venerdì 28 marzo 2014

Scorpiamo il Cittadella

           ''LA BARONATA''


                             A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:CITTADELLA



Beh su questa squadra apparte la bella parentesi avuta a cavallo tra il 2008 e il 2010 e con un ''ferguson'' italiano, come sir Claudio Foscarini, è una squadra che quest'anno sta navigando seriamente nei bassi fondi della classifica. La squadra veneta dal fronte vittorie esterne ha il rendimento peggiore, l'unica dietro lei solo la Juve Stabia, squadra dove paga molto gli errori difensivi, poca qualità di gioco, e i pochi che cercano di dare continuità non hanno sufficiente assistenza da parte dei compagni, Foscarini dal suo canto non è mai stesso messo in discussione dal momento che sono con questo nove anni che è seduto sulla panchina del Cittadella, anche se pure lui paga a caro prezzo le tante occasioni che il suo Cittadella ha sciupato nel corso della stagione, andiamo avanti con i dettagli: nel girone di ritorno su dieci giornate di campionato ha racimolato 8 punti(il record peggiore) da quando è ritornato in serie B nel 2008, il bilancio delle sconfitte nel 2014 sono di 6 sconfitte di cui 3 in casa e 3 fuori casa, 2 pareggi di cui il primo punto del 2014 l'ha rimediato a Castellamare contro la Juve Stabia, e il secondo in casa contro il Novara pareggiando 2-2, per quanto riguarda le vittorie due di cui una che mancava dal dicembre del 2013 uno 0-1 sul campo del Empoli, è avvenuta alla ottava giornata con un calcio di rigore di Surraco che ha dato la vittoria ai veneti per 1-0, e la seconda la giornata dopo a Padova nel derby il Cittadella ha espugnato l'euganeo per 4-0. In conclusione su 31 partite giocate il Cittadella ha 6 vittorie, 11 pareggi, e 14 sconfitte, con 29 reti( peggio del Cittadella ha fatto la Juve Stabia e il Padova che sono fermi a 26 reti) e 40 gol subiti( Peggio sono state solo Juve Stabia e Reggina con 51 reti subite), attualmente il miglior realizzatore del Cittadella è Leonardo Perez con quattro reti.

I PRECEDENTI:Per la Terza volta sì affronterrano in terra Irpina: Avellino e Cittadella, nel 2004 ci fu la prima partita

Due immagini della partita che sì gioco nel 2004, con Ghirardello nelle immagini
storica dei Veneti contro i Lupi, fu in Serie C1 i biancoverdi sì imposero per 2-0 con reti di Ghirardello e Puleo, è nel 2008 con un Avellino ripescato e fu la terza giornata di campionato finì
Riccardo Meggiorini, fu autore di una quaterna.
0-0, Poi ci fù una brutta battuta di arresto in un occasione, il Cittadella ha vinto per 4-0 con il poker di Riccardo Meggiorini, partita sbagliata su ogni punto di vista e gara da dimenticare. per quanto riguarda il quadro complessivo i numeri sono questi: 2 vittorie per i lupi, 1 pareggio, e 1 sconfitta.
L'ultimo confronto è finito 2-1 in favore del Avellino sotto un nubifragio e tempo da lupi, segnò Galabinov artefice di una



doppietta e Coralli accorciò le distanze per i Veneti sullo scadere di partita.

I CONVOCATI:Foscarini può contare su tutta la rosa, fino a qualche giorno fa era in dubbio Coralli per la trasferta per un leggero risentimento muscolare, ma è in forma è partira titolare nel match del Partenio.

FORMAZIONE: Mister Foscarini potrà contare, finalmente, sull'apporto di Coralli, che ha terminato di scontare le tre giornate di squalifica. Sarà disponibile anche Busellato, che ha recuperato da un piccolo infortunio. Surraco dovrebbe essere impiegato come trequartista alle spalle della coppia Djuric e Coralli. La formazione probabile è la seguente:
Di Gennaro; Pecorini, Scaglia, Pellizzer, Alborno; Rigoni, Paolucci, Jidayi; Surraco; Djuric, Coralli.

GIOCATORI CHIAVE:Il Cittadella dal suo canto vanta in rosa di alcuni elementi, che grazie ad esperienza e molta continuità che da anche il buon Foscarini, ne ho selezionati alcuni che
Claudio Coralli
secondo me, mostrano qualità e possono dare parecchio fastidio, il primo sicuramente è Claudio Coralli, classe 1983, giocatore molto forte prorompente, crea molte occasioni, e sì fa trovare pronto al momento del gol, per Coralli quest'anno è stato un ritorno a Cittadella, dove già giocò nell'annata 2007-2008 dove segnò 19 reti in 29 incontri, non male la sua media realizzativa, altro giocatore che in futuro potrebbe far gola a molti club è Leonardo Perez, 25 anni pugliese di
Leonardo Perez
Mesagne provincia di Brindisi ma anche con passaporto argentino, l'attaccante italo-argentino se trovato da subito nel gioco di Foscarini, prelevato questa estate dal Pisa dove è in comproprietà fino al 2015 in questo momento ha realizzato 4 gol in 25 partite, è abile di testa, giocatore che gioca di forza, e ha un buonissimo sprint. Altro giocatore chiave che è stato preso nel mercato di Gennaio dal Modena è Juan Ignacio Surraco, classe Uruguaiano classe 1987, buon ala destra e può giocare sia a centrocampo che come trequartista, giocatore abile col dribling, ottimo
Juan Igancio Surraco
tiratore della distanza, fino ad oggi 7 presenze e due reti, di cui una fu segnata alla prima giornata, in un Modena – Palermo finito 1-1.








