venerdì 9 maggio 2014

Scopriamo lo Spezia

                                  ''LA BARONATA''



                               A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:SPEZIA


Se posso permettermi.. Quanti di voi avrebbero scommesso un girone fa sullo Spezia che oggi avrebbe preso parte in maniera ''provvisoria'' della griglia dei playoff? Secondo me nessuno! Infatti i risultati recenti raccolti dai liguri parlano chiaro ed è tutto vero, Devis Mangia ha portato sicuramente quella sicurezza che mancava ai liguri ad inizio stagione, certo non sì può biasimare il lavoro svolto dal suo collega Stroppa, ma i risultati sì sono cominciati a vedere, 32 punti dal 17 dicembre cioè da quel fatidico 4-0 a Varese che appunto ha fatto saltare la panchina a Giovanni Stroppa, il rollino di Mangia è stato sicuramente da incorniciare, merito non solo di un allenatore che ha dato continuità, ma anche ad alcuni acquisti azzeccati nel mercato di riparazione, Giannetti ad esempio è stato un acquisto di vitale importanza, perchè non solo è giovane e molto tecnico, ma è anche un buon rapinatore d'aria, è chiaro che con un solo Ferrari e con la forza di Ebagua lo Spezia aveva bisogno di un reparto offensivo importante. Statisticamente lo Spezia ha un buon rendimento, in casa e fuori casa ha un equilibrio, infatti su 14 vittorie sono state maturate la metà ovvero 7 nelle mura del Alberto Picco e 7 fuori casa, poi da segnalare anche la media realizzativa anche questa molto bilanciata con 40 gol fatti e 43 subiti, - 3 in classifica ma ovviamente non molto esagerata. Da qui a fine campionato ce ne saranno delle belle, e di sicuro lo Spezia può davvero ambire a qualcosa di grande, dal momento che la squadra è stata costruita sopratutto per un piazzamento nei playoff. Andiamo ora a stilare le statistiche totali:

Vittorie in casa:7
Pareggi in casa:7
Vittorie fuori casa: 7
Pareggi fuori casa: 5
Sconfitte in casa: 5
Sconfitte fuori casa: 6
Totale: 14 vittorie, 12 pareggi, 11 sconfitte

CURIOSITA':Lo Spezia vanta nel 2012 di aver centrato il ''triplete'' ovvero di aver vinto: campionato di lega pro, coppa
I tre trofei vinti nel 2012
italia di lega pro, e supercoppa di lega pro. Da quando c'è la demoninazione ''lega pro'' mai nessuna squadra ha centrato questo obbiettivo, roba che gli stessi liguri possono riternersi soddisfatti come i primi.

I PRECEDENTI: In questa partita sembra un paradosso ma ha trionfato un solo risultato ovvero ''x'' ebbene sì, dei tre precedenti compreso anche quello della partita di andata finì 0-0 con segno X. Il primo indizio è dato dai 3 precedenti assoluti in Serie B: tutti pareggi. Il secondo indizio è figlio dei punteggi
Un azione di gioco

Il gol di Mengoni(Avellino)

Esultanza di Alessandro Pellicori
registrati nel 2007-2008 e in questo torneo: fu 2-2 all'andata e al ritorno sei campionati fa, è finita 0-0 alla 17esima giornata nello scorso dicembre.
Insomma, sempre parità e risultati identici da un girone all'altro.
A lasciare un margine di incertezza ci pensano il recente andamento dell'Avellino al Partenio (sconfitta, vittoria, sconfitta, vittoria, con l'ultimo segno "x" registrato il primo marzo) ed il fatto che lo 0-0 sia uscito solo una volta sia per i lupi in casa che per gli aquilotti in trasferta.

CONFRONTI DIRETTI AD AVELLINO (SERIE B)
1 incontro disputato
0 vittorie Avellino
1 pareggio
0 vittorie Spezia
2 gol fatti Avellino
2 gol fatti Spezia

L'ultimo precedente appunto, è finito 0-0 dove non sono
Possente Ebagua (Spezia) durante un colpo di testa

Conclusione non riuscita di Sanmarco(Spezia)

D'angelo che commette fallo su Migliore(Spezia)

Duello Castaldo-Lisuzzo(Spezia)

Continuo del duello.....
mancate le occasioni partita spesso regnata dalla noia, ma al momento buono fu colpito un palo da Ebagua e altri svariati legni.

I CONVOCATI:In vista della sfida di sabato Avellino-Spezia, il tecnico dei liguri Devis Mangia ha diramato la lista dei convocati che prenderanno parte alla trasferta irpina.
Saranno 24 i giocatori convocati dal tecnico Spezzino.
Ecco la lista completa dei convocati:

Portieri: Leali, Valentini, Vozar; Difensori: Madonna, Magnusson, Migliore, Balzanzeddu, Ashong, Lisuzzo, Ceccaroni; Centrocampisti: Schiattarella, Sammarco, Orsic, Culina, Carrozza, Gentsoglou, Seymour, Gabriel, Bastoni, Bellomo,


FORMAZIONE: Questi sono gli undici probabili schierati dal tecnico Devis Mangia, il modulo è un 4-2-3-1 con:
Leali, Baldanzeddu, Magnusson, Lisuzzo, Migliore, Gentsoglou, Seymour, Schiattarella, Scozzarella, Orsic, Ebagua

GIOCATORI CHIAVE: Oggi nella Baronata ho selezionato secondo me i tre giocatori, che a mio preavviso sono molto importanti, Il primo è Giulio Ebagua, classe 1986 nato in Nigeria ma passaporto Italiano, è forte nel gioco aereo ed è
Giulio Ebagua
dotato di un fisico prestante, può svariare su tutto il fronte offensivo, quindi come punta esterna o centravanti. Il secondo da tenere molto d'occhio è: Francesco Migliore classe 1988 Italiano ma possiede anche un passaporto francese è cresciuto nel Olimpique Lyon
Francesco Migliore
e ha giocato col Mons in Belgio, giocatore dotato di buona tecnica e presente nelle azioni pericolose, molto abile nei colpi di testa, il terzo è: Andrea Lisuzzo palermitano classe 1981, ex giocatore del Novara, le sue maggiori presenze sono state con il
Andrea Lisuzzo
Martina Franca e appunto con il Novara. È un difensore centrale dal fisico roccioso, abile con i piedi e di testa, e pericoloso sulle palle inattive.

