giovedì 17 aprile 2014

Scopriamo le Vespe

           ''LA BARONATA''
 


                             A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:JUVE STABIA

Beh su questa squadra non c'è bisogno di fare grandi considerazioni, oramai abbiamo una certezza La Juve Stabia comincia a programmare la prossima stagione, d’altronde il momento e la deprimente posizione di classifica lo richiedono. La terza serie che si profila all’orizzonte non sarà un campionato facile, tutt’altro. Il girone meridionale comprenderà squadre di grande tradizione, piazze assetate di calcio come Caserta e Torre Annunziata. Dovesse esserci anche la Juve Stabia, che spera però di rientrare nel girone del Centro Italia, le Vespe faticheranno non poco a risalire in serie B.
La squadra di Braglia ad inizio stagione sembrava non avere lo spirito che ha giustamente meritato nelle prime due stagioni di serie B, lo scorso anno ad un passo dai playoff e quelli sfiorati
Marco Sau 27 reti con le vespe
addirittura il primo anno con le 27 reti di Marco Sau attualmente attaccante del Cagliari in serie A, la stagione sembrava cominciare bene con una bella vittoria fuori casa sul campo del Cittadella, ma poi il nulla. Le Vespe da dopo quella partita hanno incassato solo sconfitte ed a malapena prendevano qualche punticino, c'è da dire anche questo: che la Juve Stabia ha gettato anche delle partite al vento, prendiamo quella con il Varese e con lo Spezia dove sì è fatta raggiungere mentre vinceva. Nel girone d'andata i campani si rivelano la peggior squadra del campionato,con 1 vittoria,6 pareggi,15 sconfitte,peggior difesa con 37 gol subiti e peggior differenza reti (-19).Questi risultati relegano gli stabiesi all'ultimo posto con appena 9 punti,a 12 punti di distanza dalla zona salvezza.
Il girone di ritorno dopo 16 turni di digiuno torna alla vittoria è lo fa con Fulvio Pea seduto in panchina per 2-1 contro il Pescara e non solo vittoria che in casa mancava dal aprile del 2013 con un 2-1 contro lo Spezia, ma da quella partita la Juve Stabia non vince più è così il 23 febbraio viene richiamato al posto di Pea dopo l'ennesima figura in casa contro il Cittadella con partita finita 1-1, Piero Braglia ma la musica non cambia: quattro sconfitte di fila e il cospetto della Lega Pro si avvicina, poi un pareggio col Padova e poi altrettante sconfitte con: Empoli, Varese, e Modena. La partita contro l'Avellino sarà decisiva perchè in caso di sconfitta c'è l'aritmetica certezza che le vespe saluteranno la serie B con sette giornate di anticipo. Andiamo ora a stilare le statistiche totali:
Vittorie in casa: 1
Pareggi in casa: 6
Vittorie fuori casa: 1
Pareggi fuori casa: 4
Sconfitte in casa: 10
Sconfitte fuori casa: 12
Totale: 2 vittorie, 10 pareggi, 22 sconfitte con 13 gol fatti e 29 subiti a parimerito con la Reggina e peggio ha fatto solo il Varese che ne ha subiti 30.

CURIOSITA': Quella di giovedì sera tra Juve Stabia ed Avellino sarà una gara molto particolare non solo per la rivalità tra le tifoserie, ma anche perchè i numerosi ex che si sfideranno durante i 90 minuti di gioco al "Romeo Menti". Fra le fila delle vespe ci saranno, infatti, due ex-biancoverdi: il difensore Matteo Contini, e l’esterno Luigi Vitale cresciuto nelle giovanili dell'Avellino. Oltre a loro, altri due stabiesi vantano un passato in Irpinia, il preparatore dei portieri Gennaro Iezzo ed il consigliere Gianni Improta. Molto folta la rappresentanza di ex-gialloblu attualmente in forza all'Avellino a partire da Alessandro Fabbro passando per Andrea Seculin per finire agli ormai nemici giurati della tifoseria stabiese Gigi Castaldo e Raffaele Biancolino. Gara da ex anche per mister Rastelli ed il suo vice Dario Rossi che guidarono la Juve Stabia durante la stagione 2009-2010 centrando la promozione in Prima Divisione.