DOLCI RICORDI:Claudio Foscarini, da nove stagioni conduce il Cittadella in serie B per la gioia dei suoi tifosi pur avendo soltanto sfiorato una volta la promozione nella massima serie. Una storia esemplare la sua, anche se unica. In questo calcio sempre più mediatico, con bandiere presenti solo sugli spalti e non in mezzo al campo, condito da partite che si giocano quasi tutti i giorni con giocatori che vivono di tweet e che per non farsi intervistare indossano le cuffione appena scesi dai pullman, si fa largo un personaggio che non parla mai (se non interpellato) e produce tanti fatti: Claudio Foscarini, solitaria bandiera non mediatica dei nostri campi.
Claudio Foscarini(il Ferguson italiano)
Per chi non lo sapesse, Foscarini allena il Cittadella, squadra della provincia padovana che milita in serie B ed è alla sua nona panchina consecutiva allo stadio Tombolato. Un record di questi tempi. Trevigiano, classe 1958, un passato da discreto centrocampista protagonista al massimo in serie B, Foscarini è un uomo tutto d’un pezzo, serio e di poche parole, figlio del Nord-Est.
Ha un grosso pregio (calcistico): lavora e non parla. Allena e oltre a essere il mister è anche lo psicologo dei suoi. Ogni stagione, anche se con mezzi ridotti, la squadra si salva e mostra bel calcio.


GIOCATORI SIMBOLO:I giocatori del Cittadella che hannp avuto le fortune in veneto ne sono stati davvero pochi, e quindi se vogliamo parlare di giocatori celebri bisogna guardare dagli anni 2000 in poi, sicuramente il più conosciuto e che resterà nei cuori della società veneta è sicuramente: Andrea Pierobon è il
Andrea Pierobon(Bandiera e idolo locale)
giocatore con il record di presenze ed anche il calciatore più anziano della serie B e di tutti i campionati professionistici, ormai una bandiera: Pierobon ha saputo conquistare i cuori della tifoseria del Cittadella, diventando un eroe locale e oltretutto ha superato anche in età Marco Ballotta altro grande portiere del calcio italiano, Pierobon 45 anni un classe 1969 ha battuto il record di un anno, Ballotta sì ritirò quando ne aveva 44. Dotato di ottima tecnica, istintivo, molto abile ancora nel difendere la porta, e più volte ha dichiarato: l'amore per il calcio è un amore che non ha avrà mai una fine, fino a quando ci sono voglio giocare e onorare la maglia del Cittadella. Complimenti davvero. Altro giocatore che ha lasciato il segno a Cittadella è quindi una bandiera dietro ''l'anziano'' del calcio italiano è: Giancarlo Pasinato in assoluto il secondo miglior recordman di presenze nel club veneto, 112
Giancarlo Pasinato(Col Cittadella dal 1986 al 1991)


Giancarlo Pasinato(con la maglia del Inter)
presenze tra il 1986 e il 1991, Pasimato ce lo ricordiamo anche per i suo trascorsi nel Inter con 131 presenze e con il Treviso tra il 1974 fino al 1977 82 presenze e 10 gol, poi ha pure avuto una brevissima parentesi anche con il Milan nel 82-83 ci furono 30 presenze e 7 reti. C'è d'aggiungere in oltre che sia Pierobon che Pasinato sono entrambi ''Cittadellesi'' doc.
Poi altri giocatori che hanno lasciato un segno comunque positivo ed indelebile, sono: Matteo Ardemagni e Riccardo Meggiorini, due giocatori che hanno dato parecchio e hanno fatto vivere una bella favola ai tifosi del Cittadella, specie nel campionato 2009-2010 in cui Ardemagni è stato protagonista e
Matteo Ardemagni(2009-2010)
capocannoniere di quella serie B. Andiamo con ordine e diciamo che: Meggiorini con la casacca amaranto ha collezionato tra il 2006 e il 2009 110 presenze e 41 reti, da ricordare una piccola curiosità: Meggiorini ha siglato una quaterna contro l'Avellino fu il 10 febbraio del 2009, ''
Meggiogol'' come lo chiamavano a Cittadella segnò quattro reti, d'allora nessun altro ha fatto meglio di lui all'interno della squadra, lasciò il club dopo 18 reti nell'estate del 2009.
Riccardo Meggiorini(2006-2009)
Altro giocatore non dimenticato dagli amaranto è Matteo Ardemagni, giocatore che con i veneti ha segnato nella stagione 2009-2010 22 gol in 38 presenze, grazie ai suoi gol portò la squadra di Foscarini ad una storica qualificazione ai playoff per salire in serie A, fatale fu la sconfitta poi col Brescia nelle due occasioni, comunque merito ad un altro simbolo del calcio cittadellese. Altro giocatore sempre della compagine veneta che ha lasciato il segno per qualità, per gioco, per essere davvero bomber di razza e che non conosce categorie è: Federico Piovaccari, il bomber di Gallarate con la maglia amaranto ha
Federico Piovaccari(2010-2011)
collezionato nella stagione 2010-2011
con 23 reti in 39 presenze, superando i precedenti primati di Riccardo Meggiorini e Matteo Ardemagni, che si erano fermati rispettivamente a 18 e 22 reti, vincendo la classifica dei capocannonieri del campionato cadetto.


STORIA DEL CLUB:L'A.S. Cittadella nacque nel 1973 dalla fusione di due squadre cittadine, la Cittadellese e l'Olympia Cittadella, fondate rispettivamente nel 1920 e nel 1948. L'Olympia fu l'unica delle due che inizialmente riuscì ad avere una rilevanza a livello dilettantistico, arrivando fino alla IV Serie durante gli anni cinquanta.

