tornei di calcio tra ultras nella città francese. -Cesena: amicizia vecchissima che affonda le sue radici negli anni ’70-‘80. Belle sbandierate in campo già nell’84/85 a Cesena. Esposto dai
Curva Mare del Cesena
bresciani lo striscione “Cesenati amici per sempre” e fatto giro di campo con bandieroni in Bs-Cesena 91/92. Gemellaggio rinnovato allo stesso modo nel 95/96 (e anche in mattinata) e nel 96/97, sempre a Brescia. Striscione “Madmen” Cesena in Pescara-Brescia 96/97. Prima il gemellaggio era sentito da tutta la tifoseria bresciana, adesso i “Brescia 1911” non lo riconoscono più, anche se sono rimaste amicizie a livello personale. Tante in passato le visite reciproche tra le due tifoserie. Nel drammatico spareggio di Cesena del giugno ’89 tra Brescia ed
Empoli, per evitare la retrocessione in C1, i cesenati affiancarono in numero considerevole gli amici bresciani: presente anche lo striscione “Sconvolts” Cesena. Striscione “Viking” al fianco dei bresciani presente in Bologna-Brescia 91/92. I cesenati, in Bs-Cesena 2005/06, esposero lo striscione “Brescia-Cesena: un’amicizia per sempre!”. Amicizia rinnovata con giro di campo nel 06/07. (inoltre vedi sezione “Curiosità”). -Salernitana: il gemellaggio coi campani nasce nel ’97, anche se già prima c’era un bel rapporto di sentita amicizia, quando il tifoso bresciano Roberto Bani, in seguito a una spinta, batté la testa sui gradoni dell’”Arechi” e vi morì, circostanza che generò il sostegno e
Curva sud Siberiano
l’affetto dei salernitani, che fu molto apprezzato dai bresciani, tramutando così l’amicizia in gemellaggio. Nel 99/00 a Salerno i bresciani esposero gli striscioni “Grazie Salerno” e “Onore alla città di Salerno”, esposto a centrocampo, così come “Roberto Bani: la Sud non dimentica”, di marca campana. Nel 2006/07, in Coppa Italia, a Salerno viene srotolato al centro del campo lo striscione “Roberto Bani x sempre ultras”. Nella stagione 08/09, in Serie B, amicizia rafforzata quando le due tifoserie fecero un giro di campo con lo striscione “Roby-Salerno, uniti nel cuore, grazie”, coi campani che risposero con “Roberto Bani: un ultras non si dimentica”, “Brescia-Salerno contro il calcio moderno” e “Salerno saluta Brescia”. In passato i salernitani hanno presenziato alcune volte al fianco dei bresciani, ad esempio in in Lazio-Brescia 03/04 e Frosinone-Brescia 06/07. -
Mantova: vale lo stesso discorso fatto per i cesenati: molto sentita in passato, l’amicizia si è negli ultimi tempi un pò raffreddata. I primi contatti amichevoli nascono a metà degli anni ’80. Molto frequenti in passato le visite reciproche, anche extracalcistiche, per feste, compleanni e ricorrenze varie, vista la vicinanza tra le due città. Ad esempio lo striscione “Viking
Curva Te Mantova
Asola” Mn è stato presente in Bs-Chievo 02/03 e, insieme a “Ultras Mn”, in Bologna-Bs dello stesso anno; lo striscione “U.Mn.” è stato presente in Roma-Bs 02/03, Brescia-Sion di Intertoto 03/04 e Brescia-Parma stesso anno; pezza sempre degli Ultras Mantova in Verona-Brescia dell’anno scorso. -
Catanzaro: amicizia di vecchia data, un tempo abbastanza forte, che si è però affievolita col passare degli anni, perché le due compagini da decenni ormai appartengono a categorie diverse e quindi difficilmente le due tifoserie si possono
Curva ''Massimo Capraro'' Catanzaro
incontrare e rinsaldare l’amicizia. Nel recente (ottobre ’13) Bs-Cittadella, la Nord espone lo striscione “40 anni di onorata carriera…Brescia saluta la Catanzaro ‘guerriera’!”, per onorare i 40 anni degli Ultras Catanzaro. -
Norimberga: bella amicizia coi tedeschi, con apparizioni sporadiche al “Rigamonti”.