GIOCATORI SIMBOLO: Ecco come di consueto i giocatori che hanno fatto la storia del club spezzino.
Presenze: Il record di presenze spetta a Osvaldo Motto, con il
Una foto con i recordman di presenze del club ligure
club ligure ha collezionato 409 presenze, il secondo giocatore con più presenze è: Gianluigi Zennaro con i liguri ha collezionato 381 presenze, il terzo è: Giampaolo Bonanni 378 presenze.
Record di reti: Per il record di reti il miglior marcatore storico della storia del club spezzino spetta a: Giovanni
Giovanni Costa
Costa scomparso nel 1985, è considerato un pilastro dei primi albori dello Spezia calcio, con i liguri ha siglato 74 reti, il secondo miglior realizzatore è Massimiliano Guidetti, già più noto dal momento che
Massimiliano Guidetti
appartiene alla storia contemporanea dei marcatori spezzini di tutti i tempi, anche se questo record lo condivide a parità di gol con Giovanni Costanzo, considerato il bomber per eccellenza, infatti è il miglior realizzatore in serie B , nel 1961 morì a causa di una brutta malattia, ma resterà sicuramente un giocatore che ha segnato molto nella storia spezzina e sopratutto nel campionato cadetto.


DOLCI RICORDI:In quel 1944 vinse lo storico scudetto:
Nel 1944, a bordo di una vecchia autobotte modificata, un gruppo di vigili del fuoco, capitanati dall’ex difensore del Genoa, Ottavio Barbieri, solcava le strade del nord Italia per disputare le trasferte del Campionato Alta Italia.
La squadra in questione era quella dello Spezia (allora denominata “VV.FF. Spezia”) che si rese protagonista di una
Lo Spezia vincitore dello Scudetto del 1944 del girone altoitalia
delle più importanti vicende calcistiche del calcio Italiano. Dopo essere approdati alla fase finali del torneo, nel luglio del 1944, gli spezzini arrivano all’Arena di Milano dove si accingono a disputare un triangolare che li vede affrontare il Venezia e il Grande Torino di Vittorio Pozzo. Sfavoriti nei pronostici, l’undici ligure esordisce con un pareggio contro il Venezia e successivamente, contrariamente ad ogni aspettativa, bissa un 2-1 contro i granata arrivando ad un passo dal titolo. Sarà la vittoria del Torino per 5-2 sul Venezia a consegnare allo Spezia il titolo di Campione di Alta Italia.


TIFOSERIA: 
 
La curva Spezzina durante l'ultima di lega pro del 2012 contro il Latina

Amicizie: Savona: vecchio rapporto, maturato nella prima metà degli anni 80. In occasione di Spezia-Carrarese 99/00 i savonesi sono andati a trovarli. Striscione “Ultras Savona” presente in
Ultras Savona
Spezia-Lumezzane 01/02. In Carrarese-Spezia 02/03 esposto lo striscione “Uniti nel dolore per Danilo ultrà Savona”, un amico scomparso prematuramente. Gli Ultras Spezia, negli anni 90, erano direttamente gemellati coi “Dolphins” Savona.
Bari: buon feeling, instaurato soprattutto quest’anno a Bari, nel giorno di Santo Stefano ’13. Gli ultimi spezzini ad entrare dentro lo stadio, lo fanno dopo mezz’ora, proprio per intrattenersi con una delegazione di tifosi e ultras baresi, consolidando così un rapporto di amicizia e rispetto.
Buoni rapporti: Sampdoria, Parma: non c’è più il gemellaggio
Curva Nord Parma