La fusione tra Cittadellese e Olympia
Nel 1973 Angelo Gabrielli fuse le due società con l'intento di portare Cittadella nel calcio che conta, ma i primi anni di vita dell'A.S. Cittadella si rivelarono difficili a causa dei cattivi rapporti tra i rappresentanti delle due società originarie. Nel 1980 ottenne il primo successo di rilievo, la Coppa Italia Dilettanti; da questo momento in poi la storia della società fu un crescendo fino alla promozione in Serie C2 arrivata nel 1988-89 a discapito del Caerano.
Tra il 1989 e il 1998 la squadra ha militato sempre in Serie C2, salvo una parentesi di due campionati, (1991-93), nella quale ha disputato il campionato Interregionale. Nella stagione 1997-98 arrivò sulla panchina granata l'allenatore Ezio Glerean che dopo l'ottima esperienza al Sandonà portò il suo modello di calcio a Cittadella riuscendo subito ad ottenere la promozione
Ezio Glrean(All'epoca allenatore del Cittadella)
alla Serie C1 attraverso i play-off che videro il Cittadella prevalere in finale sulla Triestina grazie al miglior piazzamento in campionato.
Lo spregiudicato modulo 3-3-4 di Ezio Glerean stupì l'Italia intera, quel Cittadella incantò i campi della Serie C1 a tal punto che nel 1999-2000 la squadra chiuse il campionato al terzo posto entrando nei play-off.
In semifinale eliminò il Varese e in finale impattò per 1-1 con il Brescello, riuscendo grazie al migliore posto in classifica a raggiungere la storica promozione in Serie B.
Durante le due stagioni in cadetteria la squadra granata mutò il proprio nome in Cittadella Padova e si trasferì allo stadio "Euganeo" di Padova, approfittando del periodo di crisi del Calcio Padova scivolato in Serie C2 e della voglia di calcio del capoluogo patavino.
Operazione non esattamente riuscita: infatti il Cittadella riuscì a rimanere in Serie B la prima stagione ma non evitò la retrocessione nella seconda stagione ritornando in Serie C1. Seguono 5 stagioni in Serie C1, con i play off sfiorati per un soffio sia nel 2005-06 che nel 2006-07.
La formazione veneta, ritornata ad avere la denominazione originaria e a giocare a Cittadella, al termine della stagione 2007-08 riesce finalmente a raggiungere i play-off piazzandosi 3a in classifica, con Claudio Foscarini alla guida della squadra.
Prima avversaria è il Foligno, guidata da Bisoli, rivelazione del torneo: nella partita di andata, in trasferta, il Cittadella esce sconfitto per 1 a 0, ma riesce a ribaltare il risultato nel ritorno imponendosi in casa per 2 a 0, con le reti di De Gasperi e Manucci, raggiungendo la finale dei play-off contro la Cremonese.
La gara 3 si apre con una nuova sconfitta in casa (0-1, Temellin), ma il Cittadella (squadra formato trasferta) riesce a conquistare la seconda promozione in serie B della sua storia, andando a vincere per 3 a 1 (reti di Meggiorini, Coralli e De Gasperi) allo "Zini" di Cremona nella gara di ritorno dell'8 giugno 2008. Nel 2008 il Cittadella ritorna tra i cadetti dopo 6 anni di purgatorio. È la seconda promozione in B e il pubblico in delirio celebra nella piazza cittadina la squadra e la società di ritorno da Cremona.

Il desiderio dei tifosi (riassunto nel motto "Chi non salta Padovano é...") di giocare allo stadio Tombolato di Cittadella nella stagione 2008-09, questa volta unito a quello di società e istituzioni locali, non è rimasto sulla carta.
Il Cittadella, infatti, dopo aver giocato inizialmente allo Stadio Omobono Tenni di Treviso, in attesa del completamento dei lavori di ampliamento del proprio stadio per portarne la capienza a 7.623 posti, a stagione in corso è rientrato a giocare al Tombolato.
Il 15 novembre 2008 il Cittadella ha giocato la sua ultima partita a Treviso contro AlbinoLeffe pareggiando 0-0. La prima gara del Cittadella in serie B allo stadio Tombolato è stata disputata il 29 novembre 2008 contro l'Ancona (gara
Stadio Tombolato di Cittadella
pareggiata 0-0), avverando finalmente il sogno tanto agognato dai tifosi granata. Coincidenza vuole che entrambe le squadre siano approdate in serie B lo stesso giorno e per ben due volte. Nella stagione di cadetteria 2008-09, il Cittadella conquista la salvezza sul campo pur avendo concluso il campionato a pari punti con il Rimini (grazie alla differenza reti). Decisiva proprio la sfida del 30 maggio 2009 contro i romagnoli che vengono superati per 2-0 (goal di Carparelli e Meggiorini).
Durante la stagione 2010-2011 raggiunge il 14º posto in Serie B, risultato che gli permette di salvarsi e di giocare così il suo sesto campionato di Serie B il terzo consecutivo. Inoltre l'attaccante Federico Piovaccari si laurea capocannoniere con 23 reti.
Durante la stagione 2011-2012 raggiunge il 16º posto in Serie B, risultato che gli permette di salvarsi e di giocare così il suo settimo campionato di Serie B il quarto consecutivo. Inoltre si aggiudica la seconda Coppa Disciplina.
Durante la stagione 2012-2013 raggiunge il 15º posto in classifica, ottenendo ancora una volta la salvezza. Inoltre si aggiudica la terza Coppa Disciplina, la seconda consecutiva.

CURIOSITA': IL Cittadella è la squadra con più sportività della serie B, infatti il trofeo disciplina è stato assegnato per ben quattro volte da quando il Cittadella ha onorato le 8 stagioni di B fino ad ora disputate. Onore a chi crede ancora nello sport e nei sani principi.