I PRECEDENTI:Quello odierno sarà il quarantesimo confronto tra Juve Stabia e Avellino tra campionato e Coppa Italia. Nel computo generale dei precedenti la formazione ospite è nettamente in vantaggio alla luce di 15 successi, 16 pareggi e solo 8 sconfitte subite. Per quanto riguarda i confronti alle falde del Faito dominano invece le vespe con 7 vittorie, 8 pari e 4 affermazioni avellinesi. Tutto ebbe inizio nel 1930-1931 nell'allora campionato di Seconda Divisione Campana. Tra Juve Stabia e Avellino vinse l'equilibrio: il match si chiuse sull'1-1 grazie alle reti segnate da Ferraiuolo per i padroni di casa e da Spreciani per i lupi. Due vittorie stabiesi nei successivi due incontri anticiparono l'exploit dell'Avellino nella stagione 1947-1948. Gli uomini di Ricciardi espugnarono via Cosenza grazie ad un sigillo di Corraretti. La stagione successiva i biancoverdi conquistarono un punto a Castellamare impattando 1-1, poi nel 1955-1956 e nel 1956-1957 toccò ai termali esultare portando a casa due vittorie nel campionato di Serie D. Nella stagione 1961-1962, l'ultimo blitz in campionato dell'Avellino: vittoria per 0-1 decisa da Del Gaudio. Poi dall'annata 1963-1964 sino alla stagione 1996-1997 quattro pareggi per 0-0 e una vittoria nel 1972-1973 per la Juve Stabia che non evitò all'Avellino di poter conquistare la sua prima promozione della storia in Serie B. Nel 1997-1998 i biancoverdi espugnarono poi il Menti nel primo turno di Coppa Italia, mentre n campionato la contesa si chiuse sull'1-1 in virtù delle realizzazioni di Matticari per i padroni di casa e Matzuzzi per gli ospiti. Ancora un pareggio per 1-1 nella stagione successiva con protagonisti Di Nicola su rigore e Fanesi allo scadere per gli irpini, poi seguirono un colpaccio dei lupi in Coppa Italia e due acuti stabiesi per 1-0: nel 1999-2000 decise Ricchetti e nel 2006-2007 Alfredo Femiano. Quest'ultimo precedente è entrato nella storia perché, al termine del match disputato a porte chiuse a causa del ritrovamento alcuni giorni prima del confronto di alcune molotov in dei cassonetti della spazzatura non lontani dal Menti, i tifosi accorsero all'esterno degli spogliatoi a festeggiare con la squadra e l'allora trainer Eziolino Capuano saltò sul
Castaldo esulta dopo il 2-0

Il colpo di testa di Castaldo

i compagni festeggiano il vantaggio di Schiavon
tetto di un'auto parcheggiata dinanzi la tribuna coperta.
L'ultima partita disputata è finita 2-1 per l'Avellino le reti, al primo tempo Schiavon, raddoppio di Castaldo, e poi rete di Suciu che ha accorciato le distanze.

BIFERA: IL UN PESCE D'APRILE IN RITARDO....

Voglio ricordare anche il portiere della speranza, sì quel Bifera che sì invento quel gol all'ultimo minuto di gioco portando le Vespe sul pareggio, da un calcio d'angolo lui saltò più in alto di tutti, gol che gli costò caro, visto che l'ammonizione gli fece
Il pareggio di Bifera( sulla destra e con la maglia nera)
saltare il derby con i rivali Nocerini, su cui era una partita delicatissima, altra curiosità che sembra una coincidenza strana la partita sì gioca il 17 aprile sei giorni dopo l'anniversario di quel gol, insomma il mese di Aprile all'Avellino contro le Vespe non ha mai portato bene.

I CONVOCATI:Braglia per il derby delicato contro l'Avellino deve fare i conti con alcuni elementi, indispensabili per la squadra, ma che non potranno essere presenti per impegni nazionali, infortuni, oppure squalifiche. Out Ghiringhelli per squalifica, Parigini, impegnato ieri nell'amichevole disputata ieri con la Nazionale Under 18, e gli infortunati Djiby, Lanzaro, Suciu e Viotti. Non convocati Montini e Di Nardo. I Convocati da Braglia sono i seguenti:
Portieri : 66.Benassi, 44.Di Stasio Difensori : 2.Ciancio, 28.Contini, 19.Di Nunzio, 30.Liviero, 6. Piccioni, 31.Romeo,17.Zampano Centrocampisti : 34.Cardore, 10.Caserta, 34.D'Ancora, 4.De Falco, 5.Giandonato, 8.Mezavilla, 3.Vitale Attaccanti : 9.Di Carmine, 21.Doukara, 11.Falco, 16.Sowe

FORMAZIONE:Mister Braglia probabilmente schiererà un (4-2-3-1) con:Benassi, Zampano, Contini, Piccioni, Liviero, De Falco, Mezavilla, Falco, Caserta, Sowe, Doukara

GIOCATORI CHIAVE: Oggi nella Baronata ho selezionato secondo me i tre giocatori, che a mio preavviso sono molto importanti, uno purtroppo non giocherà. Andiamo con i nomi, il primo è l'assente: Antonio Di Nardo classe 1970, attaccante di Mugnano di Napoli, acquistato nel mercato di riparazione dal
Antonio di Nardo
Ischia Isolaverde squadra militante in lega pro seconda divisione, tanta esperienza, tanti gol, giocatore dotato di buona tecnica e può giocare sia come prima che seconda punta, i gol con Padova, Frosinone, e Cittadella negli ultimi anni l'hanno reso un attaccante di razza, altro giocatore che cito è Alì Sowe: In un primo momento accostato all'Avellino a gennaio, ma Maniello sapeva che questo giocatore aveva le carte in regola per restare a Castellammare e quindi fare gavetta anche se in prestito dal ChievoVerona. Sowe attaccante ''Gambiano'' classe 1994, è una scommessa per il calcio africano, conta tre presenze in
Alì Sowe
nazionale A, su cui ha debuttato per le qualificazioni ai mondiali in Brasile del 2014, ottimo sprint, tecnica, oppurtunista, ha sicuramente le carte in regola per diventare un buon fenomeno, ammetto che mi ha impressionato molto in questo campionato, il terzo è il capitano: Fabio Caserta, di Melito Porto Salvo classe 1978, giocatore di esperienza, ha giocato in serie A con Catania, Palermo, Lecce, ed Atalanta, centrocampista con ottimo senso
Fabio Caserta
dell'orientamento e fa salire molto la squadra, dotato di un buon tiro. Alla Juve Stabia ci gioca dal 2012, di cui fino ad ora ha collezionato 53 presenze segnando 9 gol. Il suo contratto scade tra un anno.








