''LA
BARONATA''
A
CURA DI: BARONE FERDINANDO
IL NOSTRO
AVVERSARIO:CARPI
Se ad inizio campionato
vi avrebbero chiesto: ma questo Carpi secondo te ti convince oppure è
la classica squadra materasso, su cui ogni potenziale squadra, potrà
mettersi comoda e passarci sopra come nulla fosse? Oppure è una
squadra che darà filo da torcere sopratutto alle grandi? La risposta
è la seconda, ebbene sì, la squadra romagnola ha stupito tutti
giocando un buon calcio, mettendo su un ottima squadra, e che nel
girone di andata è andata pure oltre le aspettative. Da matricola il
Carpi può rivelarsi davvero una concorrente per degli eventuali
playoff, i numeri ce l'ha, gioco, reparto offensivo degno di
categoria, giocatori forti sulle fascie, ma qualcosa ovviamente non
torna, diremo.. cosa? Inanzitutto: la difesa, ad eccezione di Letizia
che secondo me lo reputo un buon terzino che nella categoria ha
saputo stupire, il resto lo vedo abbastanza scialbo, poca cattiveria
e facile da bucare, la curiosità sta nei gol subiti e gol fatti, se
ci pensate sembra una squadra costruita per Zeman con la difesa alta,
e pure è il gioco che ha espresso fino al 17 marzo il dimissionario
Vecchi per far posto ad un altro ''veterano'' della categoria che è
Bepi Pillon, sembrava molto simile, cosa che ovviamente anche adesso
non è cambiata più di tanto(ovviamente parlo di mentalità).
Dicevamo della curiosità(è su questo ricollego il discorso della
''difesa alta), che il Carpi ha subito esattamente 30 gol per
segnare 29 reti che in media inglese sta a -1, ma su quale fronte fa
paura questa squadra? Sicuramente in trasferta, il Carpi molti dei
suoi punti lì ha conquistati in trasferta e in casa che il suo
rendimento non è molto prolifico appena 4 vittorie contro le 6
vittorie esterne, i pareggi 3 in casa e 2 fuori, e squadra con il
minor numero di pareggi, le sconfitte 5 in casa e 4 in trasferta, per
un totale di: 10 vittorie, 5 pareggi, e 9 sconfitte. Dalla
diciassettesima alla ventunesima giornata cioè dalla partita contro
il Varese che ha vinto per 1-0 alla partita contro la Juve Stabia
finita sempre con lo stesso risultato 1-0, il Carpi ha collezionato
la sua striscia migliore in serie B con 13 punti all'attivo 4
vittorie e un pareggio. Male poi è stato l'inizio del 2014 con una
pesante sconfitta al Cabassi contro la Ternana di Tesser, per 1-2,
per tornare alla vittoria non c'è voluto molto, 1 febbraio 2014 sì
gioca all'euganeo di Padova, il Carpi sì impone per 1-4 e mette in
mostra il suo nuovo acquisto Ardemagni che tra l'altro era un ex
della partita, pareggio in casa contro lo Spezia per 1-1, una quasi
vittoria ad Empoli per poi essere raggiunta dal pari da Tavano ad
inizio secondo tempo, per poi riperdere di nuovo in casa nel derby
contro il Cesena, eppure stava vincendo Ardemagni su rigore per poi
essere raggiunti prima dal pareggio di Kranjc per i Romagnoli, e
rigore di Rodriguez al quarantasettesimo, le cose sembrano mettersi
bene con un secco 0-2 sul campo del Brescia, sì torna al Cabassi ed
il Carpi perde per 0-3 contro una Reggina di mister Agliardi in piena
lotta salvezza, non basta per concludere: due sconfitte consecutive
maturate tutte in trasferta, 1-0 a Cittadella e 1-0 a Novara,
arrivando così alla partita contro l'Avellino con tre sconfitte
consecutive e di conseguenza l'esonero del tecnico vecchi per
chiamare al suo posto Bepi Pillon.
