''LA
BARONATA''
A
CURA DI: BARONE FERDINANDO
IL NOSTRO
AVVERSARIO:PALERMO
Ragazzi! Qua stiamo
parlando di una squadra che non ha neanche bisogno di essere
analizzata perché , sì commenta da sola, e pensare che ad inizio
campionato la gestione ''Gattuso'' non aveva portato buoni risultati,
inizi pareggiando col Modena, perdi in coppa italia contro il Verona,
vinci a Padova per poi riperdere in casa contro l'Empoli, ma poi
arriva un signore chiamato Giuseppe Iachini il rollino di marcia
cambia in maniera assurda, e che rispecchia il vero Palermo come
giustamente sì aspettava Zamparini all'inizio di stagione, andiamo
con ordine: Palermo squadra che ha un gruppo solido, giocatori di
categoria seconda il Siena per qualità e di budget elevati, ottima
organizzazione, e sopratutto come citato pocanzi ottimo tecnico, il
tecnico: Giuseppe Iachini un curriculum che parla da solo, il profeta
della serie B colui che ha portato Sampdoria, Brescia in serie A e
quindi s' può considerare un esperto alla Ventura oppure perché no
alla Edy Reja, da quando sta col Palermo questi sono i numeri: dal 28
settembre esordio con la Juve Stabia fino ad oggi ha fatto: 53 punti,
e quindi ha quasi dato una ipotetica certezza che a tutti gli
effetti, sarà il Palermo come era da pronostico a vincere questo
campionato. Le statistiche apparte quella di Iachini sono le
seguenti: inanzitutto il Palermo è imbattuto da ben 13 turni un
turno in meno rispetto al Latina che ha fatto 14 risultati utili
consecutivi, l'ultima sconfitta risale al 21 dicembre 2013 dove ha
perso per 1-0 sul campo del Carpi, da lì il suo rollino di marcia è
stato devastante, anche se nel periodo di gennaio e febbraio ha un po
inciampato e ha perso parecchi punti sopratutto con le piccole dove
il Palermo esce con fatica con alcuni risultati non da capolista. In
casa il Palermo ha collezionato 10 vittorie, 4 pareggi, e 2
sconfitte(Empoli e Latina), fuori casa il rollino è stato di 8
vittorie, 5 pareggi, e 3 sconfitte(l'ultima a Carpi nel girone di
andata), in totale: 18 vinte, 9 pareggi, e cinque sconfitte di meglio
a lei soltanto il Siena che ha il record di sconfitte che sono solo
4.
I
PRECEDENTI:Palermo-Avellino
mancava dal palinsesto della Serie B da dieci anni. Esattamente dalla
26esima giornata del 2003-2004 quando fu 1-1 con reti di Toni
per i rosanero e di Stroppa
per i biancoverdi.
Alla fine di quel torneo le due squadre presero
strade diametralmente opposte: la Serie A per i siciliani, l'ex Serie
C per i campani.
L'Avellino mai ha vinto al Barbera
in cadetteria. Anzi, conteggiando anche i precedenti nella ex Serie C
dal 1978-1979 in poi, al massimo ci sono scappati 3 pari su 13
confronti.
Più in generale, osservando anche i match del
Partenio,
l'Avellino non batte il Palermo in campionato dal 1998-1999, 2-0 alla
15esima giornata in C1 girone B.
I rosanero in casa sono in serie
positiva da 9 gare, l'ultima battuta d'arresto risale al 21 novembre,
1-2 col Latina.
I biancoverdi nel 2014 hanno colto un solo
successo fuori casa, ma pesante perché arrivato contro la seconda in
classifica, l'Empoli.
Da ricordare inoltre
che il match di andata giocato all'ora di
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Hernandez dopo lo 0-2 |
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una ripartenza sull fascia |
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azione che ha portato il vantaggio sul Avellino |
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Lafferty abbracciato dopo il vantaggio |
pranzo è finito 2-0 a
favore dei rosanero con gol di Lafferty nel primo tempo, e di Abel
Hernandez verso lo scadere del secondo tempo, partita dominata dal
Palermo e un Avellino che timidamente è entrato in partita creando
pochissime azioni che non hanno impensierito più di tanto
Sorrentino.
I CONVOCATI:Mister
Iachini ha diramato la lista dei convocati per il match del Barbera.
Ecco i nomi:
PORTIERI: Fulignati, Sorrentino,
Ujkani.
DIFENSORI:
Andelkovic, Daprelà, Lazaar, Milanovic, Munoz, Pisano, Terzi,
Vitiello.
CENTROCAMPISTI:
Barreto, Bolzoni, Di Gennaro, Maresca, Ngoyi, Stevanovic,
Troianiello, Vazquez, Verre.
ATTACCANTI:
Belotti, Dybala, Lafferty.