GIOCATORI SIMBOLO: Ecco come di consueto i giocatori che hanno fatto la storia del club campano.
Presenze:Il recordman della Juve Stabia non è un nome qualunque, sì tratta di un ex del Avellino Roberto Amodio,
Roberto Amodio
stabiese doc, con le Vespe detiene il maggior numero di presenze nei campionati professionistici, dal 1993 al 1999 Amodio ha collezionato 168 presenze segnando 4 gol, il secondo per il maggior numero di presenze è: Vincenzo Feola che tra il
Vincenzo Feola(Attualmente tecnico del Savoia calcio)
1994 e il 1999 ha collezionato 141 presenze, il terzo per numero di presenze è:Gennaro Pizzo che ha collezionato tra il 1991 e il 1996, 132 presenze con la casacca gialloblu.
Record di reti: Il record di reti è di un ex illustre stiamo parlando di Luigi Castaldo, con la Juve Stabia di un gol ha
Luigi Castaldo
preceduto Marcello Prima fermo con 35 reti, in 111 presenze Castaldo ha segnato 36 reti tra il 2003 al 2007, anche se resta il
Marcello Prima
miglior realizzatore, a Castellammare non hanno gradito molto il suo addio e le sue esultanze dopo i gol fatti da lui contro le Vespe, specialmente l'ultimo derby al Partenio, in cui Castaldo sì levò la maglia. Come citato prima il secondo è appunto: Marcello Prima con 35 reti, il terzo miglior realizzatore è: Gaspare Parvis tragicamente scomparso il 10 ottobre del 1991, con le Vespe
Gaspare Parvis
Parvis ha messo a segno tra il 1950 e il 1952, 46 presenze e 32 reti, poi dietro seguono: Sibilli con 27 una rete in più di Gaetano Musella, altro storico volto del calcio stabiese.



DOLCI RICORDI:GAETANO MUSELLA
I tifosi del Napoli se lo ricorderanno sicuramente , stiamo parlando di Gaetano Musella uno scugnizzo nato a Napoli il 22 gennaio 1960, giocatore di gran classe ma che non si espresse realmante per quanto poteva effettivamente rendere.
Cresciuto nelle giovanili del Napoli, esordì in maglia azzurra a gennaio 1978, e poi fu mandato a farsi le ossa in Serie C a Padova nel 1978-1979. La stagione seguente, tornato alla casa madre, entrò stabilmente nel giro della prima squadra e conquistò anche una maglia da titolare nella Nazionale
Gaetano Musella
Under-21. L'anno migliore per lui fu quello del 1980-1981, quando il Napoli arrivò a giocarsi lo scudetto, perdendolo alle ultime giornate. Giocò in azzurro anche la stagione seguente, conquistando un quarto posto in classifica. Memorabile fu un suo gol di testa al Torino nonostante non avesse un fisico statuario. Nel Napoli gioco' 67 partire siglando 13 reti, nonostante fosse impiegato sulla fascia destra.Passo' alla Sampdoria e poi al Catanzaro, che fu l'ultima sua squadra in Serie A, iniziò una carriera nelle serie inferiori in squadre come il Bologna, l'Ischia ed il Palermo. Ha giocato con la Juve Stabia dal 1992 al 1995 ed ha chiuso la carriera l'anno seguente col Latina tra i dilettanti.
Appese le scarpette al chiodo, ha iniziato la carriera di allenatore con le giovanili del Napoli allenando poi formazioni di Serie D soprattutto in Campania tra cui la Sangiuseppese, la Puteolana, il Sorrento, l'Ischia, la Casertana e l'Ercolanese e la Sanremese in Serie C2 nella quale ha allenato il figlio Alessandro. Ha anche guidato l'Isernia (nella stagione 1999-2000) e il Campobasso, dal quale si è dimesso il 20 gennaio 2009.
Così in quel tragico 30 settembre 2013 l' ex calciatore del Napoli e allenatore della Sanremese, è stato trovato cadavere ,lla Caprazoppa, poco lontano dal tunnel dell’Aurelia a Finale Ligure. Una morte avvolta dal mistero: nessuna traccia di sangue, l’auto lasciata sulla strada. sono aperte tutte le ipotesi investigative, dal malore all’omicidio. Ipotesi in cerca di conferme da parte degli investigatori. Musella da calciatore visse le grandi stagioni del Napoli per poi essere ceduto e passare nelle serie inferiori. La carriera da mister lo ha visto allenare squadre di serie D soprattutto in Campania, sino ad approdare alla Sanremese in C2.

I parenti di Musella, che lo hanno sentito prima dell’una, hanno riferito che l’uomo stava andando al mare. Musella è morto a 53 anni dopo che un ''infarto fulminante'' lo ha stroncato. A distanza di anni ancora le più sentite condoglianze alla famiglia Musella.

