venerdì 4 aprile 2014

Scopriamo il Palermo

                                       ''LA BARONATA''


                                    A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:PALERMO

Ragazzi! Qua stiamo parlando di una squadra che non ha neanche bisogno di essere analizzata perché , sì commenta da sola, e pensare che ad inizio campionato la gestione ''Gattuso'' non aveva portato buoni risultati, inizi pareggiando col Modena, perdi in coppa italia contro il Verona, vinci a Padova per poi riperdere in casa contro l'Empoli, ma poi arriva un signore chiamato Giuseppe Iachini il rollino di marcia cambia in maniera assurda, e che rispecchia il vero Palermo come giustamente sì aspettava Zamparini all'inizio di stagione, andiamo con ordine: Palermo squadra che ha un gruppo solido, giocatori di categoria seconda il Siena per qualità e di budget elevati, ottima organizzazione, e sopratutto come citato pocanzi ottimo tecnico, il tecnico: Giuseppe Iachini un curriculum che parla da solo, il profeta della serie B colui che ha portato Sampdoria, Brescia in serie A e quindi s' può considerare un esperto alla Ventura oppure perché no alla Edy Reja, da quando sta col Palermo questi sono i numeri: dal 28 settembre esordio con la Juve Stabia fino ad oggi ha fatto: 53 punti, e quindi ha quasi dato una ipotetica certezza che a tutti gli effetti, sarà il Palermo come era da pronostico a vincere questo campionato. Le statistiche apparte quella di Iachini sono le seguenti: inanzitutto il Palermo è imbattuto da ben 13 turni un turno in meno rispetto al Latina che ha fatto 14 risultati utili consecutivi, l'ultima sconfitta risale al 21 dicembre 2013 dove ha perso per 1-0 sul campo del Carpi, da lì il suo rollino di marcia è stato devastante, anche se nel periodo di gennaio e febbraio ha un po inciampato e ha perso parecchi punti sopratutto con le piccole dove il Palermo esce con fatica con alcuni risultati non da capolista. In casa il Palermo ha collezionato 10 vittorie, 4 pareggi, e 2 sconfitte(Empoli e Latina), fuori casa il rollino è stato di 8 vittorie, 5 pareggi, e 3 sconfitte(l'ultima a Carpi nel girone di andata), in totale: 18 vinte, 9 pareggi, e cinque sconfitte di meglio a lei soltanto il Siena che ha il record di sconfitte che sono solo 4.

I PRECEDENTI:Palermo-Avellino mancava dal palinsesto della Serie B da dieci anni. Esattamente dalla 26esima giornata del 2003-2004 quando fu 1-1 con reti di Toni per i rosanero e di Stroppa per i biancoverdi.
Alla fine di quel torneo le due squadre presero strade diametralmente opposte: la Serie A per i siciliani, l'ex Serie C per i campani.
L'Avellino mai ha vinto al
Barbera in cadetteria. Anzi, conteggiando anche i precedenti nella ex Serie C dal 1978-1979 in poi, al massimo ci sono scappati 3 pari su 13 confronti.
Più in generale, osservando anche i match del
Partenio, l'Avellino non batte il Palermo in campionato dal 1998-1999, 2-0 alla 15esima giornata in C1 girone B.
I rosanero in casa sono in serie positiva da 9 gare, l'ultima battuta d'arresto risale al 21 novembre, 1-2 col Latina.
I biancoverdi nel 2014 hanno colto un solo successo fuori casa, ma pesante perché arrivato contro la seconda in classifica, l'Empoli.
Da ricordare inoltre che il match di andata giocato all'ora di
Hernandez dopo lo 0-2


una ripartenza sull fascia

azione che ha portato il vantaggio sul Avellino

Lafferty abbracciato dopo il vantaggio
pranzo è finito 2-0 a favore dei rosanero con gol di Lafferty nel primo tempo, e di Abel Hernandez verso lo scadere del secondo tempo, partita dominata dal Palermo e un Avellino che timidamente è entrato in partita creando pochissime azioni che non hanno impensierito più di tanto Sorrentino.

I CONVOCATI:Mister Iachini ha diramato la lista dei convocati per il match del Barbera. Ecco i nomi:
PORTIERI: Fulignati, Sorrentino, Ujkani.
DIFENSORI: Andelkovic, Daprelà, Lazaar, Milanovic, Munoz, Pisano, Terzi, Vitiello.
CENTROCAMPISTI: Barreto, Bolzoni, Di Gennaro, Maresca, Ngoyi, Stevanovic, Troianiello, Vazquez, Verre.
ATTACCANTI: Belotti, Dybala, Lafferty.