TIFOSERIA:l’unico gruppo ultrà vero e proprio sono quelli della ''vecchia guardia 1994'', sono circa 40-50 ragazzi guidati dal capo storico Rydy Tronco, alcuni dei quali facenti una volta
Ultras Cittadella
capo al “Gruppo 1220”.
Galliera Veneta Granata: nato nel novembre 2007 a Galliera Veneta, appunto, paese sito vicino Cittadella, presso la pizzeria Dario. Gossip Group: nato nel gennaio 2008 presso l’omonimo locale in Borgo Bassano, dentro la cinta di mura di Cittadella. Fontaniva Presente!, Este: piccoli gruppi paesani. Di politica sono apolitici e non hanno mai avuto nessun problema, di natura politico.
Il loro settore non è una curva ma bensì una gradinata est a lato nord, lo stadio sì chiama il ''Pierfrancesco Tombolato''.
Amicizie: Alzano Cene: gemellaggio vero e proprio, coi bergamaschi, che militano quest’anno in Serie D. Il rapporto è
I goliardici tifosi del AlzanoCene(attualmente sono in serie D)
in particolare coi Lost Boys; i primi contatti nel 98/99, poi l’amicizia vera e propria sboccia nel 2001. Da allora numerose le visite reciproche.



Buoni rapporti: Pavia: amicizia coi “Crew” e con gli “Indians” di Pavia, dal 2003/04. Montevarchi: vecchio rapporto con le disciolte
Ultras Pavia
“Brigate Rossoblù” montevarchine.
Como: l’Area Granata aveva un’amicizia coi comaschi. Modena.


Rivalità: Padova: recente rivalità prettamente campanilistica, sentita solo dai cittadellesi: il derby provinciale è ovviamente
Ultras Padova
snobbato dai patavini.
Lecco: (vedi sezione “Nozioni storiche”). San Donà: vecchia rivalità regionale e campanilistica. Spal:
Ultras San donà


Ultras Lecco

Maestosi ''ultras'' Sambenedettese
incidenti in passato. Sambenedettese: nel 2005/06 alcuni tafferugli per il tentativo dei marchigiani di sottrarre uno striscione ai cittadellesi. Varese, Lumezzane sono altre due rivalità ma di rilievo molto minore.




PALMARES:La società veneta può vantare di un campionato di serie D, e di una coppa italia di serie D che a suo tempo sì chiamava ''Interregionale'', per il resto nessun tipo di trofeo vinto se non le due promozioni in serie B 1999-2000 arrivando terza in serie C1 per poi vincere la finale playoff contro il Brescello, per poi risalire nuovamente nella stagione 2007-2009 arrivando nuovamente terza, e quindo in finale playoff battendo la Cremonese. Da quell'anno il Cittadella è rimasto in cadetteria e la sua miglior stagione è stata quella del 2009-2010 arrivando sesta in serie B è disputando il playoff per la serie A col Brescia, però ci fu una magra consolazione vinse il trofeo disciplina come migliore squadra che ha rispettato il fairplay.


Vi aspetto tra 5 giorni con un nuovo numero de ''La Baronata''





BARONE FERDINANDO.



lunedì 24 marzo 2014

Scopriamo il Carpi

                                ''LA BARONATA''
                                         



                              A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:CARPI




Se ad inizio campionato vi avrebbero chiesto: ma questo Carpi secondo te ti convince oppure è la classica squadra materasso, su cui ogni potenziale squadra, potrà mettersi comoda e passarci sopra come nulla fosse? Oppure è una squadra che darà filo da torcere sopratutto alle grandi? La risposta è la seconda, ebbene sì, la squadra romagnola ha stupito tutti giocando un buon calcio, mettendo su un ottima squadra, e che nel girone di andata è andata pure oltre le aspettative. Da matricola il Carpi può rivelarsi davvero una concorrente per degli eventuali playoff, i numeri ce l'ha, gioco, reparto offensivo degno di categoria, giocatori forti sulle fascie, ma qualcosa ovviamente non torna, diremo.. cosa? Inanzitutto: la difesa, ad eccezione di Letizia che secondo me lo reputo un buon terzino che nella categoria ha saputo stupire, il resto lo vedo abbastanza scialbo, poca cattiveria e facile da bucare, la curiosità sta nei gol subiti e gol fatti, se ci pensate sembra una squadra costruita per Zeman con la difesa alta, e pure è il gioco che ha espresso fino al 17 marzo il dimissionario Vecchi per far posto ad un altro ''veterano'' della categoria che è Bepi Pillon, sembrava molto simile, cosa che ovviamente anche adesso non è cambiata più di tanto(ovviamente parlo di mentalità). Dicevamo della curiosità(è su questo ricollego il discorso della ''difesa alta), che il Carpi ha subito esattamente 30 gol per segnare 29 reti che in media inglese sta a -1, ma su quale fronte fa paura questa squadra? Sicuramente in trasferta, il Carpi molti dei suoi punti lì ha conquistati in trasferta e in casa che il suo rendimento non è molto prolifico appena 4 vittorie contro le 6 vittorie esterne, i pareggi 3 in casa e 2 fuori, e squadra con il minor numero di pareggi, le sconfitte 5 in casa e 4 in trasferta, per un totale di: 10 vittorie, 5 pareggi, e 9 sconfitte. Dalla diciassettesima alla ventunesima giornata cioè dalla partita contro il Varese che ha vinto per 1-0 alla partita contro la Juve Stabia finita sempre con lo stesso risultato 1-0, il Carpi ha collezionato la sua striscia migliore in serie B con 13 punti all'attivo 4 vittorie e un pareggio. Male poi è stato l'inizio del 2014 con una pesante sconfitta al Cabassi contro la Ternana di Tesser, per 1-2, per tornare alla vittoria non c'è voluto molto, 1 febbraio 2014 sì gioca all'euganeo di Padova, il Carpi sì impone per 1-4 e mette in mostra il suo nuovo acquisto Ardemagni che tra l'altro era un ex della partita, pareggio in casa contro lo Spezia per 1-1, una quasi vittoria ad Empoli per poi essere raggiunta dal pari da Tavano ad inizio secondo tempo, per poi riperdere di nuovo in casa nel derby contro il Cesena, eppure stava vincendo Ardemagni su rigore per poi essere raggiunti prima dal pareggio di Kranjc per i Romagnoli, e rigore di Rodriguez al quarantasettesimo, le cose sembrano mettersi bene con un secco 0-2 sul campo del Brescia, sì torna al Cabassi ed il Carpi perde per 0-3 contro una Reggina di mister Agliardi in piena lotta salvezza, non basta per concludere: due sconfitte consecutive maturate tutte in trasferta, 1-0 a Cittadella e 1-0 a Novara, arrivando così alla partita contro l'Avellino con tre sconfitte consecutive e di conseguenza l'esonero del tecnico vecchi per chiamare al suo posto Bepi Pillon.