FORMAZIONE:Iachini
vuole svoltare sul 3-4-1-2. Un modulo più offensivo per riportare
Vazquez nel suo ruolo più naturale, il trequartista. Davanti a lui
due punte: Dybala e Belotti sono in vantaggio su Lafferty. In
mezzo non dovrebbe esserci Maresca,
alle prese con dei guai muscolari. Sugli esterni Pisano e Lazaar
duellano con Stevanovic e Daprelà.
La
formazione è la seguente:
Sorrentino;
Munoz, Terzi, Andelkovic; Pisano, Bolzoni, Barreto, Lazaar; Vazquez;
Dybala, Belotti
GIOCATORI CHIAVE:Il
Palermo ha sicuramente una rosa molto importante e ha dei talenti che
meriterebbero la piazza più ambita che è la serie A, di questi ne
ho scelti cinque chiave, sul quale secondo me il Palermo ne ha
bisogno e stanno dando dei frutti sperati dal presidente Zamparini ad
inizio stagione, il primo è il nazionale Uruguaiano Abel Hernandez
(assente nel
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Abel hernandez |
match contro l'Avellino) ma va giustamente ricordato,
classe 1990 attaccante da piedi buoni, 107 presenze e 30 gol fino
adesso con la maglia rosanero, considerato un giocatore di lusso per
questa categoria, Hernandez ha rifiutato molti club di prestigio al
costo di risalire subito in serie A e quindi rispettare anche il suo
contratto che lo lega con i siciliani. Altro giocatore considerato un
lusso per la serie B è Edgar Barreto paraguayano classe 1984,
centrocampista nonché capitano dei rosanero, al Palermo dal
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Edgar Barreto |
2011
fino ad ora ha collezionato 88 presenze e 3 gol, giocatore dotato di
un buon scatto e di una buona tecnica di gioco. Poi altri giocatori
che a mio avviso sono il fulcro di questa squadra sono: Kyle Lafferty
classe 1987 e nazionale Nord irlandese, ricorda molto
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Kyle Lafferty |
Toni per
altezza, fiuto del gol, abile nei dribbling, in prestito dal Sion
fino adesso 28 presenze e 9 reti, poi abbiamo Francesco Bolzoni
classe 1989 dove ha esperienza anche in serie A ha giocato tre
stagioni col Siena, è
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Francesco Bolzoni |
adesso colonna portante del centrocampo del
Palermo cinico, determinato, ottima rapidità nel segnare e servire
palla al centro, giocatore dotato di un ottimo dinamismo, Andrea
Belotti attaccante molto giovane classe 1993 17 presenze fino ad ora
e 8 reti non male per un debuttante in serie B, giocatore preso dal
Albinoleffe che tra il 2011 e il 2013 ha segnato 14 reti in 39
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Andrea Belotti |
partite in lega pro. L'ultimo giocatore chiave resta il portiere, qua
mi soffermo perché è un portiere che non è una certezza e di più,
la saracinesca per eccellenza, Stefano Sorrentino(Cavese) classe 1979
molta esperienza sopratutto all'estero dove ha giocato con AEK Atene
e Recreativo Huelva per poi
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Stefano Sorrentino |
tornare in Italia nelle file del
ChievoVerona dove gli ha giocato tra il 2008 e il 2013 per poi
passare al Palermo. Il suo curriculum parla che è un ''abile''
pararigori, ottimo istinto nel buttarsi, molto agile, è una
sicurezza dal momento che il suo punto forte sono i salvataggi
impossibili, sa cambiare posizione nel caso in cui si trova dietro
una difesa composta da tre o quattro uomini: nel primo caso è più
vicino allo porta che nel secondo caso.
GIOCATORI SIMBOLO:Il
Palermo come tante altre squadre ha avuto i suoi giocatori simbolo
nel corso della sua storia, e come di consueto, andiamo a vedere le
presenze e gol:
Record
di reti: Per quanto
riguarda il record di reti, il cannoniere più prolifico della storia
del Palermo resterà Fabrizio Miccoli che tra il 2007 e il 2013 in
165 presenze ha
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Fabrizio Miccoli |
siglato 81 gol e record assoluto, a sua volta Miccoli
pagherà anche dei presunti impicci tra lui e associazioni mafiose,
sul quale lui è stato d'occhiato, lascia Palermo in mal modo e
adesso gioca nel Lecce, a Palermo ha lasciato il segno molti lo
ricordano come il ''messiah'' della situazione, ma per altri è un
perfetto ''traditore'' non degno di tale maglia, ma a noi ci
interessa quello che ha fatto sul campo. Grande giocatore. Il secondo
leggermente staccato è Carlo Radice dove colleziona tra il 1929 e il
1933, 84 presenze e 62 gol,
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Carlo Radice |
ritornerà al Palermo nel 1934 ma fu una
stagione da dimenticare una sola presenza, così decide di lasciare
il club per passare poi al Acciaierie Falck che ha sua volta è
l'inizio della nascita di una squadra che poi sì chiamerà oggi: Pro
Sesto. Il terzo miglior realizzatore della storia poi è Santiago
Vernazza tra il 1957 e il
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Santiago Vernazza |
1960 colleziona 115 presenze e segna 51 gol
record che lo condivide con un altro grande del calcio moderno che è
Luca
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Luca Toni |
Toni tra il 2003 e il 2005 in 80 presenze segna gli stessi gol
di Vernazza, curiosità: Luca Toni è stato l'ultimo goleador del
Palermo in cadetteria con 30 gol in 45 partite record assoluto!