FORMAZIONE:Iachini vuole svoltare sul 3-4-1-2. Un modulo più offensivo per riportare Vazquez nel suo ruolo più naturale, il trequartista. Davanti a lui due punte: Dybala e Belotti sono in vantaggio su Lafferty. In mezzo non dovrebbe esserci Maresca, alle prese con dei guai muscolari. Sugli esterni Pisano e Lazaar duellano con Stevanovic e Daprelà.
La formazione è la seguente:
Sorrentino; Munoz, Terzi, Andelkovic; Pisano, Bolzoni, Barreto, Lazaar; Vazquez; Dybala, Belotti

GIOCATORI CHIAVE:Il Palermo ha sicuramente una rosa molto importante e ha dei talenti che meriterebbero la piazza più ambita che è la serie A, di questi ne ho scelti cinque chiave, sul quale secondo me il Palermo ne ha bisogno e stanno dando dei frutti sperati dal presidente Zamparini ad inizio stagione, il primo è il nazionale Uruguaiano Abel Hernandez (assente nel
Abel hernandez
match contro l'Avellino) ma va giustamente ricordato, classe 1990 attaccante da piedi buoni, 107 presenze e 30 gol fino adesso con la maglia rosanero, considerato un giocatore di lusso per questa categoria, Hernandez ha rifiutato molti club di prestigio al costo di risalire subito in serie A e quindi rispettare anche il suo contratto che lo lega con i siciliani. Altro giocatore considerato un lusso per la serie B è Edgar Barreto paraguayano classe 1984, centrocampista nonché capitano dei rosanero, al Palermo dal
Edgar Barreto
2011 fino ad ora ha collezionato 88 presenze e 3 gol, giocatore dotato di un buon scatto e di una buona tecnica di gioco. Poi altri giocatori che a mio avviso sono il fulcro di questa squadra sono: Kyle Lafferty classe 1987 e nazionale Nord irlandese, ricorda molto
Kyle Lafferty
Toni per altezza, fiuto del gol, abile nei dribbling, in prestito dal Sion fino adesso 28 presenze e 9 reti, poi abbiamo Francesco Bolzoni classe 1989 dove ha esperienza anche in serie A ha giocato tre stagioni col Siena, è
Francesco Bolzoni
adesso colonna portante del centrocampo del Palermo cinico, determinato, ottima rapidità nel segnare e servire palla al centro, giocatore dotato di un ottimo dinamismo, Andrea Belotti attaccante molto giovane classe 1993 17 presenze fino ad ora e 8 reti non male per un debuttante in serie B, giocatore preso dal Albinoleffe che tra il 2011 e il 2013 ha segnato 14 reti in 39
Andrea Belotti
partite in lega pro. L'ultimo giocatore chiave resta il portiere, qua mi soffermo perché è un portiere che non è una certezza e di più, la saracinesca per eccellenza, Stefano Sorrentino(Cavese) classe 1979 molta esperienza sopratutto all'estero dove ha giocato con AEK Atene e Recreativo Huelva per poi
Stefano Sorrentino
tornare in Italia nelle file del ChievoVerona dove gli ha giocato tra il 2008 e il 2013 per poi passare al Palermo. Il suo curriculum parla che è un ''abile'' pararigori, ottimo istinto nel buttarsi, molto agile, è una sicurezza dal momento che il suo punto forte sono i salvataggi impossibili, sa cambiare posizione nel caso in cui si trova dietro una difesa composta da tre o quattro uomini: nel primo caso è più vicino allo porta che nel secondo caso.











GIOCATORI SIMBOLO:Il Palermo come tante altre squadre ha avuto i suoi giocatori simbolo nel corso della sua storia, e come di consueto, andiamo a vedere le presenze e gol:
Presenze: Il maggior numero di presenze e che detiene quindi il record è Roberto Biffi in 11 anni di tra il 1988-1999 ha
Alberto Malavasi