Curva Sud: Ultras Tito Cucchiaroni
(vedi sotto) ma rimangono buoni i rapporti. Centese: almeno negli anni 80/90 esistevano buoni rapporti.
Ex-gemellaggi: Sampdoria: il gemellaggio era vecchissimo (1977); proprio nell’anno in cui i pisani ebbero alcuni incidenti con gli spezzini. Il campionato successivo, con il Pisa in B, gli spezzini andarono a Genova in occasione di Sampodoria-Pisa e “caricarono” i pisani insieme agli Ultras Tito e da qui nacque il duraturo rapporto, che si è man mano deteriorato, specie tra i gruppi “Ultras Spezia” e “Riviera Blucerchiata”. L’amichevole Spezia-Sampdoria del 2006, giocata un sabato pomeriggio al “Picco” e un’altra amichevole, disputata nel ’09, hanno sancito la rottura, ormai definitiva, anche se rimangono, ovviamente, le amicizie personali. Parma: è stato il primo gemellaggio dei “Boys Parma”, allacciato nel gennaio ’78, esattamente dai “C.U.S.” Parma. L’amichevole di Salsomaggiore Terme, dell’agosto ’07, ha decretato la fine del gemellaggio. Già da un anno i rapporti si erano deteriorati tra i “Boys” e una parte della curva spezzina, situazione che rendeva il rapporto non troppo sereno. Nessuno si è poi più mosso per ricucire lo strappo e da qui è nata la decisione di porre fine al gemellaggio. A Salsomaggiore, nonostante i soliti saluti e lo scambio di stima e amicizia, non c’è stata nessuna festa, nessun coro reciproco. Prima della partita, mentre i ragazzi dei vari gruppi discutevano tra loro, si respirava da ambo le parti un aria rammaricata e dispiaciuta per quello che era successo, tutti consapevoli che ormai la situazione era irrimediabile. Gli striscioni “Fossa” dei livornesi e “Boys” Parma si poterono vedere in una gara degli anni ’90 a La Spezia, visto che tutt’e due erano amici dei locali. Livorno: campionato di C2, girone A, 11 dicembre ’83: Spezia e Livorno tornano ad affrontarsi dopo 6 anni e al “Picco” i tifosi amaranto si presentano coi consueti canti contro i pisani; la curva di casa gradisce unendosi al coro e in un attimo siamo allo scambio delle sciarpe. Nella partita di ritorno gli amaranto festeggiano la promozione davanti al loro pubblico, con 5 giornate d’anticipo e i liguri sono ospiti graditi. Per tre anni le squadre si perdono di vista, anche per sistemazioni in gironi diverse della C1. Nell’86 lo Spezia, avendo il campo squalificato, gioca contro la Lucchese all’Ardenza. Qui i gruppi organizzati bloccano la strada una ventina di minuti, dando vita a un bellissimo incontro a metà strada, suggellato dal consueto scambio di vessilli. Una foto dell’epoca ritrae lo striscione “Ultras” Spezia con lo striscione “Teppisti Livorno”, tenuti in mano da alcuni ragazzi fuori dallo stadio. Dopodiché il vetro comincia pian piano a incrinarsi. In un Livorno-Spezia 87-88, dopo un gol degli aquilotti al 2° della ripresa, un gruppetto di ultras sbotta mandando a quel paese tutta Spezia: siamo all’incidente diplomatico. Al ritorno rivince lo Spezia, il Livorno è messo male, i rapporti sembrano essere salvi, ma niente sarà più come prima. Nel 1989, in Spezia-Napoli di Coppa Italia a Livorno, i tifosi di casa, appena retrocessi hanno poca voglia di unirsi ai cori e i più restano a casa. Poi il Livorno fallisce e per ritrovarsi ci vuole un Livorno-Cittadella al “Picco”, nel 2000, dove uno dei leader delle B.a.l. Livornesi grida al megafono che lui degli spezzini non ne vuol sapere, diffidando i compagni allo scambio di sciarpe. A gemellaggio ormai finito le squadre si ritrovano da avversarie nel 2000/01, per giocarsi, l’anno dopo, la promozione sul filo di lana. Varese: gemellaggio nato in campo neutro, a Como, nel campionato 90/91, quando i Boys Varese si unirono agli spezzini. L’anno dopo, in occasione di Spezia-Varese, venne rafforzata l’amicizia con un bel giro di campo fatto coi bandieroni, uno scambio amichevole di sciarpe e con due striscioni recanti le scritte “Gemellati oggi…amici per sempre” e “1990-91 – 2000-2001 la nostra amicizia oltre ogni ostacolo”. Il gemellaggio, che sembrava uno dei più sentiti del panorama italiano, è stato sciolto per problemi interni alla curva varesotta, alcuni anni fa, praticamente dopo lo scioglimento dei “Boys”. Per Livorno-Varese di qualche anno fa, si presentarono nel settore ospiti, fianco a fianco ai varesotti, con tanto di striscioni dei gruppi esposti. Modena: vecchio gemellaggio tra le Brigate Gialloblù Modena e gli Ultras Spezia, deterioratosi nel tempo e rotto definitivamente nei primi anni 2000. Ora fiera rivalità. Atalanta: vecchia amicizia-gemellaggio, targato anni 70-80.
Rivalità: Lucchese: acerrima, forte e storica rivalità, risalente addirittura agli anni 70/80. La partita tra le due squadre è
La storica curva della Lucchese
sempre stata ad alto rischio, causa la rivalità tra le due tifoserie. Incredibili scene di violenza degli ultras bianchi contro 200 ospiti toscani in uno Spezia-Lucchese di diversi anni fa. Anche “La Domenica Sportiva” documentò, a milioni di spettator,i che i lucchesi, sfidando un clima intimidatorio, furono accolti da 10 quintali di strame di cavallo sparsi sulle gradinate. Inoltre, lancio di numerosissime biglie di acciaio verso i toscani al loro ingresso allo stadio, nonostante la scorta di polizia e carabinieri. Scene di guerriglia aperta dentro e fuori lo stadio, annunciata però nel corso di tutta la settimana avanti la gara, aperta da un volantino-proclama: “Domenica tutti in Ferrovia, partecipate al massacro lucchese”. Le forze dell’ordine forse sottovalutarono e non prevenirono il problema. Biglie, tondini di ferro, pietre nascoste dentro e fuori lo stadio, ecc., raccontano di una guerriglia organizzata, studiata a tavolino. Le due tifoserie si sono trovate divise nello stadio da una debole barriera metallica e le f.d.o. sono dovute intervenire, caricando duramente col manganello, per sedare l’aggressività degli spezzini. Violenti corpo a corpo, anche dopo la gara, tra f.d.o. e locali, che avevano programmato anche assalti al treno lungo la linea. La zona intorno alla stazione ferroviaria è stata teatro di battaglia. Esasperati e impauriti dai lanci di blocchi di cemento, alcuni appartenenti alle f.d.o. hanno perso la calma, diversi sono rimasti feriti, tra cui il vicequestore. Altre cariche vennero effettuate in città, colpendo anche imprudenti curiosi. Bilancio: 5 fermati, subito rilasciati; due identificati per lo strame. In Lucchese-Spezia 2001 di Coppa Italia si registrano incidenti. Sei tifosi denunciati e due arrestat, poi condannati a sei mesi di reclusione con la condizionale e daspati. Nei tafferugli lievemente contusi due agenti e danneggiate alcune auto della polizia. Problemi anche alla stazione di Viareggio, dov’era in transito un treno coi tifosi spezzini. Gravi incidenti