I PRECEDENTI: Carpi –
Avellino sì riaffrontano per la quarta volta(seconda volta in serie
B), correva l'anno 2011-2012 quando sì affrontarono la prima volta
in lega pro, la partita finì 1-0 con rete di Thiam che sancì la
vittoria dei lupi, nella gara di ritorno la partita non sì giocò al
''Cabassi'' per via della ristrutturazione dello stadio stesso e
perchè avevano un accordo con il comune di Reggio Emilia per le
partite interne. La partita finì 0-0 che ovviamente un risultato che
non aiutò i lupi per la classifica, ma nemmeno per la corsa del
Carpi al primo posto dal momento che ne poteva apprfittare visto che
la lega penalizzava il Taranto a causa dei mancati pagamenti, Carpi
che concluse quella stagione perdendo la finale playoff contro il Pro
Vercelli. Nel campionato di serie B invece sì sono riaffrontati per
la terza volta in carriera, e l'AVellino se imposto per 4-1 con reti
di Galabinov(doppietta), rete di capitan D'angelo per il 3-0,
immediata reazione di orgoglio del Carpi con Porcari, ma non basta
perchè l'opera poi l'ha completata Soncin per il definitivo 4-1 per
gli Irpini.
In totale: 2 vittorie
del Avellino, 1 pareggio, due sconfitte per il Carpi su cinque
precedenti tra Lega pro e serie B.
I CONVOCATI:Carpi che
domani giocherà di sera contro l’Avellino, reduce da due sconfitte
di fila e in piena corsa per i Play-off. Per Pillon sarà il debutto
allo Stadio Cabassi: “Domani ci sarà uno scontro molto importante.
Sappiamo a cosa andiamo incontro, l’Avellino è una squadra da
Serie B, ossia tosta, aggressiva, che non molla niente. Perciò sarà
maschia e fisica per la struttura che hanno davanti. Dovremo stare
molto attenti, ma noi faremo la nostra partita, come abbiamo fatto
contro il Novara, cercando però di essere più cattivi in zona gol”.
Riguardo al modulo, “Bepi” ha da scegliere:
“Sto pensando al 4-3-3 o al 4-4-2. Stiamo provando le due
soluzioni”.A parte Gagliolo squalificato, tutto convocati: “I convocati sono 20. Colombi e Bianco hanno recuperato, ma devo vedere se far giocare Colombi”.
Tornando alla partita contro il Novara, Pillon ha parlato di cosa gli è piaciuto del Carpi: “Il primo tempo mi è piaciuto perché la squadra ha concesso solo un tiro a Sansovini e basta. Eravamo padroni della situazione, ma bisogna essere più cattivi in zona gol. Se tu giochi cinquanta minuti così come ha fatto il Carpi devi essere almeno in vantaggio di un gol, a parte la parata su Pesoli e la respinta sulla linea… Quelle palle bisogna calciarle dentro. Poi ci sono gli episodi che possono farti vincere o perdere una partita, noi abbiamo avuto l’episodio sfavorevole e l’abbiamo persa. Rammarico grande perché la prestazione non era male”.
Il Carpi deve cambiare atteggiamento soprattutto nella ripresa, dove ha perso tre delle ultime quattro partite, a parte il pareggio contro il Padova: “Non credo ci sia paura, ma tutto diventa molto difficile quando prendi gol e poi gli avversari chiudono gli spazi, ma questo è normale. Se continuiamo a giocare come nel primo tempo non corriamo rischi. Nel secondo tempo non eravamo partiti molto bene: avevamo sbagliato qualche passaggio in uscita, poi loro hanno avuto due calci d’angolo ed è arrivato l’episodio del rigore. Dobbiamo lavorare sulla testa perché è questo il problema”.(FONTE DELLA CONFERENZA STAMPA DI PILLON DA TUTTOCARPIWEB)
FORMAZIONE:Mister
Pillon adotterà il modulo(4-4-2) classico con:Colombi;
Letizia, Pesoli, Romagnoli, Sperotto; Concas, Porcari, Memushaj, Di
Gaudio; Mbakogu, Ardemagni.
