''LA
BARONATA''
A
CURA DI: BARONE FERDINANDO
IL NOSTRO
AVVERSARIO:SIENA
Dopo 29 giornate di
campionato, la Robur ha conquistato 49 punti sul campo, che
significherebbero secondo posto solitario alle spalle del Palermo. Il
condizionale è obbligatorio a causa della penalizzazione, che in
virtù dell'ultimo deferimento potrebbe addirittura crescere.
Tuttavia, per illustrare i risultati prodotti dal lavoro di Beretta e
del suo staff tecnico non si può non tenere conto del -7 in
classifica.
Se osserviamo le prime
29 giornate, il particolare più interessante è certamente la
costanza del rendimento dei bianconeri. Il Siena ha conquistato 3
punti ad agosto, 9 a settembre, 5 ad ottobre, 9 a novembre, 8 a
dicembre, 1 a gennaio, 7 a febbraio e 7 in questa prima metà di
marzo. Nelle classifiche di rendimento parziali, relative ad ogni
mese, i bianconeri non hanno mai occupato una posizione più alta
della quarta. Ciononostante, solo il Palermo ha raccolto fin qui più
punti sul campo. La costanza della squadra e dello staff tecnico
acquista ancora maggior prestigio se si considera che, da agosto ad
oggi, sostanzialmente la Robur non ha mai vissuto una settimana
“normale”. Deferimenti, penalizzazioni, difficoltà per gli
allenamenti, incognite per le trasferte, frequenti cambiamenti nella
rosa. Tutti fattori di cui il gruppo guidato da Mario Beretta è
riuscito a neutralizzare gli effetti. Un aspetto spesso etichettato
come “scontato”, ma che in realtà è la cartina al tornasole per
comprendere l’essenza di questa stagione dal punto di vista della
squadra.
Altra caratteristica
della stagione bianconera è la dicotomia tra casa e trasferta. Al
Franchi, i bianconeri hanno conquistato 31 punti, secondi solo al
Palermo con 33. Nelle gare interne, i ragazzi di Beretta sono passati
in vantaggio per 12 volte (miglior prestazione della categoria),
raccogliendo ben 29 punti (miglior prestazione della categoria). In
trasferta, la Robur segna un passo da metà classifica. Diciotto i
punti conquistati frutto di 3 vittorie, 9 pareggi e 2 sconfitte.
Netto il contrasto con il rendimento interno, considerando anche lo
scenario del primo gol. Lontano dalle mura amiche, i bianconeri sono
passati in vantaggio in 4 occasioni, contro le 8 degli avversari a
cui si sommano le due gare terminate sullo 0-0 (Empoli e Crotone).
Tuttavia, l’aspetto più interessante delle trasferte bianconere è
la resilienza. Infatti, il risultato è stato
comunque recuperato fino al pareggio in 6 gare. Inoltre, è bene non
dimenticare che in quattro occasioni (Juve Stabia, Brescia, Bari e
Ternana) la truppa di Beretta si è addirittura trovata in doppio
svantaggio.
I PRECEDENTI:Sono
cinque, in tutto, i precedenti tra Avellino e Siena, di cui due al
"Partenio" e tre al "Franchi". Nelle due gare
disputate in Irpinia, i lupi hanno raccolto un pareggio (1-1 in Serie
C1 nella stagione 1993-94) e una vittoria (2-1 nella stagione
1994-95, sempre in Serie C1). L'Avellino ottenne lo stesso score
anche nelle gare al "Franchi" andando a vincere per 2-1 nel
1993-94 e a pareggiare, ancora per 1-1, nel 1994-95. Proprio
quest'anno, dunque, è arrivata la prima sconfitta dei lupi contro i
bianconeri. All'andata, infatti, finì 3-0 per la compagine di
Beretta ma non mancarono le polemiche, a causa di alcune decisioni
arbitrali che fanno ancora discutere. Da aggiungere che l'artefice di
quel ''furto'' fu: Daniele Chiffi della sezione di Padova classe
1994, si ritiene che alcuni rumors abbiamo confermato che il giovane
arbitro fosse un dipendente della Gescom società del patron
Mezzaroma e che lui è un dipendente. Del resto la partita di andata
finì per 3-0 con vantaggio iniziale nel primo tempo di Giacomazzo,
nella ripresa Rosina chiuse la pratica.
I CONVOCATI:Seduta di
rifinitura questa mattina al Rastrello per il Siena. I bianconeri
hanno ultimato la preparazione in vista della partita di domani alle
21 contro l'Avellino. 24 i convocati di Mario Beretta, ovvero tutta
la rosa ad eccezione dello squalificato Belmonte, e per scelta
tecnica Matheu. Il terzo portiere Bucuroiu giocherà invece con la
Primavera. Nella lista anche Spinazzola nonostante la febbre che lo
ha colpito in settimana. I convocati sono i seguenti:
Bucuroiu, Farelli,
Lamanna; Angelo, Crescenzi, Dellafiore, Grillo, Matheu, Morero;
Giacomazzi, Mannini, Pulzetti, Schiavone, Spinazzola, Valiani,
Vergassola; Bedinelli, Paolucci, Rosina, Rosseti, Scapuzzi.
