venerdì 11 aprile 2014

Scopriamo il Brescia

            ''LA BARONATA''



                               A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:BRESCIA


E' così siamo arrivati in questo numero della Baronata, ha parlare del Brescia, che dire, una squadra che era partita col pronostico di fare una buona stagione di serie B ed invece sì è rivelata un disastro. La squadra lombarda ha cambiato nel corso della sua stagione tre allenatori, prima Marco Giampaolo e la leggenda metropolitana che sì vociferava, che lui fosse ''sparito'' da Brescia e non sì avevano più le sue traccie, e il 25 settembre contemporaneamente un altro suo collega Gennaro Gattuso veniva esonerato dal Palermo del vulcanico Zamparini, al suo posto subentra Gigi Maifredi in breve sostituzione per poi essere sostituito da Cristiano Bergodi, sì allenatore della rinascita ma che alla fine dopo 3 risultati utili consecutivi se trovato di fronte al cospetto del ''anno horribilis'' la sua permanenza infatti dura fino al 3 marzo 2014 fatale è stato il KO in casa contro il Carpi, il 4 marzo fa esordio in questo campionato Ivo Iaconi, ma le cose non cambiano al suo rientro nel 8 marzo il Brescia subisce una pesante sconfitta in casa contro il Latina e parte la contestazione dei tifosi, sul quale sì presenteranno soltanto alla fine del secondo tempo, in un clima dove il Brescia non sì trovava da anni, i tifosi recriminano, la scarsa voglia di giocare, i continui problemi societari, e un Corioni che se rassegnato a garantire al Brescia una piazza degna del suo nome, e poi per una campagna acquisti sia in estate che nel mercato di riparazione fallimentare, il Brescia nel girone di ritorno ha racimolato 3 vittorie e 1 pareggio che in totale sono 10 punti, un record negativo in serie B per il Brescia che non sì trovava in questa situazione da parecchi anni, a nulla è servita la vittoria contro il Pescara che non cambia per nulla, una stagione su cui il Brescia almeno fino adesso e vedendo i fatti,, non ha saputo dare concretezza e quindi ''certezze'' ai propri sostenitori. Ecco nel ordine il bilancio dei lombardi fino ad ora:

Vittorie in casa: 6
Pareggi in casa: 7
Vittorie Fuori casa: 5
Pareggi fuori casa: 6
Sconfitte in casa: 5
Sconfitte Fuori casa: 3

Per un totale di: 11 vittorie, 13 pareggi, 8 sconfitte.

CURIOSITA': Il Brescia anche se ha avuto un campionato difficile è molto al di sotto delle aspettative, è una delle squadre più temibili fuori casa, infatti il suo rendimento è migliore rispetto a quello in casa, lo dimostra anche i tanti pareggi che ha costruito lontano dal Rigamonti, è una squadra temibile considerando che la sua arma è sempre quella di pareggiare nel recupero oppure sbloccare le partite tra il 16 e il 36 del secondo tempo.

I PRECEDENTI:Calcio - Sono 15 i precedenti tra Avellino e Brescia al Partenio-Lombardi. Il bilancio sorride ai lupi: 9 successi per i biancoverdi, 3 per le "Rondinelle" e 3 pareggi. Due dei precedenti sono stati giocati in Serie A mentre gli altri 13 in B. L’ultimo exploit risale alla stagione 1995/1996. Il match fu deciso da una doppietta di Luiso.
Ecco l'elenco completo dei precedenti:

1973-74 Serie B: 1-0 Roccotelli
1974-75 Serie B: 2-0 Albanese, Ronchi
1975-76 Serie B: 3-0 Maggioni, Trevisanello, Fanzoni
1976-77 Serie B: 2-1 Lombardi, Capone, Salvi
1977-78 Serie B: 2-1 Mutti, Galasso, Lombardi
1980-81 Serie A: 1-0 Cattaneo
1986-87 Serie A:0-0
1988-89 Serie B: 1-0 Marulla
1989-90 Serie B: 1-2 Corini, Savino e Baiano
1990-91 Serie B: 1-0 Cinello
1991-92 Serie B: 1-3 Urban, Ganz,Luzardi, Ganz
1995-96 Serie B: 2-1 Luiso, Luiso, Lerda
2005-06 Serie B: 2-5 Panarelli e Leon
2007-08 Serie B: 1-1 Caracciolo, Vaskò
2008-09 Serie B: 1-1 Rispoli, Pellicori
Da ricordare che la sfida di andata al rigamonti, finì 0-2 per
un azione di gioco della gara di andata

Il raddoppio di Castaldo con immagine replay del gol

Galabinov mentre spizza quel tanto per battere Cragno(Brescia)
l'Avellino con reti di Galabinov nel primo tempo, bel colpo di testa su punizione di Millesi, e il raddoppio con Castaldo, dopo aver sfruttato un buon contropiede.