I PRECEDENTI: Carpi – Avellino sì riaffrontano per la quarta volta(seconda volta in serie B), correva l'anno 2011-2012 quando sì affrontarono la prima volta in lega pro, la partita finì 1-0 con rete di Thiam che sancì la vittoria dei lupi, nella gara di ritorno la partita non sì giocò al ''Cabassi'' per via della ristrutturazione dello stadio stesso e perchè avevano un accordo con il comune di Reggio Emilia per le partite interne. La partita finì 0-0 che ovviamente un risultato che non aiutò i lupi per la classifica, ma nemmeno per la corsa del Carpi al primo posto dal momento che ne poteva apprfittare visto che la lega penalizzava il Taranto a causa dei mancati pagamenti, Carpi che concluse quella stagione perdendo la finale playoff contro il Pro Vercelli. Nel campionato di serie B invece sì sono riaffrontati per la terza volta in carriera, e l'AVellino se imposto per 4-1 con reti di Galabinov(doppietta), rete di capitan D'angelo per il 3-0, immediata reazione di orgoglio del Carpi con Porcari, ma non basta perchè l'opera poi l'ha completata Soncin per il definitivo 4-1 per gli Irpini.
In totale: 2 vittorie del Avellino, 1 pareggio, due sconfitte per il Carpi su cinque precedenti tra Lega pro e serie B.

I CONVOCATI:Carpi che domani giocherà di sera contro l’Avellino, reduce da due sconfitte di fila e in piena corsa per i Play-off. Per Pillon sarà il debutto allo Stadio Cabassi: “Domani ci sarà uno scontro molto importante. Sappiamo a cosa andiamo incontro, l’Avellino è una squadra da Serie B, ossia tosta, aggressiva, che non molla niente. Perciò sarà maschia e fisica per la struttura che hanno davanti. Dovremo stare molto attenti, ma noi faremo la nostra partita, come abbiamo fatto contro il Novara, cercando però di essere più cattivi in zona gol”.
Riguardo al modulo, “Bepi” ha da scegliere: “Sto pensando al 4-3-3 o al 4-4-2. Stiamo provando le due soluzioni”.
A parte Gagliolo squalificato, tutto convocati: “I convocati sono 20. Colombi e Bianco hanno recuperato, ma devo vedere se far giocare Colombi”.
Tornando alla partita contro il Novara, Pillon ha parlato di cosa gli è piaciuto del Carpi: “Il primo tempo mi è piaciuto perché la squadra ha concesso solo un tiro a Sansovini e basta. Eravamo padroni della situazione, ma bisogna essere più cattivi in zona gol. Se tu giochi cinquanta minuti così come ha fatto il Carpi devi essere almeno in vantaggio di un gol, a parte la parata su Pesoli e la respinta sulla linea… Quelle palle bisogna calciarle dentro. Poi ci sono gli episodi che possono farti vincere o perdere una partita, noi abbiamo avuto l’episodio sfavorevole e l’abbiamo persa. Rammarico grande perché la prestazione non era male”.
Il Carpi deve cambiare atteggiamento soprattutto nella ripresa, dove ha perso tre delle ultime quattro partite, a parte il pareggio contro il Padova: “Non credo ci sia paura, ma tutto diventa molto difficile quando prendi gol e poi gli avversari chiudono gli spazi, ma questo è normale. Se continuiamo a giocare come nel primo tempo non corriamo rischi. Nel secondo tempo non eravamo partiti molto bene: avevamo sbagliato qualche passaggio in uscita, poi loro hanno avuto due calci d’angolo ed è arrivato l’episodio del rigore. Dobbiamo lavorare sulla testa perché è questo il problema”.(FONTE DELLA CONFERENZA STAMPA DI PILLON DA TUTTOCARPIWEB)


FORMAZIONE:Mister Pillon adotterà il modulo(4-4-2) classico con:Colombi; Letizia, Pesoli, Romagnoli, Sperotto; Concas, Porcari, Memushaj, Di Gaudio; Mbakogu, Ardemagni.