TIFOSERIA: 
Ultras della Juve Stabia

Gemellaggi/Amicizie: Siracusa: molto forte il legame con gli aretusei, nato nel 1984 al grido di “mio fratello è siracusano”, da ritenersi come uno dei gemellaggi più forti di tutto il panorama ultras italiano. Per risalire alle origini del fraterno gemellaggio, bisogna andare al campionato di C2 del 1978-79, quando, a Palmi di Campania, il giocatore Nicola De Simone,
Gemellaggio tra Juve Stabia e Siracusa(spesso le due tifoserie hanno dato il soprannome di: Sira-stabia)
nativo di Castellammare di Stabia ma in forza al Siracusa, esempio di professionalità e abnegazione, viene colpito al volto in un azione di gioco, cadendo esanime a terra e rimanendo per 17 lunghi giorni in coma al “Cardarelli” di Napoli, per poi purtroppo cessare di vivere. Da quel giorno le curve e le città di Castellammare e Siracusa sono unite nel ricordo del povero De Simone, portando avanti valori sani e genuini come fratellanza, coerenza, amicizia, correttezza. Innumerevoli le visite che le due tifoserie si sono scambiate in tutti questi anni e le fantastiche accoglienze dell’una all’altra. Inoltre, a 30 anni esatti dalla scomparsa del giocatore, a suggellare questa fraterna unione, il 25 luglio 2009 si è svolto il “1° Memorial De Simone”, definito “il ragazzo che visse per sempre nel cuore di due popoli e di due città”. Nel 2013 si è giunti alla quinta edizione del Memorial, che viene ospitato alternativamente dai ragazzi di Siracusa e Castellammare. Tra gli striscioni presenti alle ultime edizione, da ricordare i significativi “Uniti per Nicola…due popoli…una sola gloria”, Il nostro gemellaggio non conosce fallimento”, “Come prima…più di prima…Sirastabia continua!” e “Nino, Lino e Nicola la nostra fratellanza nella vostra memoria, i veri leoni siete voi ultras! Siracusa non cederà”. I siracusani, nel 2009/10, a Castellammare, esposero le scritte “Alla partita e nella vita tra noi eterno sodalizio” e “Comunque vada grazie fratello per questa splendida giornata”, a testimoniare che questo gemellaggio va oltre il calcio, sconfinando negli altri settori della vita. I siracusani, in occasione di Siracusa-Juve Stabia 09/10, a porte chiuse, fecero trovare agli ospiti le scritte “Voi chiudete i cancelli…noi apriamo i cuori ai nostri fratelli!” e “Vietateci tutto…ma non gli stabiesi!”. In Juve Stabia-Brescia del 28 gennaio 2013, esposta in Sud la scritta “Più forti del calcio moderno lotta in eterno! Sirastabia”.
Lebowsky: amicizia che dura dal 2007, con questi tifosi di una squadra di Firenze, il “Centro Storico Lebowsky”, militante nei dilettanti, addirittura in Terza Categoria, la cui tifoseria, espressione del gruppo “U.R.L. (Ultimi Rimasti Lebowsky) della Curva “Moana Pozzi” (un nome, un programma…), è formata da ex ultras della Fiorentina, spesso affiancati dalla Vecchia Guardia Rondinella. Ci si diverte a rappresentare il calcio vecchio stampo di una volta, lontano dai clamori, dai riflettori, dai miliardi della Serie A. Tutti ingredienti che, oltre alle stesse vedute sinistroidi, hanno alimentato questo bel gemellaggio, con numerosissime visite reciproche, fatte anche di grandi bevute e mangiate. Un caso unico in Italia che ha destato interesse e curiosità. Zwickau: altro gemellaggio atipico, coi tifosi di questa squadra dilettantistica tedesca (ex Germania Est), militante nella Oberliga-NOFV-Sud, la nostra serie C. Un gemellaggio genuino, schietto, direttamente col gruppo Red Kaos Zwickau, con continue visite reciproche e grandi bevute, che travalica i confini nazionali. Nel 2010 i Red Kaos esposero lo striscione “Dei ribelli sventoliamo le bandiere insanguinate e innalziam le barricate per la vera libertà, Hamas veri ultras dal 1996”. Perugia: l’amicizia nasce dalla bella accoglienza ricevuta dagli stabiesi a Perugia nel 2007, dopo la sosta per la morte di Sandri, e si consolida nel return-match di C.mare quando, per l’occasione, 4 pullman di grifoni vengono bloccati dalla Digos
Ultras Perugia
per la questione biglietti e “solo” una 30ina di ragazzi, tutti degli Ingrifati, organizzatisi in extremis con auto private, sono presenti. Applausi reciproci e cori per gli ultras alla fine. Nell’ottobre 2008, in Umbria, alcuni ragazzi degli Ingrifati accolgono altrettanto bene gli stabiesi e si adoperano per aggiustare un guasto accorso al pullman degli ultras campani. A fine gara, come promesso, gli Ingrifati li aspettano con diverse casse di birra, ricevendo i complimenti dei gialloblù per aver riparato il pullman, scambiandosi cori per la libertà ultras e un po’ di materiale. Al ritorno, bel gesto degli stabiesi che salutano lo “Skrondo”, ragazzo degli Ingrifati, mai troppo rimpianto che presto ci ha lasciato, con lo striscione “Skrondo vive” e cori, applauditi da tutti i perugini.
Giulianova: vecchia amicizia targata anni ‘90, piuttosto forte, consolidatasi negli anni con reciproche visite, ad esempio gli stabiesi erano al loro fianco, ad Andria, nel 2010/11. Ancona: una forte amicizia legava le due tifoserie, anche se da un po’ di tempo le due squadre non s’incontrano, e quindi si è un po’ affievolita. Grande ospitalità ricevettero gli stabiesi dal Collettivo e dagli altri gruppi anconetani nel novembre ’99,
Ultras Ancona
invitando i compagni dorici ad andare in massa a Castellammare per ricambiare e rinsaldare l’amicizia.
Casertana: vecchia amicizia di buon vicinato. Gli ultras
Ultras Casertana