I CONVOCATI:Mister Iaconi ha diramato stamane i convocati per la delicata sfida contro l'Avellino. Non ci saranno Cragno; Lancini; Mitrovic; Mori; Saba; Sodinha, Caracciolo in extremis è stato recuperato e quindi partirà co i suoi compagni di Avellino, sì tratta di una ''boccata d'ossigeno'' visto che il tecnico lombardo non può privarsi di una pedina fondamentale come l'airone. Questi sono i convocati:
Portieri:

1. Arcari;
34. Minelli.
Difensori:

5. Budel;
6. Di Cesare;
23. Freddi;
18. Lasik;
24. Paci;
15. Zambelli.
Centrocampisti:

17. Benali;
3. Coletti;
19. Finazzi;
22. Grossi;
21. Mandorlini;
14. Ntow;
2. Rubén Olivera;
8. Scaglia.
Attaccanti:

9. Caracciolo;
32. Corvia;
27. Juan Antonio;
35. Valotti.

FORMAZIONE:Il Brescia giocherà con il modulo: (3-5-2), questa dovrebbe essere la formazione ufficiale;
Arcari; Paci, Budel, Di Cesare; Zambelli, Finazzi, Olivera, Grossi, Ntow; Corvia, Caracciolo.

GIOCATORI CHIAVE: Il Brescia ha una rosa comunque di buon livello, ma ad analizzare bene la squadra, ho notato che in particolare tre giocatori, secondo me fanno la differenza, il primo sicuramente è Alessandro Budel, centrocampista ''esperto'' classe 1981, gioca nel Brescia dal 2011, dove essi ha
Alessandro Budel
disputato anche l'ultima stagione di Serie A, dotato di una buona tecnica e mentore del centrocampo lombardo, per lui 90 presenze e 4 gol fino ad ora. Altra pedina importante di questo Brescia è Marco Zambelli il capitano del Brescia, classe 1985, Terzino destro e può giocare anche come esterno destro, giocatore sul
Marco Zambelli(Il capitano)
quale il Brescia fa molto affidamento per i suoi rilanci lunghi. Col Brescia ci gioca dal 2003 ed è ormai considerata una bandiera dal momento che ha collezzionato 224 presenze e 6 gol. Poi arriva lui, il giocatore con il quale il Brescia è stata sicuramente la squadra dove sì è mostrato di più ed è ormai diventato un simbolo, l'airone Andrea Caracciolo, classe 1981 è considerato uno dei più grandi attaccanti mai avuti nella storia del Brescia oltre che essere il miglior realizzatore, dotato di una buona elevazione, e anche di un fisico abbastanza
Andrea Caracciolo(L'airone)
forte, ottimo fiuto del gol e buon tiratore dalla distanza. Col Brescia l'airone ha collezzionato 108 gol in 242 presenze con la maglia del Brescia, da notare che ovviamente a cavallo della storia importante col Brescia, Caracciolo ha cambiato numerose maglie ha giocato col Novara, Palermo, Genoa, e Sampdoria.








GIOCATORI SIMBOLO:Il Brescia ha pure lei una cosidetta: Hall Of fame, ovvero il muro dove i giocatori hanno lasciato il segno nel calcio Bresciano, vediamo ora le statistiche:

Presenze:Il maggior numero di presenze lo detiene: Stefano
Stefano Bonometti
Bonometti, Mediano o terzino, veniva utilizzato con compiti di marcatura, spesso sulla mezzapunta avversaria, ha collezionato 420 presenze segnando anche 27 reti, 1978-1989, 1990-1996. Il
Egidio Salvi
secondo recordman di presenze nella storia del Brescia è: Egidio Salvi tra il 1963-1968 111 presenze e 8 gol, 1969-1980, 286 presenze e 19 gol per un totale di 397 presenze e 28 gol.
Record di reti: Il maggior recordman di reti segnate appartiene all'airone Andrea Caracciolo come ho spiegato nel paragrafo precedente ha segnato 108 gol in 242 presenze, confermandosi il miglior marcatore in assoluto, il
Caracciolo durante un gol, viene sopranominato l'airone, per via della sua esultanza muovendo le ali come un un airone


Virginio De Paoli
secondo è Virginio De Paoli, che col Brescia tra il 1961 e il 1966, ha collezionato 167 presenze segnando 69 gol, per poi ritornare a Brescia e chiudere la carriera con: 93 presenze, segnando 33 gol tra il 1968 fino al 1972 per un totale di 260 presenze e 102 gol.