Antonio De Bellis

Enzo Benedetti

Roberto Biffi
collezionato 319 presenze segnando 15 reti, altro giocatore che lo segue è Enzo Benedetti tra il 1955 e 1965 in dieci anni ha collezionato 273 presenze senza segnare un gol, il terzo che segue è Antonio De Bellis lui se diviso in due parti, la prima parte col Palermo colleziona 133 presenze tra il 1957 e il 1961, poi breve parentesi al Venezia con 79 presenze tra il 1961 e il 1964, per poi tornare al Palermo nel 1964 fino al 1971 dove chiude la sua carriera con 124 presenze, quindi in totale è il terzo recordman di presenze della storia con un totale di 258 presenze, ultimo della lista: Alberto Malavasi tra il 1957 e il 1965 colleziona 223 presenze e segna 11 gol.
Record di reti: Per quanto riguarda il record di reti, il cannoniere più prolifico della storia del Palermo resterà Fabrizio Miccoli che tra il 2007 e il 2013 in 165 presenze ha
Fabrizio Miccoli
siglato 81 gol e record assoluto, a sua volta Miccoli pagherà anche dei presunti impicci tra lui e associazioni mafiose, sul quale lui è stato d'occhiato, lascia Palermo in mal modo e adesso gioca nel Lecce, a Palermo ha lasciato il segno molti lo ricordano come il ''messiah'' della situazione, ma per altri è un perfetto ''traditore'' non degno di tale maglia, ma a noi ci interessa quello che ha fatto sul campo. Grande giocatore. Il secondo leggermente staccato è Carlo Radice dove colleziona tra il 1929 e il 1933, 84 presenze e 62 gol,
Carlo Radice
ritornerà al Palermo nel 1934 ma fu una stagione da dimenticare una sola presenza, così decide di lasciare il club per passare poi al Acciaierie Falck che ha sua volta è l'inizio della nascita di una squadra che poi sì chiamerà oggi: Pro Sesto. Il terzo miglior realizzatore della storia poi è Santiago Vernazza tra il 1957 e il
Santiago Vernazza
1960 colleziona 115 presenze e segna 51 gol record che lo condivide con un altro grande del calcio moderno che è Luca
Luca Toni
Toni tra il 2003 e il 2005 in 80 presenze segna gli stessi gol di Vernazza, curiosità: Luca Toni è stato l'ultimo goleador del Palermo in cadetteria con 30 gol in 45 partite record assoluto!

IL PALERMO MONDIALE: tra il 2004 e il 2006 il Palermo vanta di aver avuto in squadra cinque campioni del mondo, che sono Luca Toni che grazie alle sue reti nel ultimo anno di serie B è tornato in serie A che da lì gli rimane fino al 2013, e non solo sigla anche due gol contro l'Ucraina al mondiale tedesco, Cristian Zaccardo che a sua volta farà esperienze all'estero al
Andrea Barzagli


Cristian Zaccardo

Simone Barone
Wolfsburg e Andrea Barzagli che lo segue nell'avventura tedesca, per poi tornare in Italia è diventare pilastro della Juventus di Antonio Conte nonché pedina irremovibile della difesa della nazionale di Cesare Prandelli, ma non solo.. Ci sono anche Simone Barone che anche se non è stato protagonista al mondiale tedesco del 2006 è stato comunque un giocatore partecipe, e l'ultimo Fabio Grosso, quello che ci ha fatto piangere e gioire sia contro l'Australia di cui si è procurato un rigore, e sia nella semifinale contro la Germania quando ancora nella nostra mente una pulce ci dice: grosso! Gol di Grosso!!!
Fabio Grosso(con la coppa del mondo)

Luca Toni(in un altra immagine)
Manca un minuto e siamo in vantaggio, manca un minuto è siamo in vantaggio, ma sopratutto decisivo fu il gol nella finale con il calcio di rigore trasformato. Su questo Zamparini deve esserne fiero dei suoi ragazzi, il Palermo ammetto: ci portò davvero fortuna!