casertani hanno ricordato la morte di Agostino Di Somma a Firenze, esponendo all’esterno del “Pinto” di Caserta lo striscione “Un altra stella volata in cielo, ciao Agostino amico stabiese”. Stabiesi presenti a Caserta per la festa dei “Fedayn Bronx”, diversi anni fa.
Casarano: vecchia amicizia, varie le visite reciproche, nonostante l’amicizia loro coi nocerini. Matera: vecchio legame, gemellaggio con giro di bandieroni in campo in J.St.-Matera 03/04. Battipagliese: vecchio rapporto tra “Rebels” Battipaglia e “Swarm” Stabia nei lontani anni 80. In Battipagliese-Juve Stabia del 98/99 un migliaio gli stabiesi presenti, senza che succedesse nulla. Nola: vecchi legami tramandatisi nel tempo. Sora: amicizia un po’ più forte di quest’ultime, visite reciproche, forte stima. Bellissima accoglienza dei sorani in Sora-Juve Stabia 96/97. Striscione “Skizzati Sora per sempre” in J.Stabia-Vigor Lamezia 04/05. Lucchese: recente, con varie visite reciproche; gesto di mentalità dei toscani nel 2005, ricambiato dal bel gesto degli stabiesi a Lucca, che esposero lo striscione “Picone, C.mare ti rende onore!”, ultrà di Lucca scomparso in settimana, nella finale di Supercoppa del 2010.
Stima/Reciproco rispetto: Taranto: buon rispetto; scambi di opinioni, sciarpe e quattro chiacchiere nel gennaio 2005, in C2, a Castellammare. Napoli: buoni rapporti fin dagli anni ’80 tra “Swarm” e “Blue Lions” Napoli; feeling tra “Zoccolo Duro” e “Ultras Napoli Curva B”. Presenza al “San Paolo” dei napoletani insieme agli stabiesi, contro la Salernitana, nella
Ultras del Napoli
finale Playoff ’94, anche se, in un derby disputato a Napoli in campo neutro, con la Nocerina, un gruppo ultrà napoletano, data l’amicizia coi nocerini, presenziò al loro fianco. Non si può certo negare visto la vicinanza il buon rapporto e che in ogni stabiese batte anche un po’ di cuore azzurro. Tutti gli stabiesi si sentono un po’ napoletani. Latina: ci si rispetta grazie e soprattutto al gemellaggio pontini-siracusani. Giugliano: vecchio feeling. Gemellaggio vero “Falange Latina” e “Swarm Supporters” negli 80-90, che però sta sconfinando nell’indifferenza, visto che le due squadre da tantissimo tempo non si incontrano. Catanzaro: vecchia amicizia anni 80-90, da molto tempo le due squadre, per un nuovo confronto ultras, non si sono più incontrate. I catanzaresi aiutarono in maniera speciale nel 91/92 a Catanzaro: per quello che hanno fatto sono stati ringraziati e contraccambiati. Lentini: buoni rapporti negli anni 80-90. Lamezia T.: ottimi rapporti, risalenti alla fine degli anni 80, tra “Swarm Supporterai Juve Stabia” e “G.B.” Vigor Lamezia. Praia: ottimi rapporti negli anni 80 tra “Ultras Praia” e “Swarm”.. Cassino: storico rispetto. I “Fedayn” Cassino aiutarono nel 1990 la nascita degli “Ultrà C.Stabia sez. Cassino” (FR). Paola: vecchio gemellaggio datato anni ’80, tra i “Fedayn” Paola e gli “Swarm Supporters” Stabia. In passato buoni rapporti, datati anni 80/90, anche con Molfetta, Trani, Nola, Ercolano, Akragas.
Ex-gemellaggi/buoni rapporti: Savoia: discorso a parte, della serie “c’eravamo tanto amati…”. Il gemellaggio tra stabiesi e torresi, che aveva dato una lezione di sportività all’Italia intera nella finale Playoff per la B ad Avellino nel ’99, non esiste più, trasformatosi da un patto di non belligeranza ad una fredda amicizia, diventando poi una rivalità. Due città, Castellammare e Torre Annunziata, strettamente legate tra loro, fino a poco tempo fa anche nel calcio, visto che il gemellaggio durava dalla stagione 89/90, con continue visite reciproche. Ogni volta che le due tifoserie si incontravano erano grandi mangiate e bevute assieme, con giri di campo coi bandieroni, scambi di sciarpe, targhe-ricordo e foto di rito. All’origine della rottura sembra esserci un litigio tra i tifosi del Savoia e del Siracusa, quando i primi andarono in trasferta a Vico Equense, anche se gli oplontini giurano che già i siracusani si erano comportati male nei loro confronti in una trasferta siciliana precedente. Incidenti pesanti a Torre Annunziata, la sera del 19 giugno 2011, “un inferno” secondo alcuni passanti, tra torresi e stabiesi, quest’ultimi arrivati in circa un centinaio a bordo di scooter e motociclette per festeggiare la B in casa dei nuovi rivali. Un gemellaggio basato su amicizie sempre differenti e accomunato dalla rivalità con Turris e Nocerina. I “savoiardi” sono sempre stati legati ai tifosi dell’Acireale, gli stabiesi ai siracusani. Poi c’era un forte elemento di discordia: il rapporto coi beneventani, amici dei torresi e fortemente nemici degli stabiesi. Tra le due città, così vicine, si auspica che possa tornare le pace: staremo a vedere…Particolarmente buono era il legame tra Hamas e Clan 99 Savoia e, negli anni 80, tra Swarm Supporters e “Intifada Bianconera”. Una delegazione ultras di Stabia era presente ai funerali di Manolo, ultrà del Savoia, investito da un auto pirata ad Alessandria nel settembre ’08. In occasione di Juve Stabia-Ternana gli fecero lo striscione “Manolo vive!…is not dead” per ricordarlo. Il gemellaggio Benevento-Savoia ha messo in crisi anche i buoni rapporti che esistevano tra stabiesi e beneventani. Già negli anni 80 striscione “Forever Ultras” Savoia, in curva stabiese. Nocerina: negli anni 70-80 i “Mastiffs Supporters” Nocera erano gemellati con gli “Swarm Supporters”, poi tutto è finito ed è subentrata un acerrimo odio (vedi sezione “Rivalità”). Frosinone: negli anni 80 c’era un’amicizia tra gli “Swarm Supporters” e gli “Heroes Korps” Frosinone, conosciuti al vecchio “Matusa”, stadio della città ciociara. Scafatese: vecchie amicizie, targate anni 70-80. Salernitana: vecchissima amicizia, datata anni 80, tra “Ultrà Salerno” e “Swarm Stabia”, poi i rapporti tra le due tifoserie si sono trasformati da buoni a pessimi (Vedi sezione “Rivalità”).