DOLCI RICORDI:Tra i dolci ricordi oggi ricordiamo un Brescia che ha saputo conquistare, anche i cuori di gente che non era tifosa del Brescia, il motivo? Senza alcun dubbio, la
Il brescia che festeggia a Wembley, la conquista del torneo Anglo-Italiano nel 1993
rosa che aveva nelle sue file giocatori che nessuno mai avrebbe immaginato che oggi, sarebbero diventate delle leggende. Ma prima però vorrei ricordare il Brescia vittorioso del torneo anglo italiano, manifestazione in cui giocavano 8 squadre inglesi e 8 squadre italiane ovviamente del campionato di serie B e della Championship. Il Brescia vinse quella finale per 1-0 hai danni del Notts County grazie ad un bel gol di Gabriele Ambrosetti, la finale sì gioco a Wembley nel tempio del calcio nel 1993, fu un annata straordinaria considerando il fatto che la squadra poi salì anche in Serie A. Altri momenti d'oro sono stati e qui arrivo perchè c'era una rosa importante: il torneo
Alcune immagini di quella storica partita in Europa del Brescia


Anelka(PSG) che prova una conclusione
intertoto, una coppa che sanciva un posto per la ex Coppa Uefa oggi ''Europa League'' il Brescia dei miracoli di Carletto Mazzone, affrontava in finale niente proprio di meno che il Paris Saint Germain, all'andata finì 0-0, il ritorno 1-1, anche se non andò in Coppa Uefa fu comunque un orgoglio, sapere che un altra città lombarda è riuscita ad andare in un trofeo così importante anche se ovviamente sfiorato. Quel Brescia aveva nelle sue file: Roberto Baggio, il grande divin codino di Usa 94 è
Roberto Baggio(il divin codino) che saluta il pubblico durante l'ultima di Serie A contro il Milan