GIOCATORI CHIAVE:I giocatori chiave del Carpi sono sicuramente sei, tra questi spiccano anche due giocatori che per il Carpi è un lusso averli in serie B stiamo parlando di Alessandro Sgrigna ex Torino e Vicenza classe 1980, e Matteo
Matteo Ardemagni

Alessandro Sgrigna
Ardemagni ex Cittadella, Atalanta, Modena classe 1987 quest'ultimo arrivato proprio nel mercato di gennaio dal Chievoverona in comproprietà con l'Atalanta con la formula del prestito. Giocatori abili, Sgrigna di testa ottimo fiuto del gol quando è in giornata di grazia, Ardemagni precisione, ottimo finalizzatore, rigorista, e sopratutto gran rapinatore d'area di rigore, se abbiamo due giocatori di lusso non sono da meno gli altri altri giocatori chiave,di cui alcuni sono già presenti dalla scorsa stagione, stiamo parlando di: Ledian Memushaj di
Ledian Memushaj
Fabio Concas

Gaetano Letizia
nazionale Albanese classe 1986 che grazie al suo merito in queste stagioni ha ricevuto una convocazione in nazionale grazie all'ottimo occhio del supervisore Paolo Tramezzani, abile nei dribbling, grande botta dalla distanza e senso del gol, Fabio Concas classe 1986 grazie a lui e i suoi gol il Carpi ha conquistato una meritata promozione, il terzino Gaetano Letizia che abbiam avuto modo di vederlo crescere e mettersi in mostra nel Aversa Normanna tre anni fa, classe 1990 con un valore di cartellino che sì aggira intorno ai 500.000 €, abile sulle fascie e buon crossatore sulle fasce, e infine l'ultimo Filippo Porcari classe 1984 con un passato già in serie B nelle file dello Spezia e del Novara, ed in più una breve esperienza anche in Irpinia con
Fabio Porcari 
l'Avellino tra il 2006 e 2008 con 61 presenze ed una rete, giocatore molto dinamico, buon centrocampista, e gran gestore di palla, sa far risalire la squadra e da tenacia alle azioni di gioco in profondità.











RECORD E PRESENZE E STORIA:La Società venne fondata dallo studente carpigiano Adolfo Fanconi. Di famiglia piuttosto agiata poteva permettersi di frequentare un prestigioso collegio svizzero dove studiava e dove si appassionò al gioco del calcio.
Tornato in città per le vacanze estive portò dalla Svizzera un
pallone di cuoio, per condividere con gli amici questa passione. Ma fece di più: fondò la prima squadra di calcio, progenitrice di quella attuale. Forse in risposta alla “Gioventù” evocata della Juventus decise di chiamarla Jucunditas, dal latino giocondità o felicità.
Erano gli anni degli emiliani leggendari delle prime Olimpiadi: l'eroico maratoneta Dorando Pietri, reduce dallo sfortunato episodio di Londra 1908 e il ginnasta pluri-medagliato Alberto Braglia. Sport individuali, che sposavano il mito del super uomo, molto amati dalla gente, che guardavano con un sorriso beffardo 22 scalmanati che rincorrevano una sfera di cuoio.
Ma si sa: forse lo spirito di emulazione, forse il contagio della passionaccia che oltre un secolo dopo ha contagiato chi scrive e chi mi legge quanto la gioventù di allora, presero il sopravvento e, dopo un quadriennio di gioco ricreativo, arriva finalmente il primo campionato ufficiale a livello regionale.
Dopo due anni, nei quali ottiene un 2° ed un 1° posto nella Promozione emiliano-veneta, arriva la sospensione dei tornei a causa del primo conflitto mondiale.
Terminate le terribili ostilità delle trincee, riprendono quelle infinitamente più piacevoli del foot ball. Nel frattempo la Jucunditas diventa Associazione Calcio Carpi e, grazie alla promozione ottenuta prima dello stop, gioca in Prima Categoria.
Gli anni venti, anche a causa della scissione dei campionati, del successivo compromesso Colombo e del declassamento della Prima Divisione, si barcamena nei campionati dilettanti.
Il decennio successivo inizia con una retrocessione, revocata grazie ad un ripescaggio (situazione che si ripeterà nel 1933/34).
Nel 1935 ennesima revisione delle scale di valori: la Federazione, dopo la costituzione delle Divisioni Nazionali di Serie A e B avvenute nel 1928/29, decise di trasformare la Prima Divisione in Divisione nazionale di Serie C formata da 18 gironi, alla quale avrebbero partecipato le migliori squadre del defunto torneo. Il Carpi non riuscì a qualificarsi, ma l'anno successivo ottenne sul campo la promozione in terza serie (1935/36) e la mantenne fino a dopo la nuova sospensione bellica.
A partire dalla stagione 1948/49 i gironi della Serie C furono ridotti a 4, così il Carpi, non avendo ottenuto un piazzamento sufficiente, dovette ricominciare dalla nuova Promozione Interregionale, che perse subito l'anno successivo e che ritroverà nel 1950.
Gli anni cinquanta sono gli anni della nascita della Serie D (IV serie), che gli emiliani disputeranno alternativamente alla Prima categoria, fino al 1963/64 quando ottengono la promozione in Serie C.
L'avventura durerà solo due anni, si ripeterà per una sola stagione otto anni dopo (1974/75) e per altre due annate, dal
1978 al 1980, nella neonata C2.
Tra il 1975 e il 1978 arriva in prima squadra, dalle giovanili dove è cresciuto, Salvatore Bagni che verrà acquistato dal
Perugia per poi passare all'Inter, Napoli e Avellino, collezionando anche 45 presenze e 5 reti nella Nazionale Italiana.
Negli anni ottanta la Serie D va in pensione per lasciare il posto all'Interregionale. In questo campionato si comporta bene, sfiorando più volte la promozione, che finalmente arriva d'ufficio nel 1987/88 per meriti sportivi, comunque dopo un brillante 2° posto.
L'anno prima c'era stata la fusione con la seconda compagine calcistica carpigiana, l'Athletic Carpi militante in Promozione, con la quale decise di unire le forze per avere più risorse.
Il Carpi onora alla grande l'ammissione alla C2 giungendo seconda e ottenendo la promozione nell'ambita C1.
Rimarrà per dieci anni consecutivi nella categoria sfiorando la Serie B nel 1996/97 quando batte il Saronno nella semifinale play-off, ma perde la finale con il Monza.
Luigi De Canio
Sulla panchina sedeva Gigi De Canio e vi giocava un futuro Campione del Mondo: Marco Materazzi autore di 7 reti in 18
Marco Materazzi
presenze.

