venerdì 21 marzo 2014

Scopriamo il Siena

            ''LA BARONATA''
 



                             A CURA DI: BARONE FERDINANDO

IL NOSTRO AVVERSARIO:SIENA


Dopo 29 giornate di campionato, la Robur ha conquistato 49 punti sul campo, che significherebbero secondo posto solitario alle spalle del Palermo. Il condizionale è obbligatorio a causa della penalizzazione, che in virtù dell'ultimo deferimento potrebbe addirittura crescere. Tuttavia, per illustrare i risultati prodotti dal lavoro di Beretta e del suo staff tecnico non si può non tenere conto del -7 in classifica.
Se osserviamo le prime 29 giornate, il particolare più interessante è certamente la costanza del rendimento dei bianconeri. Il Siena ha conquistato 3 punti ad agosto, 9 a settembre, 5 ad ottobre, 9 a novembre, 8 a dicembre, 1 a gennaio, 7 a febbraio e 7 in questa prima metà di marzo. Nelle classifiche di rendimento parziali, relative ad ogni mese, i bianconeri non hanno mai occupato una posizione più alta della quarta. Ciononostante, solo il Palermo ha raccolto fin qui più punti sul campo. La costanza della squadra e dello staff tecnico acquista ancora maggior prestigio se si considera che, da agosto ad oggi, sostanzialmente la Robur non ha mai vissuto una settimana “normale”. Deferimenti, penalizzazioni, difficoltà per gli allenamenti, incognite per le trasferte, frequenti cambiamenti nella rosa. Tutti fattori di cui il gruppo guidato da Mario Beretta è riuscito a neutralizzare gli effetti. Un aspetto spesso etichettato come “scontato”, ma che in realtà è la cartina al tornasole per comprendere l’essenza di questa stagione dal punto di vista della squadra.
Altra caratteristica della stagione bianconera è la dicotomia tra casa e trasferta. Al Franchi, i bianconeri hanno conquistato 31 punti, secondi solo al Palermo con 33. Nelle gare interne, i ragazzi di Beretta sono passati in vantaggio per 12 volte (miglior prestazione della categoria), raccogliendo ben 29 punti (miglior prestazione della categoria). In trasferta, la Robur segna un passo da metà classifica. Diciotto i punti conquistati frutto di 3 vittorie, 9 pareggi e 2 sconfitte. Netto il contrasto con il rendimento interno, considerando anche lo scenario del primo gol. Lontano dalle mura amiche, i bianconeri sono passati in vantaggio in 4 occasioni, contro le 8 degli avversari a cui si sommano le due gare terminate sullo 0-0 (Empoli e Crotone). Tuttavia, l’aspetto più interessante delle trasferte bianconere è la resilienza. Infatti, il risultato è stato comunque recuperato fino al pareggio in 6 gare. Inoltre, è bene non dimenticare che in quattro occasioni (Juve Stabia, Brescia, Bari e Ternana) la truppa di Beretta si è addirittura trovata in doppio svantaggio.

I PRECEDENTI:Sono cinque, in tutto, i precedenti tra Avellino e Siena, di cui due al "Partenio" e tre al "Franchi". Nelle due gare disputate in Irpinia, i lupi hanno raccolto un pareggio (1-1 in Serie C1 nella stagione 1993-94) e una vittoria (2-1 nella stagione 1994-95, sempre in Serie C1). L'Avellino ottenne lo stesso score anche nelle gare al "Franchi" andando a vincere per 2-1 nel 1993-94 e a pareggiare, ancora per 1-1, nel 1994-95. Proprio quest'anno, dunque, è arrivata la prima sconfitta dei lupi contro i bianconeri. All'andata, infatti, finì 3-0 per la compagine di Beretta ma non mancarono le polemiche, a causa di alcune decisioni arbitrali che fanno ancora discutere. Da aggiungere che l'artefice di quel ''furto'' fu: Daniele Chiffi della sezione di Padova classe 1994, si ritiene che alcuni rumors abbiamo confermato che il giovane arbitro fosse un dipendente della Gescom società del patron Mezzaroma e che lui è un dipendente. Del resto la partita di andata finì per 3-0 con vantaggio iniziale nel primo tempo di Giacomazzo, nella ripresa Rosina chiuse la pratica.