Dario Hubner(rude nella vita privata, protagonista sul rettangolo di gioco)
miglior realizzatore del Brescia in serie A con 45 gol, poi Dario Hubner altro miglior realizzatore 129 presenze e 75 gol, gestisce oggi un Pub a Brescia di cui lui ha sempre dichiarato: sono un professionista ma la mia Marlboro rossa e la Pinta non posso rinunciargli mai, eh poi c'è lui: Carlo Mazzone che ha saputo trasmettere entusiasmo e ha portato a Brescia un po di soddisfazioni, celebre fu la sua ''corsa'' sotto il settore occupato dai tifosi Atalantini, che gli aveva giurato: se pareggiamo 3-3 vengo sotto la curva ad insultarvi, così fu, poi ovviamente da una fonte che ho raccolto io personalmente ecco tutta la storia:
«Ma che gente ce sta da ' ste parti? A Bergamo sono tutti razzisti. Razzisti al cento per cento». Il vocione di Carlo Mazzone esce dalla televisione nella sala stampa ammutolita. Mezz' ora dopo la fine della partita il tecnico del Brescia si sistema dietro al muro di microfoni e telecamere per continuare a sfogare la sua rabbia. Come ha fatto in campo. Era il 47' del secondo tempo, il secondo dei 4' di recupero concessi da Collina. La punizione calibrata di Roberto Baggio trovava la spalla di Rinaldi che deviava il pallone in rete. Esultava il fantasista, che si è preso tutti i meriti dei tre gol del Brescia. Si scatenava Mazzone. Diventando una furia, correndo minaccioso sotto la curva dove erano sistemati i duemila tifosi bergamaschi, urlando di tutto e di più. I dirigenti del Brescia cercavano di trascinarlo via, Mazzone a fatica tornava verso la propria
Carletto Mazzone e la sua corsa folle.....
panchina, dove ad attenderlo c' era Collina che altro non poteva fare che rispedirlo negli spogliatoi con qualche minuto d' anticipo. Ma non contento il tecnico del Brescia si fermava davanti alla panchina dell' Atalanta insultando tutti. Niente male, visto che il derby Brescia-Atalanta è considerata una delle partite più a rischio del campionato. Pentito? Nemmeno un po' : «Non scherzo, io. I tifosi dell' Atalanta hanno fatto cori razzisti nei confronti di Roma, e offese ai miei genitori romani che non ci sono più. L' avevo promesso, nell' intervallo, a quei tifosi: in caso di pareggio mi sarei fatto sentire. Sono stato di parola. E sul pari sono andato, e ho detto loro di tutto. Ora pagherò quel che devo. Ma, quali che siano i giudizi su di me, me ne sbatto. È stata offesa la mia città e la mia infanzia: i bergamaschi si devono sciacquare la bocca prima di parlare di Roma». E' un fiume in piena, Mazzone, lo sfogo davanti alla curva dell' Atalanta, e davanti ai tifosi bresciani che mai si sarebbero aspettati una reazione del genere, non è bastato a farlo sbollire, anzi. Come una pentola a pressione, sor Carletto continua a lanciare accuse. «Non ho ancora digerito la sconfitta dello scorso anno. Il 3-0 sul campo neutro di Reggio Emilia. Era il 19 marzo, era pure il giorno del mio compleanno, quando da quei tifosi lì sono stato offeso, umiliato, deriso e mortificato. Basta con questa storia che bisogna essere sempre comprensivi. Chi sbaglia paga, e se ho sbagliato pagherò. Nel calcio ho davvero visto di tutto, ma questa no: e a 64 anni so quello che faccio». Prima di andarsene, un messaggio ai tifosi dell' Atalanta: «Al ritorno a Bergamo ci vengo, non ho paura. Non so se ho dato un cattivo esempio: ma nel calcio c' è anche altro. Il doping, e poi il calcioscommesse. Sì, il calcioscommesse, ripeto». Poi la conclusione: «Appena finita la partita, ho telefonato alle mie sorelle per sapere se per caso mamma e papà avevano qualcosa a che fare con Bergamo, visto che da ' ste parti mi sento sempre chiamare ' ' figlio di...' ' . Per fortuna mamma era de via dei Gracchi e mio padre de Trastevere. Più romani di così...». Il presidente Corioni è comprensivo: «Mazzone sentiva troppo la partita. Cerchiamo di capirlo». ''fonte presa dal corriere della sera del 1° ottobre 2001,,.