IL PALERMO
MONDIALE: tra il 2004 e il 2006 il Palermo vanta di aver avuto in
squadra cinque campioni del mondo, che sono Luca Toni che grazie alle
sue reti nel ultimo anno di serie B è tornato in serie A che da lì
gli rimane fino al 2013, e non solo sigla anche due gol contro
l'Ucraina al mondiale tedesco, Cristian Zaccardo che a sua volta
farà esperienze all'estero al
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Andrea Barzagli |
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Cristian Zaccardo |
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Simone Barone |
Wolfsburg e Andrea Barzagli che lo
segue nell'avventura tedesca, per poi tornare in Italia è diventare
pilastro della Juventus di Antonio Conte nonché pedina irremovibile
della difesa della nazionale di Cesare Prandelli, ma non solo.. Ci
sono anche Simone Barone che anche se non è stato protagonista al
mondiale tedesco del 2006 è stato comunque un giocatore partecipe, e
l'ultimo Fabio Grosso, quello che ci ha fatto piangere e gioire sia
contro l'Australia di cui si è procurato un rigore, e sia nella
semifinale contro la Germania quando ancora nella nostra mente una
pulce ci dice: grosso! Gol di Grosso!!!
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Fabio Grosso(con la coppa del mondo) |
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Luca Toni(in un altra immagine) |
Manca un minuto e siamo in
vantaggio, manca un minuto è siamo in vantaggio, ma sopratutto
decisivo fu il gol nella finale con il calcio di rigore trasformato.
Su questo Zamparini deve esserne fiero dei suoi ragazzi, il Palermo
ammetto: ci portò davvero fortuna!
CURIOSITA':Se ti chiami
Gennaro Gattuso, non avevi l’intelligenza calcistica di un Liverani
nè la pacatezza o l’acume di
un Montella (per
restringere il campo agli ex colleghi di inizio secolo già al timone
di prime squadre) e hai avuto il privilegio di saltare a piedi pari
la gavetta, il passo verso il tritacarne è breve. A Ringhio è
“bastato” perdere il 50% delle gare disputate, 3 su 6 con appena
7 punti raccolti, a bordo della monoposto destinata a dominare la
scena, per ricevere il benservito. E poco importa se ai limiti,
evidenti, di un tecnico
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Il vulcanico(Maurizio Zamparini) |
dalle potenzialità (?) ancora in fieri, si
affianchino quelli di un padre-padrone dai ricordi-cadetti più che
mai sbiaditi. In B, a meno che non si disponga dei Grosso
o Toni
di turno (rosanero nell’ultima
stagione in Purgatorio), si vince con i giocatori di categoria: il
Palermo di oggi non ha nè i primi nè i secondi e lavorare sulla
testa di una banda di presunte primedonne è un lavoro che richiede
un supplemento di tempo.
Dimensione sconosciuta al signor
Emmezeta, che già stamattina si
è cautelato chiamando al soldo Beppe
Iachini. A Gattuso non resta che
consolarsi passando in rassegna i nomi dei colleghi che hanno
conosciuto analogo destino. Da Zaccheroni
a Prandelli,
passando per Spalletti,
Delio Rossi e Guidolin,
sono talmente tanti gli allenatori ad aver fatto i conti con le ire
funeste dell’imprenditore di Sevegliano da metterne in discussione
lungimiranza gestionale e competenza calcistica. I ragionamenti “di
pancia” di Zamparini iniziano in Veneto nella stagione 1988/89, con
Aldo Cerantola
prima ‘vittima’.
A Venezia è però quello con Zaccheroni l’amore
più travagliato. Il serafico manager romagnolo viene silurato nel
’91/92 in favore di Marchesi e
richiamato già prima della fine del campionato, per essere
accantonato nuovamente, in favore di Maroso,
nel corso del successivo.
Nel ’94/95 ecco calato il pokerissimo
con Ventura,
Maifredi,
Geretto, il secondo interregno Ventura, Rossi e il Geretto-bis
ad alternarsi su una panchina che assume i connotati di quella di un
parco.
Prima di lasciare la Laguna, saranno due i triplete messi a
segno, con altrettanti futuri top
trainer a viverle sulla propria
pelle. Nel 1999/2000 Spalletti viene scaricato in favore di Materazzi
(ma il campionato lo concluderà
Oddo), nel 2001/2002 Buso subentra
ad un Prandelli già in rampa di lancio, con Magni
che conduce in porto la nave che
affonda.