CURIOSITA':Se ti chiami Gennaro Gattuso, non avevi l’intelligenza calcistica di un Liverani nè la pacatezza o l’acume di un Montella (per restringere il campo agli ex colleghi di inizio secolo già al timone di prime squadre) e hai avuto il privilegio di saltare a piedi pari la gavetta, il passo verso il tritacarne è breve. A Ringhio è “bastato” perdere il 50% delle gare disputate, 3 su 6 con appena 7 punti raccolti, a bordo della monoposto destinata a dominare la scena, per ricevere il benservito. E poco importa se ai limiti, evidenti, di un tecnico
Il vulcanico(Maurizio Zamparini)
dalle potenzialità (?) ancora in fieri, si affianchino quelli di un padre-padrone dai ricordi-cadetti più che mai sbiaditi. In B, a meno che non si disponga dei
Grosso o Toni di turno (rosanero nell’ultima stagione in Purgatorio), si vince con i giocatori di categoria: il Palermo di oggi non ha nè i primi nè i secondi e lavorare sulla testa di una banda di presunte primedonne è un lavoro che richiede un supplemento di tempo.
Dimensione sconosciuta al signor Emmezeta, che già stamattina si è cautelato chiamando al soldo Beppe Iachini. A Gattuso non resta che consolarsi passando in rassegna i nomi dei colleghi che hanno conosciuto analogo destino. Da Zaccheroni a Prandelli, passando per Spalletti, Delio Rossi e Guidolin, sono talmente tanti gli allenatori ad aver fatto i conti con le ire funeste dell’imprenditore di Sevegliano da metterne in discussione lungimiranza gestionale e competenza calcistica. I ragionamenti “di pancia” di Zamparini iniziano in Veneto nella stagione 1988/89, con Aldo Cerantola prima ‘vittima’.
A Venezia è però quello con Zaccheroni l’amore più travagliato. Il serafico manager romagnolo viene silurato nel ’91/92 in favore di Marchesi e richiamato già prima della fine del campionato, per essere accantonato nuovamente, in favore di Maroso, nel corso del successivo.
Nel ’94/95 ecco calato il pokerissimo con
Ventura, Maifredi, Geretto, il secondo interregno Ventura, Rossi e il Geretto-bis ad alternarsi su una panchina che assume i connotati di quella di un parco.
Prima di lasciare la Laguna, saranno due i triplete messi a segno, con altrettanti futuri
top trainer a viverle sulla propria pelle. Nel 1999/2000 Spalletti viene scaricato in favore di Materazzi (ma il campionato lo concluderà Oddo), nel 2001/2002 Buso subentra ad un Prandelli già in rampa di lancio, con Magni che conduce in porto la nave che affonda.
Ansia da prestazione e problemi di durata caratterizzano anche l’avventura siciliana. Nel 2002/2003 Glerean perde il posto in un amen, con Guidolin che subentra a Baldini, strappa il biglietto per la A e viene ringraziato a suon di cacciate. L’allenatore-scalatore si alterna a più riprese con Colantuono, gestioni intervallate dai “segnali orari” Delneri, Papadopulo e Gobbo-Pergolizzi. Il crescendo di Zamparini è impetuoso ed approda all’era degli scarsicriniti: dopo Colantuono, arrivano Ballardini, che riesce nell’impresa di concludere la stagione (2008/2009), e Zenga, strappato contro tutto e tutti ai cugini del Catania e lasciato indifeso alle prime difficoltà, dopo meno di 10 giornate.
L’addio al vetriolo con l’ex portiere spalanca le porte all’ingresso di Delio Rossi, la cui longevità (oltre una stagione) viene bruscamente interrotta dalla batosta interna incassata per mano dell’Udinese, con Guidolin (il più longevo alle dipendenze del padrone, con 112 gettoni di presenza) che si prende la personale vendetta sbancando il Barbera con 7 reti. Zamparini torna a perdere le staffe e da allora polverizza record in serie, dapprima congedando Cosmi (richiamando Rossi) dopo appena 36 giorni e poi mettendo alla porta Pioli, reo di non aver superato i preliminari di Europa League, ancor prima che il campionato 2011/2012 abbia inizio. Al Barbera sbarca il “Wenger di Palermo”, quel Mangia arrivato in estate dalle giovanili del Varese e immediatamente promosso in prima squadra: l’Arsène dei Navigli non arriverà a mangiare il panettone, lasciando spazio a Mutti.
Il resto è storia contemporanea. 14 mesi fa Zamparini punta forte su Sannino e consente all’ex Siena di entrare nel libro dei record, ricevendo il benservito dopo 3 match. Meglio di lui avevano saputo far, negli anni, Pioli (0 incontri di campionato), Glerean e Buso (una partita prima della stretta di mano). Non andrà meglio a Gasperini, il cui rilancio dopo gli inciampi interisti dura meno di un girone. Mentre tutti auspicano il ritorno del tecnico campano, è Malesani a strappare un ingaggio che gli permette di pareggiare i conti con Sannino e tornare a casa dopo 3 pareggi. Prima della B ci sarà ancora spazio per entrambi gli allenatori del girone d’andata, apripista del tracollo Gattuso. Ultimo tra gli sprovveduti ad alimentare le manie di grandezza dell’uomo dal portafoglio sempre aperto, pervaso da smanie di protagonismo che precedono ed accompagnano l’incompetenza.


TIFOSERIA:Gruppi esistenti: Brigate Rosanero, Warriors Ultras, Borgo Vecchio Sisma, Ultras Curva Nord, Angeli della
Ultras Palermo
Nord, Supporters Filiciuzza Filippo Coppola, U.C.S. (Ultras Curva Sud, che però per ora si sono autosospesi), Nolp Ultras, Gruppo Arenella 1983 (storica sezione Warriors), Boys Palermo, Fusi Rosanero, Rosanero Girls, Trabia c’è, Cuori Emigrati.
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Settore: Curva Nord, tranne gli Ucs in Sud.
Amicizie: Padova: legame fortissimo dal 1982, al motto di “Nessuna secessione potrà fermare la nostra unione!”, rinnovato proprio quest’anno, alla prima giornata del campionato 13/14 in corso, con grandi mangiate e bevute. Le radici del rapporto risalgono a quando, nei primissimi anni ’80, cinque tifosi padovani, durante una vacanza in Sicilia, conoscono alcuni ultras rosanero del Commandos Aquile, con cui stringono amicizia. In un Padova-Palermo dell’83 nasce un rapporto di forte rispetto, proprio grazie a quei “contatti estivi”, anche se non si poteva ancora parlare di vero e proprio gemellaggio, col discorso che sarà ripreso quando, nel 91/92, i direttivi di ambedue le curve sono cambiati. Il rapporto in tutti questi anni si è consolidato e rinnovato, come nel 1996 a Padova con giri di campo coi bandieroni. Due ore prima dalla partita, grande accoglienza riservata alla stazione “Campo di Marte” dai padovani ai molti ultras del Palermo presenti, in segno di questa grande amicizia, senz’altro bella e inusuale se vogliamo, capace di superare le barriere tra Nord e Sud e impedimenti logistici come la distanza o la differenza di categoria. Tante le visite reciproche, ad esempio lo stendardo “Acp” Padova è presente in Chievo-Palermo 04/05, lo striscione “Ultras Pd” e un’altra pezza presenti a Vicenza nel 94/95. Lecce: gemellaggio ultraventennale, ormai storico, all’insegna dello slogan “Lecce e Palermo contro il calcio moderno”, che ha resistito,
Fotomontaggio delle due curve unite