I CONVOCATI:Seduta di rifinitura questa mattina al Rastrello per il Siena. I bianconeri hanno ultimato la preparazione in vista della partita di domani alle 21 contro l'Avellino. 24 i convocati di Mario Beretta, ovvero tutta la rosa ad eccezione dello squalificato Belmonte, e per scelta tecnica Matheu. Il terzo portiere Bucuroiu giocherà invece con la Primavera. Nella lista anche Spinazzola nonostante la febbre che lo ha colpito in settimana. I convocati sono i seguenti:
Bucuroiu, Farelli, Lamanna; Angelo, Crescenzi, Dellafiore, Grillo, Matheu, Morero; Giacomazzi, Mannini, Pulzetti, Schiavone, Spinazzola, Valiani, Vergassola; Bedinelli, Paolucci, Rosina, Rosseti, Scapuzzi.




FORMAZIONE:Mister Beretta schiera in campo un (3-4-3) con: Lamanna, Dellafiore, Giacomazzi, Ceccarelli, Angelo, Vergassola, Pulzetti, Valiani, Fabbrini, Rosina, Rosseti


GIOCATORI CHIAVE: Il Siena di sicuro ha una formazione di grande rispetto, ma bisogna annotare tre potenziali giocatori che oltre la loro esperienza hanno saputo contribuire(almeno sul campo...) ha dare manforte ad una squadra che naviga tra
Alessandro Rosina
 
''insicurezze societarie e possibile diversi scenari per il prossimo anno. I giocatori sono:
Francesco Valliani

Guilermo Giacomazzi

Simone Vergassola(Il capitano)
Simone Vergassola: ormai indiscussa bandiera e capitano della
robur, Alessandro Rosina, il punto di riferimento e il diamante come ha espresso il presidente Mezzaroma, e Giacomazzi tenace difensore esperto e con all'attivo numerose presenze in serie A.










RECORD E PRESENZE E STORIA:



La “notte di Genova” e il 31 agosto 2003, esordio in serie A sul campo di Perugia con le reti di Ardito e Taddei. La cinquina di
Andrea Ardito