Ansia da prestazione e problemi di durata
caratterizzano anche l’avventura siciliana. Nel 2002/2003 Glerean
perde il posto in un amen, con
Guidolin che subentra a Baldini,
strappa il biglietto per la A e viene ringraziato a suon di cacciate.
L’allenatore-scalatore si alterna a più riprese con Colantuono,
gestioni intervallate dai “segnali orari” Delneri,
Papadopulo e Gobbo-Pergolizzi. Il crescendo di Zamparini è impetuoso
ed approda all’era degli scarsicriniti: dopo Colantuono, arrivano
Ballardini,
che riesce nell’impresa di concludere la stagione (2008/2009), e
Zenga,
strappato contro tutto e tutti ai cugini del Catania e lasciato
indifeso alle prime difficoltà, dopo meno di 10 giornate.
L’addio al vetriolo con l’ex portiere spalanca
le porte all’ingresso di Delio
Rossi, la cui longevità (oltre
una stagione) viene bruscamente interrotta dalla batosta interna
incassata per mano dell’Udinese, con Guidolin (il più longevo alle
dipendenze del padrone, con 112 gettoni di presenza) che si prende la
personale vendetta sbancando il Barbera con 7 reti. Zamparini torna a
perdere le staffe e da allora polverizza record in serie, dapprima
congedando Cosmi (richiamando
Rossi) dopo appena 36 giorni e poi mettendo alla porta Pioli,
reo di non aver superato i preliminari di Europa League, ancor prima
che il campionato 2011/2012 abbia inizio. Al Barbera sbarca il
“Wenger di Palermo”,
quel Mangia arrivato
in estate dalle giovanili del Varese e immediatamente promosso in
prima squadra: l’Arsène dei Navigli non arriverà a mangiare il
panettone, lasciando spazio a Mutti.
Il resto è storia contemporanea. 14 mesi fa
Zamparini punta forte su Sannino e
consente all’ex Siena di entrare nel libro dei record, ricevendo il
benservito dopo 3 match. Meglio di lui avevano saputo far, negli
anni, Pioli (0 incontri di campionato), Glerean e Buso (una partita
prima della stretta di mano). Non andrà meglio a Gasperini,
il cui rilancio dopo gli inciampi interisti dura meno di un girone.
Mentre tutti auspicano il ritorno del tecnico campano, è Malesani
a strappare un ingaggio che gli
permette di pareggiare i conti con Sannino e tornare a casa dopo 3
pareggi. Prima della B ci sarà ancora spazio per entrambi gli
allenatori del girone d’andata, apripista del tracollo Gattuso.
Ultimo tra gli sprovveduti ad alimentare le manie di grandezza
dell’uomo dal portafoglio sempre aperto, pervaso da smanie di
protagonismo che precedono ed accompagnano l’incompetenza.
TIFOSERIA:Gruppi
esistenti:
Brigate Rosanero, Warriors Ultras,
Borgo Vecchio Sisma, Ultras Curva Nord, Angeli della
|
Ultras Palermo |
Nord, Supporters
Filiciuzza Filippo Coppola, U.C.S. (Ultras Curva Sud, che però per
ora si sono autosospesi), Nolp Ultras, Gruppo Arenella 1983 (storica
sezione Warriors), Boys Palermo, Fusi Rosanero, Rosanero Girls,
Trabia c’è, Cuori Emigrati.
.
Settore:
Curva Nord, tranne gli Ucs in Sud.
Amicizie:
Padova: legame fortissimo dal 1982, al motto di
“Nessuna secessione potrà fermare la nostra unione!”, rinnovato
proprio quest’anno, alla prima giornata del campionato 13/14 in
corso, con grandi mangiate e bevute. Le radici del rapporto risalgono
a quando, nei primissimi anni ’80, cinque tifosi padovani, durante
una vacanza in Sicilia, conoscono alcuni ultras rosanero del
Commandos Aquile, con cui stringono amicizia. In un Padova-Palermo
dell’83 nasce un rapporto di forte rispetto, proprio grazie a quei
“contatti estivi”, anche se non si poteva ancora parlare di vero
e proprio gemellaggio, col discorso che sarà ripreso quando, nel
91/92, i direttivi di ambedue le curve sono cambiati. Il rapporto in
tutti questi anni si è consolidato e rinnovato, come nel 1996 a
Padova con giri di campo coi bandieroni. Due ore prima dalla partita,
grande accoglienza riservata alla stazione “Campo di Marte” dai
padovani ai molti ultras del Palermo presenti, in segno di questa
grande amicizia, senz’altro bella e inusuale se vogliamo, capace di
superare le barriere tra Nord e Sud e impedimenti logistici come la
distanza o la differenza di categoria. Tante le visite reciproche, ad
esempio lo stendardo “Acp” Padova è presente in Chievo-Palermo
04/05, lo striscione “Ultras Pd” e un’altra pezza presenti a
Vicenza nel 94/95. Lecce: gemellaggio ultraventennale,
ormai storico, all’insegna dello slogan “Lecce e Palermo contro
il calcio moderno”, che ha resistito,
|
Fotomontaggio delle due curve unite |
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Gemellaggio consolidato più che mai, sopratutto negli ultimi anni |
consolidandosi, anche a un