Gemellaggio consolidato più che mai, sopratutto negli ultimi anni
consolidandosi, anche a un decisivo scontro diretto per la A, nel giugno 2003, davanti ad oltre 35mila spettatori ufficiali in un “Via del Mare” di Lecce esaurito, vinto 3-0 dai padroni di casa. Nonostante l’amarezza, i tifosi siciliani rinnovarono la solida amicizia, nata grazie alle manifestazioni di solidarietà dei leccesi, dopo che, nel 1986, il Palermo venne radiato. Tra l’altro, l’allora presidente del Lecce, Franco Jurlano, fu l’unico a votare contro la radiazione, a sostegno del Palermo Calcio. In Palermo-Lecce 2005/06, esposti dai padroni di casa gli striscioni “Niente e nessuno ci fermerà, gemellaggio per l’eternità”, “Il risultato non ha importanza…rispetto ed amicizia ad oltranza” e “Colori diversi ideali gli stessi, bentornati!”. Siracusa: gemellaggio ultraventennale, al motto di “Mio fratello è siracusano”, negli anni ’80-’90 definito “patto di sangue”, un po’ raffreddatosi per la differenza di categoria in
Siracusa
cui hanno militato le due compagini in tutti questi anni, in cui comunque ci sono state tante visite reciproche. Nell’87/88, in Siracusa-Palermo di Coppa Italia C2, i palermitani rinnovarono il gemellaggio coi siracusani presentandosi nella loro curva con bandiere e striscione, ed anche in campionato, nello stesso anno, erano mischiati, con gli ultras delle due squadre a stretto contatto. A Palermo, sempre nell’87/88, venne ricambiato il favore, con gli striscioni dei siracusani mischiati tra gli ultras rosanero. Il gruppo siracusano “Nun ci semu cà testa” è stato presente in Inter-Palermo 04/05 e Palermo-Sampdoria 08/09, una bandiera del Siracusa era nella Nord in Palermo-Catania 10/11, lo striscione “Blue Boys” Siracusa in Palermo-Verona 95/96. Cesena: bella amicizia Nord-Sud anche questa, un rapporto di profonda stima di vecchia data. Curioso e simpatico il siparietto verificatosi in Palermo-Cesena dell’aprile 2011, quando, ad un certo punto, sul 2-0 per il Cesena, gli ultras bianconeri hanno urlato “Palermo, Palermo”, in segno d’amicizia. Gli ultras del Palermo hanno contraccambiato scandendo un “Cesena, Cesena”, sia per l’amicizia tra le due tifoserie, che per esprimere la propria ostilità nei confronti della squadra che stava perdendo, in contrapposizione col resto dello stadio, che non ha gradito, esternandolo con fischi e col coro “buffoni, buffoni”, rivolto alla curva Nord. Solo un coro contro gli eterni rivali catanesi (e l’insperato pareggio finale) ha messo tutti d’accordo. Striscione “W.S.B.” Cesena esposto in Genoa-Palermo 08/09. Genoa: amicizia poco conosciuta dalle altre tifoserie italiane, iniziata oltre 30 anni fa dai gruppi storici rosanero e proseguita da tutti i gruppi attualmente attivi a Palermo, che hanno grande stima dei genoani. Mangiate e bevute hanno sempre caratterizzato ogni trasferta quando si affrontavano le due squadre, almeno fino all’introduzione della tessera. Negli anni ’80 e ’90 ci sono state molte visite reciproche. Anni fa, quando alcuni ultras palermitani finirono in carcere a Marassi dopo degli scontri con gli juventini, i genoani si prodigarono nella solidarietà ai palermitani rinchiusi, senza dimenticare i fumogeni che i genoani prestarono ai siciliani durante una delle loro trasferte a Genova. Napoli: amicizia ormai ventennale, all’insegna di mangiate, bevute, scambi di sciarpe e goliardia. Numerose le
Curva B del Napoli
visite, i favori reciproci: nel ’93, in occasione di Italia-Malta, in curva Nord a Palermo c’erano tanti ultrà napoletani; nel 1996 a Napoli, per un Napoli-Verona sono presenti le Brigate con tanto di striscione; nel 2000 al “Barbera”, scelto come campo neutro di Napoli-Fiorentina, 15mila palermitani andarono a sostenere gli amici napoletani, presenti in circa 5mila, fraternizzando tra di loro; per Napoli-Reggina, Napoli-Brescia e Napoli-Verona in quegli anni c’erano tanti ultras palermitani, di U.C.S. e Brigate, con tanto di striscione al “San Paolo”; Il B.V.S. è stato ospite tante volte dei napoletani in curva B, per partite del Napoli negli anni recenti; nel 2006/07, per Palermo-Napoli, i napoletani della curva B erano ospiti nella Nord e sono partiti cori anti-Lazio, anti-Catania e pro-Napoli; nel novembre 2007, per Palermo-Napoli, i napoletani della curva B furono ospiti in Nord nel settore dei B.V.S.; nel marzo 2008, in occasione di Napoli-Palermo, quelli del B.V.S. erano in curva B insieme ad altri palermitani, e venne fatta una sciarpata metà azzurra e metà rosanero. I gruppi più legati alle curve napoletane sono il Borgo Vecchio Sisma e le Brigate Rosanero. “Rispetto per chi ci rispetta. Salutiamo il fratello palermitano” recitava uno striscione degli Ultras Napoli ’72 alcuni anni fa. Roma: gli Ultras Curva Nord hanno tenuto viva l’amicizia coi romanisti, iniziata dai Commandos Aquile e dai Warriors negli anni ‘80, che, negli
Ultra Curva Sud della Roma
anni, si è basata soprattutto sulla politica e sull’asse della comune presidenza di Franco Sensi. Alcuni anni fa i romanisti esposero all’Olimpico la scritta “La Sud di Roma saluta gli amici palermitani”. Il gruppo romanista “Tradizione Distinzione” presenziò nella Nord in Palermo-Catania dell’ottobre 2000, mentre lo striscione “W.U.P.” è apparso nella Sud di Roma sempre in quel periodo. Inoltre, in Palermo-Roma di Coppa Italia 01/02, erano presenti in curva Nord gli striscioni romanisti “Asr Ultras”, “Brigata Boccea” e “Piazza Bologna”. Foggia: buoni rapporti, stima reciproca. L’amicizia nasce all’ultima e decisiva partita del campionato di C1 88/89, quando venne stretta un’amicizia col “Regime Rossonero” Foggia. Prova ne sia il fatto che, anche se il Palermo non riuscì a vincere, non ci fu il minimo screzio. Anzi, alla fine i due gruppi si riunirono per un caloroso applauso alle due compagini, che avevano offerto un grande spettacolo. L’amicizia, per un po’ di tempo portata avanti dagli Eagles Korps, si è un po’ persa negli anni, a causa delle categorie diverse in cui hanno militato le due società. Lucchese: l’amicizia con i lucchesi risale agli anni ’80 ed stata spesso rinnovata con reciproche accoglienze calorose. Andria: stima e rispetto reciproci, di vecchia data. Marsala: le Brigate Rosanero instaurarono negli anni ’90 un amicizia coi marsalesi, affievolitasi nel tempo. Cosenza: gli Eagles Korps hanno instaurato un amicizia coi calabresi sul finire degli anni ’80, poi è rimasta la stima e il rispetto. Akragas Agrigento: la “Fossa dei Giganti” Agrigento è stata direttamente gemellata con gli “Indians Palermo” per diversi anni, a partire dal 1984. Mazara: vecchia amicizia.