Rivalità: Nocerina: vecchia rivalità campanilistica, numerosi gli incidenti in passato; lo striscione “Bronx Faito” sembra essere nelle mani dei nocerini. Di apprezzata mentalità, comunque, lo
Curva Sud Nocera
striscione per Alberto Bove, tifoso nocerino scomparso in un incidente stradale. Simpatica, a sua volta, la scritta di due anni fa: “La macchina più venduta a Nocera? Citroen C1”. Lo striscione “Gruppo T.n.t.” Juve Stabia finito nelle mani dei nocerini è stato esposto a Nocera in curva Sud. A fine anni 90, ad ogni incontro, i nocerini esponevano la scritta “Prigionieri di una fede”, esponendolo come striscione rubato. Tale striscione  asseriscono gli stabiesi, non è mai stato esposto, tanto che avrebbero preteso una documentazione fotografica della presenza di quella “pezza”, in almeno un occasione, nel settore stabiese. Nella gara di andata del campionato 99/00, giocata al San Paolo di Napoli, i nocerini avrebbero codardamente sparato razzi all’indirizzo degli stabiesi. E pensare che negli anni 80 (e forse oltre) c’era pure un’amicizia. Foggia: vecchio odio; qualche anno fa gli stabiesi tentarono di rubare a Foggia uno striscione pugliese; la cosa sarebbe
Ultras del Foggia
riuscita, se non che ci fu la rabbiosa reazione dei foggiani, che obbligarono gli stabiesi alla ritirata. Piuttosto recente lo striscione “foggiano verme” da parte gialloblù. Salernitana: rivalità storica, campanilistica, affievolitasi un po’ dopo la scomparsa del leader dei salernitani, il “Siberiano”, al quale gli stabiesi dedicarono striscioni e presenziarono al funerale. Cavese: odio sportivo, antico, forte, regionale, ma comunque affievolito, per non dire quasi cancellato, a seguito della scomparsa di Catello Mari, stabiese di nascita, ma simbolo e bandiera della Cavese, avvenuta in un tragico incidente stradale il giorno di Pasqua del 16 aprile 2006. In un Cavese-Juve Stabia di Coppa Italia del ’98, i padroni di casa esposero la scritta “Nocerina, Savoia, Juve Stabia e Turris: pacco…doppiopacco e contropaccotto!”. Stilettata dei cavesi in Juve Stabia-Cavese 02/03, campo neutro di Napoli, in Serie D: “Si gioca in casa”. Turris: acerrima vecchia rivalità di campanile, derby infuocati nelle categorie minori sfociati spesso in scontri e disordini. Ad esempio, nel 95/96 prima della fine della gara Juve Stabia-Turris sono scoppiati disordini, quando la polizia ha fatto uscire i 200 tifosi ospiti per evitare incontri, ma a quel punto è partita una sassaiola, che ha danneggiato numerose auto. Furono fermati sei tifosi. In un Turris-Juve Stabia 2000/01,a partita ormai chiusa, sul 2-0, i corallini mandano messaggi ironici ai rivali, quali “C.Mare questo vi tocca: pubblico di ricotta” e “Finalmente una squadra degna dei suoi tifosi…grazie Fiore!”, presidente della J. Stabia dal ’90 al 2000. Avellino: idem. Famoso l’episodio della gara a porte chiuse del 2007. In Avellino-Juve Stabia del 06/07, gli irpini mostrarono uno striscione che faceva riferimento a fatti di un amichevole ferragostana del 2004, compreso un “Stabiese ridicolo”, anche se quella sera per poco gli avellinesi non persero uno striscione, quindi lo striscione sarebbe fuoriluogo considerando la reazione stabiese, alla peraltro coraggiosa azione degli avellinesi, con
Curva sud Avellino
botte prese da loro e qualcuna data. Gli irpini allestirono un pullman e in 50 si presentarono a Castellammare, sotto la Sud di casa. Bilancio: due avellinesi con ferite lacero contuse al capo e il pullman degli avellinesi sfasciato, ma non fu un pestaggio. Potenza: vista l’amicizia coi materani degli stabiesi non poteva che essere così. Paganese: un tempo vi erano amicizie personali con gli Street Urchins Pagani, poi vi fu la rottura definitiva quando i paganesi, ad uno spareggio con la Salernitana al “S.Paolo” di Napoli, si presentarono al fianco dei granata. Sorrento: sana rivalità regionale. In Juve St.-Sorrento
Tifosi del Sorrento
03/04 esposto lo striscione “Ristorante curva Sud: paganese al forno sorrentino di contorno, oggi vi mangiamo”. Verona: rivalità antica, risalente agli anni 80,  ma più sentita recentemente, classica Nord-Sud. Due anni fa, a Castellammare, i veronesi furono protagonisti, al termine della partita, di una rissa, in cui ebbero la peggio diversi ragazzini
Ultras Hellas Verona