FORMAZIONE:Mister
Beretta schiera in campo un (3-4-3) con: Lamanna, Dellafiore,
Giacomazzi, Ceccarelli, Angelo, Vergassola, Pulzetti, Valiani,
Fabbrini, Rosina, Rosseti
GIOCATORI CHIAVE: Il
Siena di sicuro ha una formazione di grande rispetto, ma bisogna
annotare tre potenziali giocatori che oltre la loro esperienza hanno
saputo contribuire(almeno sul campo...) ha dare manforte ad una
squadra che naviga tra
Alessandro Rosina |
''insicurezze societarie e possibile diversi
scenari per il prossimo anno. I giocatori sono:
Francesco Valliani |
Guilermo Giacomazzi |
Simone Vergassola(Il capitano) |
Simone Vergassola:
ormai indiscussa bandiera e capitano della
robur, Alessandro
Rosina, il punto di riferimento e il diamante come ha espresso il
presidente Mezzaroma, e Giacomazzi tenace difensore esperto e con
all'attivo numerose presenze in serie A.
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RECORD E PRESENZE E
STORIA:
La “notte di Genova” e il 31 agosto 2003, esordio in serie
A sul campo di Perugia con le reti di Ardito
e Taddei.
La cinquina di
Andrea Ardito |
Rodrigo Taddei |
Michele Mignani |
Sprazzi di storia qua e là, pennellate bianconere su una tela che si snoda ininterrotta da 106 anni, da quando una manciata di ragazzi intraprendenti e determinati dette vita all’Unione studio e divertimento. Dal 1904 al 2010: è cambiato il mondo e non una volta. E così la Robur ha assunto mille facce.
L’era pioneristica è uno splendido ricordo che intenerisce, con quelle casacche a quarti bianconeri lanciate sulle strade polverose dai ragazzi appassionati di podismo, ciclismo, motociclismo. Eppure stanno anche lì le radici del luminoso presente del calcio professionistico, del decennio da record appena passato tra serie A e serie B, di un futuro ancora ambizioso. C’è un ponte invisibile eppure saldissimo che collega quei giovani che amavano lo sport e soprattutto la voglia di stare insieme ai professionisti di oggi, il primo presidente Attilio Calzoni a quello attuale Massimo Mezzaroma.
Su quel ponte sono transitati centinaia di giocatori e dirigenti, migliaia di tifosi, l’attenzione crescente di istituzioni e Banca. Tutti pronti a passarsi il testimone di un sentimento che ha trovato la forza di resistere anche nei momenti più bui. Anche quando sembrava impossibile tornare nell’Olimpo del calcio appena sfiorato a cavallo della Seconda guerra mondiale.
Il primo grande risultato c’era stato nel 1934/35, a un anno dalla nascita dell’Associazione calcio Siena, una volta abbandonati gli impegni multidisciplinari. Dal 1923 si gioca nel campino di San Prospero, dopo gli esordi in Piazza d’Armi. E la Robur è pronta a spiccare il volo verso la B. Dunque, 1934/35: il 7-0 nello spareggio con la Reggiana promuove i bianconeri, che dopo un solo anno tornano in C. Ma il calcio senese è sul trampolino di lancio: nel 1937/38 è ancora serie B e l’anno successivo nella conca del Rastrello viene inaugurato lo stadio dedicato a “Rino Daus”, poi “Comunale”, “Artemio Franchi”, “Montepaschi-Arena”. La serie A sfiorata, la guerra, il campionato misto A/B nel 1945/46 e lo scivolone: il 20 giugno 1948, a Rieti, la Robur gioca quella che resterà l’ultima partita di B per oltre mezzo secolo. Arriva anche la IV serie: anni bui, fino al 5-1 di Roma con il Chinotto Neri, coronato dal titolo di campione di IV serie ottenuto battendo la Reggiana.
Ma il 28 giugno 1959, a Genova, la sconfitta con l’Ozo Mantova preclude ancora la serie B. Sono gli anni di Danilo Nannini, che si alternerà con Vittorio Beneforti fino agli anni ’80 garantendo la continuità della Società, non senza l’appoggio determinante dei tifosi. In campo Antonio Monguzzi timbra le sue 368 presenze, record imbattuto. I bianconeri però non si schiodano dalla C e anzi sprofondano in serie D.
Bisogna aspettare il 1975/76 per il ritorno in C. Per più di venti anni si naviga tra C2 (poca) e C1 (tanta), con due promozioni entusiasmanti nei primi anni ‘80. Poi una specie di limbo, fino al 2000: presidente Salvietti, ds Ricci, allenatore Sala, la Robur vola in serie B e spalanca le porte al decennio da sogno. Perché poi arriva l’uomo dei sogni, Paolo De Luca, e il 24 maggio 2003 per la prima volta viene conquistata la promozione in A, con
Paolo De Luca |
Antonio Conte |
Da aggiungere anche Emanuele Calaiò, che è stato un giocatore
chiave nel ''epoca d'oro'' del Siena, l'Arciere infatti ha collezzionato 148 presenze e 46 gol con la casacca bianconera della Robur.
L'arciere(Emanuele Calaiò) |
TIFOSERIA:
Amicizie:
Pistoiese: forte legame, solido gemellaggio che dura
dal 1987, ma che si è affievolito negli ultimi anni, dato che le Pistoiese |
Curva Nord Udinese |
.
Rivalità:
Fiorentina:
forte odio; acerrima rivalità, particolare,Curva Fiesole |
Arezzo |
Curva Nord Grosseto |
Ultras Empoli |
Curva Sud |
Ultras Perugia |
Utras del Livorno |
Curva (Ferrovia) Prato |
Vi aspetto Martedì con
un nuovo numero de ''La Baronata''
BARONE
FERDINANDO.
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