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Ex-gemellaggi: Reggina: vedi sezione “Rivalità”. Salernitana: vecchio legame, fine anni ‘80-inizio anni ’90, tra le due tifoserie, grazie soprattutto al vecchio legame coi reggini, fortemente gemellati coi salernitani, che in quegli anni a Salerno hanno sempre riservato ai tifosi del Palermo grandi accoglienze. Nel 92/93 alcuni palermitani visitarono la sede degli Ultras Plaitano di Salerno e, tra le varie gentilezze, ci fu quella di pagare loro il biglietto d’ingresso allo stadio.
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Rivalità: Catania: rivalità fortissima, antica, acerrima, che va oltre il calcio: è nel calcio che trova terreno per esplodere. Tale rancore si può far risalire ad antiche origini, quando Catania cercò di diventare il capoluogo della Sicilia, ma non ebbe questa soddisfazione, e questo ha generato negli etnei una voglia di confrontarsi, una sorta di invidia verso Palermo, che sta alla base della rivalità tra le due città ed ogni pretesto è buono per scontrarsi. Il derby coi “cugini” etnei è sempre sentitissimo, una partita dal fascino folkloristico, tra l’Aquila rosanero e “U’ liotru” rossazzurro, l’elefante simbolo della città di Catania. Ogni volta che le due squadre s’incontrano, si crea un attesa che come detto va oltre l’evento calcistico. Data la forte rivalità ci sono stati in passato molti episodi di violenza e scontri. Ad esempio, nella stagione 1981/82, il giocatore del Catania Renato Miele venne colpito alla testa da un oggetto tirato da un tifoso rosanero, e non disputò la gara, col Palermo che perse a tavolino una partita vinta sul campo, episodio che causò molte polemiche, dato che i rosanero sostenevano che Miele avesse ingigantito il tutto, proprio al fine di ribaltare il risultato. Gravissimi i fatti accaduti il 2 febbraio 2007, quando, durante
Ispettore capo Filippo Raciti


alcune fasi degli scontri allo stadio Barbera

Notizia da fonte SKY sulla morte di Raciti

Cerchio che raffigura il momento fatale....