anche in uno Spezia-Lucchese giocato nel campo neutro di Livorno nel 2000/01. Due poliziotti e due rossoneri finiti all’ospedale, ripetuti lanci di sassi, diverse auto danneggiate a colpi di spranga, insulti continui. Dal treno speciale, giunti alla stazione di Avenza (Ms), gli ultras spezzini lanciano di tutto: braccioli, portalampadi, lampadine, bottiglie. Per paura un ingegnere 61enne viene colto da infarto. Per tutta la settimana c’erano stati insensati proclami di violenza, da una parte e dall’altra, ed era facile intuire cosa sarebbe successo. Fino al termine della gara la situazione era sotto controllo. I gruppi erano ben divisi, con gli spezzini in Nord e i lucchesi in curva Sud. Dopo la fine, il questore di Livorno (già vicequestore a Lucca) viene colpito alla testa da un sasso, partito, sembra, dalla Tribuna coperta. Fuori, poi, i primi scontri, con le forze dell’ordine che fanno partire un colpo di pistola in aria. Poi creano un cordone che accompagna gli spezzini al treno speciale. Nel tragitto, però, qualche frangia ultras riesce a scappare e prende di mira le auto dei lucchesi, colpite con sassi e spranghe. Feriti due lucchesi che vanno in prognosi riservata. In un Lucchese-Spezia del 2003 nasce un parapiglia sul vialone che porta dallo stadio alla stazione dei treni. Alla vista del corteo di spezzini, un gruppo di locali intona cori di scherno cercando il contatto. Le forze dell’ordine però fanno da cuscinetto: intervengono energicamente e riportano la calma. I liguri riprendono la marcia verso la stazione con, per trofeo, una bandiera rossonera strappata ai fans lucchesi. Sulla via del ritorno, solito caos alla stazione di Viareggio, presidiata dalle f.d.o. Gli striscioni “Warriors” e “Brigate” lucchesi sono finiti nel tempo in mani spezzine. A Lucca, nell’86, gli Ultras Spezia esposero uno striscione rubato ai lucchesi. In Spezia-Lucchese 04/05 esposta la scritta “Dopo Raisat il festival di Sanscemo, questo il futuro rossonero…fate ridere”. Carrarese: fortissima rivalità, odio acerrimo di campanile, derby sentitissimo, ricco di incidenti specie negli anni ’80-’90. In seguito agli incidenti del dopo partita di un vecchio Spezia-Carrarese, fermati 12 giovani, di cui tre arrestati e gli altri denunciati, quasi tutti
Curva Carrarina con uno sfottò agli eterni rivali dello Spezia
minorenni, che hanno dovuto rispondere di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Denunciato un 16enne per detenzione di coltello a serramanico. A nulla servono le buone intenzioni della vigilia. Al termine del derby, gli ultras spezzini, a centinaia, senza apparente motivo, danno battaglia: nei pressi della stazione formano uno sbarramento nel tentativo di bloccare i tifosi ospiti. Nel blocco, però, finiscono le f.d.o.; due gruppi si sciolgono; un terzo, invece, all’angolo di un cinema, nel momento in cui stava uscendo la gente, soprattutto bambini, bersaglia i tutori dell’ordine con grosse pietre, loro rispondono
Articolo di giornale sull' alto rischio tra le due tifoserie
con lacrimogeni che rompono l’assembramento. Altro scontro in una piazza cittadina dove le f.d.o. devono usare manganelli e lacrimogeni. Alcuni giovani, inseguiti, finiscono in questura. Alcuni carraresi, che sarebbero stati picchiati, preferiscono farsi medicare nella loro città. I tifosi apuani hanno cercato di “vendicare” gli incidenti dell’andata, bloccando anche i binari per impedire la partenza del treno spezzino. Ci sono volute alcune cariche dei carabinieri per disperdere i più violenti. Eloquente lo striscione “Chi semina vento raccoglie tempesta spezzino bastardo attento alla testa”, in bella mostra durante la partita. In un Carrarese-Spezia del 2002, prima della gara, gli oltre mille ultras spezzini danneggiano il treno su cui viaggiano, creando non pochi problemi nel tragitto stazione-stadio. Dal lungo corteo, guardato a vista dagli agenti anti-sommossa, partono a più riprese brevi sassaiole; alcuni vandali si staccano dal gruppone infrangendo vetrine e causano così gravi danni agli esercizi situati lungo il corteo. Durante la gara, sotto il rettilineo, prolungato corpo a corpo tra tifosi ospiti e di casa, sedato solo dall’arrivo delle f.d.o. Dopo la gara ancora scontri e incidenti, con oltre 500 agenti mobilitati apposta, che possono fare ben poco per evitarli; almeno 4-5 auto incendiate (spaccato il vetro e lanciati fumogeni all’interno), cariche della polizia e cinque feriti, “ordinarie” scene da guerriglia urbana, sassaiole contro gli agenti, cassonetti rovesciati. La città visse una serata da incubo, segnata dai cori trucidi e violenti dei tifosi, dall’acre odore dei lacrimogeni, dal traffico in tilt per ore. Un bandierone “Cuit Carrarese” finì nel tempo nelle mani spezzine. Pisa: fortissima rivalità, vecchio odio acerrimo. In Pisa-Spezia 00/01, scontri furibondi all’Arena Garibaldi, con pisani e forze dell’ordine, e a San Rossore, coi livornesi di ritorno da Carrara. Una vera guerra, con 50 persone refertate all’ospedale S.Chiara di Pisa. Tafferugli tra pisani, che cercano
Curva Nord Pisa
il contatto con gli spezzini e f.d.o., nel prepartita, ma il peggio avviene verso fine gara, quando i circa 1500 spezzini, irritati dall’arbitraggio (3 espulsi fino a quel momento, 5 totali a fine gara nello Spezia), cominciano a divellere seggiolini e lanciarli verso il campo e le forze dell’ordine, che rispondono lanciando lacrimogeni in curva. Poi escono dallo stadio indisturbati e si scatena la guerriglia. Chi tenta il contatto coi pisani, chi con le f.d.o. e chi si abbandona ad atti teppistici: auto distrutte, motorini gettati a terra e persino raid all’interno di case private. Un poliziotto viene raggiunto al volto da una mattonata, perdendo tutti i denti superiori: è il ferito più grave. Un 26enne spezzino viene arrestato per danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale. Una volta sul treno che li riaccompagna a casa, fatti pochi chilometri, a San Rossore, qualcuno tira il freno d’emergenza. Passano pochi minuti e, in direzione opposta, arriva il treno dei livornesi, provenienti dalla trasferta di Carrara; anche loro tirano il freno d’emergenza, e scoppia il finimondo, una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi: lancio di pietre, bottiglie, lattine, suppellettili, pistole lanciarazzi usate come vere armi. Alcuni giovani rimangono feriti. Altri problemi alla stazione di Viareggio con nuovo lancio di oggetti dai finestrini. Ne fanno le spese un poliziotto e una donna, per fortuna feriti in modo leggero. Il bilancio, fatto il giorno dopo la battaglia di Pisa, è disastroso, a cominciare da quello economico: le Ferrovie, tra danni e ritardi, avrebbero perso qualcosa come tre miliardi di lire (!). La maggior