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Rivalità: -Atalanta: acerrimo vecchio odio campanilistico, sicuramente la rivalità più sentita; rissa negli anni ’80 in una
Ultras Atalanta
nota discoteca di Brescia e un’altra nel centralissimo viale Ceccarini di Riccione nell’estate ’86 tra ragazzi bergamaschi e bresciani; rubato lo striscione “Brigate” delle B.N.A. Atalanta, esposto in Brescia-Atalanta 92/93. Nel ’94, dal magazzino di



Tre ritagli di giornale, che ritraggono la superivalità, tra Brescia e Atalanta
Monpiano, gli atalantini trafugarono gli striscioni “Vecchia Guardia”, “Bulldog” e “Warriors”. Innumerevoli gli scontri violenti in passato, come quelli di Bergamo nel 2004/05, senza parlare poi della scazzottata in campo, sempre a Bergamo, del ‘93, costata una pioggia di diffide, feriti e la squalifica del campo, con Corioni e Percassi, presidenti rispettivamente di Brescia e Atalanta, che denunciarono l’accaduto minacciando di lasciare. Ma la colpa fu anche della polizia, che intervenne in ritardo, lasciando fare alle due tifoserie il bello e il cattivo tempo. -Modena: in Modena-Brescia, dell’ottobre 2011, gli emiliani esposero lo striscione “Bresciano tesserato, con il telefono controllato”, riferendosi probabilmente a 19 ultras bresciani che, diversi mesi prima, furono diffidati solo per essersi radunati in un luogo in attesa di scambiare alcune “vedute” coi modenesi. Nell’87, sotto la neve, venne sottratto ai modenesi lo striscione “Kaos Gialloblù”, con tanto di applausi al ritorno in treno a Brescia; è stato esposto in Modena-Brescia 87/88, gara in cui avvennero dei tafferugli, e riesposto in Bs-Modena 02/03. In questa gara esposto a Modena anche lo striscione “25-05-03: ci vediamo?!”. -Fiorentina: famosa la scazzottata con appuntamento in “campo neutro” nel ’94, dove se le dettero di brutto. Tra le due tifoserie c’erano dei pruriti ed avevano voglia di chiarirsi faccia a faccia, così presero contatti, incontrandosi in una zona abbandonata fuori città, scegliendo sempre comunque un “copione” ultras. -Verona: antica aspra rivalità, anche di campanile vista la vicinanza. Il “derby del Garda” è quasi sempre stato funestato dai incidenti, come quelli fuori dallo stadio nel 90/91 a Brescia. Rubati dai veronesi gli storici striscioni “Ultras” e “Commando Ultrà Curva Nord”.

In alto un ritaglio sugli scontri Verona - Brescia, in basso la curva del Hellas Verona
-Bologna: antica rivalità, incidenti in C1 nella prima metà degli anni ’80, rapporti sempre tesi. In Brescia-Bologna 95/96 scoppiarono tafferugli tra bresciani e forze dell’ordine per il lancio di un razzo diretto contro la curva di casa, partito dal settore bolognese. Quattro feriti e due ultras bresciani denunciati. -Roma: incidenti in campo nell’86/87; incidenti nel 94/95, soprattutto tra romanisti e forze di polizia. Rivalità comunque sentita. In Brescia-Roma 03/04 esposti gli striscioni:

Due videoimmagini del 95
“Basta Infami Senza LAMEntalità” (parafrasando l’acronimo dell’ex gruppo romanista B.I.S.L.: Basta Infami Senza Lame) e “Come il cugino mentalità assente, solo il colore ti fa differente”. -Piacenza: incidenti a Piacenza nel ’92. -Vicenza: scontri in C1 nella prima metà degli anni ’80, vecchie ruggini. Incidenti in Brescia-Vicenza del novembre ’99 che costarono numerose diffide, per protestare contro queste, in Brescia-Genoa del mese successivo, venne attuato lo sciopero del tifo per un tempo e sono apparsi diversi striscioni firmati Vecchio Cucn. -Napoli: scontri in un area vicino al “San Paolo” nel marzo 2011: arrestati sette bresciani in “differita” che risposero ad una aggressione dei napoletani, che avevano lanciato pietre e altri oggetti contro due bus con a bordo una ottantina di bresciani; alcuni di loro scesero dai pullman e ne nacque un breve scontro, arginato dalle forze dell’ordine. -Cremonese: i cremonesi (un 100aio) nell’82, quando si scontrarono per strada ebbero la meglio: si narra di tre accoltellati bresciani; quest’ultimi al ritorno erano imbufaliti. Anni dopo i cremonesi per uscire aspettarono quattro ore, con scontri dei bresciani contro le f.d.o., qualcuno cercò di arrivare dal campo. Assalto al treno dei cremonesi da parte bresciana nell’88/89 alla stazione di Robecco. A metà anni ’90, nel finale di stagione, presente a Brescia un esponente di spicco degli allora “Red Grey Supporter”, a titolo personale e senza nessun “invito”. Una volta riconosciuto da alcuni che volevano attaccar briga, intervennero i “vecchi” della Nord a impedire sul nascere qualsiasi tipo di attacco, a conferma del rispetto che intercorre; massiccia presenza bresciana nell’88 (intorno ai 5mila), con corteo impressionante. Presi ai cremonesi gli striscioni “Cuccioli Grigiorossi”, “Cremonese club Levata” e “club Ariston”, che erano sempre attaccati nei distinti dello “Zini” di Cremona, staccati durante un’incursione notturna ed esposti poi in Cremonese-Bs 87/88. Esposti contro di loro gli striscioni “Cremonesi conigli d’Italia”, in casa nell’87/88, e “Siamo arrivati per distruggervi”, a Cremona, fine anni ’80. -Torino: rubati due bandieroni ai torinisti, esposti in Bs-Torino 96/97, coi torinisti che risposero con fischi e cori di scherno; -Como: striscione rubato “Fossa” ai comaschi, esposto in Brescia-Como 86/87 e altre gare. -Inter: rubato stendardo “Inter” e “Cesano Nerazzurra”, esposti rispettivamente in Bs-Inter 01/02 e Bs-Inter 86/87. -Empoli: nei primi anni ’80 c’era una sorta d’amicizia, rotta per futili motivi in Empoli-Brescia 86/87. Rubato striscione “Fedayn” Empoli, esposto poi in diverse occasioni, come in Juve-Bs 86/87; Bs-Cosenza, Bs-Padova e Bs-Udinese 88/89. Violenti scontri a Empoli in occasione dei Playoff per la A nel giugno 2009, con 8 diffidati da parte empolese e alcuni da parte bresciana. -Bari: inimicizia che risale agli anni ’80, all’epoca anche piuttosto forte e sentita. -Carrarese: vecchie ruggini. Nel 1982 i carraresi esposero lo striscione “Bresciani ci avete rotto, non più sprangate ma P38”. Incidenti in un’amichevole estiva del ’94 a Carrara, che costarono denunce e processi per direttissima. -Udinese: incidenti all’autogrill di Campogalliano a metà anni ’90. -Lecce, Ascoli, Reggiana: vecchie ruggini anni ’80. -Spezia, Bari, Lazio, Juve: rivalità di minore importanza, ma comunque piuttosto sentite.


Vi aspetto tra 6 giorni con un nuovo numero de ''La Baronata''





BARONE FERDINANDO.