TIFOSERIA: Il gruppo principale sono la ''curva nord Brescia''.
Amicizie: -Milan: uno dei gemellaggi più vecchi e duraturi esistenti ad oggi in Italia, caratterizzato da ormai quasi 25 anni di vera amicizia. Innumerevoli le visite e gli attestati di stima e
Curva Sud Milano
affetto che si sono scambiati le due tifoserie. Nell’86/87 giri di campo con bandieroni, così come nel 92/93 (due volte), nel 01/02 e nel 2006/07, a suggellare il rapporto d’amicizia. I milanisti, nel 03/04, a Brescia espongono lo striscione “Orgogliosi del vostro gemellaggio difendiamolo contro calcio moderno e repressione”. Nel 2010/11 i milanisti esposero lo striscione “Mentalità, vecchio stile, principi sani, distinti saluti ultras bresciani”. “Orgogliosi di essere bresciani orgogliosi di esservi amici” il messaggio della curva bresciana in Bs-Milan 92/93, con in Nord i colori biancazzurri del Brescia e rossoneri del Milan. Visita dei “Ragazzi del ‘99” Milan ai “Bs 1911” in Bs-Livorno 11/12 e pezza milanista, sempre in gradinata, in Bs-Livorno semifinale Playoff per la A 12/13 (vedi inoltre sezione “Curiosità”). -
St.Etienne: l’amicizia coi transalpini sicuramente una delle più sentite. I primi contatti si sono avuti in un Brescia-Roma di diversi anni fa, quando alcuni francesi si avvicinarono ai “Brescia 1911” con l’intento di conoscerli. I bresciani, incuriositi, inizialmente instaurarono un rapporto di reciproco rispetto, accettando la presenza francese senza tanti problemi o pregiudizi, ma, nello stesso tempo, hanno voluto valutare meglio questi ragazzi, che in patria sono molto importanti e rispettati, per non avere qualche brutta sorpresa come successo coi napoletani negli anni ’80. Dopo di ché sono stati ospitati a Bergamo, Verona, Firenze, Roma e in casa col Lecce, per poi venire in 60 ragazzi a Torino (un pullman strapieno) e in buon numero a Milano, mentre 50 bresciani sono stati ospitati ed accolti a Saint Etienne in occasione di un S.Etienne-Sedan. Per la festa del decennale del gruppo transalpino, solo 15 bresciani poterono partecipare all’evento, a causa della concomitanza con la partita di Intertoto Brescia-Tatabanya. La mentalità ultras molto simile e l’intensificarsi delle visite, hanno fatto sì che l’amicizia e la stima si rafforzassero sempre di più, soprattutto dopo che un tifoso di St.Etienne venne arrestato nel dopogara di Brescia-Paris St.Germain, finale Intertoto 2001.Lo striscione “Brescia 1911” è stato ben visibile in St.Etienne-Marsiglia 02/03, S.Etienne-Sean 03/04, nel 2010/11 e altre volte, mentre quello dei “Magic Fans” è apparso innumerevoli volte, ad esempio in Juve-Bs 00/01, Milan-Bs 01/02, Atalanta-Bs 01/02, Bs-Atalanta 02/03, Inter-Bs 03/04, Bs-Bologna 03/04, Bs-Samp 03/04, Torino-Bs 09/10, Bs-Ascoli 11/12, Bs-Cittadella 12/13, ecc. In Nizza-St.Etienne 11/12 è stato esposto lo striscione “Giustizia per Paolo”. I bresciani hanno partecipato a diversi tornei di calcio tra ultras nella città francese. -Cesena: amicizia vecchissima che affonda le sue radici negli anni ’70-‘80. Belle sbandierate in campo già nell’84/85 a Cesena. Esposto dai
Curva Mare del Cesena
bresciani lo striscione “Cesenati amici per sempre” e fatto giro di campo con bandieroni in Bs-Cesena 91/92. Gemellaggio rinnovato allo stesso modo nel 95/96 (e anche in mattinata) e nel 96/97, sempre a Brescia. Striscione “Madmen” Cesena in Pescara-Brescia 96/97. Prima il gemellaggio era sentito da tutta la tifoseria bresciana, adesso i “Brescia 1911” non lo riconoscono più, anche se sono rimaste amicizie a livello personale. Tante in passato le visite reciproche tra le due tifoserie. Nel drammatico spareggio di Cesena del giugno ’89 tra Brescia ed
Empoli, per evitare la retrocessione in C1, i cesenati affiancarono in numero considerevole gli amici bresciani: presente anche lo striscione “Sconvolts” Cesena. Striscione “Viking” al fianco dei bresciani presente in Bologna-Brescia 91/92. I cesenati, in Bs-Cesena 2005/06, esposero lo striscione “Brescia-Cesena: un’amicizia per sempre!”. Amicizia rinnovata con giro di campo nel 06/07. (inoltre vedi sezione “Curiosità”). -Salernitana: il gemellaggio coi campani nasce nel ’97, anche se già prima c’era un bel rapporto di sentita amicizia, quando il tifoso bresciano Roberto Bani, in seguito a una spinta, batté la testa sui gradoni dell’”Arechi” e vi morì, circostanza che generò il sostegno e
Curva sud Siberiano
l’affetto dei salernitani, che fu molto apprezzato dai bresciani, tramutando così l’amicizia in gemellaggio. Nel 99/00 a Salerno i bresciani esposero gli striscioni “Grazie Salerno” e “Onore alla città di Salerno”, esposto a centrocampo, così come “Roberto Bani: la Sud non dimentica”, di marca campana. Nel 2006/07, in Coppa Italia, a Salerno viene srotolato al centro del campo lo striscione “Roberto Bani x sempre ultras”. Nella stagione 08/09, in Serie B, amicizia rafforzata quando le due tifoserie fecero un giro di campo con lo striscione “Roby-Salerno, uniti nel cuore, grazie”, coi campani che risposero con “Roberto Bani: un ultras non si dimentica”, “Brescia-Salerno contro il calcio moderno” e “Salerno saluta Brescia”. In passato i salernitani hanno presenziato alcune volte al fianco dei bresciani, ad esempio in in Lazio-Brescia 03/04 e Frosinone-Brescia 06/07. -
Mantova: vale lo stesso discorso fatto per i cesenati: molto sentita in passato, l’amicizia si è negli ultimi tempi un pò raffreddata. I primi contatti amichevoli nascono a metà degli anni ’80. Molto frequenti in passato le visite reciproche, anche extracalcistiche, per feste, compleanni e ricorrenze varie, vista la vicinanza tra le due città. Ad esempio lo striscione “Viking
Curva Te Mantova
Asola” Mn è stato presente in Bs-Chievo 02/03 e, insieme a “Ultras Mn”, in Bologna-Bs dello stesso anno; lo striscione “U.Mn.” è stato presente in Roma-Bs 02/03, Brescia-Sion di Intertoto 03/04 e Brescia-Parma stesso anno; pezza sempre degli Ultras Mantova in Verona-Brescia dell’anno scorso. -
Catanzaro: amicizia di vecchia data, un tempo abbastanza forte, che si è però affievolita col passare degli anni, perché le due compagini da decenni ormai appartengono a categorie diverse e quindi difficilmente le due tifoserie si possono
Curva ''Massimo Capraro'' Catanzaro
incontrare e rinsaldare l’amicizia. Nel recente (ottobre ’13) Bs-Cittadella, la Nord espone lo striscione “40 anni di onorata carriera…Brescia saluta la Catanzaro ‘guerriera’!”, per onorare i 40 anni degli Ultras Catanzaro. -
Norimberga: bella amicizia coi tedeschi, con apparizioni sporadiche al “Rigamonti”.