parte dei sostenitori aquilotti prendono le distanze dagli atti di vandalismo. Il presidente dello Spezia, Angelo Zanoli, a “La Domenica Sportiva” afferma che non si può colpevolizzare una città intera per un gruppo di teppisti. Nel successivo Livorno-Spezia esposto dai padroni di casa lo striscione “San Rossore: la fuga dei mille”, riferendosi agli scontri che gli spezzini, di ritorno da Pisa hanno avuto coi livornesi che venivano da Carrara. Un 19enne tifoso pisano venne aggredito a bastonate da un gruppetto di spezzini, ai primi anni 2000, arrivati a Genova da La Spezia, per assistere alla partita Sampdoria-Pisa. Il giovane se la cavò con una contusione alla testa guaribile in una settimana. I suoi amici scapparono, lui rimase indietro e venne colpito. Uno degli aggressori del giovane venne arrestato perché trovato in possesso di un coltello a scatto a lama lunga, più due pistole lanciarazzi. Incidenti piuttosto pesanti anche in un Pisa-Spezia del 2004, con cinque giovani, tre spezzini e due pisani, denunciati per incidenti avvenuti dopo la gara. I cinque, identificati grazie alle videoriprese, sono ritenuti responsabili di aver lanciato pietre, bottiglie e cartelli stradali contro le forze dell’ordine, senza mai venire a contatto coi poliziotti, ad eccezione di uno spezzino, denunciato anche per violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. In Spezia-Pisa 03/04 esposto lo striscione “Pisa merda, Leffe da giugno 2003 la birra più indigesta”, in riferimento ai Playoff persi dal Pisa con l’Albinoleffe nel 2003, facendo un gioco di parole con la birra “Leffe”. Striscione pisano nella stessa gara: “Del doriano bastardo: fratello, del lucchese ridiolo: gemello”. In Spezia-Pisa 99/00, Serie C2/a, pomeriggio difficile contrassegnato dal lancio di oggetti da parte degli ultras liguri, dirottati dalle autorità locali nella curva più piccola, per lasciare la curva più capiente ai pisani. Risultato: partita sospesa per il ferimento di un guardalinee e di un giocatore del Pisa, con gara sospesa 10 minuti, e 0-2 a tavolino con squalifica del campo. Inizialmente venne chiesto addirittura dagli Ultras ai giocatori di non scendere in campo, ma vista l’impossibilità di questa scelta, in base alle conseguenze negative che avrebbe avuto la società, gli spezzini optarono per la sospensione. Quella scelta costò 30 diffide con obbligo di firma. Da sottolineare che la mattina prima della partita i liguri si trovarono in 800 per occupare la curva: la polizia era schierata e ci furono degli scontri. Striscione dei “Fieri Fossato” Sampdoria esposto in curva Ferrovia in Spezia-Pisa 04/05 e i pisani che rispondono con “Curva di conigli gradinata di infami” e “Se c’incontrate non ci pensate, o scappate o ne toccate”. Nel ritorno della finale di Coppa Italia di Lega Pro, nell’aprile ’12, i pisani espongono lo striscione “Spezzino ‘ultras’ servo dello stato”. Genoa: antica, forte e sentitissima rivalità. Momenti di paura in Spezia-Genoa del 2006: alcuni tifosi genoani, nei pressi dello stadio, sparano ad un pullman alcuni razzi bengala, per fortuna senza conseguenze. Pochi minuti dopo gli agenti lanciano un lacrimogeno per disperdere un gruppo di spezzini, che attende il passaggio dei supporters rossoblù. Tafferugli anche all’ingresso della stazione tra forze dell’ordine e ultras dello Spezia. Il bilancio finale è di 15 feriti e di quattro spezzini arrestati. Stendardo genoano in Genoa-Spezia di Coppa Italia 06/07 esposto nel settore ospiti. Esposte in Genoa-Spezia 05/06 alcune bandiere doriane e una pezza genoana con scritto “Zena”. Nei distinti, uno striscione genoano recitava “Welcome to Liguria”. Un amichevole Spezia-Genoa, nel 2000/01, finisce con una rissa sugli spalti e un’invasione di campo. La gara finisce al 25° della ripresa quando, nel pieno della bagarre sugli spalti, l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi. Livorno: un tempo c’era il gemellaggio (vedi sezione “ex-gemellaggi”), ora una fiera rivalità. Sono stati condannati a sei mesi di reclusione cinque ultras dello Spezia che, nell’ottobre 2005, furono responsabili di una sassaiola e del lancio di bottiglie contro un pullman di tifosi del Livorno, nell’area di servizio “Tugo Ovest”, sulla Parma-Spezia. I tifosi, appartenenti al gruppo “Fronte del Porto”, sono stati in realtà condannati ad una multa di quasi 7mila euro che l’indulto ha cancellato per tutti, tranne che per uno di loro. Le due tifoserie, provenienti da trasferte diverse, si incrociarono per caso in quell’autogrill. I cinque imputati furono riconosciuti da tre agenti della polizia di Brescia, che erano stati assegnati di scorta al convoglio di spezzini provenienti da Lumezzane. Nel Livorno-Spezia (1-5) dell’ottobre ‘12, esposte dagli spezzini le pezze “Livornese fascio carogna” e “Okaka…purgali tutti”. Cesena: le due tifoserie, pur sulla carta rivali, soprattutto per le amicizie dei romagnoli, in passato non avevano mai mostrato astio particolare. L’anno scorso, in notturna, invece i cesenati, giunti a bordo di pulmini, in un parapiglia nel prepartita feriscono leggermente alla testa uno spezzino, gesto che alza, come ovvio, la tensione della gara. Molti i cori ostili dentro lo stadio, coi liguri che cantano più volte “vi romperemo il c…”. Al termine della gara, vinta dai liguri 1-0, i padroni di casa cercano il contatto coi rivali, che vengono tenuti dentro l’impianto fino a mezzanotte e mezzo. All’estreno, le forze dell’ordine caricano per tenere lontano gli spezzini dagli ospiti. Ma sulla strada del ritorno i pulmini ospiti vengono infranti da sassi e mazze, riportando seri danni. Reggiana: forte e vecchio odio, visto anche che gli emiliani sono gemellati coi pisani, fortemente odiati dai liguri. In uno Spezia-Reggiana (0-2) di C1, 1988-89, coi reggiani ormai matematicamente promossi In B, si verificano incidenti piuttosto gravi. Gli animi si scaldano nel prepartita, quando alcuni reggiani compiono un incursione nella curva dei locali, fermati poi dall’intervento delle forze dell’ordine. Ma le ostilità riprendono nel secondo tempo, quando gli ospiti segnano il primo gol. Qualcuno brucia qualche bandiera reggiana, poi il secondo gol fa degenerare la situazione: volano sassi, mortaretti e altri oggetti. A fine partita, fuori dallo stadio, polizia e c.c. hanno il loro daffare per contenere le scaramucce degli ultras delle opposte fazioni, riversatisi in mezzo alla strada, armati di bastoni, fumogeni e mazze. Ci sono dei “contatti” e due persone alla fine vengono medicate in ospedale. Gli uomini della “squadra mobile” a tarda sera denunciano a piede libero una decina di persone, sia spezzini che reggiani, e sequestrano bastoni, aste di bandiera e rudimentali mazze. Gli incidenti avranno