GIOCATORI CHIAVE:I
giocatori chiave del Carpi sono sicuramente sei, tra questi spiccano
anche due giocatori che per il Carpi è un lusso averli in serie B
stiamo parlando di Alessandro Sgrigna ex Torino e Vicenza classe
1980, e Matteo
Matteo Ardemagni |
Alessandro Sgrigna |
Ledian Memushaj |
Fabio Concas |
Gaetano Letizia |
Fabio Porcari |
RECORD E PRESENZE E
STORIA:La Società venne fondata dallo studente carpigiano Adolfo
Fanconi. Di famiglia piuttosto agiata poteva permettersi di
frequentare un prestigioso collegio svizzero dove studiava e dove si
appassionò al gioco del calcio.
Tornato in città per le vacanze estive portò
dalla Svizzera unpallone di cuoio, per condividere con gli amici questa passione. Ma fece di più: fondò la prima squadra di calcio, progenitrice di quella attuale. Forse in risposta alla “Gioventù” evocata della Juventus decise di chiamarla Jucunditas, dal latino giocondità o felicità.
Erano gli anni degli emiliani leggendari delle prime Olimpiadi: l'eroico maratoneta Dorando Pietri, reduce dallo sfortunato episodio di Londra 1908 e il ginnasta pluri-medagliato Alberto Braglia. Sport individuali, che sposavano il mito del super uomo, molto amati dalla gente, che guardavano con un sorriso beffardo 22 scalmanati che rincorrevano una sfera di cuoio.
Ma si sa: forse lo spirito di emulazione, forse il contagio della passionaccia che oltre un secolo dopo ha contagiato chi scrive e chi mi legge quanto la gioventù di allora, presero il sopravvento e, dopo un quadriennio di gioco ricreativo, arriva finalmente il primo campionato ufficiale a livello regionale.
Dopo due anni, nei quali ottiene un 2° ed un 1° posto nella Promozione emiliano-veneta, arriva la sospensione dei tornei a causa del primo conflitto mondiale.
Terminate le terribili ostilità delle trincee, riprendono quelle infinitamente più piacevoli del foot ball. Nel frattempo la Jucunditas diventa Associazione Calcio Carpi e, grazie alla promozione ottenuta prima dello stop, gioca in Prima Categoria.
Gli anni venti, anche a causa della scissione dei campionati, del successivo compromesso Colombo e del declassamento della Prima Divisione, si barcamena nei campionati dilettanti.
Il decennio successivo inizia con una retrocessione, revocata grazie ad un ripescaggio (situazione che si ripeterà nel 1933/34).
Nel 1935 ennesima revisione delle scale di valori: la Federazione, dopo la costituzione delle Divisioni Nazionali di Serie A e B avvenute nel 1928/29, decise di trasformare la Prima Divisione in Divisione nazionale di Serie C formata da 18 gironi, alla quale avrebbero partecipato le migliori squadre del defunto torneo. Il Carpi non riuscì a qualificarsi, ma l'anno successivo ottenne sul campo la promozione in terza serie (1935/36) e la mantenne fino a dopo la nuova sospensione bellica.
A partire dalla stagione 1948/49 i gironi della Serie C furono ridotti a 4, così il Carpi, non avendo ottenuto un piazzamento sufficiente, dovette ricominciare dalla nuova Promozione Interregionale, che perse subito l'anno successivo e che ritroverà nel 1950.
Gli anni cinquanta sono gli anni della nascita della Serie D (IV serie), che gli emiliani disputeranno alternativamente alla Prima categoria, fino al 1963/64 quando ottengono la promozione in Serie C.
L'avventura durerà solo due anni, si ripeterà per una sola stagione otto anni dopo (1974/75) e per altre due annate, dal
1978 al 1980, nella neonata C2.
Tra il 1975 e il 1978 arriva in prima squadra, dalle giovanili dove è cresciuto, Salvatore Bagni che verrà acquistato dal
Perugia per poi passare all'Inter, Napoli e Avellino, collezionando anche 45 presenze e 5 reti nella Nazionale Italiana.