del posto. Al ritorno, a Verona, gli ultras scaligeri beccarono e fischiarono gli stabiesi all’entrata, accolti da cori quali “sporchi terroni, voi siete sporchi terroni”, incivili e meschini, soprattutto perché, a un certo punto, intonarono frasi offensive nei confronti di Nino Martinelli, il giovane ultrà della Juve Stabia che perse la vita nell’estate 2011 in un incidente stradale. La sua memoria venne infangata da un manipolo di sconsiderati che col calcio hanno poco a vedere. Dopo la gara, gli stabiesi sono rimasti nel settore, mentre volavano pietre e petardi da parte dei veronesi, che dopo presiedettero l’uscita del settore ospiti. Nella gara di ritorno dello scorso campionato, a maggio 2013, penultima giornata, si respira un aria da “resa dei conti”. La curva di casa offre un grande colpo d’occhio all’ingresso, con strisce gialloblù e fumogeni e tanti battimani fin dal prepartita. Tifo pregevole e striscioni ironici, tipo “Giulietta a pecora”, e antitessera, con annessi cori. Carina anche la coreografia dei distinti, con il tutto che fa da corollario a una buona giornata ultras. A fine gara si registra però il tentativo (vano) di venire a contatto con gli scaligeri, che sono quasi 800, ma sono stati frenati dalla polizia. Lo schieramento di polizia con mezzi blindati ha chiuso tutte le vie d’accesso. Ne è nata una sassaiola poi all’indirizzo delle forze dell’ordine (un sasso avrebbe colpito anche un pullman veronese); fitto lancio di lacrimogeni nel tentativo di disperdere gli ultras stabiesi. Crotone: rivalità sentita, soprattutto da parte calabrese, mentre viene snobbata dagli stabiesi; si spiega anche per l’amicizia stabiese coi lametini. Ebolitana: nel gennaio ’91, gli stabiesi, arrivati ad Eboli con due pullman, dopo aver pagato 15.000 £. per stare dietro una rete di recinzione, sono stati bersagliati dagli ebolitani che hanno cominciato ad inveire con frasi irripetibili e oggetti vari. Tutto questo senza nessun motivo valido, anche perché, nella gara d’andata vi era stata una sorta di gemellaggio. Gli stabiesi hanno datoo sfogo alla loro rabbia, sfottendoli però con cori più che altro ironici, più che altro. Gli stabiesi sono stati costretti a sfasciare la recinzione perché ingabbiati e assediati dai tifosi ebolitani che, dall’esterno, tiravano di tutto, sassi, bottiglie ed altro. Ischia: vecchia rivalità. Catania: in Juve Stabia-Catania 1999/00, lancio di oggetti tra le due tifoserie. In passato scontri anche con Palermo, nonostante l’amicizia di quest’ultimi coi siracusani, in passato. Adesso non c’è più neanche quella.
JUVE STABIA – VERONA ED UN FURGONE TRAVOLGE UNA SIGNORA ANZIANA(Articolo di Positanonews del 12/05/2013)
Città blindata per Juve Stabia-Verona, partita a rischio per la rivalità tra le tifoserie. L’arrivo di 800 tifosi dal veneto ha
allertato le forze dell’ordine sin dai primi giorni della scorsa settimana quando le scorte di tagliandi sono andate a ruba in quel di Verona. La gara si è giocata in un giorno in cui a Castellammare sono iniziati i festeggiamenti per il patrono, San Catello, che proseguiranno oggi con la processione.
La Questura di Napoli ha inviato 250 agenti tra poliziotti, carabinieri e baschi verdi della Finanza per garantire l’ordine pubblico a cui si sono sommati gli agenti del commissariato stabiese. Nonostante il massiccio spiegamento di forze dell’ordine non sono mancati momenti di tensione dopo Juve Stabia-Verona terminata 3-0 per la squadra di Mandorlini. Al fi schio fi nale e dopo aver festeggiato la matematica salvezza, diversi tifosi della Juve Stabia hanno raggiunto il viale Europa cercando lo scontro con gli ultrà scaligeri che di lì a poco avrebbero lasciato il settore ospite per imboccare il raccordo autostradale. L’intervento e le cariche dei poliziotti hanno
protetto il defl usso dei pullman e dei minibus con a bordo i tifosi provenienti da Verona. Intorno alle 18 il viale Europa chiuso al traffi co è diventato teatro di una fi tta sassaiola e lancio di bottiglie. Gli agenti hanno cercato a più riprese di allontanare i tifosi delle Vespe con cariche e poi con il lancio di lacrimogeni per disperdere la folla. Nella calca è rimasta coinvolta anche una coppia di anziani, travolta dalla furia dei tifosi mentre cercavano di darsi alla fuga. Il cordone di poliziotti, carabinieri e baschi verdi è riuscito a proteggere i tifosi del Verona che sono sfi - lati verso il raccordo dove, però, qualche bus sarebbe stato raggiunto da sassi prima di imboccare il casello autostradale. Scene da far west di un pomeriggio ad alta tensione in cui è forte la cortina di fumo dei lacrimogeni e l’odore acre che rende l’aria irrespirabile. Sull’asfalto del viale Europa, zona traffi catissima, i segni di un pomeriggio di ordinaria follia. Pezzi di calcinacci, pietre, vetri rotti e cassonetti dell’immondizia usati come barriere.
Alla fi ne non si registrano contusi e al momento nessun fermo anche se le immagini degli scontri saranno al vaglio del commissariato di Castellammare nelle prossime ore. Sugli spalti, all’interno dello stadio Menti, tutto è fi lato liscio. Gli ultrà del Verona sono giunti pochi minuti prima del fi schio d’inizio. In pochi istanti la curva Ferrovia si è riempita come un uovo con gli 800 tifosi scaligeri stipati nel settore ospiti. In tribuna coperta alcuni tifosi accreditati del Verona sono stati costretti ad allontanare il settore dagli steward per evitare caos. Gli ultrà della Juve Stabia hanno salutato l’ingresso delle due squadre con una coreografi a fatta di strisce giallo e blè con un effetto ottico riuscitissimo. Anche nei distinti sono state srotolate strisce colorate di giallo e blù con in mezzo una cartolina di Castellammare. Stabiesi e veronesi hanno dato vita ad una gara del tifo e sfottò. Hanno esultato e fatto festa gli 800 scaligeri dopo le reti di Cacia e Martinho e al 90’ ma anche gli stabiesi per la salvezza che hanno incitato i calciatori di Braglia.
Un immagine che sì commenta da sola.....
Il finale è raccapricciante una signora anziana, mentre i tifosi cercavano di scampare dalle forze del ordine, la investono con un furgone, immagini che nel calcio non devono esistere, e tanto persone che non hanno nulla a che vedere con il calcio, come questa povera mal capitata.