decisivo scontro diretto per la A, nel giugno 2003, davanti ad oltre
35mila spettatori ufficiali in un “Via del Mare” di Lecce
esaurito, vinto 3-0 dai padroni di casa. Nonostante l’amarezza, i
tifosi siciliani rinnovarono la solida amicizia, nata grazie alle
manifestazioni di solidarietà dei leccesi, dopo che, nel 1986, il
Palermo venne radiato. Tra l’altro, l’allora presidente del
Lecce, Franco Jurlano, fu l’unico a votare contro la radiazione, a
sostegno del Palermo Calcio. In Palermo-Lecce 2005/06, esposti dai
padroni di casa gli striscioni “Niente e nessuno ci fermerà,
gemellaggio per l’eternità”, “Il risultato non ha
importanza…rispetto ed amicizia ad oltranza” e “Colori diversi
ideali gli stessi, bentornati!”. Siracusa:
gemellaggio ultraventennale, al motto di “Mio fratello è
siracusano”, negli anni ’80-’90 definito “patto di sangue”,
un po’ raffreddatosi per la differenza di categoria in
|
Siracusa |
cui hanno
militato le due compagini in tutti questi anni, in cui comunque ci
sono state tante visite reciproche. Nell’87/88, in Siracusa-Palermo
di Coppa Italia C2, i palermitani rinnovarono il gemellaggio coi
siracusani presentandosi nella loro curva con bandiere e striscione,
ed anche in campionato, nello stesso anno, erano mischiati, con gli
ultras delle due squadre a stretto contatto. A Palermo, sempre
nell’87/88, venne ricambiato il favore, con gli striscioni dei
siracusani mischiati tra gli ultras rosanero. Il gruppo siracusano
“Nun ci semu cà testa” è stato presente in Inter-Palermo 04/05
e Palermo-Sampdoria 08/09, una bandiera del Siracusa era nella Nord
in Palermo-Catania 10/11, lo striscione “Blue Boys” Siracusa in
Palermo-Verona 95/96. Cesena: bella amicizia Nord-Sud
anche questa, un rapporto di profonda stima di vecchia data. Curioso
e simpatico il siparietto verificatosi in Palermo-Cesena dell’aprile
2011, quando, ad un certo punto, sul 2-0 per il Cesena, gli ultras
bianconeri hanno urlato “Palermo, Palermo”, in segno d’amicizia.
Gli ultras del Palermo hanno contraccambiato scandendo un “Cesena,
Cesena”, sia per l’amicizia tra le due tifoserie, che per
esprimere la propria ostilità nei confronti della squadra che stava
perdendo, in contrapposizione col resto dello stadio, che non ha
gradito, esternandolo con fischi e col coro “buffoni, buffoni”,
rivolto alla curva Nord. Solo un coro contro gli eterni rivali
catanesi (e l’insperato pareggio finale) ha messo tutti d’accordo.
Striscione “W.S.B.” Cesena esposto in Genoa-Palermo 08/09. Genoa:
amicizia poco conosciuta dalle altre tifoserie italiane, iniziata
oltre 30 anni fa dai gruppi storici rosanero e proseguita da tutti i
gruppi attualmente attivi a Palermo, che hanno grande stima dei
genoani. Mangiate e bevute hanno sempre caratterizzato ogni trasferta
quando si affrontavano le due squadre, almeno fino all’introduzione
della tessera. Negli anni ’80 e ’90 ci sono state molte visite
reciproche. Anni fa, quando alcuni ultras palermitani finirono in
carcere a Marassi dopo degli scontri con gli juventini, i genoani si
prodigarono nella solidarietà ai palermitani rinchiusi, senza
dimenticare i fumogeni che i genoani prestarono ai siciliani durante
una delle loro trasferte a Genova. Napoli: amicizia
ormai ventennale, all’insegna di mangiate, bevute, scambi di
sciarpe e goliardia. Numerose le
|
Curva B del Napoli |
visite, i favori reciproci: nel ’93,
in occasione di Italia-Malta, in curva Nord a Palermo c’erano tanti
ultrà napoletani; nel 1996 a Napoli, per un Napoli-Verona sono
presenti le Brigate con tanto di striscione; nel 2000 al “Barbera”,
scelto come campo neutro di Napoli-Fiorentina, 15mila palermitani
andarono a sostenere gli amici napoletani, presenti in circa 5mila,
fraternizzando tra di loro; per Napoli-Reggina, Napoli-Brescia e
Napoli-Verona in quegli anni c’erano tanti ultras palermitani, di
U.C.S. e Brigate, con tanto di striscione al “San Paolo”; Il
B.V.S. è stato ospite tante volte dei napoletani in curva B, per
partite del Napoli negli anni recenti; nel 2006/07, per
Palermo-Napoli, i napoletani della curva B erano ospiti nella Nord e
sono partiti cori anti-Lazio, anti-Catania e pro-Napoli; nel novembre
2007, per Palermo-Napoli, i napoletani della curva B furono ospiti in
Nord nel settore dei B.V.S.; nel marzo 2008, in occasione di
Napoli-Palermo, quelli del B.V.S. erano in curva B insieme ad altri
palermitani, e venne fatta una sciarpata metà azzurra e metà
rosanero. I gruppi più legati alle curve napoletane sono il Borgo
Vecchio Sisma e le Brigate Rosanero. “Rispetto per chi ci rispetta.