Negli anni ottanta la Serie D va in pensione per lasciare il posto all'Interregionale. In questo campionato si comporta bene, sfiorando più volte la promozione, che finalmente arriva d'ufficio nel 1987/88 per meriti sportivi, comunque dopo un brillante 2° posto.
L'anno prima c'era stata la fusione con la seconda compagine calcistica carpigiana, l'Athletic Carpi militante in Promozione, con la quale decise di unire le forze per avere più risorse.
Il Carpi onora alla grande l'ammissione alla C2 giungendo seconda e ottenendo la promozione nell'ambita C1.
Rimarrà per dieci anni consecutivi nella categoria sfiorando la Serie B nel 1996/97 quando batte il Saronno nella semifinale play-off, ma perde la finale con il Monza.
Luigi De Canio |
Marco Materazzi |
Dopo questo decennio indimenticabile per i tifosi, arrivano seri problemi economici e nel giro di due anni, dal 1998 al 2000, subisce una doppia retrocessione fino alla rinata Serie D, campionato che non disputerà a causa dell'avvenuto fallimento economico.
Sulle ceneri della vecchia Società nasce il Carpi Calcio che riparte dall'Eccellenza. Dopo un anno di rodaggio arriva la prima promozione per la nuova Società alla fine della stagione 2001/02.
Disputa otto campionati di Serie D, giungendo due volte ai play-off: nel 2006/07 elimina il Chioggia in semifinale e perde la finale con il Castellarano; nel 2009/10, nonostante i play-off non lo vedano vincitore, viene ammesso in C2.
Nell'estate precedente a questo campionato aveva perfezionato la seconda fusione della sua storia: ad entrare nel Carpi F.C. 1909 è la Dorando Pietri, squadra sempre di Carpi neopromossa in
Serie D.
La fusione porta bene, come già avvenuto negli anni ottanta: dopo la C2 l'anno successivo arriva subito la seconda promozione, culminata con il raggiungimento della finale play-off 2012/13, persa contro la Pro Vercelli.
La storica promozione nella serie cadetta è solo rimandata di un anno: nella semifinale elimina il Sudtirol e nella finale nientemeno che il Lecce. Durante i festeggiamenti sì sono vissuti atti di tensione, da parte dei tifosi del Lecce in seguito alla
Nelle tre foto: tifosi del Lecce che oltre recare danni nello stadio, danno fuoco alle macchine delle forze del ordine |
Apparte quello che è successo, alla fine il Carpi arriva seconda dietro il Trapani, è si conferma con il successo sul Lecce la seconda forza del campionato di lega pro.
La squadra emiliana
come ogni squadra del campionato di B oltre la storia ha pure avuto
giocatori che hanno reso, durante la loro presenza nella squadra a
contribuire un posto nel hall of fame del club, elenchiamo ora i
giocatori ''amarcord'' del Carpi;
Claudio Pressich 329
presenze con la casacca Biancorossa e considerata una bandiera del
club
Claudio Pressich |
Aurelio Dotti 282
presenze, secondo miglior giocatore della storia per presenze
Giancarlo Magnani 254
presenze, mente e stratega e considerato un eroe locale
In qualità di reti
invece ci sono i seguenti giocatori;
Gianfranco Poletto e
Giorgio Vernizzi che in entrambi
detengono il record di 78 reti e
fino ad ora nessuno l'ha superato, ci stava riuscendo il terzo che
cito che sì chiama:Armando Onesti che ne ha totalizzate 76 e dunque
per due reti non ha eguagliato il record dei primi due.
Vernizzi-Poletto: La coppia delle meraviglie.... |
In entrambi si tratta
di giocatori che hano reso celebre il club nelle serie minori, dal
momento che il Carpi a livello di storia nel calcio modenese, non ha
una grande storia, ma di sicuro nel suo molti hanno contribuito a
rendere il Carpi una squadra di assoluto rispetto e con buone
prospettive di salvezza.