Accerchiamento da parte della polizia su un tifoso Catanese
alcuni violenti scontri verificatisi a margine del derby Catania-Palermo, rimase colpito da un oggetto contundente, che gli spappolò il fegato, l’Ispettore di polizia Filippo Raciti, di 38 anni. A seguito di questo brutto episodio, il commissario della Figc, Luca Pancalli, prese misure eccezionali quali la sospensione per un turno di tutti i campionati di calcio italiani, la domenica successiva, appoggiato dal governo che varò l’inasprimento delle norme di sicurezza negli stadi. Nelle tre stagioni successive è stato vietato alle due tifoserie di seguire la squadra in trasferta per il derby, divieto superato dalla stagione 2010-11, grazie all’introduzione della famosa tessera del tifoso, che però, su scala nazionale, ha portato ben pochi benefici. Il primo derby riaperto agli ospiti, dopo la tragedia di Raciti, è stato il primo senza tafferugli dopo decenni di scontri. Nel ’95 il questore di Catania diffidò 44 palermitani (in totale oltre 60), che prima del derby con l’Acireale in agosto, aggredirono nella città etnea alcuni tifosi rossazzurri appartenenti al gruppo “Primo Amore-Irriducibili”. Oltre tremila rosanero si presentarono a Catania alla fine degli anni ’80, forse la trasferta più massiccia nella città etnea. Intorno alla metà degli anni ’90, nella notte antecedente a una trasferta a Battipaglia, i tifosi rosanero strapparono ai “cugini” catanesi, sul traghetto che dall’isola li portava in continente, lo striscione “Pessimi Elementi”, esposto poi a Battipaglia alla rovescia. Altri striscioni catanesi sono in mano ai palermitani. Nel 1989/90, in C1, in Palermo-Catania giocata a Trapani, i palermitani attaccarono il settore catanese e scoppiò una rissa furibonda. Però, nonostante il forte astio che intercorre tra le due tifoserie, c’è da sottolineare lo striscione che il W.U.P. espose a Catania nel 2000/01, veramente bello: “L’odio non cancella il rispetto per la vita…Fabrizio presente!”, dedicato a Fabrizio Lo Presti, ultrà del Catania del gruppo “Decisi”, scomparso alla tenera età di 22 anni in un incidente stradale, mentre era in trasferta per seguire a L’Aquila il suo Catania. Nella stessa gara, i catanesi espongono gli striscioni “Nel 253 a.C. ‘Civitas Romana’…nel 2000 colonia romanista” (alludendo al rapporto d’amicizia con la Curva Sud romana), “W.U.P. sezione squadramobile” e “Benvenuti ad Alcatraz”. Altro nobile gesto è stato la partecipazione degli ultras palermitani al funerale del cavaliere Massimino, presidente del Catania Calcio. Messina: rivalità più recente di quella col Catania, ma comunque sentitissima, con grossi incidenti in passato, in cui è stato “grattato” ai messinesi lo striscione dei “N.o.c.s.”. L’inimicizia
L'ultimo Palermo - Messina in serie A