Salutiamo il fratello palermitano” recitava uno striscione degli
Ultras Napoli ’72 alcuni anni fa. Roma: gli Ultras
Curva Nord hanno tenuto viva l’amicizia coi romanisti, iniziata dai
Commandos Aquile e dai Warriors negli anni ‘80, che, negli
|
Ultra Curva Sud della Roma |
anni, si
è basata soprattutto sulla politica e sull’asse della comune
presidenza di Franco Sensi. Alcuni anni fa i romanisti esposero
all’Olimpico la scritta “La Sud di Roma saluta gli amici
palermitani”. Il gruppo romanista “Tradizione Distinzione”
presenziò nella Nord in Palermo-Catania dell’ottobre 2000, mentre
lo striscione “W.U.P.” è apparso nella Sud di Roma sempre in
quel periodo. Inoltre, in Palermo-Roma di Coppa Italia 01/02, erano
presenti in curva Nord gli striscioni romanisti “Asr Ultras”,
“Brigata Boccea” e “Piazza Bologna”. Foggia:
buoni rapporti, stima reciproca. L’amicizia nasce all’ultima e
decisiva partita del campionato di C1 88/89, quando venne stretta
un’amicizia col “Regime Rossonero” Foggia. Prova ne sia il
fatto che, anche se il Palermo non riuscì a vincere, non ci fu il
minimo screzio. Anzi, alla fine i due gruppi si riunirono per un
caloroso applauso alle due compagini, che avevano offerto un grande
spettacolo. L’amicizia, per un po’ di tempo portata avanti dagli
Eagles Korps, si è un po’ persa negli anni, a causa delle
categorie diverse in cui hanno militato le due società. Lucchese:
l’amicizia con i lucchesi risale agli anni ’80 ed stata spesso
rinnovata con reciproche accoglienze calorose. Andria:
stima e rispetto reciproci, di vecchia data. Marsala:
le Brigate Rosanero instaurarono negli anni ’90 un amicizia coi
marsalesi, affievolitasi nel tempo. Cosenza: gli Eagles
Korps hanno instaurato un amicizia coi calabresi sul finire degli
anni ’80, poi è rimasta la stima e il rispetto. Akragas
Agrigento: la “Fossa dei Giganti” Agrigento è stata
direttamente gemellata con gli “Indians Palermo” per diversi
anni, a partire dal 1984. Mazara: vecchia amicizia.
.
Ex-gemellaggi:
Reggina: vedi sezione “Rivalità”. Salernitana:
vecchio legame, fine anni ‘80-inizio anni ’90, tra le due
tifoserie, grazie soprattutto al vecchio legame coi reggini,
fortemente gemellati coi salernitani, che in quegli anni a Salerno
hanno sempre riservato ai tifosi del Palermo grandi accoglienze. Nel
92/93 alcuni palermitani visitarono la sede degli Ultras Plaitano di
Salerno e, tra le varie gentilezze, ci fu quella di pagare loro il
biglietto d’ingresso allo stadio.
.
Rivalità:
Catania: rivalità fortissima, antica, acerrima, che va
oltre il calcio: è nel calcio che trova terreno per esplodere. Tale
rancore si può far risalire ad antiche origini, quando Catania cercò
di diventare il capoluogo della Sicilia, ma non ebbe questa
soddisfazione, e questo ha generato negli etnei una voglia di
confrontarsi, una sorta di invidia verso Palermo, che sta alla base
della rivalità tra le due città ed ogni pretesto è buono per
scontrarsi. Il derby coi “cugini” etnei è sempre sentitissimo,
una partita dal fascino folkloristico, tra l’Aquila rosanero e “U’
liotru” rossazzurro, l’elefante simbolo della città di Catania.