TIFOSERIA:
Curva Nord Carpi |
Politica:
Ufficialmente apolitici, con correnti sia di destra che di sinistra,
che sembrerebbero in maggioranza (o, almeno in passato, lo sono
state).
.
Settore:
Distinti Nord, tranne i Panthers, nei distinti Sud, e gli
Irriducibili 1983, in curva Nord. Comunque la “casa” degli ultras
è sempre stata la curva Nord.
.
Amicizie:
Fano: tifoseria storica quella fanese, incontrata nello
stesso girone di Serie D, nel 2007/08, con la quale viene fatta
subito amicizia in casa, ed al ritorno i marchigiani riserveranno ai
carpigiani una calorosa ed “alcolica” accoglienza. Nel 2010/11
ritroveranno i fanesi nello stesso girone della 2^ Divisione-Lega Pro
(la vecchia C2), cogliendo l’occasione per rinnovare l’amicizia.
Reggiana: tifoserie amiche da sempre, basti pensare
che
il “Mucchio Selvaggio Carpi” nasce come gruppo ultras reggiano,
che esponeva il proprio striscione granata sugli spalti del
“Mirabello” di Reggio Emilia. Bologna: si può fare
pressoché il solito discorso fatto per i reggiani, con i “Forever
Ultras”,
gruppo che segue il Bologna, che avevano una sezione a
Carpi (si rimanda anche alla sezione “Storia del tifo a Carpi”).
Chioggia Sottomarina: una bella amicizia, nata nel
2006/07,
anche se, pure nel 03/04, i carpigiani avevano avuto modo di
vedere all’opera i chioggiotti, suscitando in loro una buona
impressione. Vicenza: rapporto nato intorno al 1990,
che poi perderà di importanza, allontanandosi, viste le diverse
categorie in cui militeranno le rispettive squadre negli anni
seguenti. Como: amicizia risalente all’incirca al
’90, ottimo il
rapporto creatosi con loro specie all’inizio
dell’amicizia, adesso un po’ raffreddato. Carrarese:
amicizia allacciata anch’essa intorno al 1990, che continuerà nel
corso degli anni, mantenendosi sempre una certa simpatia reciproca;
si riuscirà a tenere un rapporto di rispetto anche nel 2010/11,
quando tantissimi carraresi invaderanno Carpi. L’aquila:
rapporto di stima con gli abruzzesi, sorto soprattutto grazie alla
comune tragedia del terremoto, che ha colpito così duramente
L’Aquila,
nell’aprile 2009, e Carpi e dintorni, nel maggio 2012.
Nel week-end del 23 e 24 giugno 2012, il gruppo “Red Blue Eagles”
di L’Aquila è stato ospite dei Guidati dal Lambrusco, ed ha
portato dei giochi per bambini, distribuiti in alcune scuole.
Ultras Fano |
Curva sud Reggiana |
Curva Nord Bologna |
Chioggia Sottomarina |
Como |
Red Blue Eagles presenti a Nocera |
.
Reciproco
rispetto: Lucchese, Alessandria,
Pavia, Vis Pesaro: vecchie amicizie,
datate anni 80-90. Rapporti ora pressoché neutri.
Rivalità:
Modena: rivalità storica, di campanile, molto sentita.
L’avversità verso Modena ha profonde radici lontane. In alcune
rare occasioni la piccola Carpi ha superato, sia in campo che sugli
spalti, la grande Modena, anche se, va detto, che nella Sud modenese
esiste una sezione di tifosi provenienti da Carpi.