Rodrigo Taddei
Renzo Tambani nel mitologico spareggio a Roma con il Chinotto Neri. L’altrettanto mitologico spareggio, stavolta finito male, a Genova con l’Ozo Mantova, che avrebbe precluso ancora per 40 anni la serie B. I tre presidenti della storia, commemorati con le intitolazioni di settori dello stadio: Danilo Nannini, Vittorio Beneforti, Paolo De Luca. Erbinovi-Manni-Passalacqua e la prima vittoria di sempre sulla Fiorentina, Tore Andre Flo e la prima vittoria in serie A con la Fiorentina. La
Michele Mignani
maglia numero 4 di
Michele Mignani ritirata e consegnata agli annali.
Sprazzi di storia qua e là, pennellate bianconere su una tela che si snoda ininterrotta da 106 anni, da quando una manciata di ragazzi intraprendenti e determinati dette vita all’Unione studio e divertimento. Dal 1904 al 2010: è cambiato il mondo e non una volta. E così la Robur ha assunto mille facce.
L’era pioneristica è uno splendido ricordo che intenerisce, con quelle casacche a quarti bianconeri lanciate sulle strade polverose dai ragazzi appassionati di podismo, ciclismo, motociclismo. Eppure stanno anche lì le radici del luminoso presente del calcio professionistico, del decennio da record
appena passato tra serie A e serie B, di un futuro ancora ambizioso. C’è un ponte invisibile eppure saldissimo che collega quei giovani che amavano lo sport e soprattutto la voglia di stare insieme ai professionisti di oggi, il primo presidente Attilio Calzoni a quello attuale Massimo Mezzaroma.
Su quel ponte sono transitati centinaia di giocatori e dirigenti, migliaia di tifosi, l’attenzione crescente di istituzioni e Banca. Tutti pronti a passarsi il testimone di un sentimento che ha trovato la forza di resistere anche nei momenti più bui. Anche quando sembrava impossibile tornare nell’Olimpo del calcio appena sfiorato a cavallo della Seconda guerra mondiale.
Il primo grande risultato c’era stato nel 1934/35, a un anno dalla nascita dell’Associazione calcio Siena, una volta abbandonati gli impegni multidisciplinari. Dal 1923 si gioca nel campino di San Prospero, dopo gli esordi in Piazza d’Armi. E la Robur è pronta a spiccare il volo verso la B. Dunque, 1934/35: il 7-0 nello spareggio con la Reggiana promuove i bianconeri, che dopo un solo anno tornano in C. Ma il calcio senese è sul trampolino di lancio: nel 1937/38 è ancora serie B e l’anno successivo nella conca del Rastrello viene inaugurato lo stadio dedicato a “Rino Daus”, poi “Comunale”, “Artemio Franchi”, “Montepaschi-Arena”. La serie A sfiorata, la guerra, il campionato misto A/B nel 1945/46 e lo scivolone: il 20 giugno 1948, a Rieti, la Robur gioca quella che resterà l’ultima partita di B per oltre mezzo secolo. Arriva anche la IV serie: anni bui, fino al 5-1 di Roma con il Chinotto Neri, coronato dal titolo di campione di IV serie ottenuto battendo la Reggiana.
Ma il 28 giugno 1959, a Genova, la sconfitta con l’Ozo Mantova preclude ancora la serie B. Sono gli anni di
Danilo Nannini, che si alternerà con Vittorio Beneforti fino agli anni ’80 garantendo la continuità della Società, non senza l’appoggio determinante dei tifosi. In campo Antonio Monguzzi timbra le sue 368 presenze, record imbattuto. I bianconeri però non si schiodano dalla C e anzi sprofondano in serie D.
Bisogna aspettare il 1975/76 per il ritorno in C. Per più di venti anni si naviga tra C2 (poca) e C1 (tanta), con due promozioni entusiasmanti nei primi anni ‘80. Poi una specie di limbo, fino al 2000: presidente
Salvietti, ds Ricci, allenatore Sala, la Robur vola in serie B e spalanca le porte al decennio da sogno. Perché poi arriva l’uomo dei sogni, Paolo De Luca, e il 24 maggio 2003 per la prima volta viene conquistata la promozione in A, con
Paolo De Luca
Papadopulo in panchina. Il resto è la straordinaria storia di sette straordinari anni nella massima serie. Al termine della stagione 2009/2010 l’amara retrocessione in Serie B. Ma l’anno successivo, presidente Massimo Mezzaroma e allenatore
Antonio Conte
Antonio Conte, la squadra conquista di nuovo la promozione in Serie A, dove disputa ancora due campionati prima di una nuova retrocessione in Serie B nel campionato 2012/2013.
Da aggiungere anche Emanuele Calaiò, che è stato un giocatore
L'arciere(Emanuele Calaiò)
chiave nel ''epoca d'oro'' del Siena, l'Arciere infatti ha collezzionato 148 presenze e 46 gol con la casacca bianconera della Robur. 