Ogni volta che le due squadre s’incontrano, si crea un attesa che
come detto va oltre l’evento calcistico. Data la forte rivalità ci
sono stati in passato molti episodi di violenza e scontri. Ad
esempio, nella stagione 1981/82, il giocatore del Catania Renato
Miele venne colpito alla testa da un oggetto tirato da un tifoso
rosanero, e non disputò la gara, col Palermo che perse a tavolino
una partita vinta sul campo, episodio che causò molte polemiche,
dato che i rosanero sostenevano che Miele avesse ingigantito il
tutto, proprio al fine di ribaltare il risultato. Gravissimi i fatti
accaduti il 2 febbraio 2007, quando, durante
|
Ispettore capo Filippo Raciti |
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alcune fasi degli scontri allo stadio Barbera |
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Notizia da fonte SKY sulla morte di Raciti |
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Cerchio che raffigura il momento fatale.... |
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Accerchiamento da parte della polizia su un tifoso Catanese |
alcuni violenti scontri
verificatisi a margine del derby Catania-Palermo, rimase colpito da
un oggetto contundente, che gli spappolò il fegato, l’Ispettore di
polizia Filippo Raciti, di 38 anni. A seguito di questo brutto
episodio, il commissario della Figc, Luca Pancalli, prese misure
eccezionali quali la sospensione per un turno di tutti i campionati
di calcio italiani, la domenica successiva, appoggiato dal governo
che varò l’inasprimento delle norme di sicurezza negli stadi.
Nelle tre stagioni successive è stato vietato alle due tifoserie di
seguire la squadra in trasferta per il derby, divieto superato dalla
stagione 2010-11, grazie all’introduzione della famosa tessera del
tifoso, che però, su scala nazionale, ha portato ben pochi benefici.
Il primo derby riaperto agli ospiti, dopo la tragedia di Raciti, è
stato il primo senza tafferugli dopo decenni di scontri. Nel ’95 il
questore di Catania diffidò 44 palermitani (in totale oltre 60), che
prima del derby con l’Acireale in agosto, aggredirono nella città
etnea alcuni tifosi rossazzurri appartenenti al gruppo “Primo
Amore-Irriducibili”. Oltre tremila rosanero si presentarono a
Catania alla fine degli anni ’80, forse la trasferta più massiccia
nella città etnea. Intorno alla metà degli anni ’90, nella notte
antecedente a una trasferta a Battipaglia, i tifosi rosanero
strapparono ai “cugini” catanesi, sul traghetto che dall’isola
li portava in continente, lo striscione “Pessimi Elementi”,
esposto poi a Battipaglia alla rovescia. Altri striscioni catanesi
sono in mano ai palermitani. Nel 1989/90, in C1, in Palermo-Catania
giocata a Trapani, i palermitani attaccarono il settore catanese e
scoppiò una rissa furibonda. Però, nonostante il forte astio che
intercorre tra le due tifoserie, c’è da sottolineare lo striscione
che il W.U.P. espose a Catania nel 2000/01, veramente bello: “L’odio
non cancella il rispetto per la vita…Fabrizio presente!”,
dedicato a Fabrizio Lo Presti, ultrà del Catania del gruppo
“Decisi”, scomparso alla tenera età di 22 anni in un incidente
stradale, mentre era in trasferta per seguire a L’Aquila il suo
Catania. Nella stessa gara, i catanesi espongono gli striscioni “Nel
253 a.C. ‘Civitas Romana’…nel 2000 colonia romanista”
(alludendo al rapporto d’amicizia con la Curva Sud romana), “W.U.P.
sezione squadramobile” e “Benvenuti ad Alcatraz”. Altro nobile
gesto è stato la partecipazione degli ultras palermitani al funerale
del cavaliere Massimino, presidente del Catania Calcio. Messina:
rivalità più recente di quella col Catania, ma comunque
sentitissima, con grossi incidenti in passato, in cui è stato
“grattato” ai messinesi lo striscione dei “N.o.c.s.”.
L’inimicizia
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L'ultimo Palermo - Messina in serie A |
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Secondo scatto sempre di quella partita |
si acuì durante la stagione 2000/01, durante la quale
Palermo e Messina lottarono testa a testa per il primo posto nel
campionato di C1 girone B, con volata finale all’ultima giornata,
in una domenica tiratissima, dove le emozioni si susseguirono una
dietro l’altra, ma alla fine la gioia invase letteralmente i 30mila
della “Favorita”, accorsi per spingere il Palermo alla vittoria
con l’Ascoli, e allo stesso tempo a “gufare” contro il Messina,
che perse ad Avellino. Verona: rivalità Nord-Sud
sentitissima e antica, vista l’impronta razzista dei veronesi;
vecchi rancori risalenti all’età primordiale del movimento ultras,
coi veronesi che hanno rivolto sempre brutte accoglienze ai
palermitani. In occasione di Palermo-Verona di Coppa Italia, terzo
turno, del 17 agosto ’13, il pullman che trasportava i tifosi
veronesi (una trentina circa), giunto nei pressi del “Barbera”, è
stato attaccato da un gruppo piuttosto nutrito di ultras palermitani
che ha cominciato a lanciare contro il mezzo torce, bombe carta,
bastoni e oggetti di ogni tipo.. I veronesi non ci hanno pensato due
volte e sono scesi rispondendo all’attacco. La guerriglia è andata
avanti per qualche lunghissimo minuto, fino all’arrivo delle forze
dell’ordine, che hanno ristabilito la calma. Per alcuni tifosi del
Palermo è poi scattato il provvedimento di Daspo. Rubato diversi
anni fa ai veneti lo storico striscione “Gioventù Scaligera”,
noto gruppo ultrà veronese. Inoltre, durante un Palermo-Verona del
’95, i tifosi di casa, dopo aver caricato gli scaligeri con una
sassaiola, gli fregarono una bandiera. Reggina: negli
anni ’80-’90 c’era un vero e proprio gemellaggio, anzi, una
fratellanza “di sangue”, poi, non si sa bene il motivo (le solite
incomprensioni…), qualcosa si è rotto, della serie “c’eravamo
tanto amati”, e si è passati a una rivalità piuttosto aspra e
sentita, anche se recente. In Reggina-Palermo 04/05 esposti gli
striscioni “Reggino traditore” e “Buttana rà…Reggina”, coi
calabresi che rispondono con “Ti spacci x catanese alla staz. di
Milano…vergognati palermitano!” e altri striscioni ironici.