poi un antipatica coda: viene aggredita, sembra giorni dopo, una coppia di giovani sposi di Reggio Emilia, da parte di ultras spezzini. Costretta a fermarsi nel traffico cittadino, la loro macchina viene circondata e danneggiata con vari oggetti da diversi ragazzi, che rivolgono pesanti apprezzamenti alla donna. A questo punto i due coniugi escono dall’abitacolo arrabbiati, ma vengono subito circondati. Uno dei ragazzi, armato di un oggetto contundente, avrebbe vibrato alcuni colpi allo sposo, procurandogli contusioni e abrasioni al volto, al dorso e ad un braccio, costringendolo alle cure ospedaliere. Disordini in entrambe le gare del 2000/01. In un Reggiana-Spezia 01/02, i reggiani espongono il vecchio striscione parmense “Boys ’77”. Larga rappresentanza di parmensi, con gli striscioni “Boys” e “Settore Crociato”, al fianco degli amici spezzini. Alessandria: ad Alessandria, nell’86, con lo stadio pieno, anche perché le due squadre, in C2, sono in testa alla classifica, c’è aria di derby lontano da Marassi, infatti i grigi di casa sono gemellati coi genoani, gli spezzini coi doriani. All’arrivo degli spezzini (almeno 300 tra ultras e “normali”) si scaldano gli animi, visto anche che i liguri tirano fuori lo striscione “Non scappate per favore”, riferito agli incidenti dell’anno prima. I grigi non si fanno pregare e provano la carica, radunandosi nella propria curva con aste di plastica dura, e attraversano i distinti andando verso gli ospiti. Si scontrano con le forze dell’ordine, che riportano la calma. Coreografia dei grigi con nel mezzo lo striscione “spezzini infami”, riferito anche questo agli scontri dell’anno precedente a La Spezia, quando i bianconeri caricarono i grigi e da lì nacque una forte rivalità, destinata a durare per diverso tempo (ora è poco sentita). Tornando al derby dell’86, i grigi mostrarono al centro della Nord lo striscione genoano “Fossa Rasta” (amicizia nata agli albori degli anni ’80). Il dopogara è caratterizzato da diversi tentativi di scontri tra le due tifoserie, ma non ci furono feriti gravi, solo molte auto danneggiate dai due gruppi e diversi arresti. Danni anche al treno, distrutte alcune carrozze. Napoli: un napoletano arrestato, uno spezzino denunciato, un’auto della Digos assaltata a sassi e bottigliate dagli ultras locali, scaramucce e scazzottate tra componenti delle opposte tifoserie prima e dopo la partita, con due supporters napoletani medicati al pronto soccorso. E’ questo il bilancio degli incidenti di Spezia-Napoli 2006/07: quasi un bollettino di guerra. Uno spezzino di 35 anni, pluridiffidato, è stato notato dalla Digos mentre prendeva a bastonate, con l’asta di una bandiera del Napoli, un giovane napoletano. Mentre veniva portato in questura per essere denunciato, una trentina di ultras spezzini hanno lanciato pietre e bottiglie contro la vettura della polizia. Prima della partita piccoli diversi agguati a tifosi partenopei che andavano allo stadio. In Napoli-Spezia dello stesso anno, in tarda serata, tre tifosi spezzini (per loro tre giorni di prognosi) sono rimasti feriti nei pressi dell’autogrill “San Nicola”, poco distante dalla città partenopea. Due sono stati accoltellati alle braccia, il terzo è stato colpito al volto da supporters napoletani. Scontri si sono verificati anche dopo il match di Supercoppa del 2006. Juventus: al ritorno da Torino, stagione di Serie B 2006/07, i pullman della tifoseria spezzina si fermano al primo autogrill e trovano il pullman della Juve del gruppo “Tradizione”, che viene accerchiato e per 10 minuti ne impediscono la ripartenza, dopodiché riparte tra gli applausi ironici degli spezzini. Pare che qualche juventino abbia preso calci e schiaffi dentro l’autogrill. In precedenza, lancio di oggetti, da e verso il settore ospiti dentro lo stadio. Da segnalare poi scaramucce in vari autogrill intorno a Genova fra spezzini e genoani-napoletani. Torres: Scontri fra tifosi spezzini e di Sassari si verificarono in un Torres-Spezia dell’aprile 2004, in mattinata, fuori dallo stadio. Verso le h. 9 si presentano nei pressi dello stadio circa 200 supporters liguri. Verso le 12, nel piazzale antistante lo stadio, un gruppo di ultras sardi sembra si diriga verso gli spezzini per parlamentare, indispettiti dall’atteggiamento ritenuto provocatorio, a loro dire, dei tifosi ospiti, molti con aste e bastoni nei pressi dello stadio. Dalle parole si passa ai fatti in un attimo: iniziano violenti corpo a corpo tra le due fazioni, poi i sardi, forse anche in numero minore, iniziano ad arretrare; la rissa si trascina fino a sotto il settore di casa. Lo scontro dura una 20ina di minuti, fino all’intervento delle forze dell’ordine, poco presenti fino a quel momento, considerata la presenza e l’atteggiamento dei liguri. Le tensioni proseguono però dentro lo stadio, con continui lanci di pietre e torce tra il settore ospiti e quello attiguo. La polizia, adeguatamente rinforzata, riesce poi a riportare la calma, e riprende in mano la situazione. La scintilla è scoppiata quando alcuni leader dei due gruppi stavano trattando e chiarendosi, ma dalle retrovie dei tifosi sardi sono piovuti verso gli spezzini alcuni sassi, che hanno causato la pronta e immediata reazione, con violente cariche. Per l’acredine derivante da quella occasione, poi, in uno Spezia-Torres del 2005 altri gravi incidenti, soprattutto tra spezzini e f.d.o. All’arrivo dell’80ina di tifosi sardi, un centinaio di ultras dello Spezia cerca ripetutamente lo scontro. Per circa 20 minuti, fuori dallo stadio è una vera e propria battaglia, con lancio di lacrimogeni da parte della polizia per sedare gli incidenti. Pesante il bilancio: diversi feriti anche tra i carabinieri, tra cui il Dirigente della Divisione Anticrimine della questura. Incidenti anche in Curva Ferrovia e altri problemi a fine partita: tifosi della Torres scortati fino alla stazione e gruppi di liguri nuovamente a cercare lo scontro. Nel giro di un anno Spezia-Torres diventa così una partita ad alto rischio, da segnare in rosso. Infatti, anche all’andata, alla prima giornata, a Tempio (il campo di Sassari è inagibile), altri violenti incidenti prima e durante la gara, con pullman degli ospiti attaccato con sassi e razzi, e altri incidenti più tardi, con cariche reciproche vicino allo stadio e f.d.o. in chiara difficoltà. Massese: rivalità vecchia e sentita, di confine, campanilistica. Derby infuocati specialmente negli anni
Ultras Massese