 TIFOSERIA:
Amicizie: Pistoiese: forte legame, solido gemellaggio che dura dal 1987, ma che si è affievolito negli ultimi anni, dato che le
Pistoiese
due squadre non s’incontrano da diverso tempo. Per molto tempo è stato l’unico della tifoseria senese. Anni addietro, ogni incontro era buono per rinnovare il gemellaggio, come ad esempio nel 95/96 a Pistoia con giri di campo coi bandieroni e 700 senesi al seguito, oltre a cori di reciproca stima e affetto prima, durante e dopo la gara, con qualche coro di scherno all’indirizzo dei comuni nemici pratesi. In Siena-Ascoli 06/07 esposto lo striscione “Fedeli alla linea, onore ai fratelli Ultras Pistoia”, per lo scioglimento di quest’ultimi. Molte le visite reciproche negli anni, ad esempio “Vecchie Brigate Arancioni Pistoia” presenti in Siena-Lecce 02/03; “Ultras Pistoia” presenti in Siena-Verona C.Italia 01/02, Siena-Ancona e Siena-Bari 01/02; Siena-Lazio 03/04, Siena-Lecce e Siena-Perugia 04/05; Siena-Inter, Siena-Roma e Siena-Fiorentina 05/06. Bologna: bella amicizia, sbocciata di recente con l’avvento in curva Robur dei “Vecchi Ultras”, che hanno stretto amicizia con la “Beata Gioventù” del Bologna, e più in generale coi gruppi dell’area dei “Mods” bolognesi. Numerosi gli attestati di stima e affetto reciproco tra i due gruppi (vedi anche sezione “Curiosità”). Pezza dei Vecchi Ultras presente in Bologna-Juve del marzo 2013. I Vecchi Ultras Siena sono stati inoltre ospiti, venerdì 12 luglio scorso, presso un agriturismo di provincia, della prima festa, ben riuscita, del gruppo bolognese Beata Gioventù-Settore Ostile. Udinese: bel rapporto, nato soprattutto tra
Curva Nord Udinese
società e clubs, ma che si può oramai estendere a tutta la tifoseria. Nel 2004/05, tradizione rinnovata poi negli anni a seguire, banchetto in Piazza del Campo con tenuto a mano lo striscione “Il Friuli saluta Siena” (accoglienza ricambiata in Friuli). Chievo: buon feeling, bel rapporto soprattutto a livello di clubs; ogni occasione è buona per cene e grandi bevute. Parma: rapporto nato soprattutto tra i clubs “Danè” Parma e “Fedelissimi” Siena. Sampdoria: buon feeling a livello di clubs.