PALMARES:Le Vespe possono vantare comunque di un palmares abbastanza importante, in ordine cronologico il primo trofeo è stato vinto nel 1947-1948 quando a suo tempo c'era la lega interregionale del sud, poi un altro subito dopo nel 1950-1951 con un totale di due campionati di Serie C, per vedere poi un trionfo bisogna attendere vent'anni dopo, quando la Juve Stabia vince il campionato di serie D di cui poi ne
Piero Braglia portato in trionfo dopo la conquista della Coppa Italia di Lega pro

Festeggiamenti in piazza dopo la promozione in serie B

Giocatori esultano al fischio finale allo stadio Flaminio
vincerà altri due: nel 1978-1979, e nel 2003-2004.
Poi due campionati interregionali 1984-1985 e 1990-1991, poi la Juve Stabia trionfa nel 2009-2010 con la sua promozione in serie B, su cui Braglia(attuale allenatore) non ci credeva neanche lui, a seguire dopo nel 2010-2011 le vespe vincono la coppa Italia di lega pro che sì va ad aggiungere ad un altra coppa Italia quella di serie D vinta nell'annata 2003-2004.

Vi aspetto fra 8 giorni con un nuovo numero de ''La Baronata''e vi auguri buona pasqua a tutti!


BARONE FERDINANDO.



 

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