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Rivalità: -Atalanta: acerrimo vecchio odio campanilistico, sicuramente la rivalità più sentita; rissa negli anni ’80 in una
Ultras Atalanta
nota discoteca di Brescia e un’altra nel centralissimo viale Ceccarini di Riccione nell’estate ’86 tra ragazzi bergamaschi e bresciani; rubato lo striscione “Brigate” delle B.N.A. Atalanta, esposto in Brescia-Atalanta 92/93. Nel ’94, dal magazzino di



Tre ritagli di giornale, che ritraggono la superivalità, tra Brescia e Atalanta
Monpiano, gli atalantini trafugarono gli striscioni “Vecchia Guardia”, “Bulldog” e “Warriors”. Innumerevoli gli scontri violenti in passato, come quelli di Bergamo nel 2004/05, senza parlare poi della scazzottata in campo, sempre a Bergamo, del ‘93, costata una pioggia di diffide, feriti e la squalifica del campo, con Corioni e Percassi, presidenti rispettivamente di Brescia e Atalanta, che denunciarono l’accaduto minacciando di lasciare. Ma la colpa fu anche della polizia, che intervenne in ritardo, lasciando fare alle due tifoserie il bello e il cattivo tempo. -Modena: in Modena-Brescia, dell’ottobre 2011, gli emiliani esposero lo striscione “Bresciano tesserato, con il telefono controllato”, riferendosi probabilmente a 19 ultras bresciani che, diversi mesi prima, furono diffidati solo per essersi radunati in un luogo in attesa di scambiare alcune “vedute” coi modenesi. Nell’87, sotto la neve, venne sottratto ai modenesi lo striscione “Kaos Gialloblù”, con tanto di applausi al ritorno in treno a Brescia; è stato esposto in Modena-Brescia 87/88, gara in cui avvennero dei tafferugli, e riesposto in Bs-Modena 02/03. In questa gara esposto a Modena anche lo striscione “25-05-03: ci vediamo?!”. -Fiorentina: famosa la scazzottata con appuntamento in “campo neutro” nel ’94, dove se le dettero di brutto. Tra le due tifoserie c’erano dei pruriti ed avevano voglia di chiarirsi faccia a faccia, così presero contatti, incontrandosi in una zona abbandonata fuori città, scegliendo sempre comunque un “copione” ultras. -Verona: antica aspra rivalità, anche di campanile vista la vicinanza. Il “derby del Garda” è quasi sempre stato funestato dai incidenti, come quelli fuori dallo stadio nel 90/91 a Brescia. Rubati dai veronesi gli storici striscioni “Ultras” e “Commando Ultrà Curva Nord”.