Dopo questo decennio indimenticabile per i tifosi, arrivano seri problemi economici e nel giro di due anni, dal 1998 al 2000, subisce una doppia retrocessione fino alla rinata Serie D, campionato che non disputerà a causa dell'avvenuto fallimento economico.
Sulle ceneri della vecchia Società nasce il Carpi Calcio che riparte dall'Eccellenza. Dopo un anno di rodaggio arriva la prima promozione per la nuova Società alla fine della stagione 2001/02.
Disputa otto campionati di Serie D, giungendo due volte ai play-off: nel 2006/07 elimina il Chioggia in semifinale e perde la finale con il Castellarano; nel 2009/10, nonostante i play-off non lo vedano vincitore, viene ammesso in C2.
Nell'estate precedente a questo campionato aveva perfezionato la seconda fusione della sua storia: ad entrare nel Carpi F.C. 1909 è la Dorando Pietri, squadra sempre di Carpi neopromossa in
Serie D.
La fusione porta bene, come già avvenuto negli anni ottanta: dopo la C2 l'anno successivo arriva subito la seconda promozione, culminata con il raggiungimento della finale play-off 2012/13, persa contro la Pro Vercelli.
La storica promozione nella serie cadetta è solo rimandata di un anno: nella semifinale elimina il Sudtirol e nella finale nientemeno che il Lecce. Durante i festeggiamenti sì sono vissuti atti di tensione, da parte dei tifosi del Lecce in seguito alla


Nelle tre foto: tifosi del Lecce che oltre recare danni nello stadio, danno fuoco alle macchine delle forze del ordine
delusione ricevuta dai propri giocatori, dove hanno tentato di andare sotto i spogliatoi con l'intenzione di linciarli.
Apparte quello che è successo, alla fine il Carpi arriva seconda dietro il Trapani, è si conferma con il successo sul Lecce la seconda forza del campionato di lega pro.
La squadra emiliana come ogni squadra del campionato di B oltre la storia ha pure avuto giocatori che hanno reso, durante la loro presenza nella squadra a contribuire un posto nel hall of fame del club, elenchiamo ora i giocatori ''amarcord'' del Carpi;
Claudio Pressich 329 presenze con la casacca Biancorossa e considerata una bandiera del club
Claudio Pressich
Aurelio Dotti 282 presenze, secondo miglior giocatore della storia per presenze
Giancarlo Magnani 254 presenze, mente e stratega e considerato un eroe locale
In qualità di reti invece ci sono i seguenti giocatori;
Gianfranco Poletto e Giorgio Vernizzi che in entrambi
Vernizzi-Poletto: La coppia delle meraviglie....
detengono il record di 78 reti e fino ad ora nessuno l'ha superato, ci stava riuscendo il terzo che cito che sì chiama:Armando Onesti che ne ha totalizzate 76 e dunque per due reti non ha eguagliato il record dei primi due.
In entrambi si tratta di giocatori che hano reso celebre il club nelle serie minori, dal momento che il Carpi a livello di storia nel calcio modenese, non ha una grande storia, ma di sicuro nel suo molti hanno contribuito a rendere il Carpi una squadra di assoluto rispetto e con buone prospettive di salvezza.

TIFOSERIA: 