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Rivalità: Fiorentina: forte odio; acerrima rivalità, particolare,
Curva Fiesole
che ha ragioni più storiche che calcistiche, visto che le due squadre non si erano mai incontrate a livello ufficiale prima del 2004. Affonda infatti le sue radici nelle due storiche battaglie medievali tra le due città, quella di Montaperti del 1260 (esaltata dai ghibellini senesi) e quella di Colle Valdelsa del 1269 (esaltata dai guelfi fiorentini alleati dei colligiani). Negli anni recenti si sono verificate spesso intemperanze tra le due tifoserie. Nel febbraio 2005 (storica vittoria casalinga del Siena con gol di Flo), guerriglia urbana, con botte a Porta Camollia, sassaiola in Piazza Amendola, una birreria devastata, un arresto, un ferito, servizi igienici distrutti, derubato un ambulante, auto danneggiate e altre scaramucce.
Arezzo:
Arezzo
vecchio odio, rivalità storica che ha radici nel Medioevo. La sconfitta di Siena del 1269 di Colle Valdelsa coi guelfi colligiani e fiorentini, portò Siena ad abbandonare lo schieramento ghibellino, diventando guelfa e scatenando le ire degli aretini ghibellini che chiamarono “traditori” i senesi. Dopo aver subito una dolorosa e cruenta sconfitta dai ghibellini aretini nel 1288, Siena guelfa, alleata di Firenze, sconfisse Arezzo ghibellina nel 1289. Arezzo si rifece con tutto lo schieramento ghibellino nel 1315, sconfiggendo i guelfi senesi e fiorentini nella battaglia di Montecatini. Il derby con l’Arezzo è sempre stato molto sentito, soprattutto negli anni ’80, ma le due squadre non s’incontrano a livello ufficiale da tanti anni (a parte qualche amichevole estiva), così l’odio si è nel tempo un po’ stemperato.
Grosseto: rivalità calcistica che si è sviluppata in continuità con quella storica, tra la città del Palio e il capoluogo maremmano, già esistente in epoca
Curva Nord Grosseto
medievale essendo Grosseto sottomessa a Siena fino alla caduta della Repubblica senese. La rivalità, anche di campanile, si è rinfocolata nel 2011, quando il Siena, ormai certo della promozione in A, andò a vincere 3-1 a Grosseto. I grossetani prima della partita inscenarono un goliardico corteo funebre per le vie del centro, aperto dallo striscione “Siena aids”, tra cori e pioggia, con “bara” dell’avversario, scherzando così sui rivali di sempre.
Empoli: forte sentita antipatia, da sempre, da entrambe le parti. Molti
Ultras Empoli
gli episodi di violenza che hanno portato ad arresti e denunce dopo scontri tra le due tifoserie. Gravi tafferugli nell’82/83 a Siena. Incidenti provocati dagli ultras senesi, circa 800, a Empoli nel 2000/01 in una notte di follia: distrutto il treno che li portava in trasferta, ingenti danni, un tifoso senese arrestato, dieci denunciati e tre carabinieri feriti. Nel tragitto dalla stazione allo stadio vennero distrutti motorini, auto e tutto quanto capitava a portata di mano. Scontri con la polizia durante la partita, quando i senesi tentarono un’invasione di campo al 35’ dopo l’espulsione del senese Traversa, all’uscita dallo stadio e anche alla stazione prima di ripartire.
Roma: da quando il Siena è salito per la prima volta in Serie A, i rapporti sono tutt’altro che amichevoli: due volte la partita è stata sospesa per lancio di fumogeni da parte dei
Curva Sud
tifosi romanisti, alcuni feriti da arma da taglio in questi anni e striscioni minatori soprattutto da parte della Sud romanista. In un Siena-Roma (1-2) del settembre 2009, la curva Robur intonò cori offensivi nei confronti del suocero di Daniele De Rossi, Massimo Pisnoli, ucciso l’anno precedente, e dello stesso giocatore della Roma. L’attrito tra i senesi e il giocatore nasce nel 2003/04, quando De Rossi causò un grave infortunio ad Andrea Ardito, allora giocatore senese.
Perugia:
Ultras Perugia
da sempre forte rivalità da ambo le parti, per quello che è considerato una sorta di derby, come testimoniano i numerosi episodi di violenza tra le tifoserie, come successo anni fa, quando vi furono dodici tifosi arrestati per rissa e uno per danneggiamento. Le rispettive curve hanno avuto modo di confrontarsi anche in Serie A, nel 2003/04.
Livorno: rivalità regionale sentita, anche a livello politico, nei confronti della
Utras del Livorno
“rossa” Livorno, sin dagli anni ’50.
Cosenza: scontri tra tifosi delle due squadre fecero saltare un amichevole in programma a Norcia (PG) nell’agosto 2008. Si parla di un agguato dei cosentini ai tifosi del Siena, con calabresi armati anche di spray urticanti. Fermati diversi ultras del Cosenza, ferito un carabiniere. Ischia: anni fa gli ischitani accolsero in maniera piuttosto “calda” i senesi: ne seguirono tafferugli, con petardi, botte, striscioni persi e recuperati e intervento della polizia. C’è da dire anche che gli ischitani sono gemellati coi “nemici” perugini. Spal: striscione rubato loro diversi anni fa, esposto a Ferrara. Prato: vecchia rivalità regionale, che deriva soprattutto dal fatto che i “lanieri” sono acerrimi rivali dei
Curva (Ferrovia) Prato
pistoiesi, gemellati coi senesi.
Ternana: quasi un derby con gli umbri, vecchie ruggini, sassaiola dei ternani al treno in corsa nel maggio ’91. Casertana: scontri tra tifosi diversi anni fa, vecchie ruggini. Frosinone, Carrarese: rivalità soprattutto a livello calcistico.



Vi aspetto Martedì con un nuovo numero de ''La Baronata''





BARONE FERDINANDO.

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