Nell’84/85, a Reggio Calabria giri di campo coi bandieroni a
rinnovare l’amicizia che fu. Fiorentina: vecchi
rancori, risalenti più che altro a una frase infelice del presidente
della Fiorentina Cecchi Gori.. Nel ’95, durante un
Palermo-Fiorentina di Coppa Italia, alcuni ultras palermitani
sottrassero uno striscione ai viola, ma un fiorentino, con grande
coraggio, si lanciò contro gli avversari e, seppur picchiato a
sangue, riuscì a riavere lo striscione. I fiorentini hanno poi
subìto, sempre in quegli anni, il furto di uno striscione di un
Viola Club. Qualche scaramuccia anche nell’agosto 2009 a Firenze,
ad opera di ultras rosanero. Lazio: inimicizia storica,
risalente all’83, quando i sostenitori biancazzurri tesero un
agguato ai palermitani con lame e coltelli, derubandoli di tutto.
L’amicizia che intercorre tra palermitani e romanisti ha poi fatto
il resto. Crotone: i crotonesi subirono il furto dello
striscione “Mods” a Palermo nel 99/00, nonostante fossero
sistemati nell’anello superiore della Tribuna, in una zona
“protetta”, dove non ci sono ultras rosanero (all’epoca
pressoché tutte le tifoserie ospiti venivano sistemate lì). Lo
striscione fu sottratto da sette ragazzi che scavalcarono dalla curva
Nord, quando i crotonesi erano già in buon numero. In
Palermo-Crotone 2001/02, con ben in vista lo striscione, in Nord si
leggeva l’ironica scritta “Modestamente superiori”.
Atalanta: rivalità storica, vecchi rancori. In
Palermo-Atalanta 2007/08 esposto lo stendardo atalantino “B.g.
1907”. Acireale: Durante il match Palermo-Acireale
1997/98, alcuni ultras rosanero, approfittando dello scarso numero di
tifosi acesi, sottraggono loro parte dello striscione “Nuova
Guardia” (“Nuov”), poi mostrato agli avversari. Palermo e
Acireale, un tempo in buoni rapporti, sono diventate rivali quasi per
caso: durante una partita tra le due squadre, i tifosi palermitani
presero ad inveire contro il giocatore rosanero Sorbello, acese di
nascita e reo, a detta dei rosanero, di essere stato fra i fautori
della messa in mora che costò la radiazione al Palermo. I tifosi
acesi, sentitosi offesi, si rifecero prendendo di mira l’attaccante
rosanero Buoncammino. Da lì è partita l’inimicizia.
Battipagliese: diversi anni fa, ai tempi della C1, un
centinaio di supporters campani giungono in Sicilia con al fianco sei
amici catanesi, che con la loro presenza, accesero non poco gli animi
dei palermitani che, nel tentativo di sottrarre un loro striscione
(presente quello degli “Irriducibili”), hanno poi preso ai
campani lo striscione “Dinamik Force”. Juventus:
negli anni ‘80 intercorrevano buoni rapporti, adesso vi è una
fiera rivalità, alimentatisi nell’era della presidenza Zamparini.
Livorno: rivalità prevalentemente politica, molte le
punzecchiature tra le due parti, con striscioni ironici. Bari:
rivalità antica, e poi sono
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Ultras Bari |
gemellati coi reggini… Cagliari,
Inter, Brescia: rivalità storiche, meno
importanti ma molto sentite.
In
passato “noie” anche con: Monza: sottratto ai
brianzoli lo striscione “Kids” parecchi anni fa. Chievo:
sottratto ai clivensi negli anni ’90 lo striscione “Iz iz alè
Ceo”. Casertana, Pescara.
Vi aspetto tra 8 giorni
con un nuovo numero de ''La Baronata''
BARONE
FERDINANDO.
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