Secondo scatto sempre di quella partita
si acuì durante la stagione 2000/01, durante la quale Palermo e Messina lottarono testa a testa per il primo posto nel campionato di C1 girone B, con volata finale all’ultima giornata, in una domenica tiratissima, dove le emozioni si susseguirono una dietro l’altra, ma alla fine la gioia invase letteralmente i 30mila della “Favorita”, accorsi per spingere il Palermo alla vittoria con l’Ascoli, e allo stesso tempo a “gufare” contro il Messina, che perse ad Avellino. Verona: rivalità Nord-Sud sentitissima e antica, vista l’impronta razzista dei veronesi; vecchi rancori risalenti all’età primordiale del movimento ultras, coi veronesi che hanno rivolto sempre brutte accoglienze ai palermitani. In occasione di Palermo-Verona di Coppa Italia, terzo turno, del 17 agosto ’13, il pullman che trasportava i tifosi veronesi (una trentina circa), giunto nei pressi del “Barbera”, è stato attaccato da un gruppo piuttosto nutrito di ultras palermitani che ha cominciato a lanciare contro il mezzo torce, bombe carta, bastoni e oggetti di ogni tipo.. I veronesi non ci hanno pensato due volte e sono scesi rispondendo all’attacco. La guerriglia è andata avanti per qualche lunghissimo minuto, fino all’arrivo delle forze dell’ordine, che hanno ristabilito la calma. Per alcuni tifosi del Palermo è poi scattato il provvedimento di Daspo. Rubato diversi anni fa ai veneti lo storico striscione “Gioventù Scaligera”, noto gruppo ultrà veronese. Inoltre, durante un Palermo-Verona del ’95, i tifosi di casa, dopo aver caricato gli scaligeri con una sassaiola, gli fregarono una bandiera. Reggina: negli anni ’80-’90 c’era un vero e proprio gemellaggio, anzi, una fratellanza “di sangue”, poi, non si sa bene il motivo (le solite incomprensioni…), qualcosa si è rotto, della serie “c’eravamo tanto amati”, e si è passati a una rivalità piuttosto aspra e sentita, anche se recente. In Reggina-Palermo 04/05 esposti gli striscioni “Reggino traditore” e “Buttana rà…Reggina”, coi calabresi che rispondono con “Ti spacci x catanese alla staz. di Milano…vergognati palermitano!” e altri striscioni ironici. Nell’84/85, a Reggio Calabria giri di campo coi bandieroni a rinnovare l’amicizia che fu. Fiorentina: vecchi rancori, risalenti più che altro a una frase infelice del presidente della Fiorentina Cecchi Gori.. Nel ’95, durante un Palermo-Fiorentina di Coppa Italia, alcuni ultras palermitani sottrassero uno striscione ai viola, ma un fiorentino, con grande coraggio, si lanciò contro gli avversari e, seppur picchiato a sangue, riuscì a riavere lo striscione. I fiorentini hanno poi subìto, sempre in quegli anni, il furto di uno striscione di un Viola Club. Qualche scaramuccia anche nell’agosto 2009 a Firenze, ad opera di ultras rosanero. Lazio: inimicizia storica, risalente all’83, quando i sostenitori biancazzurri tesero un agguato ai palermitani con lame e coltelli, derubandoli di tutto. L’amicizia che intercorre tra palermitani e romanisti ha poi fatto il resto. Crotone: i crotonesi subirono il furto dello striscione “Mods” a Palermo nel 99/00, nonostante fossero sistemati nell’anello superiore della Tribuna, in una zona “protetta”, dove non ci sono ultras rosanero (all’epoca pressoché tutte le tifoserie ospiti venivano sistemate lì). Lo striscione fu sottratto da sette ragazzi che scavalcarono dalla curva Nord, quando i crotonesi erano già in buon numero. In Palermo-Crotone 2001/02, con ben in vista lo striscione, in Nord si leggeva l’ironica scritta “Modestamente superiori”. Atalanta: rivalità storica, vecchi rancori. In Palermo-Atalanta 2007/08 esposto lo stendardo atalantino “B.g. 1907”. Acireale: Durante il match Palermo-Acireale 1997/98, alcuni ultras rosanero, approfittando dello scarso numero di tifosi acesi, sottraggono loro parte dello striscione “Nuova Guardia” (“Nuov”), poi mostrato agli avversari. Palermo e Acireale, un tempo in buoni rapporti, sono diventate rivali quasi per caso: durante una partita tra le due squadre, i tifosi palermitani presero ad inveire contro il giocatore rosanero Sorbello, acese di nascita e reo, a detta dei rosanero, di essere stato fra i fautori della messa in mora che costò la radiazione al Palermo. I tifosi acesi, sentitosi offesi, si rifecero prendendo di mira l’attaccante rosanero Buoncammino. Da lì è partita l’inimicizia. Battipagliese: diversi anni fa, ai tempi della C1, un centinaio di supporters campani giungono in Sicilia con al fianco sei amici catanesi, che con la loro presenza, accesero non poco gli animi dei palermitani che, nel tentativo di sottrarre un loro striscione (presente quello degli “Irriducibili”), hanno poi preso ai campani lo striscione “Dinamik Force”. Juventus: negli anni ‘80 intercorrevano buoni rapporti, adesso vi è una fiera rivalità, alimentatisi nell’era della presidenza Zamparini. Livorno: rivalità prevalentemente politica, molte le punzecchiature tra le due parti, con striscioni ironici. Bari: rivalità antica, e poi sono
Ultras Bari
gemellati coi reggini… Cagliari, Inter, Brescia: rivalità storiche, meno importanti ma molto sentite.
In passato “noie” anche con: Monza: sottratto ai brianzoli lo striscione “Kids” parecchi anni fa. Chievo: sottratto ai clivensi negli anni ’90 lo striscione “Iz iz alè Ceo”. Casertana, Pescara.

Vi aspetto tra 8 giorni con un nuovo numero de ''La Baronata''





BARONE FERDINANDO.



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