Curva Nord Carpi

Politica: Ufficialmente apolitici, con correnti sia di destra che di sinistra, che sembrerebbero in maggioranza (o, almeno in passato, lo sono state).
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Settore: Distinti Nord, tranne i Panthers, nei distinti Sud, e gli Irriducibili 1983, in curva Nord. Comunque la “casa” degli ultras è sempre stata la curva Nord.
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Amicizie: Fano: tifoseria storica quella fanese, incontrata nello stesso girone di Serie D, nel 2007/08, con la quale viene fatta
Ultras Fano
subito amicizia in casa, ed al ritorno i marchigiani riserveranno ai carpigiani una calorosa ed “alcolica” accoglienza. Nel 2010/11 ritroveranno i fanesi nello stesso girone della 2^ Divisione-Lega Pro (la vecchia C2), cogliendo l’occasione per rinnovare l’amicizia. Reggiana: tifoserie amiche da sempre, basti pensare
Curva sud Reggiana
che il “Mucchio Selvaggio Carpi” nasce come gruppo ultras reggiano, che esponeva il proprio striscione granata sugli spalti del “Mirabello” di Reggio Emilia. Bologna: si può fare pressoché il solito discorso fatto per i reggiani, con i “Forever Ultras”,
Curva Nord Bologna
gruppo che segue il Bologna, che avevano una sezione a Carpi (si rimanda anche alla sezione “Storia del tifo a Carpi”). Chioggia Sottomarina: una bella amicizia, nata nel 2006/07,
Chioggia Sottomarina
anche se, pure nel 03/04, i carpigiani avevano avuto modo di vedere all’opera i chioggiotti, suscitando in loro una buona impressione. Vicenza: rapporto nato intorno al 1990, che poi perderà di importanza, allontanandosi, viste le diverse categorie in cui militeranno le rispettive squadre negli anni seguenti. Como: amicizia risalente all’incirca al ’90, ottimo il
Como
rapporto creatosi con loro specie all’inizio dell’amicizia, adesso un po’ raffreddato. Carrarese: amicizia allacciata anch’essa intorno al 1990, che continuerà nel corso degli anni, mantenendosi sempre una certa simpatia reciproca; si riuscirà a tenere un rapporto di rispetto anche nel 2010/11, quando tantissimi carraresi invaderanno Carpi. L’aquila: rapporto di stima con gli abruzzesi, sorto soprattutto grazie alla comune tragedia del terremoto, che ha colpito così duramente L’Aquila,
Red Blue Eagles presenti a Nocera
nell’aprile 2009, e Carpi e dintorni, nel maggio 2012. Nel week-end del 23 e 24 giugno 2012, il gruppo “Red Blue Eagles” di L’Aquila è stato ospite dei Guidati dal Lambrusco, ed ha portato dei giochi per bambini, distribuiti in alcune scuole.
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Reciproco rispetto: Lucchese, Alessandria, Pavia, Vis Pesaro: vecchie amicizie, datate anni 80-90. Rapporti ora pressoché neutri.
Rivalità: Modena: rivalità storica, di campanile, molto sentita.
Ultras Modena
L’avversità verso Modena ha profonde radici lontane. In alcune rare occasioni la piccola Carpi ha superato, sia in campo che sugli spalti, la grande Modena, anche se, va detto, che nella Sud modenese esiste una sezione di tifosi provenienti da Carpi.
Empoli: inimicizia risalente ai primi anni di C1 dell’Empoli dopo i primi due anni di Serie A, quindi all’incirca a cavallo tra gli anni 80 e i 90, con scontri e
Ultras Empoli
scaramucce sia a Empoli (90/91) che a Carpi, che hanno portato a diffide in casa empolese. Nell’ultimo Carpi-Empoli del settembre ‘13, partita di andata del campionato in corso, un gruppo di ultras del Carpi eluse i controlli, introducendosi nella zona riservata agli ospiti, arrivati a bordo di un pullman, cominciando a inveire contro gli empolesi, lanciando loro qualche bottiglia. Dopo la partita un gruppo di tifosi aggredì due coppie di ragazzi empolesi, che stavano salendo a bordo della loro macchina, procurando lesioni a uno di loro e frantumando un vetro dell’auto. A seguito di questi incidenti 13 carpigiani sono stati raggiunti da diffide che vanno da uno a tre anni, a seconda delle responsabilità.
Mantova: vecchia rivalità,
La Curva Te Mantova
nata intorno alla fine degli anni ’80. Nel 93/94 centinaia di ultras in treno cercano il contatto con gli odiati virgiliani senza riuscirci.
Ravenna: dalla rottura dell’amicizia saranno visti come acerrimi rivali, coi quali ci saranno alcuni scontri negli anni successivi. Nel 02/03 gli emiliani si presentano a Ravenna in due pullman non scortati e avvengono duri
Ultras Ravenna
scontri, mentre al ritorno i ravennati arrivano poco numerosi e in ritardo.
Centese: antica rivalità, anche se per diversi anni le due squadre non si sono incontrate. Scaramucce a Cento nel 2002/03. A Carpi, nello stesso anno, gli ospiti non si presentano. Monza: proprio coi brianzoli arrivano, al termine di una partita giocata in casa, le prime diffide (vedi anche sezione “Storia del tifo a Carpi”). Fiorenzuola: tifoseria tradizionalmente rivale; in trasferta a Fiorenzuola, nel 94/95, arrivano nuove diffide dopo quelle di Monza. Successivamente non vengono quasi più considerati. Rimini: nel precampionato 97/98, durante una
Ultras Rimini
partita di Coppa Italia nasce una grande rivalità coi romagnoli, coi quali ci sono scontri al termine della partita a casa loro, che si ripetano a Carpi l’anno successivo.
Suzzara: storica, antica rivalità di confine, risalente agli anni 80, sfociata spesso in tafferugli. Nel 2008/09, in Serie D (girone D), il derby si rinnova: a Carpi gli ospiti si presentano in un buon numero, coi locali intenti a contestare due dirigenti del Suzzara, ex Carpi, mentre al ritorno i carpigiani si presentano altrettanto numerosi prendendo alcuni striscioni agli avversari, ma facendoli poi ritrovare per scherno. Sassuolo: vecchia rivalità; nel 99/00 a Sassuolo, caccia ai tifosi locali fin dentro il loro settore. Riccione: nel 05/06, all’ultima giornata, a Riccione, i carpigiani cercarono i locali fin dentro il loro bar, visto che l’anno prima, a Carpi, avevano tenuto un atteggiamento di sfida. Rovigo: piccole scaramucce in Carpi-Rovigo 2002/03. Venezia: i veneziani hanno un vecchio gemellaggio coi modenesi, e questo basta per averli come nemici…Piacenza: rivalità
Curva Nord Piacenza
sentita sin dai primi anni 90.
La Spezia, Casale, Baracca Lugo, Pro Sesto, Chievo Vr, Massese: tutte fiere rivalità targate anni 80-90, ora poco sentite.






PALMARES:Il Carpi nel suo palmares non vanta nessun titolo nazionale, l'unica magra consolazione sono un secondo posto nella coppa italia di lega pro persa 3 anni fa ai danni della
Giocatori che festeggiano la prima storica promozione in Serie B
Tritium altra sorpresa prima di ritirarsi dal professionismo per via della crisi, e una meritata promozione ai danni del Lecce in serie B e prima in assoluta nella sua storia.


Vi aspetto tra pochi giorni con un nuovo numero de ''La Baronata''





BARONE FERDINANDO.