In alto un ritaglio sugli scontri Verona - Brescia, in basso la curva del Hellas Verona
-Bologna: antica rivalità, incidenti in C1 nella prima metà degli anni ’80, rapporti sempre tesi. In Brescia-Bologna 95/96 scoppiarono tafferugli tra bresciani e forze dell’ordine per il lancio di un razzo diretto contro la curva di casa, partito dal settore bolognese. Quattro feriti e due ultras bresciani denunciati. -Roma: incidenti in campo nell’86/87; incidenti nel 94/95, soprattutto tra romanisti e forze di polizia. Rivalità comunque sentita. In Brescia-Roma 03/04 esposti gli striscioni:

Due videoimmagini del 95
“Basta Infami Senza LAMEntalità” (parafrasando l’acronimo dell’ex gruppo romanista B.I.S.L.: Basta Infami Senza Lame) e “Come il cugino mentalità assente, solo il colore ti fa differente”. -Piacenza: incidenti a Piacenza nel ’92. -Vicenza: scontri in C1 nella prima metà degli anni ’80, vecchie ruggini. Incidenti in Brescia-Vicenza del novembre ’99 che costarono numerose diffide, per protestare contro queste, in Brescia-Genoa del mese successivo, venne attuato lo sciopero del tifo per un tempo e sono apparsi diversi striscioni firmati Vecchio Cucn. -Napoli: scontri in un area vicino al “San Paolo” nel marzo 2011: arrestati sette bresciani in “differita” che risposero ad una aggressione dei napoletani, che avevano lanciato pietre e altri oggetti contro due bus con a bordo una ottantina di bresciani; alcuni di loro scesero dai pullman e ne nacque un breve scontro, arginato dalle forze dell’ordine. -Cremonese: i cremonesi (un 100aio) nell’82, quando si scontrarono per strada ebbero la meglio: si narra di tre accoltellati bresciani; quest’ultimi al ritorno erano imbufaliti. Anni dopo i cremonesi per uscire aspettarono quattro ore, con scontri dei bresciani contro le f.d.o., qualcuno cercò di arrivare dal campo. Assalto al treno dei cremonesi da parte bresciana nell’88/89 alla stazione di Robecco. A metà anni ’90, nel finale di stagione, presente a Brescia un esponente di spicco degli allora “Red Grey Supporter”, a titolo personale e senza nessun “invito”. Una volta riconosciuto da alcuni che volevano attaccar briga, intervennero i “vecchi” della Nord a impedire sul nascere qualsiasi tipo di attacco, a conferma del rispetto che intercorre; massiccia presenza bresciana nell’88 (intorno ai 5mila), con corteo impressionante. Presi ai cremonesi gli striscioni “Cuccioli Grigiorossi”, “Cremonese club Levata” e “club Ariston”, che erano sempre attaccati nei distinti dello “Zini” di Cremona, staccati durante un’incursione notturna ed esposti poi in Cremonese-Bs 87/88. Esposti contro di loro gli striscioni “Cremonesi conigli d’Italia”, in casa nell’87/88, e “Siamo arrivati per distruggervi”, a Cremona, fine anni ’80. -Torino: rubati due bandieroni ai torinisti, esposti in Bs-Torino 96/97, coi torinisti che risposero con fischi e cori di scherno; -Como: striscione rubato “Fossa” ai comaschi, esposto in Brescia-Como 86/87 e altre gare. -Inter: rubato stendardo “Inter” e “Cesano Nerazzurra”, esposti rispettivamente in Bs-Inter 01/02 e Bs-Inter 86/87. -Empoli: nei primi anni ’80 c’era una sorta d’amicizia, rotta per futili motivi in Empoli-Brescia 86/87. Rubato striscione “Fedayn” Empoli, esposto poi in diverse occasioni, come in Juve-Bs 86/87; Bs-Cosenza, Bs-Padova e Bs-Udinese 88/89. Violenti scontri a Empoli in occasione dei Playoff per la A nel giugno 2009, con 8 diffidati da parte empolese e alcuni da parte bresciana. -Bari: inimicizia che risale agli anni ’80, all’epoca anche piuttosto forte e sentita. -Carrarese: vecchie ruggini. Nel 1982 i carraresi esposero lo striscione “Bresciani ci avete rotto, non più sprangate ma P38”. Incidenti in un’amichevole estiva del ’94 a Carrara, che costarono denunce e processi per direttissima. -Udinese: incidenti all’autogrill di Campogalliano a metà anni ’90. -Lecce, Ascoli, Reggiana: vecchie ruggini anni ’80. -Spezia, Bari, Lazio, Juve: rivalità di minore importanza, ma comunque piuttosto sentite.


Vi aspetto tra 6 giorni con un nuovo numero de ''La Baronata''





BARONE FERDINANDO.


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