70-80. Bologna: rivalità non molto sentita. Diversi anni fa (intorno al ’90), andando a Rimini, hanno trovato 10 pullman di bolognesi che, vista la netta inferiorità numerica, li lasciarono andare. Como: esposto striscione degli “Ultras” Como in Como-Spezia 00/01. Nelle mani degli spezzini sono finiti nel tempo altri striscioni “minori” comaschi. Singolare il caso del dopo Spezia-Como del 2000/01, con lancio di vasi sul corteo dei lariani da parte di semplici cittadini. Cremonese: vecchia rivalità anni 70-80. Fano: scontri tra le due tifoserie durante la gara di Playoff 2009 disputata al “Picco”. Molto caldo il finale di partita, nonostante il 3-0 degli aquilotti. Una ventina di sostenitori spezzini, alcuni a volto coperto, tendono un’agguato al pullman dei sostenitori del Fano, prendendolo a bottigliate. Danni solo alla carrozzeria del pullman: nessun tifoso è rimasto ferito. Un 24enne viene arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Verranno in seguito emessi tre Daspo, di 5 anni a due ragazzi e di 2 a una ragazza. Pistoiese: rivalità sentita fin dai primi vecchi derby. Alcuni scontri tra tifosi delle due fazioni avvengono al termine di Pistoiese-Spezia del 2004. Sembra che una ventina di ultras arancioni abbiano teso un agguato ad un gruppo di “cani sciolti” tifosi spezzini, venuti con le proprie auto, in una via vicino lo stadio. I due gruppi si affrontano e scontrano violentemente per alcuni minuti, a colpi di cinghie e aste. In seguito all’intervento delle forze dell’ordine viene riportata la calma e divisi i due gruppi. Dopopartita bollente in un Pistoiese-Spezia del 2005, con sassaiole dei tifosi spezzini e quattro poliziotti feriti. Contro la polizia viene lanciato di tutto: pietre, bastoni, cestini dei rifiuti. Gli spezzini, subito dopo la partenza del loro convoglio, hanno lanciato contro le f.d.o. addirittura un estintore. Poi, subito dopo Montecatini, hanno tirato il freno d’emergenza e fatto scorta di pietre. Ed ancora. Alla stazione di Pescia sono state lanciate pietre contro una delle vetrate, andate in frantumi. Triestina: Rivalità acuita dalla corsa alla Serie B, alcuni anni fa, ma risale a diversi anni fa il furto dello striscione “Blach & White Warriors” da parte dei triestini. Nel 2000, per evitare problemi, con la città assediata, le f.d.o. fecero passare i triestini dalla Litoranea e prendere l’autostrada a Lepanto. In Spezia-Triestina, semifinale Playoff del 2002, dopopartita movimentato per i 600 tifosi ospiti. Dopo il triplice fischio qualche centinaio di ultras spezzini, furibondi per l’eliminazione dopo essere stati a un passo dalla promozione diretta, sfogarono ovunque la loro rabbia, dirigendosi in particolare verso il settore dei triestini, bruciando loro pure un furgone. Numerose fioccarono poi le diffide. Tensioni e incontri ravvicinati tra le opposte fazioni anche a margine della partita Spezia-Triestina 2011/12, nei pressi di viale Amendola. Vengono avvistati una ventina di triestini a piedi, così nasce uno scontro duro ma leale, col solito repertorio di cinghie e bottiglie, in assenza di forze dell’ordine, tra due gruppi entrambi antitessera. Dopo un’iniziale resistenza, gli ospiti sono costretti a ripiegare. In settimana poi, i media daranno risalto allo scontro. Empoli: rivalità antica ma mai esasperata quella tra empolesi e spezzini. Le due tifoserie erano gemellate coi parmensi; ora che i liguri non lo sono più, in occasione di Spezia-Empoli 12/13, si respira aria di tensione e a farne le spese sono alcuni empolesi giunti a La Spezia in macchina, che vengono sospresi dai liguri nel prepartita, con alcuni danni alle auto. Prato: vecchia rivalità, poi i pratesi sono gemellati coi reggiani, amici dei carraresi. In Prato-Spezia 2011/12 tensioni e scontri tra gruppi delle due fazioni a margine della gara, all’esterno dello stadio. Bilancio di nove denunciati e qualche contuso. Spal: vecchia, ruvida e sentita rivalità, risalente agli anni ’70, teatro di scontri anche piuttosto pesanti. Gli spallini si sono rivisti al “Picco” nel 91/92, dopo tanta attesa. Padova: incidenti al termine di Padova-Spezia del 2006, che sancì la promozione in B degli spezzini, con sette persone delle forze dell’ordine contuse. Tre arresti tra gli spezzini, tra cui uno processato per direttissima. Nell’86 andarono a Spezia una 50ina di padovani che, pur uscendo maluccio, accettarono, onore a loro, lo scontro. Successe un finimondo, gravi scontri. Teramo: si narra siano stati messi in fuga nel ’98 sotto la loro curva. Pro Patria: i bustocchi sono gemellati coi sassaresi, rivali dello Spezia, per cui la rivalità con loro è logica conseguenza. Viareggio: scontri per Viareggio-Spezia di Coppa Italia Lega Pro 2009. Momenti di tensione già durante il match, poi, a fine partita, i tifosi dello Spezia sono fatti uscire per primi, facendo attendere molto quelli di casa. Fuori dallo stadio alcuni tifosi dello Spezia, arrivati in treno, aggrediscono due tifosi del Viareggio, refertati con 7 e 10 giorni di prognosi. Brescia: nel settembre ’12, per Spezia-Brescia, serata movimentata, coi supporters liguri che presidiano il territorio e nel pregara intercettano i mezzi bresciani, che escono malconci dopo il lancio di sassi e bottiglie. I lombardi sono circa 280 e, al coro degli spezzini “dal pullman quando scendete?” rispondono con “se volete caricare siamo qua” e “dal pullman scendiamo dopo”. Al termine dell’incontro gli ultras locali si portano sul viale esterno allo stadio, insultando i rivali, con quest’ultimi che dall’interno del proprio settore, cercano di uscire con la forza e riescono a sfondare un cancello vicino all’uscita. Scontrandosi però poi solo con le f.d.o. Volano qualche torcia e aste, tre carabinieri rimangono lievemente feriti. A La Spezia, nell’ottobre scorso, forze dell’ordine che blindano lo stadio. Ospiti tesserati: 4 pullman, ben controllati, ma qualche problema per i 36 ragazzi del gruppo “Brescia 1911”, non tesserato, che, intercettati a pochi chilometri dal capoluogo ligure, vengono tutti identificati e rimandati a Brescia, quando il più per loro sembrava fatto. Padroni di casa ovviamente all’erta, ospiti tenuti a bada, ma questo non impedisce gli sfottò dall’una e dall’altra parte. Verona: due tifosi spezzini vengono arrestati al termine di Verona-Spezia, Playout di Serie B 2006/07, che vedono la squadra ligure salvarsi. I due, di 41 e 34 anni, vengono processati per direttissima con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e uso di oggetto atto a offendere. Le forze dell’ordine erano intervenute per evitare, nel corso della partita, il contatto tra le due fazioni. Rimini: scontri in un Rimini-Spezia del 2000, specie con la celere e a metà anni 90. Modena: scontri nel 2000/01, con contatti sotto la curva dei gialloblù. Attimi di tensione nell’ultimo Spezia-Modena dell’ottobre 2013, quando, a fine gara, i modenesi aprirono un cancello di un portone che collega il settore ospiti ai Distinti. Vicenza: vecchia rivalità anni 70-80. Arezzo: screzi nel 2000/01.