Ultras Modena |
Empoli:
inimicizia risalente ai primi anni di C1 dell’Empoli dopo i primi
due anni di Serie A, quindi all’incirca a cavallo tra gli anni 80 e
i 90, con scontri e
scaramucce sia a Empoli (90/91) che a Carpi, che
hanno portato a diffide in casa empolese. Nell’ultimo Carpi-Empoli
del settembre ‘13, partita di andata del campionato in corso, un
gruppo di ultras del Carpi eluse i controlli, introducendosi nella
zona riservata agli ospiti, arrivati a bordo di un pullman,
cominciando a inveire contro gli empolesi, lanciando loro qualche
bottiglia. Dopo la partita un gruppo di tifosi aggredì due coppie di
ragazzi empolesi, che stavano salendo a bordo della loro macchina,
procurando lesioni a uno di loro e frantumando un vetro dell’auto.
A seguito di questi incidenti 13 carpigiani sono stati raggiunti da
diffide che vanno da uno a tre anni, a seconda delle responsabilità.
Mantova:
vecchia rivalità,
nata intorno alla fine degli anni ’80. Nel 93/94
centinaia di ultras in treno cercano il contatto con gli odiati
virgiliani senza riuscirci. Ravenna:
dalla rottura dell’amicizia saranno visti come acerrimi rivali, coi
quali ci saranno alcuni scontri negli anni successivi. Nel 02/03 gli
emiliani si presentano a Ravenna in due pullman non scortati e
avvengono duri
scontri, mentre al ritorno i ravennati arrivano poco
numerosi e in ritardo. Centese:
antica rivalità, anche se per diversi anni le due squadre non si
sono incontrate. Scaramucce a Cento nel 2002/03. A Carpi, nello
stesso anno, gli ospiti non si presentano. Monza:
proprio coi brianzoli arrivano, al termine di una partita giocata in
casa, le prime diffide (vedi anche sezione “Storia del tifo a
Carpi”). Fiorenzuola:
tifoseria tradizionalmente rivale; in trasferta a Fiorenzuola, nel
94/95, arrivano nuove diffide dopo quelle di Monza. Successivamente
non vengono quasi più considerati. Rimini:
nel precampionato 97/98, durante una
partita di Coppa Italia nasce
una grande rivalità coi romagnoli, coi quali ci sono scontri al
termine della partita a casa loro, che si ripetano a Carpi l’anno
successivo. Suzzara:
storica, antica rivalità di confine, risalente agli anni 80,
sfociata spesso in tafferugli. Nel 2008/09, in Serie D (girone D), il
derby si rinnova: a Carpi gli ospiti si presentano in un buon numero,
coi locali intenti a contestare due dirigenti del Suzzara, ex Carpi,
mentre al ritorno i carpigiani si presentano altrettanto numerosi
prendendo alcuni striscioni agli avversari, ma facendoli poi
ritrovare per scherno. Sassuolo:
vecchia rivalità; nel 99/00 a Sassuolo, caccia ai tifosi locali fin
dentro il loro settore. Riccione:
nel 05/06, all’ultima giornata, a Riccione, i carpigiani cercarono
i locali fin dentro il loro bar, visto che l’anno prima, a Carpi,
avevano tenuto un atteggiamento di sfida. Rovigo:
piccole scaramucce in Carpi-Rovigo 2002/03. Venezia:
i veneziani hanno un vecchio gemellaggio coi modenesi, e questo basta
per averli come nemici…Piacenza:
rivalità
sentita sin dai primi anni 90. La
Spezia,
Casale,
Baracca
Lugo,
Pro
Sesto,
Chievo
Vr,
Massese:
tutte fiere rivalità targate anni 80-90, ora poco sentite.
Ultras Empoli |
La Curva Te Mantova |
Ultras Ravenna |
Ultras Rimini |
Curva Nord Piacenza |
PALMARES:Il
Carpi nel suo palmares non vanta nessun titolo nazionale, l'unica
magra consolazione sono un secondo posto nella coppa italia di lega
pro persa 3 anni fa ai danni della
Tritium altra sorpresa prima di
ritirarsi dal professionismo per via della crisi, e una meritata
promozione ai danni del Lecce in serie B e prima in assoluta nella
sua storia.
Giocatori che festeggiano la prima storica promozione in Serie B |
Vi aspetto tra pochi
giorni con un nuovo numero de ''La Baronata''
BARONE
FERDINANDO.
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