PALMARES:Il palmares dello Spezia, è abbastanza ricco come citato in alto oltre lo scudetto del 1944 nel girone ''altoitalia'' Lo Spezia in maniera brillante, ha saputo portare a casa dei prestigiosi trofei, 9 titoli nazionali, e 4 trofei nazionali, i quattro trofei sono titoli ovviamente recenti, come le due coppe italia di
Un azione durante Spezia - Ternana


Vittoria della Coppa Italia di Lega Pro

Altra immagine della vittoria della Supercoppa Di Lega Pro

Vittoria della Supercoppa di Lega Pro

Vantaggio Spezzino contro la Ternana
lega pro vinte nel 2004-2005(allora serie C) e la più recente nel 2011-2012 dove ha battuto in finale il Pisa. Poi gli altri altri due trofei sono le supercoppe di lega, la prima vinta nel 2006 ai danni del Napoli il 18 maggio del 2006 allo stadio San Paolo partita finita 1-1, e la seconda già con la demoninazione di ''supercoppa di lega pro'' vinta nel 2012 contro la Ternana per 2-1. Quella del 2012 è stata una grandissima annata, nono solo per il campionato vinto all'ultima giornata beffando il Trapani, ma in più anche la vittoria della coppa italia e della supercoppa, quindi anche lo Spezia può dire di aver raggiunto il ''triplete''.

Vi aspetto fra 7 giorni con un nuovo numero de ''La Baronata''


BARONE FERDINANDO.


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